Chi sono

Tu chi dici che io sia?

Ragiona su ciò che ho scritto,

ascolta quello che dico,

osserva quello che faccio

e lo saprai.

Risposte

  1. Sto leggendo il Suo Javeh, dio e Allah, false dvinità.
    Sono entusiasta. La ringrazio, per aver individuarto e scritto una quantità di vere, razionali ‘verità’.
    Grazie.
    Condivido la quasi totalità di quanto ha scritto.
    Mi piacerebbe avere il Suo indirizzo, per inviarle il mio libro LA MELA, dove potrà riconoiscere molte, moltissime delle osservazioni del Suolibro.
    Se crede, glielo invia per e-mail. Sono circa 700 pagine circa 3 Mega in pdf o 10 in docx.
    Il mio discorso parte dalla constarazione della violenza della natura -dalle malattie ai terremoti – e quindi dal bisogno infantile dei nostri antenati di tentare di proteggersi inventando le divinità. Poi mi sfogo a prendere in girto tutte le religioni che conosco in qualche modo, e soprattutto quelle del libro.
    Mi piacerebbe ‘sentirLa’. Ho stima di Lei. Condividiamo un mondo.
    Buona serata. Antonio Casolari

    • Sono un laico spiritualista e sarei grato di ricevere, studi, commenti e scritti per allargare l’orrizzonte dei miei studi sull’argomento delle divinità di umana invenzione!…Grazie.

      • Pamphlet.
        La biologia distingue gli organismi viventi in due tipi fondamentali: gli autotrofi e gli eterotrofi. Entrambi sono costituiti da organismi formati da cellule del tutto simili, ma che si differenziano sostanzialmente per i meccanismi biochimici con i quali si formano e si sviluppano i materiali biologici di cui sono costituiti. I vegetali sono definiti ‘autotrofi‘, perché si ‘costruiscono’/sintetizzano autonomamente tutti i materiali cellulari, fusto, foglie, fiori, frutti, a partire da acqua, anidride carbonica e luce. Gli animali, al contrario, sono definiti eterotrofi, perché possono vivere solamente nutrendosi di altri esseri viventi. Le fonti più comuni di animali divorati dagli animali-umani sono quelli domestici: bovini, maiali, pollame, e in minor misura bufali, pecore e oche; in alcune regioni si consumano anche cammelli, yaks, cavalli, struzzi, alligatori, serpenti e lucertole. Il 36% della carne consumata è di porco; la carne da pollame e di bovini rappresenta il 33 e il 24% circa, rispettivamente. Secondo la FAO (FAO World Food Outlook 2008) sono allevati a scopo alimentare: “.. in milioni di capi : 1.558 bovini, 993 suini, 19 avicoli, 1.913 ovini, per un totale quindi di 4.5 miliardi di animali. “ In Italia, 6.364.355 sono i capi di bovini e bufalini, 9.040.246 di suini, 936.843 di caprini, 6.790.055 di ovini, 156.610 di equini, 175.227.882 di avicoli, dei quali circa 96.800.000 di polli da carne (Fonte: Inea, 2009) e circa 90 milioni di conigli, per un totale di circa 200 milioni di animali allevati per soddisfare la fame umana. Inoltre, nel 2011, ad esempio, sono stati consumati circa 130 milioni di tonnellate di pesce (FAO.The state of world fisheries and aquaculture. 2012. http://www.fao.org/icatalog/inter-e.htm). In più, tutti gli animali, anche quelli vegetariani, consumano altri esseri viventi, spesso dopo cottura, ma anche ancora vivi, come piante, pianticelle, erbe, insalate, finocchietti, rapanelli, fragole, ecc. Le famiglie italiane consumano in media ogni anno 8.3 milioni di tonnellate di frutta e verdura (oltre 4 milioni di tonnellate di verdura fresca e poco meno di 4 milioni di tonnellate di frutta viva), 825 mila tonnellate di mele, 650 mila tonnellate di arance, 450 mila tonnellate di banane,722 mila tonnellate di patate, 575 mila tonnellate di pomodoro. (Fonte: Osservatorio Macfrut consumi ortofrutticoli famiglie).

        Ora, che gli animali debbano mangiare altri esseri viventi, per vivere loro stessi, è veramente ciò che potrebbe dirsi una forma di cannibalismo idiota, anzi, una porcata vergognosa. “L’uomo non può sottrarsi alla sua origine, che è quella di un animale disgustosamente carnivoro e cannibale…può consumare la carne di qualsiasi competitore,.. anche della sua stessa specie.” (‘Uomini, tecniche ed economie’ di C.M.Cipolla, 1966). I vegetali, invece, dalle insalate ai frassini, alle sequoie, ai piselli e alle melanzane tutte, non vivono a spese di nessun essere vivente: si costruiscono con le proprie mani tutto il loro organismo. Partendo da anidride carbonica (un gas disciolto nell’aria e nell’acqua, privo di energia libera) e la luce che il sole spande – senza spese – sulla clorofilla; strappano un po’ di idrogeno all’acqua, che le radici assorbono dal terreno, e mescola e mescola, ne fanno corteccia, foglie, zucchero, mandorle e cacahuettes. Insomma, i vegetali non vivono a spese di altri organismi viventi: sono autonomi.
        Il processo evolutivo ha davvero combinato una grandissima idiozia, nel dare origine e sostenere l’esistenza del mondo animale. Esiste – esisteva all’origine del processo evolutivo (ogni essere vivente ha avuto origine da una sola proto-cellula) – la possibilità di produrre organismi sani, puliti, capaci di badare a se stessi in tutto; e invece si sono evolute queste bestie schifose che sono gli animali, che scagazzano tutti i giorni in tutte le parti del mondo, producendo circa tre miliardi di kili di merda al giorno, dopo aver divorato come tangheri tre miliardi di chili di esseri viventi, un po’ animali e un pò vegetali. Si tratta di una condizione talmente idiota, che ci costringe a guardare all’evoluzione come ad una grande bestialità.
        Ma già, nessuno era lì ad occuparsi dell’andamento dell’evoluzione, nel corso dei milioni d’anni trascorsi; e nemmeno oggi c’è qualcuno che se ne occupa. Del resto, dalla cosiddetta ‘natura’ non poteva sortire altro: tutti i processi naturali sono immondi, idioti, criminali al massimo grado. Basta guardare in alto, dove miliardi di entità – non vitali, ma materia/pre-materia prima di tutti i viventi – manifestano la loro esultanza da più di 13.7 miliardi di anni, con esplosioni termonucleari di potenza esageratamente inimmaginabile; e inutile; “..una delle più importanti scoperte della moderna astronomia è proprio che l’universo è teatro di scene di violenza inimmaginabile.” (http://csep10.phys.utk.edu/guidry/-violence/index.html) Ne deriva che gli atomi di cui siamo fatti, e che derivano da tale immensa, gratuita idiozia universale, non possono che portare in loro stessi il seme della violenza criminale, e quindi necessariamente dell’idiozia, della stupidità, del nazi-comunismo. Insomma, la materia, gli atomi, di cui siamo costituiti tutti noi esseri viventi, derivano direttamente da questa universale idiozia, che chiamano ‘polvere di stelle’; questo coacervo di atomi, che si è messo a far molecole e tutto il resto. Alla faccia. Ma sta di fatto che da entità così balorde (le stelle) non potevano nascere altro che entità (gli atomi di materia) vettori della stessa idiota violenza stellare. Belle da vedersi di lontano, le stelle; ma un vero disastro a vederle da vicino: guai ad avvicinarsi a meno di cento milioni di kilometri (chiedetelo al pianeta Mercurio, che ne sa qualcosa!).
        Non si può continuare a tollerare questa ignobile forma di cannibalismo. Quindi si rende necessario l’intervento dell’ingegneria genetica, visto che è possibile (G. Church & E. Regis, Regenesis, Basic books, 2012). Dobbiamo convertire il nostro DNA in DNA vegetale; dobbiamo diventare come alberi, erbe di campo, fiori di giardino. Dobbiamo far in modo di avere anche noi, come i vegetali, il sangue verde che cattura la luce del sole e cellule che succhiano sassi e acqua, per farne cortecce, foglie, e talvolta anche frutti, se proprio non si può farne a meno. Certo, le piante non si muovono; producono spesso una quantità immensamente inutile di frutti e di semi; ecc., ecc.; non sono nemmeno loro il meglio del meglio, d’accordo. La natura è una grande idiozia; perché è idiozia l’universo/violenza. Dobbiamo fare in modo che nel nuovo DNA siano iscritte le qualità migliori che conosciamo. Insomma, forse ci basterebbe cominciare con l’avere il sangue verde, magnesio al posto del ferro; un sangue clorofillico, clorofillato.
        Insomma, ci è andata male; abbiamo sulle spalle anche circa tredicimila malattie – ufficialmente catalogate – oltre a più di tremila malattie genetiche. Siamo afflitti da una stupidità, un’imbecillità e quindi una crudeltà da manuale. Basti pensare che ci sono comunità intere di para-scienziati che osannano il ‘magnifico’ processo evolutivo, che ci ha portato nelle condizioni cannibaliche in cui viviamo; di stupida e imbecillità, talmente galoppanti, che altri gruppi para-umani – i lobotomizzati, i bio-stercofagi, i cosiddetti verdi, quelli che vorrebbero alimentarsi solo con prodotti derivanti direttamente dalla merda, senza trasformazioni intermedie – sono associati addirittura nell’adorazione idiota della ‘natura’, quella che scrivono – gli scemi – con la N maiuscola! Immaginiamoci! Duecentomila miliardi di galassie, ognuna confezionata con diversi miliardi di stelle-palloni gonfiati, tutti in corsa furibonda verso il niente di niente; tutti gonfi di combustibile per la fusione termonucleare ininterrotta, da più di 13 miliardi e mezzo d’anni, senza alcun senso riconoscibile. Cosa possiamo farci; a chi la tocca la tocca! Avanti anzitutto i cretini. Per non dire dei loro soci più imbecilli, che addirittura sono contenti che il mondo sia farcito di deficienti criminal-cannibali che si divorano l’un l’altro – noi animali terrestri e marini appunto – e sono tanto contenti costoro, i finocchioni e loro soci, che vanno addirittura predicando in giro che tutta la faccenda natura-universo sia stata confezionata da un personaggio immaginario, ma santissimo, beatissimo – nonché beotissimo – bravissimo, intelligentissimo; un ingegnere degli ingegneri, un facitore specialissimo di ineguagliata bravura; una specie di padreterno deficiente, appunto. Questo è veramente il colmo. E, peggio ancora, circolano per le strade questi idioti finocchioni in veste cardinalizia, papale, vescovile, pretonzolare, a spargere il liquame di questa invenzione loro, sulla testa di tutta la povera gente – bio e non bio – a beneficio della diffusione magna della stupidità e dell’ignoranza. Costoro sono veramente il peggio del peggio. Perché sanno benissimo di mentire; di propalare idiozie senza paragone ignobili. Basti vedere con che sfacciataggine si fanno baciare la mano dai bio-scemi inchinati, inginocchiati, tutto rispetto per la mano che il finocchione ha utilizzata poco prima per spazzarsi il culo. E vanno predicando in giro: oh, che bel terremoto che ci ha mandato quel porcone del padreterno; ci sono state solamente un centinaio di vittime! Ma come è stato buono! Pensate che l’altr’anno, in Malesia, ha mandato uno tsunami che ha ammazzato ben duemila persone tutto in un colpo. E il 24 marzo del 2011, a Burma, una povera isoletta che non dava fastidio a nessuno, l’ha scossa con un terremoto di magnitudo 6.9; e il Giappone, allora, l’11 marzo, cui è stato affibbiato un terremoto di magnitudo 9.0, con più di due mila morti! E in Turchia, il 22 ottobre, di magnitudo 7.1, con 750 morti! È ben peggio, no? Dovete ballare, voi, che il padreterno ogni tanto vi gratifica con solo qualche centinaio di vittime terremotarie: potrebbero essere ben di più. Dunque perché non ringraziarlo della sua idiota benevolenza?! Ma che padreterno magnifico! Pensate che ci ha affibbiato poco più di solo tredicimila malattie, gobbe comprese, mentre avrebbe potuto affibbiarcene più di centomila! E per trentamila giorni di vita soltanto – 80 anni circa – ossia una malattia a disposizione ogni solo due-tre giorni! Che cuccagna, perdìo! Ma che padreterno straordinario! Pensate che ci consente – consente a tutti gli animali – di defecare una volta al giorno! Ma che tipetto meraviglioso! Cosa pretendete di più, da un personaggio così in gamba, di legno?!
        Addirittura hanno tentato di attribuire il processo biologico dell’evoluzione sempre al cretino-padre; visto che l’evoluzione ha avuto un esito così idiota-criminale, dev’essere stato lui, lo scemo, ad aver combinato il guaio, hanno pensato. Prima ci hanno provato con una storiella di sfrenata porconeria, dove i figli e i nipoti erano obbligati a fare sesso e figliare con la madre, le sorelle, i fratelli e i parenti tutti – visto che il porcone magno ne aveva fatti solo due – uno maschio e l’altro femmina (si chiamavano fra loro: Adamo, dove sei? Sono qui, Eva!)– cosicché i figli e i nipoti, dove potevano trovare un po’ di varietà coniugabile? – dicendo che il tutto accadde solo poco più di 5 mila anni fa – quando invece i piccoli umani sono in circolazione da più di centomila anni; poi si sono accorti che la terra stava lì a girare su se stessa in cerca di miglior sorte, e talvolta anche attorno al sole, da quattro miliardi e mezzo d’anni, e hanno cambiato versione. O meglio, tengono buone tutte e due le versioni, una per i più imbecilli – pardon, le ignoranti e sepliciotte ‘pecore’ del gregge, come le chiamano con tenerezza – e l’altra per le signore perbene. E non solo, ma tanto per adeguarsi, vanno sostenendo in giro che chi non mangia la carne del loro padreterno in concerto cannibalico – (guai a dire che si tratta di farina bagnata, invece di vera carne; siamo scemi? Sono state scritte encicliche grosse così, sulla questione, giusto nel 1965 (papuncolo Paolo VI) l’ultima; mica 2000 anni fa; mica indirizzate ai pitecantropi! ) e chi non ne beve il sangue – secondo la classica ortodossia vampiresca – ‘peste lo colga’: andrà a bruciare chissà dove per un tempo molto più lungo di quello che potrebbe bastare per carbonizzare una sequoia! Difficile, predicare cose più idiote. E ci credono pure; soprattutto i bio-coprofagi, i lobotomizzati, gli idioti, insomma. Perché anche la scemenza, la stupidità innata dell’animale maggiore – quello che dovrebbe portarsi sulle spalle una testa quasi rotonda per utilizzarla alla bisogna, ma che generalmente non gli serve a nulla – i finocchioni predicano che gli è stata somministrata direttamente da quel tal padreterno: tanto, imbecille lui, imbecilli tutti. Ma che bella storia, perdìo!
        Antonio Casolari, 27.12. 2013

  2. GLI RICORDO I MIRACOLI EUCARISTICI NUMORESI NEL MONDO A CUI LA SCIENZA NON HA SAPUTO DARE SPIEGAZIONI… LA INVITO A RECARSI A MEDJIUGORIE LA MADONNA E DIO LA ASPETTA…

    http://digilander.libero.it/rexur/miracoli/index.htm

    Sono io il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. (Gv 6,49).

    L’intelligenza umana stenta a credere che il pane e il vino si possano trasformare in vera Carne e vero Sangue di Gesù, poiché nell’atto della consacrazione nulla di visibile appare sotto gli occhi umani, mentre la fede spinge a credere fermamente nelle parole di Gesù.

    I miracoli Eucaristici confermano appunto le parole di Gesù e, nei fatti, consolidano la fede e dimostrano la presenza reale del Corpo e del Sangue del Signore nel pane Eucaristico..

    Questi fatti prodigiosi sfidano la nostra razionalità che stenta ad arrendersi al soprannaturale, ma a Dio nulla è impossibile nemmeno che “Nel Pane sia celata l’umanità di Gesù”.

    Il Miracolo Eucaristico di Lanciano, 700 d.C.
    L’antica Anxanum dei Frentani conserva, da oltre dodici secoli, il primo e più grande Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica.
    Tale Prodigio avvenne nel sec. VIII d. C., nella piccola chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco Basiliano sulla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Durante la celebrazione della Santa Messa, fatta la doppia consacrazione, l’ostia diventò Carne viva e il vino si mutò in Sangue vivo, raggrumandosi in cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza.

    L’Ostia-Carne, come oggi si osserva molto bene, ha la grandezza dell’ostia grande attualmente in uso nella Chiesa Latina, è leggermente bruna e diventa tutta rosea se osservata in trasparenza.

    Il Sangue è coagulato, di colore terreo, tendente al giallo-ocra. La Carne, dal 1713, è conservata in un artistico Ostensorio d’argento, finemente cesellato, di scuola napoletana. Il Sangue è contenuto in una ricca ed antica ampolla di cristallo di Rocca.

    I Frati Minori Conventuali custodiscono il Miracolo fin dal 1252, per volere del vescovo di Chieti, Landulfo, e con Bolla pontificia del 12.5.1252.
    Precedentemente si erano succeduti i Monaci Basiliani fino al 1176 e i Benedettini fino al 1252.

    Nel 1258 i Francescani costruirono l’attuale Santuario che, nel 700, subì la trasformazione dallo stile romanico – gotico in barocco.

    Il «Miracolo» fu collocato dapprima in una Cappella a lato dell’altare maggiore, quindi, dal 1636, in un altare laterale della Navata, che conserva ancora l’antica custodia in ferro battuto e l’epigrafe commemorativa.

    Dal 1902 il «Miracolo» è custodito nel secondo tabernacolo dell’altare monumentale, fatto erigere dai Lancianesi, al centro del presbiterio.

    Alle varie ricognizioni ecclesiastiche, condotte fin dal 1574, seguì, nel 1970-1971 e ripresa in parte nel 1981, quella scientifica, compiuta dal Professore Odoardo Linoli, libero docente in Anatomia e Istologia Patologica e in Chimica e Microscopia Clinica, coadiuvato dal Prof. Ruggero Bertelli, dell’Università di Siena. Le analisi, eseguite con assoluto rigore scientifico e documentate da una serie di fotografie al microscopio, hanno dato questi risultati: La Carne è vera Carne. Il Sangue è vero Sangue. La Carne e il Sangue appartengono alla specie umana. La Carne è un “CUORE” completo nella sua struttura essenziale. Nella Carne sono presenti, in sezione, il miocardio, l’endocardio, il nervo vago e, per il rilevante spessore del miocardio, il ventricolo cardiaco sinistro. La Carne e il Sangue hanno lo stesso gruppo sanguigno: AB.

    Nel Sangue sono state ritrovate le proteine normalmente frazionate con i rapporti percentuali quali si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale. Nel Sangue sono stati anche ritrovati i minerali: Cloruro, Fosforo, Magnesio, Potassio, Sodio e Calcio.

    La conservazione della Carne e del Sangue Miracolosi, lasciati allo stato naturale per dodici secoli ed esposti all’azione di agenti fisici, atmosferici e biologici, rimane un Fenomeno Straordinario.

    A conclusione si può dire che la Scienza, chiamata in causa, ha dato una risposta sicura ed esauriente circa la autenticità del Miracolo Eucaristico di Lanciano.

    Miracolo Eucarisitico di Alatri Italia, 1228
    Ad Alatri si conserva ancora oggi la Reliquia del Miracolo Eucaristico avvenuto nel 1228. La Cattedrale di San Paolo apostolo custodisce un frammento di Particola convertita in carne. Una giovane donna, per riconquistare l’amore del suo fidanzato si rivolse ad una fattucchiera.

    Questa le ordina di rubare un’Ostia consacrata per farne un filtro d’amore. Durante una Messa la ragazza riesce a prelevare un’Ostia che nasconde in un panno, ma arrivata a casa si accorge che l’Ostia si è trasformata in carne sanguinante.
    Di questo Prodigio ne parlano numerosi documenti, tra cui la Bolla di Gregorio IX. (13 marzo 1228).

    La testimonianza più autorevole su questo Miracolo si trova nella Bolla Fraternitas tuæ, scritta da Papa Gregorio IX (13 marzo 1228) (13 marzo 1228) in risposta al Vescovo di Alatri, Giovanni V.

    Gregorio Vescovo servo dei servi di Dio al Ven. Fratello Vescovo di Alatri salute ed Apostolica benedizione.
    Ecco il testo della Bolla Pontificia:
    Abbiamo ricevuto la tua lettera, fratello carissimo, che ci informava come una certa giovane suggestionata dal cattivo consiglio di una malefica donna, dopo aver ricevuto dal sacerdote il Corpo sacratissimo di Cristo, lo trattenne nella bocca fino al momento in cui, colta l’occasione favorevole, lo poté nascondere in un panno, dove, dopo tre giorni, ritrovò lo stesso Corpo, che aveva ricevuto in forma di pane, trasformato in carne, come tuttora ognuno può constatare coi propri occhi. Poiché l’una e l’altra donna ti hanno tutto ciò umilmente rivelato, desideri un nostro parere circa la punizione da infliggere alle colpevoli. In primo luogo, dobbiamo rendere grazie, con tutte le nostre forze, a Colui che, pur operando in ogni cosa in modo meraviglioso, tuttavia in qualche occasione ripete i miracoli e suscita nuovi prodigi, affinché, irrobustendo la fede nelle verità della Chiesa Cattolica, sostenendo la speranza, riaccendendo la carità, richiami i peccatori, converta i perfidi e confonda la malvagità degli eretici.
    Pertanto, fratello carissimo, a mezzo di questa lettera apostolica, disponiamo che tu infligga una punizione più mite alla giovane, che riteniamo abbia compiuto l’azione delittuosa più per debolezza che per cattiveria, specialmente perché è da credersi che si sia sufficientemente pentita nel confessare il peccato.

    Alla istigatrice poi, che con la sua perversione la spinse a commettere il sacrilegio, dopo averle applicato quelle misure disciplinari che crediamo opportuno di affidare al tuo criterio, imponi che, visitando i Vescovi più vicini, confessi umilmente il suo reato, implorando, con devota sottomissione, il perdono».

    Il Sommo Pontefice interpretò l’episodio come un segno contro le diffuse eresie circa la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia e perdonò le due donne pentite. In occasione del 750° anniversario si coniò una medaglia commemorativa che rappresenta in un faccia la facciata della Cattedrale, avendo nella parte superiore il reliquiario dell’Ostia incanata; nell’altra faccia, la figura del busto di Papa Gregorio con la Bolla Pontificia.

    Miracolo Eucaristico di Augsburg Germania, 1194
    Nel 1194, una signora di Augsburg particolarmente devota del Santissimo Sacramento, dopo essersi comunicata mise l’Ostia in un fazzoletto, tornata a casa ripose l’Ostia in un involucro di cera dentro un armadio.

    Dopo cinque anni la donna tormentata dai rimorsi rivelò al superiore del convento di Heilig Kreuz, Padre Berthold, l’atto sacrilego il quale si fece consegnare l’Ostia, quando il sacerdote aprì l’involucro di cera che avvolgeva la Particola, vide che questa si era trasformata in carne sanguinante. L’Ostia si presentava «divisa in due parti unite l’una con l’altra tramite dei fili sottili di carne sanguinante».

    Il sacerdote riferì immediatamente l’accaduto al Vescovo della città, Udalskalk che ordinò che l’Ostia prodigiosa venisse «trasferita, accompagnata dal clero e dal popolo, nel Duomo ed esposta in un Ostensorio di cristallo per la pubblica adorazione». L’Ostia, esposta ai fedeli nel Duomo, straordinariamente cominciò a crescere e a gonfiarsi e questo fenomeno durò dal giorno di Pasqua fino alla festa di San Giovanni Battista, davanti gli occhi di tutti. In seguito, il Vescovo Udalskalk fece riportare l’Ostia presso il convento di Heilig Kreuz e stabilì che, «a ricordo di un fatto così memorabile e straordinario», ogni anno fosse festeggiata una speciale ricorrenza in onore della Santa Reliquia. Nel 1200, il conte di Rechber, donò ai Padri agostiniani uno scrigno di argento rettangolare, provvisto di un’apertura anteriore, nel quale venne riposta l’Ostia del Miracolo.

    Nel corso dei secoli furono compiute diverse analisi sulla Particola che hanno sempre confermato che si tratta di carne e sangue umano. Oggi il Convento di Heilig Kreuz è custodito dai Padri Domenicani.

    Miracolo Eucaristico di Middleburg-Lovanio Belgio, 1374
    Questo Miracolo Eucaristico risale all’anno 1347. Nella chiesa di San Pietro, in Muiddeburg, l’Ostia consacrata si trasformò durante durante la Comunione in carne sanguinante, I Padri Agostiniani di Lovaina conservano fino ad oggi una parte dell’Ostia.

    Il monaco Jean di Gheest, confessore dell’Arcivescovo che approvò il culto, chiese allo stesso la donazione di una parte della Reliquia. L’altra parte si trova nella Chiesa di San Pietro, in Middleburg.

    Nel 1374 un domestico chiamato Jean che da molti anni non si confessava, nonostante la vita dissoluta che conduceva, fu invitato dalla nobildonna a cui era a servizio, ad andare a messa durante la Quaresima.

    Con gli altri domestici partecipò alla messa Eucaristica nella Chiesa di San Pietro a Middeblurg quando arrivò il momento di comunicarsi, il disgraziato si accostò con superficialità all’altare, con il suo più grande sbalordimento l’Ostia consacrata che ricevette sulla lingua si trasformò in Carne sanguinante, Jean turbato tirò immediatamente fuori dalla bocca la Particola che sanguinava e il Sangue cadde sopra il panno che ricopriva la balaustra davanti all’altare.

    Il sacerdote con emozione ripose l’Ostia miracolosa su un vassoio dentro al Tabernacolo, il domestico ravveduto confessò di fronte a tutti, il suo grande peccato e, convertito, condusse in seguito una vita esemplare manifestando una grande devozione per il Santissimo Sacramento.

    Miracolo Eucaristico di Cimballa Spagna, 1370
    Nel 1370, il parroco di Cinballa, durante la celebrazone della Messa domenicale fu assalito da forti dubbi sulla reale presenza di Gesù nel Sacramento dell’Eucarestia. Nel momento della consacrazione Don Tommaso con sgomento vide l’Ostia trasformarsi in vera Carne e da questa cominciò a fuoriuscire abbondante sangue tanto da riversarsi sul corporale.
    L’episodio rafforzò la fede vacillante del sacerdote celebrante che pentitosi, si ritirò in un monastero per dedicarsi ad una vita di penitenza e di preghiera.

    La Reliquia fu così portata in processione e la notizia si sparse ovunque. Molti furono i Miracoli attribuiti al «Santísimo Misterio Dubio» che da allora fu sempre oggetto di grande devozione da parte dei fedeli.
    Ogni anno, il 12 settembre, si celebra la memoria del Miracolo nella chiesa parrocchiale dove tuttora si conserva la Reliquia del corporale macchiato di Sangue.

    Continua…

    Santi e Beati:
    San Francesco di Assisi San Antonio

    • Ma cos’è questo dio, che manda a morire dio, per placare dio? (Diderot)
      Cara ex atea, tu sei liberissima di credere a ciò che vuoi, anche a Babbo Natale, ma il problema del cristianesimo e della sua illogicità rimane.Bastano le parole di Diderot, per capire quanto possa essere assurda la religione cristiana e in particolare la cattolica. Io potrei anche ammettere l’esistenza di un’entità suprema regolatrice dell’universo, ma non potri mai accettare il dio biblico e per i seguenti motivi:
      – Un dio non può incazzarsi con l’umanità che lui stesso ha creato imperfetta. A quanto pare neppure gli angeli gli erano venuti poi tanto bene, visto che alcuni di loro si ribellerono al loro creatore.
      Ma come ? Un dio onnisciente non aveva previsto un inconveniente del genere? E gli angeli ribelli non sapevano con chi avevano a che fare? Combattere contro il padrone assoluto sarebbe stato inutile.E dio invece di mandare il diluvio ad accoppare il 99,99% dell’umanità perchè non ha distrutto i suoi angeli ribelli sradicando in toto il male dalla terra?
      – Se tu fossi incazzata con la tua vicina, manderesti tuo figlio dalla tua odiosa condomina a farlo bastonare e magari accoppare? Tutto questo per riappacificarti con lei? Se tu lo facessi verresti sicuramente internata in qualche clinica psichiatrica. Perchè un atteggiamento del genere è illogico e stupido.
      – Un dio o dichiarato tale come Gesù non può nascere da una comune mortale, altrimenti non è più un dio. I cristiani si dovrebbero vergognare a concepire un dio che mangia, bene ma anche defeca e orina. Se gesù sia esistito o meno è relativamente importante. Il problema sta nell’avere deificato un personaggio che probabilmente era soltanto un capo di una banda di partigiani ostili a Roma. Chi ha diffuso il cristianesimo, cioè san Paolo, ha promesso ai suoi accoliti, che Cristo sarebbe tornato da lì a pochissimo. Ebbene sono 2000 anni che l’umanità aspetta invano.
      Circa Medjugorie, la chiesa stessa lo ha sconfessato. La madonna di Medjugorie è stata un abile invenzione creata durante la guerra degli staterelli facenti parte della ex Jugoslavia. Avere la madonna dalla propria parte fa molto comodo.
      E comunque la cosa che sconcerta di più sono le parole della madonna riferite dai cosiddetti veggenti. Parole di una banalità tale da farti cadere le braccia. Pregate, digiunate e così via. Ma andiamo… la “madre di dio”, non sa dire di meglio? Se davvero vuole che il mondo si converta basterebbe che predicesse un avvenimento inimmaginabile e avrebbe tutta l’umanità ai suoi piedi. Che ne so, lo Tzunami, o le elezioni di Obama. Ma no… ripete sempre la stessa tiritera. E voi cattolici, trovate tutto questo molto logico. Ma se fin da piccoli sio è stati abituati a credere nell’incredibile, ogni capacità critica, viene meno e si arriva a credere persino che gli asini volino. Basta che lo dica qualcuno vestito con l’abito talare, Usa il cervello cara ex atea. La materia grigia è il discrimine tra l’uomo e la bestia. Vedi di utilizzarla meglio.

      • Per lo meno Diderot scriveva Dio con la maiuscola, anche se non ha mai capito che è morto non per placare Dio, ma l’uomo.
        Di fatti l’enciclopedista tanto savio non era.

      • Non capisco perchè dio si debba scrivere con la maiuscola. Non è forse il singolare di dèi, nome comune delle divinità? I cristiani chiamino il loro dio con il suo nome proprio, che è Jahvè, e allora tutti lo scriveranno con la maiuscola. Ma forse si vergognano di un dio così irascibile, vendicativo, terrorista, assassino. E su questo hanno ragione.
        Per quanto riguarda la frase di Diderot, credo che la morte di Gesù si sia resa necessaria proprio per placare la sete di vendetta di Jahvè, il suo rifiuto di accettare che l’uomo potesse decidere da solo il proprio futuro, in una parola sola l’autonomia dell’uomo. Nessun bambino vorrebbe un padre come Jahvè e Gesù lo aveva capito, per questo combatteva la religione del suo tempo e i sacerdoti del Tempio, che lo vollero morto, sentendosi minacciati.

      • YHWH, Signore, Padre, Cristo, Dio, perfino Allah, quale differenza la manda in escandescenze? Il problema su come un uomo si esprime per chiamare il proprio dio non è un problema di motivazioni o di moralità, ma di linguaggio e di espressioni istintivi. Il dio cattivo dell’AT e il dio buono del NT è uno slogan e una fiaba anticlericale che può essere raccontato a chi non è ancora arrivato all’età della ragione o ci è arrivato ma si accorge che non ce l’ha molto allenata. Se vogliamo dare a Dio (dio dei cristiani) un altro nome arbitrario, chessò Paperino, mi permetta di dubitare della sua onestà intellettuale nel promettermi di scrivere sempre il nome del mio dio con la prima maiuscola, giacché risulta che il primo che scrive il proprio nome e cognome in minuscolo è proprio lei.
        Per il resto non vorrei troppo approfittare della sua bontà nell’ospitarmi in questo blog per risponderle alla seconda parte del commento. Mi limito a farle notare che lei per ora rientra tra i peggiori giudici del Cristianesimo. Rappresenta colui che è pronto a trinciar giudizi, il cristiano semi-istruito che si è evoluto gradualmente in un agnosticismo inquieto, che è sempre imbarazzato nel concludere una discussione che non sa come cominci, e che è annoiato nel sentir parlare di cose gli riescono nuove. Checché ne dica, anche nel suo “No God”, lei non giudica il Cristianesimo con la calma con cui giudicherebbe il Confucianesimo; non riesce a mettersi a migliaia di migliaia di distanza dalla Chiesa e giudicarla imparzialmente come una pagoda cinese. Non può diventare cristiano e non può cessare di essere anticristiano. È troppo pieno di dubbi sui suoi stessi dubbi. Qualche ragione mi dice che nemmeno lei crede in quello che scrive. Nessuno crede al pettegolezzo da bar, al più dà un’importanza frivola.
        Lei parte da un’atmosfera di negazione e di ostilità, a cui non può sfuggire.
        A lei, come ad altri suoi colleghi di pensiero, poiché la sua reazione è diventata ossessione, vorrei raccomandare sul serio lo sforzo di concepire i dodici apostoli come cinesi. Vorrei che girasse intorno alla Chiesa come se fosse una pagoda, piuttosto che rimanere sotto il portico impotente tanto ad entrarvi dentro e partecipare alle funzioni come ad andarsene e non pensarci più, o al massimo a fantasticare sulla transustanziazione.
        Se posso esprimere un desiderio, vorrei che lei rendesse giustizia ai santi cristiani come se si trattassero di saggi pagani, e alla Bibbia come se si trattasse dei Dialoghi di Confucio.
        Solo quando si arriva ad essere imparziali con la Chiesa, si capisce come e perché la gente parteggi per la Chiesa. Sarebbe ipocrisia pretendere imparzialità da tutti: come si può essere imparziali in una questione per cui tutto il mondo è in guerra per sapere se un qualcosa si tratti di superstizione distruttrice o di una speranza divina? Nemmeno io sono imparziale, ma certamente più di lei che espone i fatti unilateralmente e senza obiettività.
        Io sono imparziale almeno nel senso che mi vergognerei di dire intorno al Dalai Lama le sciocchezze che si dicono intorno al Papa. Ma lei è imparziale in linea generale, ma soprattutto su una particolare questione dell’evoluzione: che in tutte le occasioni cerca di insinuare la grigia gradualità del crepuscolo, perché crede che sia il crepuscolo di Dio.
        Io sostengo che, sia non sia il crepuscolo di Dio, è certo che non è l’aurora degli uomini.

      • A Uomovivo. Non riesco a capire come tu possa dare giudizi così definitivi su di me e su quello che penso. Miracoli!
        Su quello che scrivo, invece, potresti darli e te ne sarei grato ma dovresti citare quanto ho scritto e poi confutarlo. Invece ho letto nel tuo scritto solo giudizi generici senza alcun riferimento ai miei scritti.
        Se ti può far piacere ti dico che io non sono affatto anticristiano, il fatto è che vedo pochissimi cristiani che mettono in pratica il messaggio di Gesù e tra quei pochissimi non vedo gente della gerarchia ecclesiasitica e tantomeno del Vaticano. Sono anticlericale nello stesso senso in cui lo era Gesù nei confronti dei sacerdoti del suo tempo: la chiesa istituzione ha ucciso il messaggio di Gesù il quale aveva messo al centro della sua predicazione il bene dell’uomo e la sua felicità, anche se ciò comportava il rifiuto della Legge di Mosè, cioè delle regole codificate e applicate ad uso e consmo della casta acerdotale. Gesù era un laico e il suo messaggio era del tutto semplice e rivoluzionario: cambiate vita. I sommi sacerdoti di allora lo hanno ucciso. I sommi sacerdoti di oggi lo hanno tradito poiché vivono nel più totale disprezzo del Suo insegnamento.

      • Gentile signor Svarca è imprudente parlare di miracoli qui, dove le impossibilità fisiche spesso non sono contemplate proprio da chi si considera superiore alle cose fisiche.
        Ho semplicemente seguito pedissequamente il titolo in cima a questa pagina che stiamo commentando:

        “Tu chi dici che io sia?
        Ragiona su ciò che ho scritto, ascolta quello che dico, osserva quello che faccio e lo saprai.”

        Che è la cosa più ragionevole che un uomo possa mai dire.
        Tant’è che la fece sua Cristo più e più volte.
        Conoscerà dove nel Vangelo c’è quel “Vieni e vedi”.
        Giovanni il Battista vede passare un uomo, e indicandolo dice “Ecco l’Agnello di Dio”. Tra tutti i suoi discepoli, solo due seguono quella persona, incuriositi. Questo se ne accorge, e chiede loro: “Che volete?” E loro: “Dove abiti?” E lui, “Venite e vedete”. I due discepoli erano Giovanni ed Andrea, e chi seguivano era Gesù. Ma non seguivano uno sconosciuto: era colui che era stato loro indicato. E se poi decidono di diventare discepoli suoi, e possono dire la sera “Questo è il Messia”, è perché l’hanno conosciuto.

        Ecco, io non posso dire che conosco Dante Svarca come lo potrebbe conoscere un amico, ma per quanto concerne i suoi dubbi e pensieri riguardo la religione, in particolare quella cattolica, già questo blog è pieno di riferimenti. Non ultimo, il suo commento riguardo il tradimento della Chiesa nei confronti del suo Mandante.

        Sì, c’è quell’anticlericalismo costruttivo che è di chi non odia la Chiesa ma odia le sue degenerazioni, le violazioni del mandato evangelico.
        Come spiegavo prima, una critica del genere, per essere tale, deve però essere mossa soltanto da chi ne è molto dentro o da chi ne sta molto fuori, fuori dal clima di ostilità.
        Il miglior giudice di un cristiano è il cristiano stesso o al più l’induista.
        Il peggior giudice di un cristiano è il cristiano semi-istruito (cioè ignorante sulla propria catechesi).

        Anch’io mi ritengo anticlericale. Nel senso che sono contro i clericali. Poiché i clericali stanno al clero come un tumore sta ad un tessuto sano.
        La Chiesa è fatta di uomini e gli uomini sbagliano. Ma la Chiesa è la sola realtà a cui Dio in persona abbia promesso assistenza diretta.
        Certo, la Chiesa si è sbagliata nel passato e sbaglierà ancora. Ma in essa c’è lo Spirito che soffia, che la corregge e la correggerà sempre. Se si esamina la storia della Chiesa, seriamente e scevri di pregiudizi ostacolanti, appare evidente. Non esiste realtà umana su cui si sia concentrato così tanto odio e tanto male, e però sia sopravvissuta per tanto, non solo, ma crescendo ed essendo comunque di edificazione per tutti.
        In 2000 anni la Chiesa è caduta molte volte e altrettante volte si è risollevata. Qualsiasi altra struttura umana così tante volte in mano a persone corrotte e immorali, squassata da divisioni e immobilismi, sempre sull’orlo di venire ingoiata dal potente di turno, sarebbe caduta, disfatta, dimenticata, come è successo ad ogni altra realtà storica. Coloro che, credendosi migliori, se ne sono andati, e si sono persi. Dove sorgono divisioni prima o poi i rami che si staccano muoiono.
        Ma non è successo alla Chiesa, la cui sostanza va oltre gli uomini di cui pur è fatta. E’ ancora qui, che fa quello per cui è stata fondata, e che non ha mai smesso di fare pur nelle ore più buie: portare nel mondo la memoria di Cristo.
        Se dall’interno non l’hanno affondata i cristiani, le sue gerarchie, c’è poco da sperare nell’affondamento della navicella di Pietro.
        E’ dai tempi dei lumi che si dice che tra cinquant’anni non ci saranno più preti, e il cristianesimo sparirà.
        Se mangio un pollo in dieci minuti ne posso mangiare sei in un ora, e in un giorno ne mangio quasi centocinquanta. Se con l’auto faccio da zero a cento in dieci secondi, su una strada abbastanza lunga posso arrivare alla velocità della luce in…
        E’ chiaro che non è così. L’esperienza quotidiana insegna che niente è lineare, se non nel regno dell’astrazione.

        Sì, si legga la storia della Chiesa. Ne rimarrà stupito. Lo Spirito Santo agisce, tramite persone, per buttare fuori l’acqua che la barca di Pietro spesso imbarca. Sbaglia chi pensa, come lei, di potere fare a meno di quella barca e di quel nocchiero e di potere attraversare il mare da solo.
        Dopotutto come si fa a distinguere l’opportunista dal credente sincero? Come si fa a dividere chi cerca il potere da chi fa l’Opera di Dio? Come si fa a separare il buono dal malvagio? Come si fa, quando dentro noi per primi si svolge in permanenza lo stesso combattimento?
        Il bambino sa che talvolta la mamma sbaglia, ma sa anche che la mamma vuole il suo bene.

  3. L’ASPETTANO!

  4. Tutte le strade dell’Eucarestia debbono passare per LANCIANO. Lanciano (Ch), infatti, è città del primo Miracolo Eucaristico della storia e unico, nel genere, come dimostra quanto segue. Con Bolsena, Siena e Ferrara (per fare qualche riferimento) , Lanciano è un nome importante nella nomenclatura religiosa d’Italia e del mondo. L ‘Abruzzo, terra di Santi e di santuari, ne va orgoglioso. Ma ecco i fatti. Una mattina di dodici secoli fa (anno 700), un monaco basiliano, oppresso dal dubbio sulla presenza reale di Gesù nell’Eucarestia, fatta la doppia consacrazione del pane e del vino, improvvisamente vide l’Ostia mutarsi in Carne e il Vino in Sangue. Attonito e non potendo occultare l’accaduto, manifestò il fatto ai pochi fedeli presenti, i quali, in un baleno, divulgarono la notizia in tutta la città e dintorni. Così, in una piccola città frentana e in un’umile chiesa agreste, intitolata a S. Legonziano, si verificava il più grande miracolo eucaristico della storia. I fedeli lancianesi hanno sempre creduto, per una tradizione ininterrotta, al Prodigio, anche se circostanze diverse lungo i secoli hanno variamente contribuito a rendere il Miracolo poco diffuso. La custodia e i luoghi “oscuri” della riposizione (suggeriti forse da una eccessiva prudenza) sono i motivi principali dell’oblio che ha avvolto così a lungo questo meraviglioso Tesoro. Dal 1902 le Ss. Reliquie custodite in un artistico ostensorio d’argento (1713) e collocate alla sommità di un altare monumentale, possono essere ammirate e venerate da vicino, per un doppio ordine di scale marmoree che vi conducono i numerosi pellegrini. Oggi, a distanza di dodici secoli, la Carne conserva la forma rosea. Il Sangue, contenuto in un calice di cristallo molto antico e fissato alla base dell’ostensorio, è suddiviso in cinque grumi, del peso complessivo di grammi 16 e milligrammi 505, terreo all’aspetto, ma dai colori naturali alla luce ravvicinata. Tutte queste circostanze hanno favorito una larga e rapida diffusione del Miracolo stesso. Finché nel 1971 non si ebbe il solenne e universale riconoscimento. Infatti, dopo varie ricognizioni ecclesiastiche, effettuate dai Vescovi locali a partire dal 1500, a cavallo degli anni 1970- 1971, L ‘illustre scienziato italiano prof. dott. Odoardo Linoli, libero docente di anatomia e istologia patologica e di chimica e di microscopia clinica, primario de “Gli Ospedali Riuniti” di Arezzo, operò la prima ricognizione scientifica della Carne e del Sangue, su incarico del Religiosi del Santuanio. La ricognizione previde due tempi: quello del prelievo dei campioni e quello della relazione pubblica sui risultati acquisiti. Il prelievo fu effettuato il 18 novembre 1970, alla presenza dell’Arciv. di Lanciano, Mons. Perantoni, del Ministro Provinciaie dei Conventuali d’Abruzzo e di tutta la Comunità religiosa del Santuario. Rotti i sigilli, apposti dall’Arciv. Petrarca nel 1886, l‘esimio professore prelevò dalla Carne due piccolissimi frammenti del peso cormplessivo di milligrammi 20, e dal Sangue altri frammenti del peso complessivo di milligrammi 318. Condotto il tutto nel suo laboratonio scientifico di Arezzo, il Prof. Linoli analizzò i Reperti per quasi tre mesi. Aquisiti tutti i dati, prima di pronunciarsi, intese avvalersi della collaborazione del suo illustre collega Prof. Ruggero Bertelli, ordinario fuori ruolo di anatomia umana normale all’università di Siena. Ottenute le convalide desiderate ed essendo tutto pronto per la pubblicazione, il 4 marzo 1971, nella Chiesa di S. Francesco (e cioè del Miracolo), davanti ad un pubblico scelto e numeroso, il Prof. Linoli comunicò ufficialmente i risultati delle analisi, corredandoli di un’ abbondante documentazione fotografica. Egli sintetizzò così: 1)Il Sangue del Miracolo Eucaristico è vero sangue e la Carne è vera carne.
    2) La Carne è costituita da tessuto muscolare del cuore (miocardio).
    3)Il Sangue e la Carne appartengono alla specie umana.
    4)Il gruppo sanguigno è identico nel Sangue e nella Carne e ciò sta ad indicare l’unicità della persona donante, restando aperta la possibilità della provenienza da due persone diverse, fornite però dello stesso gruppo ematico.
    5) Nel Sangue sono state ritrovate le proteine normalmente frazionate con i rapporti percentuali quali si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale.
    6) Nel Sangue sono stati anche ritrovati i minerali Cloruro, Fosforo, Magnesio, Potassio, Sodio in quantità ridotta, mentre è risultato aumentato il Calcio. Il noto scienziato, ampliando le conclusioni, asserì che:
    a) per la Carne , è da escludere una derivazione da dissezione anatomica, operata su un cuore umano;
    b) nessun processo conservativo ha mai riguardato la Carne e il Sangue;
    c) è, perciò, assolutamente eccezionale la conservazione delle proteine e dei minerali nella Carne e nel Sangue. L ‘intervento scientifico del Prof. Linoli, pubblicato su tutte le più importanti riviste mediche, nonché sul testo redatto dal Santuario, ha suscitato e suscita una vasta gamma di consensi in campo scientifico nazionale ed internazionale.
    Nel 1973, iI Prof. Giuseppe Biondini, medico e biologo italiano, interessò del fatto il Consiglio Superiore della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), di cui, è membro effettivo. Detto Consiglio, di fronte al caso eccezionale, accolse la sollecitazione e affidò ad un’équipe di esperti di sette nazioni una verifica dei risultati acquisiti dal prof. Linoli, non per disistima verso il suo operato, ma per l’estrema importanza scientifica dell’analisi effettuata. Dopo 15 mesi di indagini, condotte collegialmente e non, la predetta Commissione scientifica internazionale, avvalendosi di tecniche e attrezzature aggiornatissime, non escluse quelle offerte dalla medicina nucleare, confermò pienamente i brillanti risultati conseguiti dal Prof. Linoli, allegando il tutto agli “ATTI” dell’ OMS, in vista di una opportuna pubblicazione ufficiale. I predetti scienziati dell’ONU hanno precisato che iI Miracolo Eucaristico di Lanciano è e rimarrà un Caso Unico” scientificamente inspiegabile. Una conclusione solo apparentemente sorprendente, considerata l’ indimostrabilità scientifica del “mistero” corrispondente.
    Il valore teologico e spirituale della definizione scientifica del Miracolo Eucaristico di Lanciano meriterebbe un discorso a parte, ma è, comunque, intuito dalle folle pellegrinanti. Dinanzi al Miracolo si constata de visu “l’emozione commossa e austera dell’anima religiosa popolare” (Paolo VI), nonché l‘attenzione che il Miracolo suscita negli animi, anche i più prevenuti…
    Solo per dare qualche cifra approssimativa, nell’anno 1978 sono stati contati più di 700 gruppi e nell’anno in corso si prevede di superare ll migliaio, ai quali vanno aggiunti i tanti pellegrini “spiccioli” che quotidianamente passano per il Santuario. L ‘Italia è praticamente di casa a Lanciano! Si registrano, inoltre, moltissime presenze estere, provenienti da ogni parte d’Europa e delle Americhe. Il testo “IL MIRACOLO EUCARISTICO DI LANCIANO” già alla terza edizione, è stato edito anche in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e, prossimamente, in lingua locale, nelle Isole Filippine. Dinanzi al Miracolo Eucaristico di Lanciano emerge, a volte esplode, la grande pietà eucaristica del popolo, di qualunque cultura ed estrazione sociale. Di fronte a questo “segno”, perfettamente adeguato alla realtà Significata, non c’è chi, seppure “assente”, non percepisce un forte richiamo religioso e un profondo senso del divino. Il Miracolo Eucaristico di Lanciano, dono eccelso del Signore alla Chiesa, rimane, nella beatitudine evangelica della fede pura (cfr. Gv 20,29), un “segno” imponente delle realtà invisibili, un richiamo stimolante a una decisiva presa di coscienza religiosa, per un concreto rinnovamento di vita. Il mattino del 3 novernbme 1974 sostava al Santuario, con un gruppo di prelati polacchi, il Card. WOJTYLA, Papa Giovanni Paolo II°. Dopo una lunga visita, ricca di interesse e di pietà, lasciava scritte, nell’ Album dei visitatori, queste parole: “Fac nos tibi semper magis credere, in te spem habere, te diligere”.
    http://lucedelmondo.forumfree.it/?t=52109170

  5. La chiesa beatificherà papa Wojtyla, per la sua vita santa e per fatto un miracolo. Ha guarito una suora affetta dal morbo di Parkinson. Quando la suora ha detto che era stata guarita, cosa ha fatto la chiesa? Ha mandato degli specialisti, medici e altri esperti, per verificare cosa era successo. Quando questa commissione ha dichiarato che effettivamente il miracolo era avvenuto la chiesa lo accettato.
    Perchè la chiesa ha paura di accertare cosa avviene con la consacrazione dell’ostia?
    Sai perchè? Perchè non avviene proprio niente. Con questo non voglio dire che i credenti non debbano praticare tale rito, nè che facendolo non si debbano sentire in comunione con Gesù, dico solo che non, avvenendo alcun cambiamento nella sostanza dell’ostia, la chiesa non può affermare che avviene la transustanziazione.

  6. Non si puo’ accertare tutto con la scienza, infatti Cristo e’ presente nell’ostia in corpo e sangue spiritualmente…. nonostante cio’ i miracoli eucaristici sono segni di autenticita’ della transustazione. Le ripeto invece di denunciare il Vescovo, la invito a cercare la verita’ nei luoghi come Medjiugorie, dove tantissimi atei come lei e come la sottoscritta, hanno trovato la verita’…

    • Cara ex Atea convertita, conosco altrettante persone che da credenti baciapile mangiaostia, col tempo e soprattutto con la maturità intellettuale, hanno ripudiato dio e tutti i suoi falsi rappresentanti pieni di ipocrisia e contraddizione.
      Visto che ci siamo, le faccio sapere che in giovinezza, oltre a servire messa accanto a preti e vescovi, partecipavo a tutti gli inconti di preghiera, vie crucis e quant’altro. Non trova buffo e singolare che tutto questo, a me abbia fatto l’effetto opposto a quello suo di quando e’ andata a Medjugorie???
      Sono Ateo militante e rifiuto qualsiasi metafisica miracolante da superstizione e da ingoranza di fatto. Se la sua Chiesa si fosse retta sui miracoli, a quest’ora sarebbe caduta da un bel pezzo nelle sue bugie. Purtroppo pero’, si regge invece sui soldi che riesce a scucire a tutti i suoi fedeli e non, con la complicità delle istituzioni.
      Le sue verità preconfezionate sull’indimostrato e sull’indimostrabile, sono sue personalissime ed intime. Non hanno nulla a che vedere con le mie. Per cui lei si tenga le sue ed io le mie.

      • Carissimo Paul posso affermare di avere fatto una esperienza concreta dell’esistenza di Dio e questa certamente rimane un esperienza del tutto personale..Il fatto che nelle Chiesa esista ipocrisia e tantissimi altri peccati a me non interessa affatto, perche’ sono consapevole che la perfezione non puo’ esistere in un uomo per quano santo.Io personalmente credo in Gesu’e nei suoi insegnamenti. La Chiesa e’costituita da uomini consacrati e laici, liberi di scegliere tra il bene e il male.. Ho avuto modo di constatare che non sei l’unico cattolico uscito dalla Chiesa, conosco infatti tante altre persone che come te sono rimaste “scandalizzate” da qualche comportamento sbagliato…Ma ti posso assicurare che ho conosciuto anche ex cattolici che in luoghi come Medjigorie, come in altri luoghi spirituali, ritornano alla fede e inziano un vero cammino di conversione che contribuisce a portare anche un rinnovamento nella Chiesa stessa.Pietro aveva rinnegato Cristo 3 volte ma nonostante cio’ è stato perdonato ed e’ diventato il fondatore della Chiesa…. Siamo tutti imperfetti chi piu’ chi meno, perche’ scandalizzarci degli altri?

  7. Ache io penso che il rito eucarisico sia un fatto spirituale e solo spirituale, come sostengono anche i protetstanti. Il fatto è che la chiesa cattolica afferma il contrario poichè sostiene che la materia cambia effettivamente sostanza e il pane, dopo il miraclo della consacrazione, non è più pane ma carne viva di Gesù.

  8. Si sbaglia, l’ostia dventa corpo e sangue di Cristo veramente per sicurezza ho chiesto anche conferma a un Sacerdote, ma in forma spirituale e questo lo afferma tutta la Chiesa fondata da Gesu’di Nazareth e non solo il Vescovo di Ancona.

    • Ah certo, glielo ha detto DonPeppe, allora indubiamente dobbiamo credergli….!
      Ma per favore. E’ come chiedere ad uno come Emilio Fede, chi vincerà le prossime elezioni…!

      • Ho riportato il pensiero della Chiesa sulla eucarestia e ho chiesto conferma al Sacerdote visto che oltre alla sua vocazione sacerdotale ha la laurea in teologia…anche tu hai la laurea in teologia?

  9. La laurea in Teologia, a mio avviso, rende esperto chi l’ha consegita nella natura e attributi di Dio. Ma Dio esiste? Esiste qualche prova sulla sua esistenza, sulla vita futura, oltre alla fede, che non è una prova?
    La fede, come si sa, può ingannare. Duemila grandi religioni si sono succedute nella storia dell’uomo. Tanta gente vi aveva fede, tutte hanno prodotto miracoli, in tutte esperti sacerdoti teologi dispensavano il loro sapere su divinità che si sono dimostrate false, inesistenti. Dove sono, oggi, i teologi di Giove, i fedeli di Nettuno? Domani sarà la stessa cosa per i telogi di Jahvè, Dio e Allah e i loro fedeli.
    Abbia fiducia in quel che Le dico, perchè è la Verità, una verità razionale, confortata dalla ragione. Tutte le divinità sono state create dall’uomo, il vero Dio è dentro il cuore di ogni essere vivente. Non sprechi la sua vita rincorrendo false promesse, inesistenti divinità e una vita futura che non ci sarà. Questa vita che sta vivendo è l’unica che la sorte Le ha dato di vivere, non la sprechi. Sia felice.

  10. Forse non ci capiamo….Lei afferma nella sua denucia al Vescovo che non si puo’ affermare che l’eucarestia diventa corpo e sangue di Cristo… Le ho spiegato che tutta la Chiesa afferma che l’eucarestia dopo la consacrazione diventa corpo e sangue SPIRITUALE di Cristo ……
    Questo e’ cio che afferma la Chiesa!e non puo’ dire che non e’ vero perche basta che prende un libro di teologia …. Lei dovrebbe denunciare anche il Vaticano allora….

  11. Cara ex atea, se la chiesa cattolica affermasse che dopo l’eucaristia, dopo la consacrazione, diventa corpo e sangue SPIRITUALE di Cristo….. sarebbe una chiesa Protestante e non cattolica.
    Ecco cosa dice la chiesa cattolica:

    Domanda: “Che cos’è la transustanziazione?”

    Risposta: La transustanziazione è una dottrina della Chiesa Cattolica Romana. Il Catechismo della Chiesa Cattolica definisce questa dottrina nella sezione 1376:

    “Il Concilio di Trento riassume la fede cattolica dichiarando: ‘Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la convinzione, e questo santo Concilio lo dichiara ora di nuovo, che con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione, quindi, in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione’”.

    In altri termini, la Chiesa Cattolica Romana insegna che quando un sacerdote ordinato benedice il pane della Cena del Signore, esso viene trasformato nella vera e propria carne di Cristo (sebbene mantenga l’apparenza, l’odore e il sapore del pane), e che quando benedice il vino, esso viene trasformato nel vero e proprio sangue di Cristo (sebbene mantenga l’apparenza, l’odore e il sapore del vino).

  12. Ripeto per l’ennesima volta diventa corpo e sangue di Cristo Spirituale quindi non verificabile con analisi scientifiche…. poi tutto è possibile a Dio (ovvero un miracolo eucaristico)

  13. OK. Allora vuol dire che non cambia la sostanza del pane, che rimane pane. Perchè i sacerdoti non dicono, quando somministrano l’eucaristia “Corpo spirituale di Cristo?”

  14. Non c’e bisogno di affermarlo perche’ e’ comunque corpo e sangue di Cristo anche se spirituale..

  15. Meglio lasciar perdere la discussione con la ex atea… non è recettiva

  16. Forse e’ meglio ….parlare di voi di fatti cosi’ elevati e’ molto dfficile…

  17. Forse e’ meglio !… PARLARE CON VOI DI FATTI COSI’ ELAVATI E’ MOLTO DIFFICILE…

  18. Sei sicura che si tratti di fatti molto elevati? A me sembra si parli di puri parti della fantasia, per questo non ci potremo mai incontrare: o si crede o si ragiona. Io cerco di ragionare, magari sbagliando, tu credi senza ragionare, e sbagli di sicuro. Anche se ti può dare conforto. Un caro saluto.

  19. Per voi atei sono fatti molto elevati perche’ solo cio’ che e’dimostrabile esiste…c’e solo una strada per sperimentare l’esistenza di Dio cercarlo piu’ che con la ragione con il cuore….solo succesivamente arriva la prova che soddisfa anche la ragione..

  20. Mi vorresti dire che prima devo amare e credere in Dio e poi mi arriverà la prova che Lui esiste. Anche con Babbo Natale avverrebbe la stessa cosa! No, io prima voglio che Lui provi la sua esistenza, che mi giustifichi l’esistenza del male nel mondo, che mi dimostri di essere una entità buona, poi ci parlerò e, forse, lo perdonerò per il male che ha fatto all’umanità.
    Per quanto mi riguarda io l’ho trovato nel mio cuore Dio, perchè è solo nel cuore di ogni uomo che esiste l’unica scintilla di divinità che si consca

  21. Per voi credenti dio è una necessità come per un superstizioso del ferro di cavallo o del cornetto di corallo. Concepire dio come una buona entità che vi vuole bene e vi protegge è molto rassicurante per voi. In questo modo temete meno la morte ed magari l’inferno che voi avete costruito per ricattare il popolo. Se fai come ti diciamo noi vai in paradiso se no vai all’inferno, magari con un aiutino di un rogo. Questa è stata la logica della chiesa per secoli. Come fai a dire che dio ci ama quando il mondo è pieno di male? A che cosa è servita la venuta di cristo? Sulle pareti di una baracca di Aushwitz un ebreo ha scritto “Se dio esiste, un giorno dovrà rendermi conto di tutto questo” Il popolo eletto di dio, sterminato a milioni. Se vedessi i tuoi figli portati al crematorio tu non faresti nulla, in nome del libero arbitrio? Dio se c’è è indifferente alle sorti dell’uomo. Perchè dovrei adorarlo? Adoratelo tu e magari prova con un ferro di cavallo che potrebbe funzionare anche meglio.

  22. Per me Dio non era una necessita,io sono andata a Medjiugorie solo ed esclusivamente per curiosità… Nel susseguisi dei miei viaggi ho conosciuto tantissimi atei che come me si sono recati in quel luogo esclusivamente per vedere i fenomeni particolari che si verificano in quel luogo ….. quindi si sbaglia alla grande!

    • Se Dio è buono, perché permette il male?
      Di Davide Galati

      Com’è possibile che un Dio che è Amore abbia creato il male? Questo è un problema che prima o poi affrontiamo tutti. E’ una domanda che non possiamo evitare di fronte ai mali del mondo, ma anche di fronte ai dolori che ci toccano quotidianamente, dolori più o meno grandi. Sant’Agostino ha detto che il male non è stato creato da Dio, ma è quello stato che si genera, in noi, quando siamo lontani da Dio. Eppure Dio è in ogni luogo, quindi come possiamo essere lontani da lui? Dio è in ogni luogo perché è sempre con noi, ma noi in ogni momento possiamo scegliere di non accettarlo e quindi di essere lontani da Lui. Possiamo fare scelte di possesso e non di Amore, scelte che ci allontanano da Dio, ma Lui non si allontana mai da noi. Ci offre sempre la possibilità di sceglierLo e per fare questo ci rimane vicino.

      Il problema della Teodicea, ovvero della giustizia di Dio (in greco Dio si dice Theon e giustizia Diché, combinando i due termini si ottiene Teodicea) possiamo affrontarlo osservando che nel corso della nostra vita ci scontriamo con due tipi di male:

      – dipendente dalla volontà umana

      – non dipendente dalla volontà umana

      Nel male del primo tipo rientrano tutti quei casi in cui un soggetto umano fa delle scelte che nuocciono a un altro essere vivente. Per esempio una persona che decida di fare una rapina, di guidare ubriaca, di abbandonare un animale, sceglie liberamente un comportamento che o è già sbagliato in sé o ha delle grosse potenzialità per fare del male (se passo col rosso o guido ubriaco può anche non succedere nulla, ma è molto più probabile il contrario). Perché, però, Dio permette questi comportamenti? Per Amore, perché l’Amore è libertà e libertà vuol dire che io devo anche poter rifiutare l’Amore. Certo Dio potrebbe toglierci la voglia di bere, potrebbe impedirci di passare col rosso o di fare qualunque altra cosa che Lui riterrebbe negativa per noi, ma se lo facesse dove sarebbe la nostra libertà? E senza libertà dove sarebbe il suo Amore per noi?

      Dio, però, non ci ha lasciati soli a decidere cosa è bene e cosa è male. Con i Dieci Comandamenti ci ha detto chiaramente come deve essere il nostro comportamento, perché noi siamo sì liberi di comportarci come crediamo, ma sappiamo come Lui vuole che ci comportiamo. Amore vuol dire esattamente questo, nessuna costrizione, piena libertà, ma anche un completo e reale avviso di ciò che dovrei e non dovrei fare e delle conseguenze cui portano le mie azioni.

      Accade però spesso che a pagare le conseguenze delle nostre scelte siano persone che non c’entrano nulla, persone innocenti. Se, ad esempio, ho sonno e decido di guidare lo stesso, non vedo uno stop e investo una persona che invece si aspettava di poter attraversare tranquillamente, che colpa ha lei della mia scelta di guidare morto di sonno?

      Nessuna, lei è davvero innocente, però è morta, mentre io sono ancora vivo. Il problema del male è che, come il bene, esso si esercita sempre su qualcuno, ha bisogno di un soggetto, ma anche di un oggetto. Non lo si può mai confinare in modo che non faccia danni, perché se così fosse non sarebbe male. Se un comportamento sbagliato non provocasse alcuna conseguenza negativa non ci sarebbe alcun motivo per giudicarlo sbagliato. Alle volte l’oggetto del male siamo noi stessi (nel caso di eccesso di alcool o droga ad esempio) spesso lo sono anche gli altri (se io dico una bugia in ufficio ne risente anche la collega che lavora con me che dovrà scegliere se assecondarmi o meno). Così, come quando facciamo scelte d’amore questo si riversa su tutti coloro che ci stanno intorno, quando facciamo scelte di possesso, esso si riversa su coloro che ci stanno intorno e che spesso sono innocenti rispetto alle nostre scelte.

      Veniamo ora al secondo tipo di male, quello che non sembra dipendere dalla nostra volontà. Prendiamo alcuni esempi concreti per vedere come stiano in realtà le cose. La situazione del Terzo Mondo è drammatica, guerre e carestie portano spesso le popolazioni a morire in modo atroce, ma è evidente che, per quanto complesso il fenomeno, è tutto causato dalle nostre scelte. I governi che votiamo, per mantenere il nostro stile di vita, foraggiano governi fantoccio in stati che spesso coltivano droghe o depredano le risorse naturali per rivenderle a noi, per poi comprare armi per le loro guerre. Dio non c’entra nulla, si tratta sempre di scelte di uomini, scelte che possiamo fare solo perché Dio ci ama e ci lascia liberi.

      Analizziamo ora il caso di un evento naturale, pensiamo al recente Tsunami che molte vittime ha provocato. Sembra che non ci sia causa umana, ma ne siamo proprio sicuri? Nel libro di Giobbe, quando il protagonista chiede conto a Dio del male che gli capita, Dio risponde così: “38,1 Il Signore rispose a Giobbe di mezzo al turbine: Chi è costui che oscura il consiglio con parole insipienti? Cingiti i fianchi come un prode, io t’interrogherò e tu mi istruirai. Dov’eri tu quand’io ponevo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza! Chi ha fissato le sue dimensioni, se lo sai, o chi ha teso su di essa la misura? Dove sono fissate le sue basi o chi ha posto la sua pietra angolare, mentre gioivano in coro le stelle del mattino e plaudivano tutti i figli di Dio? Chi ha chiuso tra due porte il mare, quando erompeva uscendo dal seno materno, quando lo circondavo di nubi per veste e per fasce di caligine folta?”.

      Apparentemente sembra una risposta arrogante, quasi che Dio dica, ma che vuoi, misero uomo? Io non devo dare conto a te. Invece io non credo sia così. E’ una risposta che dice tutto, che rivela tutto quello che può all’uomo, infatti Dio con quelle parole intende dire a Giobbe: “Ma tu lo sai come funziona l’universo? Sai quali sono le leggi che lo governano? Io l’ho creato e lo so e quindi so il perché delle cose, ma tu? E’ inutile che ti fai domande su cose che non puoi capire, perché non è nella tua natura capirle”. Anche per lo Tsunami vale lo stesso, sappiamo quali leggi governano l’universo? Le conosciamo tutte in maniera sicura? No, ne conosciamo qualcuna, abbiamo molte teorie, ma pochissime certezze che poi vengono del tutto ribaltate se scendiamo a livello subatomico. Possiamo escludere che lo Tsunami sia causato da noi? Sia il risultato di scelte, ambientali o meno, fatte da noi? No, non possiamo e anche qui ricadiamo nel principio della libertà di scelta e nel fatto che noi non abbiamo presente la reale portata delle conseguenze delle nostre azioni. Esiste una teoria scientifica che sostiene come lo sbattere d’ali di una farfalla in Cina possa provocare un uragano in America. Se una farfalla può fare questo senza saperlo, cosa può fare l’azione consapevole di un uomo?

      Poi abbiamo le malattie che ci colpiscono in modo apparentemente casuale, pensiamo ai tumori, ma anche in questo caso possiamo operare un ragionamento del tutto simile a quello dello Tsunami: sappiamo noi quali sono le cause di quel tumore? Di quella terribile malattia? Possiamo escludere senza alcuna ombra di dubbio la responsabilità umana? Io non me la sento di dire di no. Poco tempo fa, nel quartiere dove vivevo, hanno installato una grande antenna, un ripetitore per i cellulari. Lì vicino ci sono due scuole, una elementare, l’altra la sezione distaccata di un Liceo Classico. Che non ci sia alcuna conseguenza per la salute futura di quei ragazzi io non lo so. So che per molto tempo test scientifici hanno detto che il fumo non era dannoso alla salute, poi la scienza è progredita e le cose sono cambiate.

      In conclusione, il male non è una creazione di Dio, ma una libera scelta dell’uomo. Dio mostra all’uomo tutto il suo amore, ma non c’è amore senza libertà e non c’è libertà senza la possibilità di rifiutare l’amore e quindi di compiere esattamente il suo contrario. Dio non è impotente di fronte al male, è impotente di fronte alla libera scelta dell’uomo e lo è per amore, per Sua libera scelta. Però Dio un modo per superare anche questo lo ha trovato, dal momento che non vuole costringere l’uomo, può però mostrargli come dovrebbe essere. Allora ecco che prima ci ha dato i Dieci Comandamenti, ma poi è diventato uno di noi. Per soffrire egli stesso, accanto all’uomo di ogni sofferenza possibile e mostrarci la via da seguire, la via che ci salva.

      Giobbe 12: “Da quando vivi, hai mai comandato al mattino

      e assegnato il posto all’aurora, perché essa afferri i lembi della terra e ne scuota i malvagi?

      Si trasforma come creta da sigillo e si colora come un vestito.

      È sottratta ai malvagi la loro luce ed è spezzato il braccio che si alza a colpire.

      Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?

      Ti sono state indicate le porte della morte e hai visto le porte dell’ombra funerea? Hai tu considerato le distese della terra?

      Dillo, se sai tutto questo!

      Per quale via si va dove abita la luce e dove hanno dimora le tenebre perché tu le conduca al loro dominio o almeno tu sappia avviarle verso la loro casa?

      Certo, tu lo sai, perché allora eri nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande!

      Sei mai giunto ai serbatoi della neve, hai mai visto i serbatoi della grandine,

      che io riserbo per il tempo della sciagura, per il giorno della guerra e della battaglia?

      Per quali vie si espande la luce, si diffonde il vento d’oriente sulla terra?

      Chi ha scavato canali agli acquazzoni e una strada alla nube tonante, per far piovere sopra una terra senza uomini, su un deserto dove non c’è nessuno, per dissetare regioni desolate e squallide

      e far germogliare erbe nella steppa?

      Ha forse un padre la pioggia?

      O chi mette al mondo le gocce della rugiada?

      Il crocevia delle molte strade era famoso in tutta la regione perché da lì si potevano raggiungere un po’ tutte le località del regno. Nel crocevia si incrociavano otto sentieri e qualunque si seguisse si sapeva che da lì a poco si sarebbe biforcato e poi biforcato di nuovo e così via, per permettere di andare in qualunque direzione si desiderasse. Era un crocevia importante, ma anche pericoloso, perché se non si conosceva la strada si rischiava facilmente di perdersi e viaggiare di notte, da soli, non sempre era piacevole oppure scoprire di essere ben lontani da dove si voleva arrivare poteva demoralizzare anche gli animi più forti.

      Seduto, al centro del crocevia stava un vecchio. Era lì da molto, molto tempo, da così tanto tempo che nessuno sapeva ormai da quanto. Non parlava quasi mai, ogni tanto qualcuno si recava da lui e gli lasciava qualcosa da mangiare o da bere. Il vecchio accettava con gratitudine il dono e si limitava a dare qualche consiglio a chi glielo chiedesse. Le sue, rare, parole erano diventate leggendarie, si diceva che sapesse colpire direttamente nei cuori, che leggesse il futuro e che avesse poteri divini. Naturalmente non era vero, si trattava solo di un uomo che aveva deciso di fermarsi per guardare la gente che passava e che aveva imparato dalla vita una saggezza che tutti possedevano, ma che quasi tutti avevano dimenticato.

      Una ragazza avanzava lentamente, quasi trascinava i piedi sul terreno, la testa bassa e le braccia strette intorno al busto, come cercasse di scomparire. Quando fu abbastanza vicina, il vecchio si accorse che singhiozzava e gli parve di scorgere il riflesso di una lacrima all’angolo di un occhio. La ragazza si fermò poco prima di scontrarsi col vecchio, si guardò intorno come se si risvegliasse da un brutto sogno e rimase ferma, indecisa su quale strada prendere. L’uomo ne approfittò per guardarla. Aveva pianto, era chiaro dai suoi occhi rossi. Aveva lunghi capelli neri e occhi profondi dello stesso colore. Una leggera abbronzatura su una pelle ancora giovane anche se qua e là qualche ruga tradiva gli anni, maggiori di quelli che sembravano. All’improvviso quegli occhi che sembravano scrutare direttamente nell’animo si soffermarono sul vecchio.

      – Scusate… – lo salutò timidamente.

      – Non preoccuparti, figlia mia – il vecchio aveva un vocione grosso, ma un tono buono, gentile – invece mi sembri un po’ spaesata e, perdonami l’invadenza, ma è difficile non accorgersi che hai pianto.

      – Sì… – le dita della mano destra corsero ad asciugarsi gli occhi.

      – No, tranquillizzati, non ci sono lacrime adesso, ma si vede lo stesso che hai passato momenti più felici. Ma non sempre le lacrime sono qualcosa di negativo.

      – Ah, – sbuffò la ragazza – vorrei davvero fosse così, ma per me, vi assicuro, non ci sono mai state lacrime che non fossero negative.

      – Senti, mi sembra che tu non abbia ancora chiaro dove andare, se ti va puoi fermarti qui un attimo e raccontarmi cos’è che ti ha reso così triste.

      – Non è solo tristezza la mia, c’è anche tanta rabbia… soprattutto rabbia.

      – Un motivo in più per sederti qui allora… la rabbia non sfogata può fare molto male.

      – Già… – la ragazza si guardò intorno, poi si sedette vicino al vecchio – …già… ma siete sicuro che volete ascoltarmi?

      – Ve l’ho chiesto io, no?

      – Avete ragione… ma spero davvero di non annoiarvi, casomai ditemelo. – il vecchio si limitò a sollevare leggermente gli angoli della bocca in un piccolo sorriso e la ragazza proseguì – Lavoro con gli animali, con le scimmie in particolare, o primati non umani come li chiamiamo noi. Non voglio raccontarle tutto quello che succede ogni giorno e che mi tocca accettare perché sembra che non ci sia altra scelta, ma ora si è davvero raggiunto il limite. Vogliono separare due piccoli dalla mamma e venderli a un’altra struttura. Sono convinti che non ci sia problema, né per loro né per la madre, ma non è così… quei piccoli hanno bisogno dell’ambiente in cui sono nati, se vengono introdotti altrove, in questo momento, sicuramente non verranno accettati e moriranno lentamente.

      – Non sono molto pratico del settore, ma immagino abbiate fatto presente le vostre obiezioni.

      – Ci ho provato, ma non mi hanno ascoltata. Il capo vede solo la possibilità di un facile guadagno e allo stesso tempo di risparmiare sulla cura degli animali.

      – Mi sembra abbastanza senza cuore.

      – No, no, diciamo che non è abituato a ragionare diversamente, ma di solito ascolta anche i nostri pareri.

      – E questa volta non è stato così?

      – Questa volta siamo in disaccordo, il collega con cui lavoro sostiene che non c’è alcun problema e contesta le mie conclusioni.

      – Forse ha ragione, non può essere?

      – Assolutamente no! – il tono della ragazza si era notevolmente scaldato – E’ sufficiente guardarle negli occhi quelle scimmiette per capire che non è assolutamente vero… moriranno.

      Il vecchio rimase in silenzio a guardare gli occhi che aveva davanti, erano veri, sinceri, ma soprattutto erano occhi che sapevano guardare. Stava dicendo la verità.

      – Ma allora perché il tuo collega afferma il contrario?

      – Perché vuole solo compiacere il capo e darmi addosso…. ultimamente non siamo andati molto d’accordo… ma ci vanno di mezzo quelle due piccole scimmiette che non hanno alcuna colpa.

      – Capisco, sì alle volte gli esseri umani sanno essere davvero egoisti e a pagare sono sempre gli innocenti.

      – Ma come è possibile? Perché chi non ha colpe deve pagare per la cattiveria di altri? Quelle scimmie sono innocenti e soffriranno per… per l’egoismo di altri… questi sono i momenti in cui mi rendo di come Dio non esista, perché non può esistere un Dio che permetta cose come questa… non può!

      – A essere onesti Dio ha permesso e permette cose ben peggiori.

      – Appunto! Lo vede anche lei,no? Dio non esiste e siamo soli in questo schifo di mondo!

      – Io, a dire il vero, non vedo il nesso tra le due cose, tra il male nel mondo e l’esistenza di Dio. – La ragazza si fermò a guardare il vecchio quasi a interrogarsi se era del tutto sano di mente, ma lui se ne accorse, sorrise e proseguì – Ho qualche anno in più di te, ma ti assicuro che il cervello mi funziona ancora bene.

      – Non intendevo dire…

      – Lo so, lo so tranquilla. Ma tu credi che ciò che accadrà a quelle scimmiette dipenda da Dio?

      – No, non direttamente, ma Dio avrebbe il potere di salvarle e se non lo fa allora anche lui è responsabile della loro sorte.

      – E che cosa credi che dovrebbe fare Dio?

      – Intervenire, in qualunque modo possibile e salvare gli innocenti.

      – Quindi secondo te dovrebbe impedire a chi vuole fare qualcosa di male di farlo?

      – Esattamente! Se può farlo è un suo dovere farlo e se non può farlo allora non è onnipotente e non è Dio…o forse semplicemente non esiste.

      – Ma se Dio intervenisse come dici tu dovrebbe farlo ogni volta, no?

      – Certamente!

      – Ma se ciò accadesse nessuno potrebbe più compiere qualcosa di male.

      – Appunto!

      – Ma questo toglierebbe la libertà a ognuno di noi, te ne rendi conto?

      La ragazza rimase in silenzio, pensierosa, quasi fosse stata colta di sorpresa e sussurrò: – …ma le scimmiette sarebbero salve…

      – Togliere la libertà vuol dire togliere l’amore… Dio non può farlo perché Dio è Amore.

      – Dannazione, non importa! Dio deve fare qualcosa se c’è, o no? – la ragazza era tornata combattiva.

      – Forse Dio ha già fatto qualcosa e tu non te ne sei accorta.

      – Non credo proprio! E cosa avrebbe fatto che mi sarebbe sfuggito?

      – Ha detto molto chiaramente agli uomini come ci si dovrebbe comportare.

      – Sì, bella cosa, come se gli uomini ascoltassero o pensassero fosse possibile comportarsi in quel modo… parla dei comandamenti, vero?

      – Sì, parlo proprio di loro, ma non si è fermato lì. E’ diventato uomo per mostrarci che si può vivere secondo quei comandamenti.

      – Sì, ok, ok, adesso però non è che voglio una lezione di catechismo, vorrei qualcosa di più concreto, qualcosa che salvasse le scimmiette.

      – E Dio ha fatto anche questo.

      – Ma cosa sta dicendo? Di che parla?

      – Ha creato te e ti ha messo sulla strada di quelle scimmiette – la ragazza ora taceva e ascoltava confusa – perché tu possa aiutarle, ma in totale libertà.

      – Cosa intende?

      – Che Dio ama anche te e che tu sei libera di stare qui a piangere o decidere di fare qualcosa per aiutarle e lo stesso per ogni ingiustizia che ti troverai di fronte.

      – Sì, credo di capire, ma ci ho provato, mi creda ci ho provato…

      – Lo so, ma forse c’è un’altra strada. A volte il sole può più del vento – la ragazza allargò gli occhi senza capire e l’uomo proseguì – E’ una vecchia favola, parla del vento e del sole che fecero una scommessa, ma non importa. Quello che importa è il senso della favola, spesso la dolcezza può fare molto più della violenza.

      – Va bene! Forse ha ragione, tornerò lì e ci proverò, penserò a qualcosa di diverso, proverò anche la via della dolcezza se sarà necessario..

      Il vecchio annuì sorridendo e la ragazza sembrava soddisfatta, ma poi tornò a rabbuiarsi e chiese: – E se non funzionasse neanche così?

      Il vecchio sospirò: – Non preoccupartene prima del tempo, ma se accadesse allora dovrai accettare quello che accadrà.

      – Non posso! Non posso…

      – Se non lo farai ti devasterà, perché l’uomo è libero di scegliere anche il male consapevolmente e se a quel punto non lo puoi fermare forse è perché non toccava a te farlo. Forse altre persone dovevano intervenire e non lo hanno fatto.

      – Già… ma resta il fatto che quelle scimmiette soffriranno.

      – Tu fai tutto quello che puoi e poi soffri con loro, ma non lasciare che questo ti schiacci, perché nessun seme piantato dall’amore resta senza frutto. Se anche non germoglia quando vogliamo noi i suoi frutti arriveranno prima o poi.

      La ragazza sospirò, fissò ancora un po’ il vecchio poi si voltò a guardare l’orizzonte. Era più serena, i suoi occhi non avevano più tracce di pianto, si alzò.

      – Grazie, ora credo che andrò… tornerò indietro e vedrò di fare tutto quello che posso. – sorrise e si voltò allontanandosi.

      – E se fallirai imparerai ad accettarlo. – sussurrò il vecchio, la osservò finché non fu lontana, poi tornò a guardare il crocevia.

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  23. Se Dio mi dona la libertà di comportarmi come meglio credo, e io la uso per fare una rapina, perchè poi mi punisce? O sono libero e deve accettare la mia scelta o non sono libero.
    La tua giustificazione del male subito da innocenti è veramente singolare! Tu dici che i sei milioni di ebrei uccisi da Hitler sono solo la conseguenza della libertà che aveva quel dittatore di fare il bene o il male. Dio rimane assente alle scelte umane.
    Questo comportamente, per la verità, è opposto a quello tenuto da Dio nella Bibbia, quando stava a fianco del suo popolo, lo difendeva conducendlo alla vittoria. Forse Dio si è distaccato dall’uomo lasciandolo solo.
    Quando verrà, per chi ci crede, la fine del mondo etutti risorgeremo, noi, i buoni, andremo in Paradiso, con il corpo sempre giovane e bello. Lì saremo felici per sempre. E non avremp più il ibero arbitrio, non avremo più la facoltà di scegliere come comportarci. Non era meglio creare subito il Paradiso, senza la fase preliminare della sofferenza?
    Senza contare che la libertà di scelta è molto limitata da ciò che ci impongono i nostri geni. Lo sapevi che è quasi tutto scritto nel nostro Dna?
    La ricostruzione della creazione, come risulta dal libro di Giobbe, è solo ridicola con le conoscenza scientifiche di oggi. Meglio non parlarne.
    Oggi sappiamo benissimo perchè avviene lo Tsunami, perchè avvengono i terremoti, perchè un asteroide può distruggere milioni di persone. E’ la natura che è fatta così, indifferente alla vita e alla morte, indifferente alla sofferenza dell’uomo, senza scopo, senza fini. Se fosse opera di un Dio la sua responsabilità di cattivo costruttore sarebbe infinita.
    L’esempio della farfalla che sbatte le ali in Cina e provoca un uragano in America è una metafora per dire che dobbiamo rispettare la natura, dappertutto, perchè le conseguenze potrebbebro essere catastrofiche. Ma lo sunami dipende dal terremoto, non da una farfalla!
    Le malattie: tu sai che l’Organizzazione mondiale della sanità ha individuato 3.500 malattie ereditatrie, dovute al cattivo funzionamento della replicazione del Dna? No, la creazione è un fallimento. Per quanto tu possa argomentare, i virus della peste e tutto l’armamentario di malattie virali non può essere addebitato all’uomo. Sno tutti esseri viventi che ha creato il buon (!) Dio, er la felicità dell’uomo. Se ci fosse io, al tuo posto, mi guarderei bene dal cercare di incontrarlo, chissà quali altre sofferenze ha in serbo per l’umanità!
    Per fortuna non c’è alcun Dio, vivi felice per quel che puoi.
    Ancora una domanda a proposito del libero arbitrio. Dio possiede il libero arbitrio?
    La dottrina cattolica insegna che Dio può fare solo il bene, quindi non ha il libero arbitrio. E se non ossiede questa facoltà, come può averla donata a noi? Se Dio non sapesse scrivere, come potrebbe insegnarci a scrivere?
    Possibile che ancora oggi tu mi parli di un Dio che possiede i serbatoi dell’acqua e della pioggia e la distribuisce a suo illuminato giudizio? Salvo quando è troppa, e allora è colpa dell’uomo.
    Per quanto riguarda l’invito finale, poetico, a darsi da fare per migliorare il mondo e liberarlo dal male lo accetto lt volentieri. E’ quello che sto facendo combattendo le religioni, tutte, perché oltre ad essere false sono anche dannose per l’umanità (Bertrand Russell).

  24. Nell’esempio che hai fatto della rapina non Ti punisce Dio…. ti punisce la legge fatta dagli uomini.
    Dio non ha creato il male, l’uomo con la sua liberta’, ha scelto il male e le conseguenze negative sono la conseguenza, e a volte si riperquotono anche su altri… Pensa ad un genitore che ha un figlio a cui insegna amorevolmente delle regole buone e lui non ubbidisce che deve fare il genitore? Fargli sperimentare il male oppure impedirgli di sbagliare cambiandogli il cervello? Se Dio intervenisse ad ogni nostro sbaglio, l’uomo diventerebbe un burattino perche’ verebbe meno il libero arbitrio.
    Dio non e’ mai assente nella violenza e nella sofferenza.. Quante persone nella sofferenza con la fede riescono adirittura ad essere sereni…. e visto che hai citato Hitler ti ricordo un grande Santo Massimiliano Kolbe che ha dato la sua vita per salvarla altre persone.. E poi per concludere davanti alla vita eterna cosa sono 90o 100 anni di vita terrena?

    • Poveretto… si è rifugiato nel bigottismo perchè la moglie lo ha lasciato… A qualcosa bisogna pure aggrapparsi…

  25. Ma ti rendi conto che sei pronta a barattare la tua vita di sofferenze per una vita futura di felicità di cui non hai la minima prova della sua esistenza? Ma come, non vedi di esserti asciata plagiare? Non vedi che rifiuti di ragionare? Non vedi che hai smesso di vivere? Io capisco che, a volte, sia necessario credere, ma che sia fatto almeno con raziocinio, usando la ragione, con un esame critico di ciò che ci propongono di credere.
    Lascia perdere Medjiugorie, tutte le religioni hanno luoghi sacri dove avvengono miracoli. Basta crederci e anche un bicchiere di acqua può guarire, pensa all’uso dei placebo. Coloro che vanno a Medjiugorie trovano dentro loro stessi la frza di uscire dallo stato di disagio che li affligge. Potrebbero innescare quel meccanismo anche a casa propria, davanti ad uno spettaclo spettacolo della natura, dentro un tempio buddista, davanti a una persona carismatica come davanti a un guaritore imbroglione.
    Ti lascio con un consiglio: vivi la tua vita meglio che puoi, senza soffrire inutilmente, del domani non hai alcuna certezza e la vita futura è solo illusione.
    Un abbraccio.

  26. Per quanto riguarda l’esempio della rapina, gli uomini puniscono con alcuni anni di prigione, poi ti perdonano. Dio punisce per l’eternità coloro che non hanno rispettato le sue leggi, lo capisci, punisce per l’eternità chi lo ha offeso. E’ mostruoso! Senza contare che le sue leggi nessuno sa quali siano, perchè ogni intermediario col divino dice cose diverse dagli altri intermediari come lui.

  27. Proprio così cara ex atea… in nessuno stato al mondo per quanto crudele si arriva alla condanna per l’eternità. Voi credenti amate il vostro impietoso dio a prescindere… come i berlusconiani amano il loro bungaman per quante porcate possa egli commettere. Quando la fede diventa stupidità, allora io non ho più rispetto per il credente, perchè ho la certezza che chiuda a riccio la sua mente e respinga al mittente tutte le osservazioni logiche che smonterebbero il suo castello di illusioni. Di fronte a casi come questi è inutile discutere… non riuscite, anzi non volete capire.

  28. Uno dei problemi classici che la gente solleva è: Come può un Dio d’amore mandare qualcuno all’ Inferno? Bene, a questo ci sono un certo numero di risposte.

    Una è chiaramente quella che Dio non manda nessuno all’Inferno. Tu ti ci mandi là da te stesso. Dio fa tutto il possibile per tenerti fuori dall’Inferno preservando la tua condizione di persona dotata di libero arbitrio piuttosto che trattarti da semplice robot. Questo è il modo in cui come Egli ci ha fatti—dopo averci fatti a Sua immagine e somiglianza, ci ha donato il potere di dire “sì” o il potere di dire di “no”, il potere per rinnegare il proprio Creatore e chiaramente di subirne anche le conseguenze.

    n un certo senso, si può dire che Egli non manda nessuno all’Inferno, poichè lungo la strada dell’Inferno egli ha posto la croce di Cristo, poi vi ha posto anche le preghiere dei genitori, dei pastori e degli insegnanti della scuola domenicale così come tutte le altre cose che Dio pone nelle nostre vite al fine di fermare il nostro modo egoista di vivere e per condurci dal Salvatore. Dobbiamo girovagare qua e là schivando e oltrapassando tutte queste cose per riuscire a condurci all’Inferno da noi stessi.

    A volte si sente dire dalla gente, “Dio non manderebbe mai i Suoi figli all’Inferno.” Dio sicuramente non manda i Suoi figli all’Inferno perchè se veramente fossimo Suoi figli, saremmo parte della famiglia di Dio, saremmo nati di nuovo, e parte della nostra salvezza includerebbe la liberazione dal giudizio. Di fatto non siamo tutti figli di Dio meno che lo diventatiamo mediante la fede in Cristo Gesù.

    Può un Dio d’amore mandare qualcuno all’Inferno? Poniamoci qualche altra domanda così da dare più senso alla cosa. Dio permette che ci siano le malattie nel mondo? Dio permette che qualcuno vada in prigione ed in carcere? Dio permette a volte la sedia elettrica? Dio permette al peccato di spezzare le famiglie ed i cuori? Dio permette la guerra? Tutte queste cose sono conseguenze del peccato che è entrato nel mondo ed in alcuni casi, il risultato diretto della ribellione dell’uomo, della sua avarizia, dell’orgoglio, dell’egoismo e della sete di potere, tutte cose che non sono di nessuna utilità alla gente ma solo il desiderio di arrivare in alto.

    Questo è l’incredibile frutto del peccato. Il peccato porta la sofferenza nel mondo. Non ci sono molti modi per girarci intorno ma il peccato più grande del mondo è quello di rifiutare il Signore Gesù Cristo quale Salvatore.

    Abbiamo una lista di peccati; la violenza sessuale l’incesto e l’omicidio; sono tutti catalogati e classificati ma non ce n’è uno di essi (nemmeno mettendoli tutti insieme) che si avvicini al peccato di tenere Gesù Cristo fuori dalla nostra vita. Cosa disse Gesù: “Io manderò lo Spirito Santo il quale convincerà il mondo di peccato perchè rubano nelle banche” o “perchè non credono in me”?

    È una follia aspettarsi che si possa scherzare col Signore Gesù senza poi ricevere nessuna punizione. Che strano modo di pensare le persone hanno su questo tema! A volte la gente si aspetta di ricevere una punizione ma per qualcosa di molto meno grave. La vita è fatta così.

    Ti lanci da un palazzo alto e la legge di gravità si occuperà di te. Potresti dire “Dio è amore” e questo lo potresti ripetere per tutto il tempo che precipiti, ma in ogni caso quando toccherai terra finirai per sfracellarti! Hai infranto la legge di gravità ed essa ha infranto te! Tu puoi amare il tuo bambino ma se lui mette le sue dita sul fornello rovente della stufa a gas o della stufa elettrica, si brucerà!

    Il fuoco brucia, la gravità uccide, l’acqua ti fa annegare e tu potresti dire, “Dio è amore, Dio è amore, Dio è amore” fino a quando diventerai viola in faccia ma l’acqua continuerà a farti annegare, il fuoco a bruciarti e la forza di gravità ad ucciderti così il peccato ti maledirà nonostante tu dica che Dio è amorevole.

    Dio ha stabilito la vita proprio in questo modo, Egli ha posto le regole, Egli ha posto le leggi per le quali viviamo e se infrangiamo quelle leggi, esse infrangeranno noi e le conseguenze di questo, le pagheremo sempre noi.

    Sono propenso a credere che i dannati siano, in un certo senso, quei ribelli che restano tali fino alla fine, che le porte dell’Inferno se le siano chiuse dall’interno.
    Tutti quelli che sono all’Inferno, sono lì per loro scelta. Senza quella auto-decisione non ci sarebbe nessun Inferno per loro. Nessuna anima che seriamente e costantemente desidera la gioia, mai la perderà. Quelli che cercano trovano, a quelli che bussano sarà aperto ma proprio tu, in un momento di tenebre, potresti per un [pessimo] malumore, finire per abbracciarlo. Potrai poi pentirti e anche uscirne ma potrebbe venire il giorno in cui non avrai la possibilità più farlo. Allora non ci sarà rimasto nessun io per disapprovare quel malumore…
    —estratto da The Problem of Pain and The Great Divorce, by C.S. Lewis (1898-1963), incluso nel The Quotable Lewis, ©1989 Tyndale

    In un certo senso, il concetto di inferno da significato alle nostre vite, ci dice che le scelte morali che facciamo giorno dopo giorno hanno una rilevanza eterna, che il nostro comportamento ha delle conseguenze che durano per l’eternità, che Dio Stesso prende in seria considerazione le nostre scelte.
    La dottrina dell’inferno non è solo un qualche impolverato rimasuglio teologico del Medio Evo, essa ha delle conseguenze sociali significative. Senza la convinzione di una giustizia finale, l’obbligo della morale comune si dissolve e i vincoli sociali si spezzano.

    Di sicuro, queste considerazioni non sono le motivazioni più importanti per credere all’inferno. Gesù diede continuamente l’avvertimento che se ci allontaniamo da Dio in questa vita, saremo eternamente alienati da Dio.

    Infine, nonostante “il salario del peccato è la morte,” Paolo disse pure che “il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro signore” (Romani 6:23). Mentre il cuore batte, non è mai troppo tardi per rivolgersi a Dio con pentimento e quando si richiede il perdono, Dio ansiosamente lo concede.
    —estratto da Answers to Your Kids’ Questions, di Chuck Colson, ©2000 Prison Fellowship Ministries.

    Possiamo stare certi che nessuno di quelli che senza alcun ombra di dubbio sono stati guadagnati a Cristo in questa vita, soffrirà poi all’inferno. Dio non lascia nessuna pietra smossa ma salva tutti coloro che rispondono al convincimento e al corteggiamento dello Spirito Santo.
    Come per il destino [del dannato] essendo eterno, non può essere altrimenti, la morte non è la cessazione dell’esistenza ma la continuazione dell’essere eterno, una qualità che Dio diede amorevolmente all’uomo in dotazione e che ora purtroppo si trova in dolorosa separazione da Lui come pure in totale tenebre e solitudine.
    —estratto da In Defense of the Faith, di Dave Hunt, ©1996 Harvest House Publishers

    La Bibbia dice che Dio ha preparato l’inferno per il diavolo e per la sua schiera di demoni (Matteo 25:41), che Egli “…non vuole che alcuno [di noi] perisca ma che tutti vengano a ravvedimento.” (II Pietro 3:9), e che Egli ha fatto tutto il possibile per salvarci dal quel terribile luogo. Alla resa dei conti, quando sarà la fine Dio non violerà e nemmeno annullerà la scelta intenzionale di coloro che consapevolmente e testardamente si sono allontanati da Lui.
    —Daryl E. Witmer of AIIA Institute

    “Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinché il mondo sia salvato per mezzo di Lui. Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie.”
    —Gesù Cristo, Giovanni 3:16-19, Bibbia ND

  29. La mia famiglia di origine e’ atea , quindi non ho avuto nessuna educazione alla religione.Mi sono convertita perche ho fatto un esperienza concreta dell’esistenza di Dio,senza questo toccare con mano non avrei mai creduto.
    Dio si manifesta si fa conoscere a chi lo cerca con cuore semplice

  30. Sii felice.

  31. Viviamo tempi di conversione
    Sacro
    Mercoledì 02 Febbraio 2011 21:24
    Flew, Allam, Vallejo-Nágera, Chiesa: i folgorati sulla via di Damasco del Terzo Millennio. La scoperta della fede da parte di Pietro Barcellona, storico dirigente del Partito Comunista Italiano
    di Antonio Gaspari
    “Dove abbonda il peccato sovrabbonderà la grazia”, ha scritto San Paolo, e mai citazione poteva essere più appropriata per descrivere i nostri tempi. A fronte di una parte della società che sembra decadere e morire, infatti, c’è un’altra parte che si rinnova e riprende vita. Se ne parla poco e pochi ci riflettono ma stiamo assistendo a un numero significativo di grandi conversioni.

    Il professore britannico Antony Flew, fino a 80 anni noto come l’ateo più famoso al mondo, si è convertito al cattolicesimo ed ha pubblicato, anche in Italia, il libro Dio esiste.
    La notizia della conversione e del battesimo dell’islamico Magdi Allam al cattolicesimo con il nome di Cristiano ha fatto il giro del mondo.
    María Vallejo-Nágera, considerata tra le più importanti scrittici spagnole ha annunciato la sua conversione alla religione cattolica dopo una visita a Medjugorje.
    Guido Chiesa, regista del film Il partigiano Johnny e della serie tv Quo Vadis, Baby?, ha annunciato di aver abbandonato l’ateismo per diventare cattolico. L’ultimo film del regista si intitola Io sono con te e racconta dell’adolescente di nome Maria, presentando una visione laica della Natività.
    Negli Stati Uniti, l’associazione Catholics come home, (“Cattolici tornate a casa”) ha calcolato che sono almeno 200.000 gli atei e gli agnostici convertiti al cattolicesimo dal 1997.
    Che non si tratti solo di una moda e che le conversioni siano vere, lo dimostra Pietro Barcellona (foto), membro autorevole del Partito Comunista Italiano, docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania. Già membro del Consiglio Superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera, Barcellona è autore di innumerevoli pubblicazioni.
    Affascinato dalle idee di liberazione dell’ideologia comunista ne ha seguito le strade fino a diventare deputato e dirigente. Deluso, ha praticato il nichilismo, l’evoluzionismo ed il relativismo finchè non ha ritrovato Gesù Cristo in un incontro appassionato e commovente.
    Per raccontare la sua storia e soprattutto per comunicare le ragioni di questo innamoramento, il prof. Pietro Barcellona ha pubblicato il libro Incontro con Gesù (Edizioni Marietti).
    “Ripercorrendo gli strati della mia vita in questo Incontro con Gesù – ha scritto – ho vissuto un’esperienza che non può trovare risposte né sul terreno della filosofia speculativa, né su quello della teologia e della mistica, poiché la domanda su chi sia Gesù non è mai pienamente colmabile”.
    Barcellona si ritiene ancora un “materialista” nel senso di aver bisogno del contatto umano e carnale con la conoscenza, e spiega: “Quello che mi interessa, mi inquieta e mi ha condotto a queste riflessioni attuali è la figura concreta di Gesù: un Uomo che è Figlio di Dio. Mi sembra la assoluta novità del Cristianesimo, anche perché Gesù Cristo non si può pensare come dottrina e quindi come una teoria. Cristo non è una teoria. È un’incarnazione. E se è un’incarnazione non può non essere una presenza. La teoria può essere stampata e trasmessa. La presenza deve essere percepita”.
    In diversi articoli e interviste l’autore ha raccontato di come è rimasto deluso dall’ideologia comunista. Dopo la caduta del muro di Berlino, Barcellona racconta che “crollato il Muro sono crollato pure io. Con la fine del PCI mi è venuta una depressione grave e sono andato in analisi per questa ragione. Ma in realtà il motivo per cui io mi sono ammalato è stata la disgregazione umana dei gruppi con cui io ero abituato a vivere”.
    “Avevo lavorato per molti anni a Roma con Ingrao al Centro per la Riforma dello Stato, dirigevo una rivista e avevo una relazione di amicizia con molti degli intellettuali italiani che oggi sono sulle pagine dei giornali e che parlano ai festival. Con questi avevo ritenuto di avere un rapporto di grande amicizia. Purtroppo questa specie di rottura determinò una aggressività e un attacco reciproco inaudito che mi lasciò improvvisamente nudo. Mi sono visto scomparire e rispuntare su altri fronti amici con cui condividevo idee. Questa cosa mi produsse un grande dolore personale”.
    Dopo la rottura con il PCI, il prof. Barcellona si è confrontato con quelli che ha indicato come mostri: “Nichilismo, evoluzionismo e relativismo” che “conducono tutti allo stesso risultato: la vita non vale niente, è un puro funzionale equivalente a qualsiasi altro fattore che si inserisca nella catena evolutiva ai fini della riproduzione della vita materiale”.
    “Ho avuto il terrore – ha confessato Barcellona – che si diffondesse nel senso comune l’idea che tutto vale nulla, l’impossibilità di dare valore alle cose” ed ancora “del nichilismo temo questo risvolto pratico che si traduce in indifferenza e apatia. E condanna i giovani a una passività senza speranza”.
    Il prof. Barcellona ha concluso affermando che “la storia umana non può essere ‘salvata’ senza che il divino innervi intimamente le vicende terrene degli uomini e delle donne in carne ed ossa. Ecco perchè sono stato affettivamente colpito dal Vangelo di Gesù Cristo. La nascita di Cristo è, infatti, una rottura epocale rispetto al tradizionale modo di vedere il rapporto tra divino e umano: il Verbo incarnato, figlio dell’uomo e figlio di Dio, nato da donna, con una maternità affettiva, rappresenta una novità assoluta nel grande dramma della storia umana”.

    http://www.lottimista.com/cultura/24-in-evidenza/1282-viviamo-tempi-di-conversione.html

  32. Si può capire il Prof. Barcellona. Al crollo del comunismo è rimasto nudo, senza la fede in quella ideologia che, in lui, sostituiva la fede in Dio. E lo capisco anche quando ritiene che la divinità debba innervare l’uomo, altrimenti la vita potrebbe apparire vuota. Ma è proprio quello che sostengo io. Per me l’uomo è Dio, dentro ogni uomo c’è l’unica scintilla di divinità che si consoca. Io credo nell’uomo.
    I valori della vita, quelli che danno il senso alla vita stessa, devono essere liberamente scelti dall’uomo e non imposti da false divinità, o meglio, da uomini che si dicono in contatto con divinità della cui esistenza non vi è prova alcuna.
    Io scommetto sull’umanità e sulla sua possibilità di controllare la natura, ridurre la sofferenza e il dolore, eliminare la violenza e la malvagità, creare la vita. Io credo nell’uomo, come Galileo, perché questo vuol dire credere nella sua ragione. Se non si scommettesse sull’uomo non ci sarebbe motivo di conservare la razza umana.
    Un’antica novella indù racconta che un tempo l’uomo era un dio come tutti gli altri, solo un po’ più rissoso.
    Allora le altre divinità si raccolsero a consulto e decisero, per il bene di tutti, che fosse opportuno togliere all’uomo la sua natura divina. Sorse il problema di dove nasconderla senza che l’uomo potesse ritrovarla.
    Alcuni suggerirono di nasconderla in fondo al mare.
    La proposta fu scartata perché gli dèi si convinsero che l’uomo, prima o poi, l’avrebbe trovata.
    Altri suggerirono di nasconderla al centro della terra. Anche questa proposta venne scartata poiché, prima o poi, l’avrebbe trovata anche lì.
    Alla fine decisero di nasconderla in un posto dove l’uomo non l’avrebbe mai cercata: dentro il suo cuore, nel più profondo del suo essere.
    La risposta ai nostri quesiti, ai nostri affanni, ai nostri problemi è proprio dentro di noi, lì dove è nascosta l’unica scintilla di divinità realmente conosciuta: quella dell’uomo.
    La nostra anima, scolpita dai graffi dei pensieri, dei sogni, dei desideri dei nostri antenati, in centinaia di secoli, è l’unica roccia su cui possiamo costruire la nostra esistenza.
    L’uomo deve guardare di più dentro se stesso perché lì v’è l’unico essere divino che esiste. Deve ascoltarlo e alimentarlo, vivendo in modo armonioso, pacifico, con gioia e amore per tutti gli esseri viventi, fuso con l’ambiente naturale, dal quale è sorto e dei cui istinti non si è ancora liberato.
    In India la gente, incontrandosi, si saluta unendo i palmi delle mani all’altezza del petto, inchinando leggermente la fronte e pronunciando la parola “Namste”. L’espressione significa: “Saluto il divino che riconosco in te”.
    L’unica divinità risiede nell’animo dell’uomo. La divinità è dentro ogni uomo, dentro tutta l’umanità, non ha bisogno di preghiere o di sacrifici. Si nutre di buone azioni, dell’onestà, della bontà, dell’altruismo.
    Credi in te stessa, amica mia, abbandona le illusioni e vivi pienamente la tua vita. Non ci è dato vivere un’altra volta, nè in questo mondo, nè in altri. Ti consiglio una lettura: La Bibbia, Quoelet, 9.

  33. Il “miracolo” di san Gennaro alla prova della scienza.
    InMiracoli, Scienza e Fede su 3 maggio 2010 a 13:43

    ( QUI MI SPIEGHI L’EFFETTO PLACEBO?)

    Riceviamo dal blog Ragione e Fede e pubblichiamo con piacere (ovviamente la pagina è in continua aggiornamento a seconda degli sviluppi). Ricordiamo che per i cattolici non c’è alcun problema ad affermare l’eventualità di un falso prodigio, a patto che lo si dimostri con chiarezza. La fede non è basata certo su questo, può essere aiutata, ma non sostenuta. La questione di San Gennaro rimane comunque tuttora inspiegata e misteriosa, con buona pace di chi ha deciso preventivamente come deve andare il mondo.

    Ieri si è liquefatto (o fuso) nuovamente il sangue di San Gennaro nel Duomo di Napoli. Facciamo il punto sulla situazione scientifica rispetto a questo avvenimento.

    IN COSA CONSISTE?
    Il sangue di san Gennaro è conservato nel Duomo di Napoli (assieme al busto aureo ed argenteo del Santo e al suo cranio) in una boccetta di vetro sigillata, con volume stimato di circa 60 millilitri, riempita per metà dal liquido. Questa bottiglietta, accanto ad un’altra più piccola e vuota, è contenuta tra due pareti di vetro in un reliquiario portatile d’argento. Durante la cerimonia del miracolo di San Gennaro, il reliquiario è più volte mosso, agitato e capovolto al fine di evidenziare l’avvenuta liquefazione, che diviene visibile senza difficoltà: in certi casi quasi immediatamente, in altri dopo alcuni giorni, sebbene solidificatosi nell’arco dei secoli. Si dice, su basi non comprovate dalla scienza, che in qualche circostanza il sangue “ribolla”, cambi di peso e di colore, ma non vi sono prove certe che confermino questi fenomeni. L’evento è quasi sempre avvenuto in date precise durante l’anno da circa 700 anni.

    PERCHE’ SI PARLA DI MIRACOLO?
    Si parla di miracolo quando si è difronte ad un fatto oggettivamente inspiegabile a qualunque disamina, a qualunque procedimento indagativo della ragione. La scienza ci dimostra come il sangue umano, se sigillato in vitro per un certo periodo, solitamente si coaguli, senza più tornare al proprio stato liquido. Ma anche quando dovesse rompersi il coagulo (con conseguente liquefazione), ciò potrebbe avvenire una tantum: senza alcuna possibilità, dunque, di ulteriore ritorno alla coagulazione iniziale. Il liquido conservato nel Duomo di Napoli, invece, sta misteriosamente continuando, nel corso dei secoli, a solidificare ed a liquefarsi più volte, senza entrare mai a contatto con l’aria.

    STORIA.
    Tradizionalmente si racconta che il 19 settembre del 305, durante la persecuzione di Diocleziano, Gennaro, vescovo di Benevento, fu decapitato con altri compagni nella Solfatara di Pozzuoli. In altre fonti, è detto che Gennaro fu destinato ai leoni. Qualunque sia la versione ufficiale, sappiamo che la sua nutrice raccolse il suo sangue e il suo corpo, secondo i canoni di una tradizione molto diffusa e caratterizzante l’atteggiamento dei fedeli nei confronti dei martiri. Le cerimonie in onore di san Gennaro furono istituite nel 1337 dall’arcivescovo di Napoli. Bisogna attendere il 1389 quando, il 17 agosto, il fenomeno della liquefazione venne documentato per la prima volta: «fu fatta una grandissima processione per il miracolo che Gesù mostrò mediante il sangue del beato Gennaro conservato e che allora era liquefatto come se quel giorno fosse uscito dal capo del beato Gennaro». Da allora si sono verificate circa 11.000 liquefazioni in condizioni ambientali e culturali molto diverse. L’evento si è ripetuto – quasi sempre – a date regolari, scandendo la storia di Napoli. Il 19 settembre (giorno della decapitazione del santo); il sabato che precede la prima domenica di maggio (anniversario della traslazione delle reliquie del martire nelle catacombe di Capodimonte) e il 16 dicembre (in relazione ad una terribile eruzione del Vesuvio che nel 1631 causò molti lutti e distruzione. Il popolo durante quell’evento si affidò totalmente al Santo). Sono inoltre avvenute altre liquefazioni in giorni diversi e interpretate simbolicamente dai napoletani.

    POSIZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA.
    La Chiesa cattolica non ha mai riconosciuto ufficialmente come “miracolo” il fenomeno della liquefazione. Qualche autorità ecclesiale lo ha definito “prodigio”.

    IPOTESI E STUDI SCIENTIFICI
    Le possibilità attuali proposte: miracolo (non ci sono prove sufficienti ed esaurienti); trucco (non ci sono prove e qualcuno se ne sarebbe già accorto, inoltre occorre implicare la malafede delle autorità ecclesiali che però paradossalmente dimostrano molta più prudenza dei fedeli); “energia psichica” prodotta dalle aspettative della folla (da escludere); effetto di microrganismi (da esclludere poiché il contenuto è sigillato e isolato dall’ambiente esterno da secoli); cause naturali (non ci sono prove sufficienti ed esaurienti).

    L’antropologo e studioso di miti popolari Massimo Centini ha affermato nel 2006: “Malgrado le tesi scientifiche, il miracolo di san Gennaro continua ad essere un fenomeno che resiste agli assalti del tempo e delle critiche” (Massimo Centini, Misteri d’Italia, Newton & Compton 2006 – pag. 55 e seguenti)”.

    CICAP e tissotropia. Occorre premettere che il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) non ha spirito scientifico neutrale poiché è un’associazione che difficilmente intende andare contro il suo spirito di sopravvivenza (ammettendo qualcosa di misterioso negli avvenimenti che studia). Nel 1991 ha proposto l’ipotesi della tissotropia (ricordiamo che non ha però mai studiato il liquido direttamente): proprietà di alcuni gel di diventare più fluidi, fino a passare dallo stato solido a quello liquido, se scossi o fatti vibrare, comunque turbando il loro stato con sollecitazioni meccaniche. A dichiararlo è stato il suo responsabile scientifico, il chimico Luigi Garlaschelli dell’Università di Pavia (che ha fatto fortuna, non solo economica, grazie a questa vicenda), il quale tornò agli onori della cronoca anni dopo per aver voluto far credere di aver creato una seconda Sindone (senza aver mai studiato l’originale), rivelatasi però una bufala.

    Il CICAP ricrea il “miracolo”. Lo scienziato ritenne che il liquido fosse frutto di una manipolazione da parte di qualche abile alchimista e ha riprodotto il “miracolo” (cioè i cambiamenti di stato da solido a liquido) utilizzando una sostanza ottenuta tramite il miscuglio di elementi abitualmente adoperati dagli antichi alchimisti (per la Sindone invece ha usato il colore ocra, ignorando che sul Lino non c’è segno di alcun pigmento o di alcuna direzione). Le sostanze tissotropiche hanno la caratteristica di mutare, se agitate, il proprio stato.

    Errori del CICAP. Purtroppo il gel tissotropico creato dal chimico ha mantenuto le sue proprietà tissotropiche per soli 2 anni (come riportato da Antonio Ruggeri), al contrario del liquido di San Gennaro che dura ininterrottamente da quasi 7 secoli. Il CICAP presentò i lavori durante l’inaugurazine della sezione campana del CICAP. Il Corriere della Sera riporta che in sala era presente anche il professor Geraci, docente di Biologia molecolare e studioso di fama internazionale, che dopo aver precisato che ai miracoli non crede, “smantellò pezzo a pezzo le tesi del Cicap”. La «tissotropia» non c’entra nulla e gli scienziati del CICAP hanno utilizzato la stessa metodologia che spesso viene adottata dai loro «nemici». Il quotidiano continua: “Lo stesso Garlaschelli ha dovuto riconoscere i suoi limiti e con onestà intellettuale ha poi raggiunto il professore, al termine dell’incontro, per chiedergli lumi e la possibilità di leggere i suoi studi. Ed è a questo punto che Geraci rivela: «Il sangue c’è, il miracolo no, tutto nasce dalla degradazione chimica dei prodotti, che crea delle reazioni e delle variazioni anche con il mutare delle condizioni ambientali». Su quest’ultima frase, l’accademico, cambierà idea nel 2010 (è raccontato dopo).

    Nella teca c’è sangue umano. Già Baima Bollone, ordinario di Medicina legale nell’Università di Torino, dichiarò nel 1989: “secondo il parere di alcuni insigni biologi, sembrerebbe ragionevole – sulla base delle conoscenze via via raccolte – presumere che nelle ampolline sia contenuto del sangue certamente antico. Sangue con «metaemoglobina scura e stabile, il che bene corrisponde all’aspetto cupo del materiale contenuto nelle ampolle al momento della fase solida. Nella fase di liquefazione il contenuto delle ampolle diviene invece rosso vivo, quasi che si fosse realizzato l’impossibile ripristino della ossiemoglobina. Inoltre, le conoscenze sulla coagulazione tendono a condurre gli studiosi verso la conclusione che la liquefazione ricorrente contrasta con le conoscenze scientifiche biochimiche e fisiologiche naturali.” (P.L. Baima Bollone, San Gennaro e la scienza, pag. 204). Giuseppe Geraci ha confermato tutto questo di recente, dopo 4 anni di studio.

    Ultimi test scientifici. A Febbraio 2010, il dipartimento di Biologia Molecolare dell’Universita’ Federico II di Napoli, guidato appunto dal professor Geraci, ha dimostrato che nell’ampolla di San Gennaro è contenuto sangue umano e che esso può mutare stadio per eventi meccanici, fisici o chimici. Geraci afferma: “Ho applicato il massimo del rigore scientifico a un evento ritenuto assolutamente metafisico, inspiegabile”. Dopo centinaia di osservazioni e rilevazioni non si è rilevata alcuna misteriosa variazione di peso, anche quando ci sono i mutamenti di stato. L’analisi però ha portato a una sostanziale conferma dei dati emersi nel 1989 con l’analisi spettroscopica, i quali rivelarono lo spettro dell’emoglobina. A confermare ulteriormente questo dato per il professor Geraci ha contribuito un evento assolutamente imprevisto. «Nelle disponibilità della Delegazione c’era una teca con ampolla, in tutto simile a quella di San Gennaro. Una reliquia – afferma Geraci – proveniente dall’Eremo dei Camaldoli», ritrovata dieci anni fa. L’ampolla, che è identica a quella di San Gennaro ma è di datazione diversa (risale al XVIII secolo mentre quella di San Gennaro è del 1300) è stata sottoposta a numerosi test. Geraci racconta: «abbiamo riprodotto una serie di condizioni per verificare le reazioni del liquido, rossastro e schiumoso, in tutto simile a quello di San Gennaro. Poi abbiamo potuto aprire l’ampolla e, durante l’operazione, abbiamo verificato un elemento che ci ha convinto che all’interno ci fosse sangue ancor prima di poterlo verificare direttamente. Il sangue umano, in particolare condizioni, sprigiona una sostanza che, di fatto, è un vero e proprio mastice naturale. Il tappo, così come quello dell’ampolla di San Gennaro, era praticamente incollato al vetro. Impossibile da aprire senza romperlo». Nell’ampolla dei Camaldoli quindi è stato trovato del sangue umano. «Ma l’evento particolare fu all’atto dell’apertura. Si sprigionò un odore tremendo, un autentico odore di morte che si diffuse per l’intero dipartimento. Poi il liquido rossastro si coagulò in una gelatina. Test, con movimento e sostanze naturali, hanno poi riportato il sangue da solido a liquido. Così come per San Gennaro, non c’è dato scientifico univoco che spieghi perché avvengano questi mutamenti. Non basta attribuire al movimento la capacità di sciogliere il sangue, il liquido cambia stato per motivi ancora tutti da individuare” (da Il Mattino di Napoli, 5/2/10).

    Conclusioni. I lavori del dipartimento di Biologia molecolare dell’università di Napoli, sono sono stati esposti il 5/2/10 all’Accademia nazionale di Scienze fisiche e matematiche presieduta a Napoli dal rettore Guido Trombetti e rappresentata dal segretario nazionale Carlo Sbordone, titolare della cattedra di Analisi matematica alla federiciana, nel corso del convegno ‘Il miracolo di san Gennaro: esperimenti e considerazioni di un biologo molecolare’, in cui “sono stati riportati gli eventi che hanno portato ad eseguire misure sulla reliquia di sangue di San Gennaro, i loro risultati e le conseguenti considerazioni sulla autenticità della reliquia”.

    Geraci ha aperto il convegno mostrando ai presenti un campione del proprio sangue solidificato e agitandolo ne ha provocato la liquefazione. E’ quindi tornato a parlare di tissotropia (ipotesi già avanzata dal CICAP).

    Unicità e misteriosità dell’evento. Lo scienziato ha però poi sottolineato l’incredibilità e unicità dell’ampolla studiata e di quella di San Gennaro: «non basta l’evento meccanico, uno scossone, a far cambiare stato. Quando ho aperto l’ampolla dei Camaldoli [quindi a contatto con l’aria] il sangue contenuto da liquido è divenuto gelatinoso, ho sottratto del calcio per riportarlo allo stadio fluido. Per l’ampolla con il mio sangue è bastato uno scossone. Quello che non sappiamo è in base a quali circostanze il sangue dell’ampolla di San Gennaro passa da solido a liquido e viceversa». (da Il Levante, 9/5/10).
    La liquefazione del sangue di San Gennaro non avviene per contatto con l’aria ed è accaduto che nonostante numerosi giorni di “agitazioni” dell’ampolla, il sangue è rimasto solido.

    Conferme. Guido Trombetti, accademico di prestigio internazionale, già Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e titolare del corso di Analisi Matematica I e II per il corso di laurea in Fisica, ha confermato il lavoro di Geraci dicendo: “”nella teca custodita in cattedrale vi è certamente sangue umano. Perché il 19 settembre di ogni anno, agitando la teca, il sangue ivi racchiuso possa sciogliersi nessuno sa dirlo. Neanche gli esperimenti di Geraci.”. Conclude dicendo: “Bisogna smetterla con la pretesa superiorità intellettuale della posizione dei non credenti rispetto a quella dei credenti. Si tratta in entrambi i casi di una posizione dogmatica. O, se vi piace di più, si tratta della scommessa di Pascal”.

    Il “miracolo” di san Gennaro alla prova della scienza.

  34. Il 19 settembre di due anni fa sono stato a Napoli per assitere e riprendere con la cinepresa il “miracolo” di San Gennaro. Alle 17.00, quando il vescovo è salito in chiesa con l’ampolla il sangue era già liquefatto, l’ho documentato. Sono iniziate le preghiere, i canti e la processione fino ad un’altra chiesa, dopo aver percorso Spaccanapoli. Alle ore 19.30, dopo la Messa, il vescovo agitò l’ampolla e, con grande giubilo, annunciò l’avvenuto miracolo. L’indomani i giornali riportarono che il miracolo era avvenuto alle ore 19.30.
    S vuoi scommettere con me io sono pronto a scommettere qualsiasi cifra: in qualsiasi giorno dell’anno tu mi dai l’ampolla e io ti faccio liquefare il sangue.
    Ma come puoi pensare che Dio, se dovesse esistere, si possa affidare a questi giochini di prestigio per affermare la sua presenza! Se ci fosse si farebbe vedere senza possibilità di equivoci, mostrerebbe la sua potenza, il suo amore, il suo volto. Invece è assente, latitante, non risponde alle preghiere nè alle maledizioni.
    E’ indifferente all’uomo, all’Universo, ai preti e alle magnifiche costruzioni a lui dedicate. Lascia che i terremoti le distruggano come qualsiasi altra costruzione. Per quanto lo si cerchi è sempre assente. Proprio non c’è, convinciti.

  35. ….Mi rendo conto comunque che anche davanti al miracolo piu’ grande si puo’ anche non credere…

    • Sono daccordo con te davanti a persone che si sentono sapienti e arrivati e in verita’ rifiutano Dio anche il piu grande miracolo non serve a farli credere

      • Di quale miracolo parli?

  36. Sono d’accordo con te. Amen.

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  39. Caro Svarca è meglio che tu lasci cadere la discussione. Gente così invasata è completamente refrattaria alla logica.Lassa perde che è mejo

    • Il tuo consiglio è certamento saggio. La fede e la razionalità non possono incontrarsi, possono solo scontrarsi. Ma se tutti coloro che hanno rinunciato a qualsiasi fede ed hanno abbracciato la ragione si dovessero astenere dal combattere gli invasati l’uomo non si libererà mai dal dramma della superstizione e dallo sfruttamento della creddulità popolare. Inoltre non credo che tutti cloro che hanno una fede siano degli invasati. Moltissimi iniziano a ragionare e il dialogo con loro serve a tutti.

  40. ho gestito per quasi 5 anni un sito anticlericale che si chiamava Clerofobia. Da un paio d’anni mi sono ritirato per stanchezza e perchè mi assorbiva a tal punto da trascurare la famiglia. E’ sempre stata mia cura rispondere e controbattere qualsiasi contestazione da parte di incursori credenti. Se questi sono aperti al dialogo è piacevole la discussione dialettica, ma quando si incappa in gente come la convertita di Medjugorie getto la spugna. Tra l’altro la chiesa stessa ha sconfessato Medjugorie, e questa qui continua imperterrita. No… con gente così la prendo persa… si rifiutano di usare il cervello…

  41. Ne dubito. La religiosità è imposta da strutture cerebrali alterate – come i difetti del corpo calloso rilevati recentemente da neurologi USA nei cervelli di persone religiose. D’altra parte, come sarebbe possibile accettare il persistere e insistere dello sfarzo faraonico di Papa e soci, nel 2012 – d’accanto a proteste di umiltà come bene supremo? L’irragionevolezza delle persone religiose ‘è strutturale’. Costoro non sono in grado di usare la ragione. Non possiedono le strutture fisico-mentali necessarie. Però, giusto insistere, caro Svarca. Se è vero che ‘gutta cavit lapida’; anche perchè in questo caso, proprio di ‘lapida’ dura si tratta.

    • Carissimo Antonio, mi fa piacere risentirti. Anche io penso che sia tutta questione di cervello: ci sono persone portate naturalmente a privilegiare la razionalità, ed altre la fantasia, il sentimento e il mistero. Pare dipenda anche dal prevalere dell’emisfero destro o sinistro nel nostro cervello. Quindi tutta la mia comprensione per coloro che credono, ma nessuna verso coloro che sfruttano questa debolezza umana.

    • Ti ringrazio per l’informazione, molto interessante. L’eccesso di credulità è in effetti una manifestazione patologica. La ragione, la logica usata con persone come queste, sono assolutamente inutili. Come avere una malattia che porti a sostenere ad ogni costo che 2 +2 fanno 5. Inutile cercare di smentirli attraverso una scienza esatta come la matematica. Restano del loro parere e a quel punto, il razionalista illuminato, rinuncia.

  42. Concordo pienamente con te, infatti la discussione con l’ex atea è finita a marzo scorso. Volevo, invece, parlare con stellina, che è intervenuta ieri, per sapere a quale miracolo allude. Ma ancora non mi ha risposto.

  43. Non alludo nessun miracolo in particolare ma ce ne sono tantissimi a Medjiugorie come in altri posti.
    Rispondo anche a Hereticus : Non e’ assolutamente vero che la Chiesa ha sconfessato Medjiugorie, per prassi aspetta che le apparizioni finiscano tra l’altro Medjiugorie e’ strapiena di sacerdoti Vescovi e anche Cardinali .

  44. https://www.youtube-nocookie.com/v/uGBhokyHnHo?version=3&hl=it_IT

  45. Siamo sempre di piu ad essere invasati ma la cosa piu’ sorprendente e’ che quando diventiamo invasati diventiamo anche felici e quindi raggiungiamo il fine che desidera ogni uomo essere felice anche nelle ostilita’ e nelle prove della vita.
    E’ risaputo invece che molti atei nella malattia e nel dolore si suicidano. Quindi caro Ereticus sono ben felice di essere invasata …

  46. Atei: il doppio dei suicidi

    Una ricerca del Dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba in Canada afferma che andare in chiesa (o in sinagoga o in moschea) dimezza le probabilità di suicidio.

    Uno studio del dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba afferma che chi non crede in Dio ha il doppio delle probabilità di diventare un suicida. Daniel Rasic, il principale autore della ricerca, ha esaminato il collegamento fra la regolare frequenza religiosa e il tentato suicidio usando i dati di uno studio sulla situazione sanitaria nazionale canadese su trentasettemila persone compiuto da Statistics Canada. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Affective Disorders e si pensa che sia il primo mai compiuto nel paese su questo tema. Rasic afferma che le persone che frequentano servizi religiosi hanno meno probabilità di voler tentare il suicidio, di nutrire pensieri di suicidio di quelli che non lo fanno. “Quelli che sono andati in chiesa almeno una volta all’anno hanno abbassato la quota di tentati suicidi” dice Rasic, che ora insegna all’Università di Dalhouise a Halifax. “E quelli che non lo hanno fatto hanno il doppio di possibilità di aver tentato il suicidio”. Secondo Rasic le persone interpellate che si sono definite semplicemente “spirituali” e non facevano parte di un’organizzazione religiosa hanno la stessa quota di tentati suicidi dei non credenti. Secondo alcuni questo accade perché la gente che va regolarmente a cerimonie religiose si sente meno isolata e più collegata a una comunità; Rasic invece sostiene che le maggiori religioni considerano il suicidio come un peccato. “Non è un’opzione” dice. Altri invece sostengono che persone che sono state allevate in un ambiente religioso sono più felici. “Può avere un effetto più avanti nella vita e avere anche un reale effetto protettivo sulla depressione e sui disordini umorali”. La relazione fra fede e suicidio non è però una sorpresa per i gruppi religiosi, o per quanti operano nella prevenzione dei suicidi. Tim Wall, direttore esecutivo dell’Associazione canadese per la prevenzione dei suicidi sostiene che il suicidio spesso nasce da un sentimento di sentirsi isolati dalla famiglia o dagli amici. Le persone religiose tendono a trovare sia un senso di appartenenza che un significato alla loro vita nella fede. “Sono persone che hanno un collegamento con il mondo intorno a loro e hanno una sensazione di significato nella loro vita. E questi sono fattori particolarmente potenti che contribuiscono alla salute mentale globale della gente”. Circa 33mila americani si tolgono la vita ogni anno, secondo l’Istituto Nazionale di Sanità. Uno studio recente della John Hopkins Bloomberg School di Sanità Pubblica sostiene che il tasso di suicidi negli USA fra il 1999 e il 2005 era dovuto “primariamente a una crescita nei suicidi fra bianchi dell’età compresa fra i 40 e i 64 anni, con la maggiore crescita annuale fra le donne bianche e di mezza età”.

  47. http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=196&ID_articolo=271&ID_sezione=396&sezione=.

    • Stellina, ciò che dici a proposito dei suicidi lo condivido. Cioè condivido l’esito della ricerca scientifica. Sulle valutazioni da trarne il discorso è molto più complesso. Ti ricordo che il regista Monicelli si è buttato dal 5° piano dell’ospedale per farla finita con una vita che non riteneva più degna di essere vissuta. Io, ateo, al suo posto, avrei fatto lo stesso. E compiango chi, credente, accetta di soffrire dolori immani e una vita divenuta indegna di un essere umano, solo per non peccare e per meritare un premio futuro, di cui non c’è prova alcuna.
      Per quanto riguarda i miracoli e i pellegrinaggi ai luoghi cosiddetti miracolosi, meglio lasciar perdere. Sono luoghi che dall’antichità, con ogni religione, sono solo serviti a far fare soldi a coloro che li possedevano.
      Spiegami perchè la Madonna appare sempre a ferventi credenti e mai a scienzati, magari durante un congresso internazionale, in modo da farsi riprendere per bene dalle telecamere e registrare i suoi messaggi.
      Queste apparizioni sono della stessa natura dei sogni di una mia amica, fervente giocatrice al Lotto. La poveretta, ogni due o tre giorni, sogna qualcuno che le dà i numeri da giocare. L’illusa li gioca e regolarmente perde. A me, come a tutti coloro che si disinteressano dei giochi e delle lotterie, mai viene in sogno qualcuno a darci numeri da giocare.
      Per quanto riguarda la felicità ognuno ha il diritto di trovarla dove meglio crede, i miei nipotini la trovano in Babbo Natale, nella Befana e in Gesù Bambino perchè ricevono da loro molti doni, veri, reali, tangibili.
      Dubito che i fedeli di qualsiasi religione possano dimostrare di aver ottenuto qualcosa dalle loro divinità, tutte ritenute vere solo da chi vi crede.

      • Mi era sfuggita la tua risposta, tu condividi i suicidi in questi casi? Ma il suicidio a livello psichiatrico e’ sinonimo di una depressione e quindi di un disturbo mentale, come la mettiamo??

  48. Eccoti il link che dovrebbe fare un pò di chiarezza.
    http://alternativenellachiesa.blogspot.com/2008/04/il-caso-medjugorje.html
    E’ però un dato di fatto che una madonna che voglia far conoscere al mondo altri 10 segreti, lo fa in forma più ufficiale, non lasciando nei dubbi persino le più alte cariche ecclesiastiche. Sinceramente, trovo i messaggi della madonna di uno scialbo incredibile… dice cose che potrebbe dire una qualunque vecchia bigotta. Pregate… digiunate… ecc. ecc. Non mi paiono davvero nessaggi divini

    • Non conta l’opinione di un singolo anche se sacercedote perche rimane una sua opinione personale conta esclusivamente l’opinione della Chiesa e quindi del Papa che non e’assolutamente negativa anzi tutt’altro.

  49. During which Unlock iPhone Strategy is Meets your needs Unlock iPhone However there’s a lot of mobile phones while in the environment which are often mainly because favourite and properly named the Iphone.The actual concern is in anticipation of having ones own commitment aided by the recognized companies regarding iPhones, you will be form of bound if you need to employ a particular new iphone and also it is strictly what is the average person consider.Believe it or not you may Uncover i-phones no matter who any handbag is definitely.The initial Unlock iPhone alternative you’ll be getting could possibly be the Do-it-yourself procedure and also get it done your self process.
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  50. La Madonna appare a persone umili spesso a bambini e analfabeti perche’ sono semplici e umili…( questo documento esprime meglio questo concetto)
    http://www.qumran2.net/parolenuove/commenti.pax?mostra_id=13124

    Ci sono brani del Vangelo che si staccano nettamente dal nostro comune modo di pensare e agire; brani che sembrano uno spaccato di cielo, che si apre alla mente degli uomini, per mostrarci come Gesù riserva ai ‘piccoli’ la Sua tenerezza e quella particolare dolcezza che difficilmente si sperimenta tra noi uomini.
    Si ha tanta nostalgia di quel ‘essere piccoli, come bambini’, ma poi si cede alla superbia che vuole che appariamo ‘grandi’, della potenza del mondo, che può solo fare e farci del male.
    Nulla è più bello del sorriso di un adulto, semplice e umile, che riflette il vero volto dei figli di Dio.
    Così come nulla ci fa paura come lo sguardo di uno che si sente ‘grande’ ed è cieco di fronte alla bellezza dell’umiltà.
    Commuove sentire Gesù che afferma:
    “Ti benedico, Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio e nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare”. (Mt. Il,25-27)
    Ed è certamente in queste parole di Gesù, che cogliamo il segreto delle persone ‘sante’, scoprendo, se si ha la grazia di incontrarle, che hanno l’animo ‘dei piccoli’, ossia tanto umili da lasciare il cuore sgombro da ogni desiderio di grandezza o di potere, che sanno solo ospitare la superbia.
    Come dimenticare la grande umiltà di tanti che ho conosciuto?
    Ne cito uno che, forse, pochi di voi hanno avuto modo di conoscere: don Clemente Rebora, grande poeta del ‘900. Dopo la conversione e diventato Rosminiano, cancellò la grandezza umana e si fece piccolo, tanto da non parlare mai del suo passato e io, giovane novizio, che vivevo nella stessa comunità, lo pensavo uomo di poca cultura, ma ero conquistato dalla sua dolcezza, come un libro totalmente aperto al Padre. Quando finalmente venni a conoscenza di quanto fosse stimato come poeta, tanto, davvero compresi le parole di Gesù, oggi.
    Ricordo anche le parole del beato Ferrini, un grande intellettuale, cui piaceva molto passeggiare nella solitudine della montagna e fermarsi a parlare con la gente semplice.
    Un giorno ebbe a dire: ‘C’è più conoscenza di Dio in queste meravigliose vecchiette, che forse non sanno scrivere e leggere, che in tanti teologi che studiano’.
    Così, Paolo VI, descriveva l’umiltà di Maria SS.ma:
    “Noi parliamo del mondo come fossimo padroni della nostra vita, e non responsabili del suo impiego. Parliamo del mondo come fosse nostro, e non avesse altri rapporti interessanti che quelli che noi creiamo con la nostra conoscenza. Ci chiudiamo nella nostra esperienza specifica, personale, professionale. Il senso che abbiamo di noi stessi ci appaga, anche se è privo del senso dei rapporti con Dio.
    Siamo egoisti e perciò orgogliosi e presuntuosi. Se avessimo il senso delle proporzioni vere e totali, dell’essere, avremmo maggiore entusiasmo di ciò che siamo realmente, ma saremmo insieme meravigliati di tutto dovere al Datore di ogni bene…come Maria.
    Maria ha il senso dell’essere creato, che tanto più è debitore della Causa prima, Dio, quanto più ne ha ricevuto di grandezza. Un maestro caro a S. Teresa ci dona la formula esatta: ‘Quanto più è grande la creatura, tanto più ha bisogno di Dio’. L’umiltà perciò non è negazione dell’uomo: è l’attribuzione alla sua unica fonte. Non è depressiva, e tanto meno ipocrita, è fiduciosa e sincera. L’umiltà vera riconosce che tutto è dono prezioso del Sommo Amore. Sotto questo aspetto, l’umiltà è la saggezza fondamentale da cui dipende la stessa religione; è la condizione previa a tutte le virtù.
    ‘Dio ha guardato all’umiltà della sua serva, canta Maria, d’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata’. (dall’omelia del 5 agosto 1957)
    Quanto risuonano dolci allora le parole di Gesù, oggi: “Ti benedico, Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.
    Chi di noi non vorrebbe avere in sé anche solo un angolo dell’umiltà di Maria, quel divenire ‘piccoli’ per fare posto alla grandezza delle bellezze di Dio?
    Nello stesso Vangelo di oggi c’è, subito dopo, un ‘gioiello del Cuore di Gesù’, che offre tanta serenità.
    Un ‘gioiello’ che nuovamente si stacca dal nostro comune modo di pensare. Siamo infatti abituati, tante volte, ad avere esperienze di ‘spalle curve’ per la croce che ci accompagna, senza distinzioni, nella vita.
    Per alcuni forse può sembrare una maledizione, che non ci si riesce a levar di dosso, pur cercando le più svariate vie per eliminarla: la via degli stupefacenti, che con il tempo si rivelano l’onda alta della morte, la via larga del divertimento a tutti i costi, che ci lascia solo svuotati nel cuore non sono “la via crucis”!
    Per altri, al contrario, la croce è il segno inconfondibile del prezzo che si versa per entrare nel clima dell’amore, che in quanto tale non può mai essere ‘egoistico’, ma, per sua natura divina, è dono di sé fino al sacrificio. Gesù per tutto il tempo che visse tra noi, traversando così le vie della storia, vedendo l’uomo suo contemporaneo oppresso dalla nostra stessa ‘passione’ – anche se questa cambia molte volte i nostri ruoli: carnefici o vittime – aveva sempre l’occhio e il cuore attento alle folle che Lo seguivano.
    Esse vedevano in Lui l’ultima sponda della speranza e, quindi, della felicità.
    Davanti a questa umanità in ricerca, tante volte ha espresso la Sua compassione profonda: una compassione mai superficiale sentimento, che lascia tutto come prima, ma totale condivisione! Anzi Gesù fa della passione dell’uomo la Sua stessa passione e morte, perché ognuno di noi, pur portando la necessaria croce, che è componente naturale di ogni vita che si affaccia su questa terra, faccia esperienza che sotto la sua croce, spalla a spalla, c’è Lui a portarla con noi.
    E non si può nascondere lo stupore sul volto e il fiato sospeso dalla meraviglia, al solo pensare che le spalle di Dio sono tanto vicine alle nostre, anche e soprattutto quando si piegano per il grande dolore.
    Ciò dà al dolore stesso il valore ‘della dolcezza che ci viene dal Suo amore fatto compassione. Sorge il profondo desiderio di dire. ‘GRAZIE!’, non per la croce in sé, che fa sempre male, ma perché, portata insieme, ci fa conoscere dal vero quanto Dio si prenda cura di noi e ci voglia bene. Così la croce che grava sulle nostre spalle diventa un modo di dire “sì” a Chi ama senza limiti, sempre: Gesù.
    Per questo assaporiamo le altre parole che Gesù ci dice:
    ‘Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi, ed imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce, il mio carico leggero’. (Mt. Il,28-30)
    Quanta forza e consolazione, quanto cielo, per chi crede, è dentro queste parole. Vi è un Dio che invita, con amore accorato e dolce, proprio come sa fare una madre, che non tiene mai conto della fatica di essere sempre pronta ad accogliere i figli, soprattutto quando sono sfiduciati e oppressi. Una tenerezza che vorrebbe cancellare stanchezza e delusioni, facendole proprie, donando in cambio la serenità del suo cuore; somigliano le braccia di una madre alle braccia di Dio, sempre aperte ed invitanti, pronte ad accogliere tutti – e ognuno – dei suoi figli.
    “Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi ristorerò”.
    Vorrebbero attirare l’immensità dei dolori di miliardi di uomini – anche dei nostri, se sappiamo affidarci a Lui – che in quelle braccia diventerebbero ‘poca cosa’.
    Troppo grande il Cuore di Dio!
    Non ha più ragione allora piegarsi su se stessi, come fossimo orfani senza padre e senza speranza e conforto, quando sappiamo che c’è Chi, non solo apre le braccia, ma dolcemente ci guida per la giusta via: ‘Imparate da Me, che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime’ e ci rassicura: ‘Il mio giogo infatti è soave e il mio carico leggero’. Non possiamo non fidarci!
    Ma i sentimenti di Dio verso di noi, dovrebbero essere anche i nostri nei confronti dei fratelli. Affermava Paolo VI:
    “Oggi la fratellanza si impone: l’amicizia è il principio di ogni moderna convivenza umana. Invece di vedere nel nostro fratello l’estraneo, il rivale, l’antipatico, l’avversario, dobbiamo abituarci a vedere il fratello, il figlio dello stesso Padre: un fratello che chiede di essere pari a noi, degno di rispetto, di stima, di amore, come a noi stessi. Ritorna a risuonare al nostro spirito la parola stupenda del santo dottore Agostino: ‘Che i confini dell’amore si allarghino’. Bisogna- che cadano le barriere dell’ egoismo; che l’affermazione dei propri legittimi interessi non sia mai offesa per gli altri”.
    Con Madre Teresa di Calcutta preghiamo:
    “Signore, insegnami a non parlare come un bronzo risonante
    o un cembalo squillante, ma con amore. Rendimi capace di comprendere
    e dammi la fede che muove le montagne, ma con amore.
    Insegnami quell’ amore che è sempre paziente, sempre gentile;
    mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso,
    ma l’amore che prova gioia nella verità, sempre pronto a perdonare,
    a credere, a sperare, a sopportare.
    Infine, quando le cose finite si dissolveranno e tutto sarà chiaro,
    che io possa essere stato il debole, ma costante riflesso del Tuo amore”.

  51. Non ho nulla d’aggiungere a questa testimonianza

    http://iosonoconvoiognigiorno.blogspot.com/2009/04/chiara-luce-badano-un-capolavoro-di-dio.html

    A Sassello, ridente paese dell’appennino ligure appartenente alla diocesi di Acqui, il 29 ottobre 1971 nasce Chiara Badano, dopo che i suoi genitori l’hanno attesa per ben 11 anni. Il suo arrivo viene ritenuto una grazia della Madonna delle Rocche, alla quale il papà è ricorso in preghiera umile e fiduciosa.

    Chiara di nome e di fatto, con occhi limpidi e grandi, dal sorriso dolce e comunicativo, intelligente e volitiva, vivace, allegra e sportiva, partecipa alla vita della parrocchia ed ha tanti amici.

    E’ sana, ama la natura ed il gioco, ma si distingue fin da piccola per il suo amore a Gesù e alla Madonna; ha una particolare attrattiva per gli “ultimi” che copre di attenzioni e di servizi, rinunciando spesso a momenti di svago. Sogna di partire per l’Africa e fin dall’ asilo versa i suoi risparmi in una piccola scatola per i “suoi” negretti.

    E’ una ragazza normale, con un qualcosa in più: ama appassionatamente Gesù e nel suo amore coinvolge i genitori e chi l’avvicina. Unica differenza dagli altri ragazzi: è docile alla grazia e al disegno di Dio su di lei, che le si svelerà a poco a poco.Dai suoi quaderni traspare la gioia e lo stupore nello scoprire la vita: è felice. A 9 anni entra nel Movimento GEN e da allora, in modo particolare, la sua vita è tutta in ascesa, una ricerca di “mettere Dio al primo posto”.

    Prosegue gli studi fino al Liceo classico, quando a 17 anni, all’improvviso, un lancinante spasimo alla spalla sinistra svela tra dolorosi esami ed inutili interventi un osteosarcoma, dando inizio ad un calvario che durerà circa tre anni.

    Chiara non piange, non si ribella: subito rimane assorta in silenzio, ma dopo soli 25minuti dalle sue labbra esce il sì alla volontà di Dio, nell’amore al suo “Gesù abbandonato”. Non perderà mai il suo luminoso sorriso e, mano nella mano con i genitori affronta cure dolorosissime e trascina nello stesso Amore chi l’avvicina.

    Rifiutata la morfina perché le toglie lucidità, dona tutto per la Chiesa, la Diocesi, i giovani, i lontani, il Movimento, le missioni…, rimanendo serena e forte, convinta che “il dolore abbracciato rende liberi”. Ripete: “Non ho più niente, ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare”.

    La sua cameretta, in ospedale a Torino (Regina Margherita) e a casa, è luogo di incontro, di apostolato, di unità: è la sua chiesa. Anche i medici, talvolta non praticanti, rimangono sconvolti dalla pace che aleggia intorno a lei, ed alcuni si riavvicinano a Dio. Ancor oggi la ricordano, ne parlano e la invocano.

    Diceva agli amici: “… Voi non potete immaginare qual è ora il mio rapporto con Gesù… Avverto che Dio mi chiede qualcosa di più, di più grande. Forse potrei restare su questo letto per anni, non lo so. A me interessa solo la volontà dì Dio, fare bene quella nell’attimo presente: stare al gioco di Dio”. E ancora: “Ero troppo assorbita da tante ambizioni, progetti e chissà cosa. Ora mi sembrano cose insignificanti, futili e passeggere… Ora mi sento avvolta in uno splendido disegno che a poco a poco mi si svela. Se ora mi chiedessero se voglio camminare (l’intervento la rese paralizzata con dolorosissime e continue contrazioni alle gambe), direi di no, perché così sono più vicina a Gesù”.

    Alla mamma preoccupata continua a ripetere: “Fidati di Dio, poi hai fatto tutto”; e “Quando io non ci sarò più, segui Dio e troverai la for­za di andare avanti”.

    Chi la va a trovare esprime i suoi ideali, mettendo gli altri sempre al primo posto. Al “suo” vescovo, Mons. Livio Maritano, mostra un affetto particolarissimo; nei loro ultimi, brevi ma intensi incontri, un’atmosfera soprannaturale li avvolge: nell’Amore diventano una cosa sola; sono Chiesa!

    Ma il male avanza e i dolori aumentano. Non un lamento; sulle sue labbra: “Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch’io”.

    Chiara si prepara all’incontro: “E’ lo Sposo che viene a trovarmi” e sceglie il suo abito da sposa, i canti e le preghiere per la sua Messa; il rito dovrà essere una festa.

    Ricevendo per l’ultima volta Gesù Eucaristia appare immersa in Lui e supplica che le venga recitata “quella preghiera: Vieni, Spirito Santo, manda a noi dal Cielo un raggio della tua luce”.

    Per saperne di più visita il sito: http://www.chiaralucebadano.it/
    Pubblicato da Saulo a 7:48 AM
    Reazioni:

  52. LE ULTIME PAROLE DI CHIARA BADANO PRIMA DI MORIRE Queste le sue ultime parole: “Mamma, sii felice, perché io lo sono. Ciao”. Al funerale celebrato dal Vescovo, accorrono centinaia e centinaia di giovani e parecchi sacerdoti

    • Chiara Badano, morta di tumore, secondo Lei mandato da quel Dio che tanto amava e tanto la amava, così si è espressa a proposito delle sue sofferenze, terribili e tragiche: “Voglio stare al gioco di Dio”. E’ stata una sua scelta, di amore per un personaggio inesistente, un modo per accettare la sua sofferenza.
      Io accetto la malattia, la sofferenza e la morte con serena lucidità perchè fanno parte della vita, della vita di tutti gli esseri viventi, della natura, ma non l’accetterei se sapessi che tanto dolore mi viene dal gioco di un Dio. Gochi con i suoi pari quel Dio insensibile al dolore e al pianto dell’umanità, non giochi con esseri indifesi!

      • Il problema della sofferenza non e’ del gioco di Dio ma dell’uomo, Se l’uomo non vuole Dio e quest’ultimo lo obbliga al bene quindi lo tratta da robot oppure lo lascia libero nella speranza che si ravveda proprio quando scopre il dolore di cui l’uomo stesso ne e’ la fonte.

  53. La sofferenza non la ha creata Dio ma l’uomo, a Dio non piace che noi soffriamo , se vogliamo diventare Santi ( cioe’ perfetti nell’amore)dobbiamo imitarlo: ovvero lui ha sofferto per noi e noi con il suo aiuto riusciamo a portare la sofferenza anche con il sorriso proprio come Chiara Badano.. Ora che tu ci credi o no Chiara e’ in cielo santa e eternamente felice e le sue sofferenze hanno salvato molte anime dalla dannazione ( pensiamo solo ai satanisti oggi in forte aumento). La sua vita non e’ finita con un suicidio ma lei ha capito il vero scopo della vita….. amare …

  54. In poche parole la sofferenza se tu la porti con Dio non la percepisci come negativa e avverti , praticamente e’ Gesu’ che rivive la passione per amore dell’uomo tramite una persona disponibile di offrire la sua sofferenza… ma e’ una sofferenza che non pesa anzi porta la gioia perche’ il seno della vita e’ amare e amare vuol dire essere felici

  55. Ma come puoi trovare sensato ciò che stai dicendo? Ma non ti rendi conto che dici cose assurde e incredibili?
    Mi proponi di credere in un dio che ama l’uomo ma non riesce a togliergli la sofferenza e il dolore. Allora è un semidio, poco potente, che subisce l’azione malvagia di altre divinità pù potenti di lui.
    Un dio che ama delle formiche, tali saremmo al suo cospetto se esistesse, tanto da far soffrire e morire suo figlio! E’ da pazzi un dio così. Senza pensare che tutto il male sarebbe sorto per la colpa di na donna, creata da una costola di un uomo, creato dal fango, traviata da un serpente parlante.
    Tutto questo quando siamo certi di essere sorti dalla evoluzione da altri animali e non creati così come siamo oggi.
    Intile continuare. Tanti carissimi auguri. Purtroppo non saprai mai in quale inganno sei stata indotta.

    • Caro Dante tu devi ragionare pensando che esiste la vita eterna, altrimenti hai ragione tu…

      • HA HA HA!!!!!!! 🙂
        Perchè “deve”???? Ha ragione lui, punto e basta!!! 🙂

  56. Stellina, è possibile credere in un Dio che ha messo incinta sua madre per nascere da lei, per poi uccidersi per sanare il peccato compiuto da una donna, nata da una costola di un uomo, mangiando una mela su invito di un serpente?

    • Caro Dante se tu ora in un atto libero con un atteggiamento da un figlio che si rivolge ad un Padre chiedessi dentro di te di voler fare un vero incontro cio avverrebbe come e’ avvenuto per me e tanti altri convertiti… Una volta fatto questo incontro che puo’ avvenire in tanti modi per alcuni anche con apparizioni e locuzioni interioriori ( ovvero sentire la voce di Dio) per altri in modo altrettanto certo ma in modo piu’ misterioso…7
      Spesso dietro l’ateismo c’e un rifiuto di Dio oppure solo un atteggiamento di curiosita senza la volonta di avere un rapporto di amore con lui….
      Una volta fatto questo incontro tutte le cose che non riusciamo a comprendere diventano comprensibili perche’ abbiamo compreso che esiste anche un mondo spirituale … Come possiamo capire se non facciamo questo incontro.

  57. Mi ripeto, in modo ancora piu chiaro…
    Dio come ha sostenuto anche la ex atea non ha creato robot ma uomini liberi di sbagliare: I nostri progenitori hanno scelto liberamente di Non ubbidire a Dio che li aveva avvertiti che se si sarebbero staccati da lui sarebbero morti… Erano felici, ma hanno commesso lo stesso il famoso peccato di qui le coseguenze :morte malattia infelicita., guerre e tutti quei mali che ben conosciamo.
    Ora se Dio impediva di sbagliare era un tiranno se lascia sbagliare e chi sbaglia si fa male e’ cattivo…. i conti non portano caro Dante…
    Per aiutarci Dio ha mandato Gesu’ che ha deciso di morire e soffrire per noi e quindi ridonarci ” quella veste bianca macchiata dal peccato” inoltre e’ stato un personaggio che ha rivoluzionato la morale mondiale ci ha riferito la strada per essere felici ora che ormai siamo in questa condizione di peccato…Ma la verA felicita’ non l’avremo mai qui perche il peccato lo impedisce. Le conseguenze del peccato quindi la sofferenza diventano un occasione di santificazione di atto eroico di amore e come ho gia detto portare una sofferenza come una malattia mortale e’ impossibile senza l’aiuto d Dio… mentre portare una malattia con la fede e quindi con l’aiuto di Dio e come se ci fosse l’anestia quindi il dolore e allietato dalla presenza amorevole di Dio… Un Dio che non vuole invadere minimamente la liberta dell’uomo, che soffre con noi,e ama tutti anche le persone piu perverse con un amore infinito…
    Certamente se tu non credi che c’e questo grande premio ovvero la vita eterna dove c’e la felicita piena e eterna quello che ti ho riferito non ti tocca minimamente…
    Ma ti ripeto se tu veramente volessi conoscere Dio e in un atto libero chiedessi come un figlio ad un padre un incontro con lui … te lo assicuro perche l’ho sperimentato ti si fa incontrare… ma spesso dietro l’ateismo c’e un rifiuto piu’ o meno conscio di Dio.
    Molti cristiani caro Dante vanno in Chiesa senza aver mai fatto questo incontro solo per abitudine, e quindi a volte si incontrano bigotti oppure persone che sembrano tutto meno che cristiani , in questa categoria possiamo metteci anche i sacerdoti le suore i cardinali e i vescovi…. solo chi ha fatto questo incontro vero perche lo ha voluto,( Dio non forza nessuno) riesce ad essere felice in questa vita anche con tante croci…

  58. Inoltre mi sono dimenticata di esprimere un concetto Dio per togliere la sofferenza che e’ la conseguenza del peccato avrebbe dovuto eliminare il peccato… e dove sta la nostra liberta?

  59. Ma che razza di libertà è la mia se Dio mi lascia libero di andare a destra o a sinistra e poi se non vado dove dice lui mi manda all’inferno per l’eternità?
    Senza considerare che quella meschina di Eva, se Dio non gli avesse mandato il serpente e tentarla, forse non avrebbe mangiato la mela!
    Ma ti rendi conto che la tua intelligenza, la tua razionalità è stata plagiata?
    Tu credi di sentire la voce d Dio come i musulmani credono di sentire quella di Allah, gli indiani quella di Ganesh, il Dio elefante. In passato i credenti sentivano la voce di Giove e così via. Non capisci che è una illusione?
    Ancora mi torni a parlare del peccato di Eva, ma non hai capito che Eva non è mai esistita? Lo ha provato la scienza, non è una ipotesi. IlIlluditi come meglio ti piace. Un caro saluto.

    • Caro Dante la verita’ e una, non ce ne sono 10….
      Io non credo a Dio perche’ me lo hanno insegnato da piccola io credo a Dio perche l’ho conosciuto , ma senza nessun plagio te lo assicuro sono io che ad un certo punto volevo capire la verita’…Nonostante non avessi nessun tipo di problema ho iniziato a chiedermi il senso della vita e a cercare dentro di me Dio ma non il Dio cattolico, volevo capire la verita’….
      Ho visto il film San francesco di Zaffirelli e mi sono chiesta ma a questo ragazzo che gli è successo ?non so se hai mai visto il film ma lui non e’ stato plagiato anzi la famiglia ricchissima ha fatto di tutto per scoraggiarlo e nonostante questo lui ha capito dove era la vera felicita’…..e’ rimasto solo e ha rinnovato la Chiesa che stava deviando . … Ecco io ero un po come Francesco presa dalla vita mondana dai divertimenti , pero tutto alla fine mi lasciava un vuoto… Ho chiesto a Dio di conoscerlo in modo concreto ed e’ successo in maniera del tutto solitaria…Nel momento che mi sono rivolta senza nessuna fiducia nell’avere una risposta , lui mi si e’ fatto presente riempiendomi di una gioia improvvisa e immotivata perche ero molto triste E poi ho avuto tantissimi altri episodi simili ho capito che la mia vita non era fine a se stessa… Tu ora puoi dire suggestione o paura …. Io penso di essere come San tommaso ho creduto solo perche ho toccato con mano la verità…

  60. Dio e’ perfetto nella santita’,….Dio vuole tutti al paradiso e’ fa di tutto per portartici, ma se a te quel posto non ti piace e non ci vuoi andare perche una vita hai sempre rifiutato Dio in maniera piu o meno conscia e hai scelto sempre il male alla fine sei tu con il tuo liberoarbitrio che sciegli l’inferno, Dio non puo’ obbligarti perche’ verrebbe meno la liberta’. Ma cercherà tutti modi fino alla fine per convincerti che non e’ quella la strada della felicità, e non puo’ fare nulla se una persona fino alla fine rifiuta il bene.L’onnipotenza di Dio si ferma davanti al nostro libero arbitrio… Senza liberta non c’e amore caro Dante!
    Se poi ti hanno raccontato da piccolo che se non fai il buono Dio ti manda all’inferno era solo per farti ubbidire, ( naturalmnte affermazioni che non si dovrebbero assolutamente fare ) e’ un po’ come la storia della befana che porta il carbone ai bambini cattivi
    Ti assicuro Dante non e’ come la pensi tu, se vuoi lo puoi trovare anche sul catechismo della Chiesa Cattolica. Anzi se vuoi puoi leggere il Catechismo della Chiesa cosi sei certo di quello che ti ho rivelato…

  61. Per quanto riguarda Adamo ed Eva come puoi affermare che non sono esistiti ? .
    Pensa che e’ stata ritrovata anche l’arca di Noe …

    http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2010/04/27/AM2Ui5dD-trovata_arca_noe.shtml

    Un gruppo di 15 archeologi cinesi e turchi ha annunciato di aver ritrovato sul Monte Ararat, nell’est della Turchia, l’Arca di Noè. È quanto scrive il sito del tabloid britannico `The Sun´, secondo il quale il gruppo ha spiegato di aver individuato i resti di una struttura in legno sull’Ararat e di aver sottoposto alcuni campioni al test del carbonio 14.

    Dall’esame sarebbe risultato che il reperto risale a circa 4.800 anni fa, epoca a cui daterebbe il diluvio universale raccontato dalla Bibbia, a cui Noè e la sua famiglia sopravvissero proprio grazie all’Arca. «Non possiamo dire al 100 per cento che si tratta dell’Arca di Noè, ma pensiamo di poterlo dire al 99,9 per cento», ha detto Yeung Wing-cheung, di Hong Kong, uno degli esploratori che affermano di aver ritrovato il reperto, tutti membri di un’organizzazione internazionale dedita proprio alla ricerca dell’Arca. La struttura sarebbe suddivista in vari compartimenti, alcuni dei quali pieni di fascine di legna e probabilmente destinati al trasporto di animali. Secondo i testi sacri, coppie di animali di diverse specie si salvarano perché imbarcate sull’Arca di Noè.

    Il gruppo di archeologi ha spiegato di aver già invitato le autorità turche a richiedere all’Unesco che il sito sia inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità e di proteggerlo fino a quando un’indagine archeologica più approfondita non possa esservi condotta. Non è la prima volta che esploratori o avventurieri provenienti da diverse parti del mondo affermano di aver trovato l’arca,.. Secondo la tradizione biblica, infatti, l’imbarcazione si fermò proprio sulla cima di quel monte quando le acque si ritirarono al termine del diluvio.

    • Adamo ed Eva non sono esistiti per il semplice fatto che, secondo la Bibbia, sarebbero stati creati circa 7.300 anni fa. Ebbene ci sono prove scientifiche che, sculture, pitture, reperti archelogici, che risalgono a 20 mila e trentamila anni fa. Senza contare la prova provata che l’uomo è sorto evolvendosi dai primati nel corso di millenni.

  62. Io dico che un dio buono avrebe fatto un mondo migliore dove gli esseri viventi non si devno letteralmente mangiare vivi uno con l’altro. La storiella del peccato di Eva è ridicola e quella del serpente che la induce a peccare è tragica: vuol dire che dio, per raggiungere i suoi piani se ne frega del libero arbitrio e ti induce comunque a fare quello che lui ha pensato e voluto che tu facessi.
    Mi parli di Francesco, ho visto il film, non conosco i motivi che gli hanno fatto cambiare vita, è stato un grande personaggio, ma non tale dale da aver cambiato la chiesa. La chiesa è ricca, potente, avida di soldi e di potere, corrotta e immorale come al tempo di Francesco.
    Quando il mondo sarà finito e con lui l’umanità, tutti i buoni saranno in paradiso. Quelle anime beate avranno il libero arbitrio? Potranno peccare? Rispondi, ti prego, a questa domanda.

    • Un Dio buono avrebbe secondo te fatto dei robot che con il telecomando venivano programmati ad essere sempre buoni…..per favore Dante !!!…. ti rendi conto che un Dio buono in primo luogo dona la liberta’…
      Non lo so se tu sei genitore ma non credo che tu ad un figlio lo tratti come un computer da programmare ,tu lo educhi gli dai amore e liberta’ cioe’ quello che raccomanderebbe un buon psicoeducatore ad un genitore ….La liberta’ e’ un concetto importante nell’educazione di un ragazz, anche per l’equilibrio psicofisico… Dio consideralo come un padre che ha tanti figli che ha dato delle leggi morali interne e tramite Mose anche scritte ( anche quest’ultime sono state trovate)
      Dio non e’ un mago e’ un padre, se un figlio ostinatamente non vuole ubbidirgli lo lascia sbagliare , ma cerchera’ in tutti modi di convincerlo..
      Il dolore spesso diventa un opportunita’ di conversione di riflessione sulla propria vita. Anche la morte ci aiuta a capire che qui in questa vita ci stiamo poco , i piu’ fortunati 95/ 100 anni, anche la morte diventa strumento di aiuto per farci capire che non possiamo vivere qui come se fossimo eterni
      Certamente se un uomo e’ cattivo e scieglie una via sbagliata i figli e familiari portano i segni delle scelte sbagliate …Ma rimane sempre il fatto che esiste la vita eterna e come ho gia detto le sofferenze danti ad una vita senza dolore si dimenticano… Ma tu non ci credi, anzi secondo me rifiuti di crederci , perche io al tuo posto mi metterei in discussione e chiederei quell’incontro con Dio…

      • Il catechismo della chiesa cattolica afferma che Dio ci fa scegliere tra il bene il male….Una volta fatta la scelta in paradiso sei felice e hai una visione chiara dell’ amore di Dio e non scegli piu’ il male perche’ in questo luogo entra chi e’ santo .. Infatti esiste anche il purgatorio che e’ un luogo di preparazione al paradiso…
        Anche gli angeli hanno avuto la possibilita’ di rifiutare Dio e sono diventati demoni… E come se Dio dice io vi do tutto ma non vi obbligo ad amarmi perche’ non sarebbe amore ma dittatura!
        E’ da secoli che si dice se uno ama lascia libero….

  63. A proposito dell’Arca di Noè, hai mai letto il relativo passo della Bibbia? Se lo hai letto spiegami come ha fatto Noè con quel barcone, munito di una sola finestrella di 40 cm. x 40, cm, a far salire a bordo, far vivere e sfamare per 40 giorni milioni di coppie di specie animali: elefanti, rinoceronti, leoni, tigri, pinguini dal polo sud e orsi dal polo nord, virus dell’AIDS, della lebbra, del colera, gatti, cani, conigli e agnelli. Il solo pensarlo è ridicolo. Senza contare che il mito del diluvio universale gli ebrei lo hanno copiato pari pari dalla religione babilonese. Infine, ma ti sembra normale che un dio buono e giusto per punire dei peccatori abbia massacrato, annegandoli, milioni di bambini innocenti e miliardi di animali, non dotati di libero arbitrio?

    • Guarda che sono gli scenziati che hanno trovato l’arca di Noe, neanche se lo dicono loro ci credi allora sei malfidato….

  64. A proposito di diluvio:

    La quantita’ d’acqua contenuta negli oceani e nei mari ammonta all’incirca a 1.35 miliardi di Km cubici [~1.35*109 Km3] .
    La quantita’ d’acqua delle calotte polari ammonta a circa 33 milioni di Km cubici [~33*106 Km3 ]; si stima che circa 8.3 milioni di Km3 siano nel sottosuolo; 125 milaKm3 siano nei laghi; 104 mila Km3 nei mari interni; 67 mila Km3 siano assorbiti negli strati piu’ superficiali del suolo; 13 mila Km3 siano nell’atmosfera; e 1.2 Km3 scorrano nei fiumi .
    In totale, sulla Terra vi sono quindi all’incirca 1.37 *109 Km3 d’acqua.
    [US Geological Survey, 1984; A. Duxbury, 2000, ‘Introduction to the World Oceans’, McGraw-Hill; Debenedetti, P.G. & Stanley, H.E., 2003, Physics Today, 56(6), 40 ].
    L’acqua che e’ sulla Terra non è distrutta in alcun modo, ne’ naturalmente né per effetto delle attività umane. La quantità totale d’acqua non varia, non si disperde nello spazio esterno al pianeta, ma rimane strettamente vincolata alla struttura terrestre. Ci sono evidenze geologiche che tali immani quantità d’acqua scorrano sul pianeta da almeno 3.8 miliardi d’anni, quindi praticamente dalla formazione stessa della Terra. E’ fuori dubbio che almeno qualcuna delle molecole d’acqua che beviamo abbiano fatto parte di qualche dinosauro, più di 100 milioni d’anni fa. Tale costanza è assicurata dal cosiddetto ‘ciclo idrogeologico’, caratterizzato da poche fasi fondamentali: evaporazione [passaggio dell’acqua dallo stato liquido allo stato gassoso] delle acque superficiali e traspirazione dalle piante; condensazione [ritorno dallo stato gassoso a quello liquido]; precipitazione; infiltrazione nel suolo; deflusso superficiale fino al mare e agli oceani.
    Dalla relazione riportata di seguito, si puo’ ottenere il volume d’acqua necessario per ricoprire la Terra con uno spessore di X km d’acqua.
    VH2O = – 0.0002293 + 0.5118 * XKm
    VH2O = miliardi di Km cubici di acqua necessari per ricoprire con X Km di acqua la superficie del pianeta.

    h = X km 8 6 4 2 1 0.1 0.01 0.001
    H2O = miliardi di Km3 4,094 3,071 2,047 1,023 0,512 0,051 0,0048 0,0003

    Secondo la Bibbia:

    GENESI 6:17 Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo
    ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. … 7:4 Perché tra sette giorni farò
    piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho
    fatto”. … 7:21 Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli
    esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. 7:22 Ogni essere che ha un alito di vita nelle
    narici, cioè quanto era sulla terra asciutta morì. 7:23 Così fu sterminato ogni essere che era sulla
    terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati
    dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca. 7:24 Le acque restarono alte sopra la
    terra centocinquanta giorni.

    Perche’ si compisse un cosi’ gigantesco massacro di esseri viventi [ogni carne, in cui è alito di vita; Genesi 6:17], le acque del diluvio avrebbero dovuto ricoprire necessariamente la superficie terrestre fino ad un livello prossimo a quello delle montagne piu’ alte, ossia circa 8 mila metri. Ma tale quantita’ d’acqua sarebbe stata di oltre 4 miliardi di Km cubici [come dalla Tabella riportata sopra]. Sul pianeta ci sono solamente 1.37 miliardi di Km cubici d’acqua, gia’ raccolta negli oceani, nei laghi, nei fiumi, ecc.; quindi, la quantita’ di acqua necessaria non c’e’ e non c’e’ mai stata sulla Terra; se fosse in qualche modo venuta da chissa’ dove, sarebbe ancora qui, perche’ l’acqua non puo’ abbandonare la Terra.
    Un diluvio universale di tale portata, non puo’ dunque esserci stato nel modo piu’ assoluto.
    Va da se’, che con il presunto diluvio universale, il livello dell’acqua sulla superficie terrestre dev’essere stato inferiore a quello delle piu’ alte montagne.
    Ma una quantita’ d’acqua inferiore, non avrebbe coperto l’intero pianeta, e quindi non avrebbe soddisfatto la rabbia del sedicente padreterno.

    Se si fossero fusi completamente i ghiacci delle calotte polari [~30 milioni di Km cubici d’acqua], si sarebbe potuto formare sulla Terra uno strato d’acqua di poco piu’ di 50 metri. Poteva andar bene l’ausilio dell’arca di Noe’, per promuovere una certa sopravvivenza. Ma non si tratta certo di una quantita’ d’acqua sufficiente “per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui e’ alito di vita” [Genesi 6:17].
    Quindi l’intenzione del sedicente padreterno, di distruggere tutti i viventi, sarebbe stata disattesa.

    Nella Bibbia e’ scritto che il sedicente padreterno provoco’ il diluvio universale, facendo piovere per ’40 giorni e 40 notti’ [Genesi 7:4].
    In un anno, piovono sulla Terra circa 200.000 Km cubici d’acqua, in media [Debenedetti, P.G. & Stanley, H.E., 2003, Physics Today 56(6), 40]. Se in quei 40 giorni di pioggia previsti nella Bibbia, fosse caduta tutta la pioggia che cade in media in un anno [e senza che fosse assorbita dal terreno], sarebbe stata appena sufficiente per ricoprire la Terra con uno strato d’acqua di circa 80 centimetri; in soli 40 giorni di pioggia normale, lo strato d’acqua avrebbe potuto ricoprire la Terra, con uno strato di meno di mezzo metro.
    Insomma, non c’era proprio bisogno dell’arca, per stare a galla in cosi’ poca acqua; sarebbe bastato un bel paio di stivali!

    Le comete hanno un nucleo di ‘ghiaccio-sporco’ del diametro compreso all’incirca tra 5 e 20 Km. Se fosse caduta sul pianeta una cometa col diametro di 50 Km, avrebbe potuto apportare al massimo una quantita’ d’acqua pari a circa 65 mila Km cubici; una quantita’ appena sufficiente ad inondare la superficie terrestre con uno strato d’acqua di poco piu’ di mezzo metro. [Avanti con gli stivali, dunque].

    Con la massima probabilita’, il diluvio universale non c’e’ mai stato.

    Gli studiosi ritengono piuttosto che possa trattarsi di una leggenda mutuata dalla cultura Babilonese, riguardante un’inondazione dei territori attorno al Mar Nero, avvenuta circa tremila anni prima [5600 a.c.] del periodo in cui avrebbe dovuto esserci il Diluvio di Noe’ [~2350 a.c.] secondo la Bibbia. Pero’ bisognerebbe trascurare il fatto che, secondo la cristianita’, il mondo sarebbe stato creato intorno al 4.000 a.c. [e quindi dopo il diluvio!]. E in ogni caso, non ci sarebbe stato il massacro di ‘ogni essere vivente’ auspicato dal sedicente padreterno [Genesi 7:21]; meglio cosi’; ma solamente un certo danno alla flora e alla fauna in prossimita’ del Mar Nero.

    Insomma, un’altra fregatura per il sedicente padreterno!

  65. http://www.edicolaweb.net/nw006aa1.htm
    NEL MAR NERO
    TROVATA LA PROVA DEL DILUVIO UNIVERSALE?

    Corriere della Sera
    14 Settembre 2000

    Grande scoperta archeologica nelle acque del Mar Nero: lo scorso Settembre, impiegando una sonda munita di telecamera, un team di ricercatori statunitensi del National Geographic, tra cui l’esploratore Robert Ballard che nel ‘85 individuò i resti del Titanic, ha rinvenuto a circa 12 km dalla coste turche i resti di un edificio sommerso più di 7000 anni fa dall’innalzamento del Mar Nero. La sonda Argo ha fotografato manufatti di pietra ed ha ripreso un edificio rettangolare di quattro metri per 15, con mura formate da un impasto di fango e canne, e grandi tavole lavorate che forse coprivano l’edificio, tutto perfettamente conservato date le particolari condizioni prive d’ossigeno di tale mare. “La tipologia dell’edificio e le caratteristiche dei manufatti – ha affermato Ballard – corrispondono a quanto osservato dagli archeologi nei villaggi neolitici della terraferma. Questo edificio a 90 metri di profondità dimostra che oltre 7000 anni fa tali territori erano all’asciutto e il cataclisma che li sommerse dette origine al racconto del Diluvio”. La scoperta convaliderebbe la tesi formulata nel 1997 da William Ryan del servizio geologico USA e Walter Pitman della Columbia University, secondo i quali le più antiche cronache sumere inerenti una grande catastrofe e il racconto biblico del Diluvio Universale non sarebbero fantasie, bensì la reminiscenza di un reale cataclisma avvenuto sulle coste del Mar Nero in seguito a intensi cambiamenti climatico-geologici avvenuti millenni prima. Un evento immane, che modificò la morfologia del pianeta, sconvolgendo la vita di popolazioni la cui tragedia venne tramandata nei secoli divenendo un “mito” biblico. L’ipotesi, supportata da prove geologiche, convinse il National Geographic e Ballard ad avviare un programma di ricerca teso al recupero di reperti archeologici che convalidassero il tutto. Comunque, data la rilevanza della scoperta, gli stessi ricercatori si riservano ulteriori studi prima di un responso definitivo.

    Come ti sto dimostrando quello che tu affermi sono solo teorie di coloro che la pensano come te ovvero che rifiutano di credere in un Dio…

    • Allora come te lo devo spiegare che Dio non genera il diluvio lo deve permettere per un bene maggiore ( ad esempio la salvezza di piu’ anime perche esiste la dannazione)… Sempre il solito discorso se l’uomo e’ cattivo la colpa non e’ di Dio la natura si ribella …

      http://www.gotquestions.org/Italiano/disastri-naturali.html

      Perché Dio permette disastri naturali, come terremoti, uragani e tsunami?

      ——————————————————————————–

      Domanda: “Perché Dio permette disastri naturali, come terremoti, uragani e tsunami?”

      Risposta: Perché Dio permette terremoti, trombe d’aria, uragani, tsunami, tifoni, cicloni, slavine e altri disastri naturali? Lo tsunami nel 2004 in Asia, l’uragano “Katrina” nel 2005 nel sud est degli Stati Uniti, e il ciclone a Myanmar nel 2008 hanno fatto dubitare a molti della bontà di Dio. Turba molto vedere che i disastri naturali spesso vengono denominati “atti di Dio”, mentre non si da nessun credito a Dio per gli anni, decenni o anche secoli di clima pacifico. Dio ha creato l’intero universo e le leggi della natura (Genesi 1:1). La maggior parte dei disastri naturali sono causati dal funzionamento di queste leggi. Gli uragani, i tifoni e i tornado sono il risultato di fronti meteorologici che si scontrano. I terremoti sono il risultato delle placche terrestri che si muovono. Uno tsunami è causato da un terremoto sotto’acqua.

      La Bibbia dice che Gesù Cristo tiene la natura insieme (Colossesi 1:16,17). Dio non potrebbe allora prevenire i disastri naturali? Certamente! Dio a volte influenza il clima? Certamente, lo vediamo in Deuteronomio 11:17 e Giacomo 5:17. Numeri 16:30-34 ci mostra che Dio a volte causa disastri naturali come giudizio sul peccato. Il libro dell’Apocalisse descrive molti avvenimenti che possono sicuramente essere classificati come disastri naturali (Apocalisse capitoli 6,8 e 16). Ma ogni disastro naturale è una punizione divina? Certo che no.

      Nello stesso modo che Dio permette a persone malvagie di compiere opere malvagie, Dio permette che la terra rifletta le conseguenze del peccato sulla creazione. Romani 8:19-21 ci dice che: “La creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio; perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.” La caduta dell’umanità nel peccato ha avuto effetti su tutto, incluso il mondo nel quale viviamo. Tutto nella creazione è soggetto alla “vanità” e alla “corruzione”. Il peccato è la causa primaria dei disastri naturali, esattamente come è la causa della morte, della malattia e della sofferenza.

      Possiamo capire perché avvengono i disastri naturali. Ciò che non capiamo è perché Dio permetta che accadano. Perché Dio ha permesso che lo tsunami uccidesse più di 225,000 persone in Asia? Perché Dio ha permesso che l’uragano “Katrina” distruggesse le case di migliaia di persone? Intanto notiamo che questi avvenimenti scuotono la nostra fiducia in questa vita e ci obbligano a pensare all’eternità. Dopo questi disastri di solito le chiese si riempiono di persone che si rendono conto di quanto sia fragile la loro vita e di quanto facilmente gli possa essere tolta. Ciò che sappiamo è che Dio è buono! Molti miracoli straordinari si verificano durante i disastri naturali per evitare la perdita di altre vite umane. I disastri naturali fanno si che molte persone rivalutano le proprie priorità. Centinaia di milioni di dollari in aiuti umanitari vengono mandati per aiutare chi soffre. Ministeri Cristiani hanno l’opportunità di aiutare, servire, dare consulenza, pregare e portare le persone ad una fede salvifica in Cristo! Dio può portare un grande bene da tragedie terribili, e molte volte lo fa (Romani 8:28).

  66. Se credi veramente in ciò che hai scritto a proposito delle catastrofi naturali hai bisogno urgente di uno psicologo. Ti prego, fatti vedere da qualcuno, salvati!!!
    Per il diluvio ti ripeto quanto già detto: la Bibbia l’ha copiato integralmente nell’epopea di Gilgamesh e quasi tutti i popoli del mondo hanno miti simili, come quelli dell’araba fenice, dell’unicorno, delle fate, dei folletti e così via.
    Un caro saluto.

    • Non lo ho scritto io lo ha scritto qualche teologo(io lascio sempre il link del sito in cui prendo la informazione), ma lo condivido pienamente…

      • Tu da come ragioni non mi sembra che la pensi come Ghandi sul fatto della liberta’.. Affermi infatti che Dio doveva crearci senza la liberta’ di scegliere il male

  67. Stellina perchè non rispondi alle domande precise che ti ho fatto e all’articolo scientifico di vency di oggi?

    • Le mie risposte sono esaurienti oltretutto ti rispondo con dati scientifici, A me sembra che tu non sappia dare risposte esaustive perche’ si vede che ti stai arrampicando sugli specchi, anche con le offese ” di andare dallo psicologo “…Io non sono abituata a colloquiare con persone aggressive e infantili ,pensavo di apportare spunti di dialogo… Sono stata sempre educata e rispettosa anche se non condivido le tue posizioni, tu al contrario denunci il Vescovo di Ancona per un motivo che ha fatto ridere tutti, e offendi una persona che sta esprimendo solo le sue opinioni… Mi aspetto le tue scuse .

      • Quindi tu condividi che Dio abbia permesso lo tzunami e fatto morire quai 300 mila persone innocenti….per far aumentare la gente in chiesa e far fare una gara di solidarietà in tutto il mondo a favore delle vittime! Pazzia.
        Mi fa piacere che la farina sia di un teologo e non sia del tuo sacco, per questo ti chiedo scusa dell’invito fuori luogo che ti ho fatto e lo giro al teologo.
        In quanto alla sottile distinzione tra il permettere e il volere, possibile solo ai teologi, ti ricordo quanto prevede iil nostro codice penale: permettere un evento catastrofico che si ha la possibilità di evitare equivale a volere tale evento. Secondo la legge dell’uomo e la morale comune se un padre non toglie di mano la pistola al figlio minore che ci sta giocando e costui si spara e muore quel padre va in galera per aver causato la morte del figlio.

      • Se un padre toglie la pistola al figlio fa bene ma non risolve il problema della sua cattiveria, ovvero nel momento in cui non ci sara’ il padre il figlio sparera’ indisturbato…

      • Se Dio avesse tolto il serpente dal giardino delle mele forse non ci sarebbe stato bisogno del sacrificio del Figlio di Dio per placare la rabbia del Padre di Dio, che poi sono a stessa persona assieme ad un altro misterioso personaggio.

      • Non vale la pena avere la libertà se questo non implica avere la libertà di sbagliare. Gandhi

      • Condivido in pieno l’affermazione di Gandhi. Ma dimmi, se io sono libero di andare a destra o a sinistra perchè poi Dio mi punisce se non vado dove aveva prevsito lui? Che razza di libertà è mai questa? Equivale a dire: fai quello che vuoi basta che fai quello che dico io!

      • Come te lo devo dire che non e’ Dio che ti punisce ma la tua stessa scelta sbagliata”!

      • Anche il Demonio l’angelo decaduto soppranominato il serpente ha il libero arbitrio! davanti a Dio abbiamo tutti gli stessi diritti..
        E poi anche se il serpente non cera l’uomo poteva comunque peccare.

      • Tu da come ragioni non mi sembra che la pensi come Ghandi sul fatto della liberta’.. Affermi infatti che Dio doveva crearci senza la liberta’ di scegliere il male

  68. A proposito di ” ..a Dio nulla è impossibile nemmeno che “Nel Pane sia celata l’umanità di Gesù”. Il Miracolo Eucaristico di Lanciano, 700 d.C.
    L’antica Anxanum dei Frentani conserva, da oltre dodici secoli, il primo e più grande Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica.”

    Non so se è ‘il più grande’, ma certamente un grande imbroglio.
    Nei primi anni ’70, si è cercato di creare affidabilità scientifica alla storiella. Ma le indagini condotte dal Dr. Linoli (1970-71) sono del tutto prive di qualiunque valore scientifico..

    Il cosiddetto ‘miracolo eucaristico di Lanciano’ sarebbe avvenuto – secondo la tradizione – nel settimo secolo dell’Era Comune. Durante la celebrazione della messa nella chiesa di S. Legonziano, un monaco basiliano – pare non troppo convinto del fenomeno della transustanziazione – si sarebbe visto l’ostia diventare carne e il vino sangue. Un’iscrizione del 1574, che narra la storia del miracolo è posta su una parete della chiesa di S. Francesco in Lanciano (http://www.lanciano.it/miracolo; http://www.totustuus. org/Miracoli.Eucaristici/Lanciano/Lanciano.htm; http://www.miraclerosary mission.Org/lanciano.html). Il concetto di transustan- ziazione – la conversione dell’ostia e del vino in carne e sangue di Cristo – è stata inventata da papa Alessandro III (~1150) e in seguito confermata inequivocabilmente dal Concilio di Trento [http://www.vatican.va/romancuria/synod/documents/-rcsynoddoc 20040-528lineamenta-xi-assembly_lt.html]. L’interpretazione di una trasformazione di sostanza, non simbolicamente, fu riaffermata da papa Pio XII nell’enciclica ‘Humani generis’ (1950) e più recentemente da papa Paolo VI: “..Cristo Signore è presente nel sacramento eucaristico per effetto della transustanziazione .. Ma perché nessuno fraintenda questo modo di presenza, Cristo non si fa presente in questo sacramento se non per la conversione di tutta la sostanza del pane nel corpo di Cristo e di tutta la sostanza del vino nel suo sangue;….Avvenuta la transustanziazione, le specie del pane e del vino ..contengono una nuova “realtà”.. poiché convertita la sostanza o natura del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo, nulla rimane più del pane e del vino…” [‘Mysterium Fidei’ Enciclica di Paolo VI, 1965]. (http://www.vatican. va/holy_father/paul_vi/encyclicals/ documents/hf_p-vi_enc_03091965_ mysterium_en.html). Un bel ‘misterium’ davvero!
    Tredici secoli dopo l’evento di Lanciano, il Dr. Linoli (a quel tempo Primario Direttore dei Laboratori di anatomia clinica e patologica dell’Ospedale ‘S. Maria sopra i ponti’ in Arezzo), fu incaricato nel novembre 1970 dai Francescani di Lanciano (http:Zenit.org) – per iniziativa dell’arcivescovo di Lanciano Pacifico Perantoni e del provinciale dei Conventuali francescani abruzzesi, con il consenso di Roma, – di effettuare sui materiali ritenuti reliquie del miracolo eucaristico, una serie di analisi chimiche e biologiche che potessero rendere credibile a livello scientifico il miracolo eucaristico di Lanciano appunto.

    Esame delle indagini eseguite dal Prof. Linoli nel 1970-71.
    A – Il presunto miracolo eucaristico sarebbe avvenuto nel novembre del 631 E.C. L’evento sarebbe stato testimoniato dai monaci.
    B – In quanto alla autenticità delle reliquie:
    B.1 – Secondo il sito web del ‘miracolo’ (shttp://www.lanciano.it/?p=140) furono fatte quattro ‘ricognizioni’ alle reliquie: durante il 1574 (dall’arcivescovo G. Rodriguez), nel 1637, nel 1770, e nel 1866. E’ difficilmente credibile che nel corso di otto secoli (700 E.C. – 1574), non siano state fatte altre ‘ricognizioni’ – non registrate – alle reliquie. Chiunque può sospettare ragionevolmente che durante i primi ottocento anni o i successivi quattrocento (1574 – 1970) le cosiddette reliquie del miracolo abbiano potuto subire manipolazioni di diversa entità, fino alla sostituzione completa dei materiali originari. Forse con l’intento di gratificare i pellegrini che si affollavano a Lanciano per venerare l’ostia diventata di carne e il vino diventato sangue, anche in vista dell’indulgenza plenaria promessa a chi visitava le reliquie (http://www.miracle rosarymission.org/lanciano.html); i monaci che custodivano le reliquie erano certamente molto interessati alla cosa.
    C – Circostanze addizionali. C.1 – Non si può escludere che i monaci custodi delle reliquie e/o le autorità ecclesiastiche siano stati incoraggiati a promuovere indagini intese a dare credito scientifico al presunto evento prodigioso di Lanciano, considerando che nel corso di tredici secoli (631 E.C. -1970) i componenti delle cosiddette reliquie qualcuno doveva averli cambiati molto probabilmente con ‘reliquie’ adatte – dal punto di vista dei religiosi – ad essere considerate opera di un miracolo eucaristico.
    C.2 – Ci si sarebbe aspettati che il prof. Linoli, incaricato di eseguire le indagini necessarie per dimostrare scientificamente il miracolo, avesse rifiutato l’incarico in base ad analoghe considerazioni. Certamente, infatti, il Prof. Linoli era consapevole del fatto che era scientificamente impossibile provare che era avvenuto un miracolo di tredici secoli prima, mediante indagini eseguite su materiali dei quali non si poteva dimostrare che fossero i veri oggetti del miracolo stesso.
    D – Le indagini eseguite per provare scientificamente che era avvenuto il miracolo, si sarebbero inoltre dovute affidare non ad una singola persona, ma ad un collegio di esperti ognuno con competenza differente. Tenendo in considerazione la natura (vegetale o animale) del materiale da indagare, il collegio di esperti avrebbe dovuto essere composto almeno da un chimico, un fisico, un anatomo patologo e istologo, un biologo e uno statistico. Il Prof. Linoli – accettando l’incarico di eseguire le indagini senza il supporto di un gruppo di esperti, e nonostante le più che ragionevoli incertezze sull’autenticità delle reliquie – era certamente consapevole del limitato e quasi nullo valore che avrebbero avuto i risultati ottenuti. Si potrebbe ipotizzare che il Prof. Linoli accettò di eseguire le indagini, soprattutto per rispondere a sue curiosità personali e comunque al solo scopo di approfondire la sua fede cristiana; certamente non per raggiungere una testimonianza di valore universale, scientifico.
    E – Prelievo dei campioni. E.1– Stando a quanto esposto nel sito web del miracolo di Lanciano (shtp://www.lanciano. it/?p= 140), il Prof. Linoli fece due prelievi di circa 20 mg ognuno, dalla zona periferica della reliquia-ostia del miracolo. Dal punto di vista scientifico, sarebbe stato meglio un maggior numero di campioni, e in zone diverse della reliquia-ostia; una molteplicità di campioni avrebbe conferito maggior credito scientifico alle indagini.
    E.2 – La mancanza di un collegio di esperti che assistessero al prelievo, lo priva del richiesto carattere scientifico. Tale assenza infatti priva le operazioni di prelievo della ineludibile garanzia che il materiale dell’indagine fosse davvero una frazione delle cosiddette reliquie del miracolo. La presenza di monaci al prelievo non ha valore scientifico, sia perché loro erano parte in causa, e certo testimoni non neutrali, nè osservatori competenti. Il materiale delle indagini può infatti essere stato prelevato dovunque. Ciò non significa che il prof. Linoli non sia credibile quando dichiara di aver tratto i campioni dalle reliquie. Le sue dichiarazioni sono certamente credibili; ma prive di quelle garanzie di carattere scientifico che avrebbe potuto conferire loro la presenza di una serie di esperti. Dopo tutto, infatti, il prof. Bertelli [Professore di anatomia umana normale all’Università di Siena] – consultato dal prof. Linoli alla conclusione delle indagini – puntualizzò chiaramente che sapeva dell’origine dei preparati che analizzò, solo per le dichiarazioni del prof. Linoli. Il prof. Bertelli infatti non era presente alle operazioni di prelievo né a quelle di allestimento dei preparati istologici sottopostigli dal prof. Linoli. Il prof. Bertelli si esprime così: (shtp://www.lanciano.it/?p=140): “Mi sono stati sottoposti dal prof. Linoli per un parere … una serie di preparati istologici ottenuti dal prof. Linoli – secondo sua formale dichiarazione – da un’ostia …”. Ne consegue direttamente che l’opinione del prof. Bertelli non é una testimonianza sulla natura delle reliquie; ma solamente sulle caratteristiche dei preparati istologici che gli sono stati sottoposti.
    F- Sull’autenticità del materiale oggetto delle indagini. L’ipotesi più attendibile – considerata l’irrazionalità di un evento di transustanziazione – è che le cosiddette reliquie siano state apprestate direttamente dai monaci o chi per essi, con una fetta di muscolo cardiaco e sangue, tratti da un cadavere.
    F.1 – Il tessuto cardiaco. Il materiale che sta al posto dell’ostia – e riconosciuto dal prof. Linoli come tessuto cardiaco – ha un aspetto grosso modo circolare – come l’ostia appunto. Sul bordo di tale materiale ci sono “quattordici piccoli fori”, stando a quanto riportato nel sito del miracolo di Lanciano (shtp://www.lanciano.it/?p=140). Secondo il prof. Linoli, tali fori sono da ritenere: “.. evidente segno, in antico, del passaggio di un ago..” (Linoli, 1971). Va da sé che tali fori potrebbero verosimilmente essere le tracce rimaste dal fissaggio di una fetta di muscolo cardiaco su una tavoletta di legno, per darle una forma circolare, ad imitazione della comune ostia, e quindi porla poi al posto di un’ostia per accreditare l’evento miracoloso. L’ostia reliquia è “.. ampiamente lacerata nella zona centrale, a causa della retrazione del tessuto verso la periferia..” (Linoli, 1971). È molto plausibile che tale lacerazione ‘nella zona centrale’ si sia prodotta per effetto dello stiramento provocato dal tentativo di rendere la fetta di muscolo circolare, e quindi per un progressivo indebolimento strutturale del tessuto cardiaco proprio nella zona centrale; la lacerazione sarebbe iniziata già dopo poco tempo dalla fissazione sulla tavoletta di legno e inevitabilmente completata col procedere della disidratazione. La disidratazione deve essere avvenuta quando ancora il tessuto era inchiodato sul legno; diversamente, l’ostia-carne non avrebbe potuto conservare la definitiva forma grossomodo circolare, adatta ad essere inserita nell’ostensorio ad imitazione appunto dell’ostia.
    Diversamente, che senso potrebbero avere i 14 forellini sul bordo dell’ostia-carne? Non possono certo essere serviti per fissare l’ostia-carne tra le “due lastre di vetro” (Linoli, 1971) dell’ostensorio!
    F.2 – Il sangue. Il sangue delle reliquie ”.. appare sotto forma di 5 frammenti del peso complessivo di g 15,85…”. (Linoli, 1971). Come è noto, 15,85 gr di materiale biologico disidratato (privato dell’acqua) è equivalente ad un peso circa dieci volte superiore di prodotto idratato, fresco, poiché i materiali biologici – con particolare riferimento ai tessuti umani – contengono all’incirca l’80-90% di acqua (Geigy Scientific Tables, vol. 1, 1981, Ciba-Geigy Limited, Basle, Switzerland). Quindi, 15,85 gr di sangue disidratato derivano da circa 127-143 gr di sangue liquido (idratato). Si tratta di una quantità di sangue davvero rilevante, anche perché è inimmaginabile che possa essere uscita da quella “..lamina sottile, .. assottigliata..”(Linoli, 1971) dell’ostia-carne. Il cuore è costituito da quattro sezioni principali: due atrii e due ventricoli, separati dai vasi principali (vene e arterie polmonari, vena cava) e dall’aorta da apposite valvole. Ognuna delle quattro sezioni contiene all’incirca 80 ml di sangue [Curtis, H., Biology, 1989; Heart, Encyclopedia Americana, Grolier,1999; Seiler, S., Myocardial adaptation to training, 1996; Klabunde, R.E., Regulation of stroke volume, 2000]. La rimozione del cuore dal corpo di un cadavere richiede necessariamente la resezione dei vasi connessi agli atrii, ciò che determina inevitabilmente la perdita di tutto il sangue contenuto nelle sezioni prossimali dei vasi e nelle orecchiette, che sono le parti del cuore più esposte alla resezione. I ventricoli sono separati dalle orecchiette da una coppia efficiente di valvole; ci si può quindi aspettare che il sangue contenuto nei ventricoli non si versi fuori completamente, con le operazione di resezione, anche se eseguita da mani non proprio abili. Ne consegue che, essendo la quantità di sangue contenuta in ogni ventricolo 80 ml, nei due ventricoli ve ne sia all’incirca 160 ml. La quantità di sangue che si può ottenere strizzando il muscolo cardiaco così isolato, potrà essere dunque pari o inferiore a 160 ml; tale quantità di sangue fluido, idratato, è dunque praticamente equivalente ai 15.85 gr di sangue disidratato del miracolo di Lanciano. Si può quindi ritenere molto probabile che il sangue-reliquia di Lanciano derivi dal cuore strizzato di un cadavere, piuttosto che da una sottile fetta di carne.
    F.3 – Il peso di un adulto di 70 kg è costituito all’incirca da 10 kg di apparato scheletrico, 10 kg di grasso, 5.4 kg di sangue, 30 kg di muscolo e 15 kg di organi diversi (fegato, cervello, cuore, polmone, ecc. [Tables Geigy, 1963]; quindi i 5.4 kg di sangue irrorano soprattutto 45 kg (30 kg di muscolatura e i 15 kg di organi interni) della massa corporea. Ne deriva che la quantità S di sangue contenuta in ogni frazione C dei 45.000 gr di tessuto irrorato dai 5.400 g di sangue, è data da:
    5.400/45.000 = S/C da cui: S = 5.400 x C /45.000
    Vale a dire che in 1.000 gr di massa corporea, ad esempio, sono contenuti all’incirca S = 120 gr di sangue. Un’ostia normale di 10 cm di diametro, costituita come d’uso da farina e acqua, pesa circa 0.3 gr; se tale peso fosse quello di un’ostia-carne, potrebbe contenere al massimo solo 0,04 g di sangue(S = 5.400 x 0.3 / 45.000). Una fetta di salame – ossia una fetta di carne di circa 6 cm di diametro e 2 mm di spessore – pesa circa 10 gr; tale quantità di carne può contenere al massimo 1.2 g di sangue. Con assoluta certezza, non 140 gr! Cento ostie, che hanno un peso di circa 30 g, possono contenere al massimo, se fossero di carne, 3.6 gr di sangue. Per contenere circa S = 130 gr di sangue, l’ostia avrebbe dovuto pesare circa 1080 gr; ma sarebbe stato piuttosto difficile mettere 1 kg di carne al posto dell’ostia. E ancora di più, inserire 1 kg di carne – più di tre cuori del peso medio usuale di 300 gr – in un ostensorio adatto a contenere solo un ostia di 0.3 gr! Ne consegue direttamente che con la più elevata probabilità i 15.85 gr di sangue disidratato, corrispondenti a circa 140 gr di sangue fresco, derivano da una manipolazione fraudolenta avvenuta in uno dei più di cinquemila giorni intercorsi tra il 600 E.C. all’incirca (il momento in cui fu immaginata la cosa) e il 1970. Con la massima probabilità tale quantità di sangue è stata ottenuta strizzando il cuore isolato da un cadavere, proprio nel settimo secolo dell’era comune.
    F.4 – Non si può escludere che il materiale assogettato alle indagini sia stato cambiato nel corso delle analisi. Il prof. Linoli non era affiancato da un collegio di esperti, come sarebbe stato invece indispensabile. L’apprestamento dei preparati istologici per le osservazioni microscopiche richiede diverse fasi (fissazione, affettatura, colorazione, ecc.) che richiedono da diverse ore ad alcuni giorni, a seconda delle tecniche privilegiate. È fuori dubbio che il prof. Linoli non fu in grado di sorvegliare ininterrottamente l’apprestamento dei preparati istologici. E ciò può aver consentito l’intervento di estranei atto a determinare modificazioni diversamente rilevanti del materiale reliquiario.
    G – L’assenza di sostanze conservanti in entrambe le ‘reliquie’ non è stata determinata appropriatamente; dalla relazione del prof. Linoli non risulta siano stati eseguiti i test microbiologici necessari a sostenere tale affermazione (Linoli, 1971). Comunque, la presenza o l’assenza di conservanti nelle reliquie è del tutto irrilevante, perché entrambe le reliquie sono sostanze disidratate; e le sostanze disidratate si conservano senza la necessità di conservanti, perché i microrganismi non si accrescono – e le reazioni biologiche non avvengono – quando l’ambiente non ha un contenuto sufficiente di acqua (Salle, A.J., 1961, Fundamental principles of Bacteriology; Webb, F.C., 1964, Biochemical engineering; Banwart, G.J., 1981, Basic Food Microbiology; Shapton, D.A. & Shapton, N.F., 1991, Safe Processing of Foods; ICMSF, 1996, Microorganisms in foods).
    H – Osservazioni sul fantomatico documento della Commissione OMS/ONU, comprovante l’ineccepibilità delle indagini del prof. Linoli.
    H.1 – Si trova abbastanza facilmente nel web una copia del documento, esposto a Lanciano, in cui si dichiara che nel 1973 l’Alto Consiglio della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avrebbe affidato ad una Commissione scientifica di verificare i risultati del prof. Linoli, dietro suggerimento del Prof. Giuseppe Biondini, medico italiano e biologo, membro effettivo del Consiglio Superiore dell’OMS (http://www.mrsimmy. it/testi/VitaEucaristica SecondoiSanti.pdf). Tale attività di verifica sarebbe stata conclusa in 15 mesi, con l’esecuzione di un totale di 500 analisi. Apparentemente, le conclusioni raggiunte da tale Commissione OMS avrebbero confermato quanto riscontrato dal prof. Linoli, e riaffermata l’incapacità della scienza di spiegare il fenomeno miracoloso. Un riassunto delle ricerche della commissione medica dell’OMS sarebbe stato pubblicato a New York e a Ginevra nel 1976 (http://Zenit.org; http:/ /www.scrib d. com/doc/37238 862/Eucha ristic-Miracle-of-Lanciano-1-2-Italy; http://en.wiki pedia.org/ wiki/ Miracle_of_Lan ciano; http:// digilander. libero.it/nonsoloperfede/ Miracoli/ Lanciano.htm; http:// antiuaar.word press.com/ 2010/ 08/30/il-miracolo-di-lanciano-e-le-analisi-scientifiche/). In realtà, sul web si può vedere solamente la copertina del documento fantasma: dal web non si riesce a recuperare una sola parola del documento. La riproduzione della presunta ‘copertina’ della pubblicazione è sfuocata e pressoché illeggibile (di proposito?).
    H.2 – Sembrerebbe davvero la copertina di una pubblicazione scientifica. Tuttavia, alcune particolarità inducono a sospettare altrimenti. Il testo della ‘copertina’ (http://commons.wikimedia. org/wiki/Category: Eucharistic_Miracle_ of_Lanciano) è apparentemente scritto parte in inglese e parte in italiano. Il sigillo iniziale è: “WHO/UNO”, quindi in inglese, come ci si aspetterebbe. Al di sotto la scritta: “Medical Commission O.M.S./O.N.U.”, tradisce l’italianità di OMS/ONU, invece dei corrispondenti WHO/UNO. Nel mezzo della pagina si potrebbe leggere seppure a fatica: “ .. (testo illeggibile; forse Commissione medica) . . sui lavori scientifici’. Una tale intestazione è tanto improbabile quanto la traduzione di un testo inglese. In fondo alla stessa pagina, sotto il sigillo WHO/UNO – corretta denominazione inglese – si legge ‘New York‘ and ‘Ginevra’; ma ‘Ginevra’ in inglese è invece Geneva. È possibile che la presunta copertina della pubblicazione – forse mai effettivamente pubblicata – sia stata apprestata da qualcuno che non conosceva abbastanza l’inglese. Il prof. Linoli, pare abbia pubblicato 48 lavori, 47 in Italiano e uno in tedesco, ma nessuno che abbia il riassunto in inglese, a quanto pare (http://www.ncbi.nlm.nih. gov/pubmed).
    H.3 – La pubblicazione originale degli studi della Commissione medica WHO/UNO non si riesce a trovarla, sul web. Alcune opinioni: “.. Ho chiesto informazioni su l’ “Consiglio Superiore” della WHO. Mi hanno risposto immediatamente così (28 maggio 2009):”Sappi che non esiste alcun Consiglio Superiore della World Health Organization (WHO) e, quindi, il documento cui ti riferisci non è stato prodotto dalla WHO.” http://tonyspelledback wardsisynot.bl…1_archive .html). “Quindi non c’è traccia alcuna di tale Concilio in internet; se esistesse, bisognerebbe che avesse lavorato in modo da non lasciare traccia;..Sono fermamente propenso a ritenere che il sigillo WHO/UNO sia stato posto falsamente. “ (http://forums.catholic.com/showthread.php?p=5273234# post5273234).
    H.4 – L’affermazione che i risultati ottenuti dalla Commissione fantasma dell’OMS confermano quelli ottenuti dal prof. Linoli, si fa particolarmente sibillina leggendo il testo, a fianco della riproduzione della presunta ‘copertina’ del rapporto, e che dovrebbe esserne un riassunto:
    “COMMISSIONE MEDICA OMS/ONU. ESTRATTO RIASSUNTO DEI LAVORI SCIENTIFICI.
    Le considerazioni finali su questi reperti, ampiamente studiati dall’illustre prof. Linoli, come emerge dalla sua magistrale perizia clinica, possono esprimersi così:
    1 – Le analisi compiute, con estremo rigore scientifico, dall’illustre collega, sono quelle normalmente eseguite sui pazienti, presso gli ospedali dotati di un laboratorio bene attrezzato;
    2 – Le indagini condotte dalla Commissione scientifica furono le medesime già svolte dal prof. Linoli: salvo alcuni particolari esami, riferibili a defunti; ma l’esito di questi esami è positivo soltanto se effettuati entro un margine di tempo ragionevolmente ristretto;
    3 – Le analisi condotte, come specificato nei punti 1 e 2, sui reperti considerati dalla Commissione (Sembrerebbe che la presunta ‘Commissione’ abbia esaminato materiali diversi da quelli esaminati dal prof. Linoli!), hanno dato esito negativo; (cosa significa, esplicitamente?)
    4 – I reperti esaminati dalla Commissione furono scelti tenendo conto della loro ‘posizione’ storica: che è pressoché equidistante da quelli esistenti a Lanciano (Dunque è certo: la presunta ‘Commissione medica OMS’ non ha esaminato gli stessi reperti esaminati dal prof. Linoli; né ne ha prelevati altri dalla presunte ‘reliquie’; avrebbe semplicemente esaminato reperti diversi da quelli esaminati dal prof. Linoli. Dunque, quanto afferma la presunta ‘Commissione’ non ha nessun valore, da qualunque punto di vista, in merito ai risultati del prof. Linoli, ovviamente!) . Inoltre, dal punto di vista della propria struttura tissutale, i reperti esaminati dalla Commissione sono da considerarsi istologicamente i più critici (osservazione inutile).
    Tutto considerato si deduce che : i reperti di Lanciano non fanno assolutamente parte di alcun tessuto, la cui conservazione sia riconducibile alla Natura, oppure alla mano dell’uomo (questa osservazione è del tutto gratuita: cosa c’è di non-naturale, nella conservazione allo stato disidratato? Tanto è vero che l’essiccazione è un metodo di conservazione delle derrate alimentare utilizzato dall’uomo fin dai primordi. Infatti tutti i materiali biologici disidratati – come le reliquie – possono resistere secoli, pur riportando inevitabili modificazioni dovute all’invecchiamento, all’ossidazione, ecc.) Dal punto di vista della loro conservazione, si può affermare , senza tema di smentita, che i detti ‘reperti’ vanno chiaramente contro ogni legge della Natura (Non è vero, vedi sopra).
    Infatti: 1 – pur custoditi in vitree teche, continuamente subiscono, senza alterazione alcuna (non è vero; lo stesso Prof. Linoli afferma “ .. la riduzione dei minerali può essere fondatamente riferita sia a processi di invecchiamento e di depauperamento .. durante tanti secoli..”(Linoli, 1971) lungo il corso dei secoli, le perenni insidie da parte dei più svariati agenti naturali: aria, luce, bacteri (meglio usare l’italiano ‘batteri’) , parassiti, eccetera; 2 – rispondono prontamente a tutte le indagini cliniche, proprie degli organismi viventi (Non tanto ‘prontamente’, in verità, poiché come lo stesso prof. Linoli afferma: “.. la consistenza del tessuto è uniformemente duro-lignea..” (Linoli, 1971), per cui le sezioni “..microtomiche , – sono state – ottenute con difficoltà per l’estrema durezza del tessuto..”(Linoli, 1971), mentre come è noto, i tessuti animali freschi non sono ‘duro-lignei’, ma teneri e per ottenere sezioni microtomiche debbono essere congelati o comunque resi più consistenti con trattamenti di ‘fissazione’ diversi (Levi, Trattato di istologia, UTET); anche per il sangue sono state incontrate difficoltà: “ .. la consistenza è uniformemente dura..” (Linoli, 1971), mentre allo stato naturale il sangue è notoriamente fluido, liquido; inoltre: “La reazione di Teichman modificata… e quella di Takayama.., sono state eseguite sull’antico sangue di Lanciano con risultato negativo, mentre campioni di sangue umano normale essiccato, hanno fornito esito positivo.” (Linoli, 1971); 3 – quanto alla loro conservazione, essi sono chiaramente ostensibili a tutti e, staremo per dire, persino, “visibilmente tangibili” da parte di qualsiasi osservatore (qui si intende riaffermare che i pellegrini possono continuare a piovere su Lanciano e versare qualche moneta ai monaci, lucrandone di ritorno una buona indulgenza plenaria!). [ http://upload.wikimedia org/wikipedia/commons/b/ba/Eucharistic_ Miracle_of_Lanciano_-_public_documentation_-_commissione _medica _OMS-ONU.JPG].
    Conclusioni come quelle riportate in questo testo, non possono essere state scritte da una persona di studio. Le deduzioni esposte si possono ritenere del tutto gratuite e sbagliate.
    H.4.1 – In ogni caso, resta evidente che i materiali esaminati (se mai ce ne furono) dalla fantomatica Commissione OMS non furono le reliquie di Lanciano e quindi furono differenti dai materiali analizzati dal prof. Linoli. Ne consegue inevitabilmente, che ogni dichiarazione a sostegno dei risultati del prof. Linoli, derivante dalle presunte indagini dell’OMS, sono assolutamente inaccettabili, e prive di qualunque valore scientifico.
    H.4.2 – Le ultime sette righe dell’abstract annesso alla ‘copertina’ della presunta pubblicazione dell’OMS, sono state scritte da persona digiuna di ogni elementare conoscenza dei principi e dei metodi di conservazione dei materiali biologici.
    H.4.3 – Non può essere considerato come scientifico alcun risultato che non sia pubblicato, e quindi non possa essere verificato da parte degli esperti. In attesa di poter consultare il fantomatico documento della Commissione OMS – ammesso che esista – tale documento deve essere considerato assolutamente falso; e totalmente prive di valore le asserzioni che ne deriverebbero a supporto delle indagini del prof. Linoli.
    H.5 – Il prof. Linoli ha eseguito meno di 20 procedimenti analitici (Linoli, 1971). Il numero di 500 analisi che la fantomatica Commissione OMS avrebbe eseguito in 15 mesi, è esageratamente alto e ovviamente falso. Se ne sono bastate una ventina al prof. Linoli, non più di una trentina sarebbero bastate per confermarne i risultati. In più, stando a quanto affermato al punto ‘2’ dell’abstract riportato a fianco della foto della presunta copertina del pubblicazione dell’OMS, si afferma che “..Le indagini condotte dalla Commissione scientifica furono le medesime già svolte dal prof. Linoli (meno di una ventina, dunque): salvo alcuni particolari esami..”, quindi in tutto, non 500, ma forse solo 25 esami!
    H.5.1 – Inoltre, è obiettivamente difficile – se non impossibile – specificare un numero così elevato di analisi applicabile a qualsivoglia sostanza. Il numero ‘500’ è completamente falso; forse è stato scritto da qualcuno (un monaco?) completamente estraneo all’ambiente tecnico-scientifico, oppure da qualcuno che si è proposto di ingigantire gratuitamente l’efficacia probante delle (probabilmente inesistenti) indagini OMS a conferma di quelle del prof. Linoli.
    Infine, le ragioni per considerare completamente senza valore la presunta prova scientifica del ‘miracolo di Lanciano’ si possono considerare assolutamente sovrabbondanti.

    Conclusioni finali.
    Le indagini del prof. Linoli [Linoli, O., 1971, Quaderni Sclavo diagn., 7 (3), 661-674] sui materiali supposti reliquie del ‘miracolo eucaristico di Lanciano’ sono completamente prive di qualsiasi valore scientifico. Quindi, le indagini eseguite dal prof. Linoli non costituiscono una prova scientifica della presunta trasformazione prodigiosa – la transustanziazione – dell’ostia in carne e del vino nel sangue di Cristo o di chiunque altro si trovasse da quelle parti. Il valore professionale del prof. Linoli non è in discussione, ovviamente. Piuttosto, è inaccettabile che le indagini le abbia condotte a compimento in solitudine, in assenza di un ineludibile collegio di esperti che potessero apportare il loro contributo di conoscenze e la loro testimonianza, indispensabili soprattutto in un’indagine di così particolare rilevanza culturale e ideologica. Il prof. Linoli stesso ha avvertito infatti la necessità di sottoporre ad una verifica le sue risultanze, interpellando il collega prof. Bertelli.
    Sono della massima rilevanza inoltre le seguenti circostanze:
    1 – I prelievi vennero eseguiti dal prof. Linoli in assenza di un collegio di esperti.
    2 – La disponibilità del prof. Linoli ad eseguire indagini di tale rilevanza, pur senza essere affiancato da un collegio di esperti – di cui lui stesso avrebbe dovuto reclamare la presenza – induce a sollevare qualche dubbio sull’imparzialità del suo atteggiamento.
    3 – Con elevata probabilità, la presenza delle ‘reliquie’ è dovuta all’intervento predeterminato di un ‘antico’ monaco, che ha predisposto il materiale per accreditare un ‘miracolo’ capace di attirare una quantità di pellegrini oranti e versanti qualche obolo nelle tasche dei monaci con il pollaio un poco sprovvisto; magari in cambio anche di un’indulgenza plenaria.
    3.1 – il disco di ‘ostia-carnea’ ha 14 fori d’ago o chiodo (Linoli, 1971), che devono essere stati apportati necessariamente ad una fetta di tessuto tratta dal cuore di un cadavere, per fissarla ad una tavoletta di legno allo scopo di cercare di renderla il più possibile circolare, come l’ostia normale. La lacerazione presente nella zona centrale della stessa ostia-carnea (“.. la lamina di tessuto appare assotigliata e ampiamente lacerata nella zona centrale..’ Linoli, 1971) è probabilmente conseguita all’indebolimento del tessuto cardiaco nella zona centrale appunto, avvenuto proprio per effetto dello stiramento verso la periferia della fetta di tessuto, determinatosi con il tentativo di renderla il più circolare possibile, ossia più simile ad una vera ostia.
    3.1.1 – “La consistenza del tessuto è uniformemente duro-lignea ..” (Linoli, 1971); quindi il tessuto era disidratato, non era tessuto fresco, tenero. Una fetta di tessuto cardiaco conservata per 13 secoli allo stato naturale, di freschezza quasi vitale, sarebbe stata invece davvero un prodigio. La conservazione di materiale disidratato è invece troppo comune, e niente affatto prodigiosa. Ciò dimostra la derivazione tutta umana delle ‘reliquie’.
    3.2 – “La consistenza del sangue è uniformemente dura, sì che solo con forte pressione del tagliente si riesce a staccarne con difficoltà qualche piccola parte.”(Linoli, 1971). Quindi anche il sangue era disidratato. Un campione di sangue che si fosse invece conservato fluido per 13 secoli, sarebbe davvero stato sì un fenomeno inspiegabile, prodigioso. Anche la condizione secca del sangue depone assolutamente a favore di un fenomeno naturalissimo, e quindi dovuta all’intervento umano.
    3.3 – La quantità di sangue secco, “15.8 g” (Linoli, 1971) è grosso modo equivalente a circa 140 ml di sangue fresco, fluido. È matematicamente, inequivocabilmente certo che una tale quantità di sangue non può essere uscita da una fetta di tessuto cardiaco con le dimensioni e il peso all’incirca di un’ostia di farina e acqua, che potrebbe contenere al massimo 0.03 gr di sangue. Un’ostia fatta di salame (diametro di 5 cm e 2 mm di spessore, che pesa 10 gr) può contenere al massimo 1 gr di sangue. I 130-140 gr di sangue che coagulato e essiccato pesano quanto il sangue di Lanciano, può essere ottenuto tutto strizzando un cuore rimosso da un cadavere. La presenza di frammenti vegetali nelle reliquie di sangue, quei (“.. rari frammenti di vegetali (fiori) ritrovati all’esame istologico del sangue .. .” Linoli, 1971) potrebbero testimoniare che il cuore è stato rimosso e strizzato subito, nel prato in cui si trovava il cadavere.
    3.4 – Il fatto che entrambe le reliquie appartengano al gruppo sanguigno AB, testimonierebbe che entrambe le reliquie sono state tratte dallo stesso cadavere.
    4 – La cosiddetta indagine della OMS/ONU comprovante i risultati ottenuti dal prof. Linoli, forse non è mai esistita. In ogni caso, stranamente (forse per l’imperizia dell’estensore del testo) il riassunto di tale indagine ricopiato a lato della presunta ‘copertina’ della pubblicazione, non conferma nel modo più assoluto le osservazioni del prof. Linoli.
    In fine, il ‘miracolo di Lanciano’ non è stato dimostrato scientificamente per nulla.
    A. Casolari
    Some peer reviewed papers of the author: A. Casolari, 1998, Heat resistance of prions and food processing – Food Microbiology 15, 59-63; A. Casolari, 1981, A model describing microbial inactivation and growth kinetics – Journal of Theoretical Biology, 88, 1- 34; A. Casolari, 1988, Microbial death – in Physiological Models in Microbiology, Volume II, Bazin M.J. & Prosser J.I. Editors, C.R.C. Press Inc., Boca Raton, Florida, 1- 44; ecc.

  69. Più che una replica, un’aggiunta. Un invito/suggerimento:
    Caro Dante, perché non apri sul web una “scuola di ateologia”, o qualcosa di simile. Un tema alla settimana – con almeno 101 temi, ce ne sarebbe per discorrere almeno due anni interi. Tanto per aumentare la probabilità che chi percorre il web incontri anche argomentazioni molto più sapide di quelle peregrinazioni da vecchietta, che sono dispensate dalla cristiano-cattolica che sparla ogni giorno sul tuo blog JDH.

  70. Scusa Denci (Dante) e a me chi mi dice che non e’ vero cio’ che dice il prof Linoli….
    Conosco atei che sono veramente rispettosi e ci si dialoga veramente bene ..
    Qui quando non si trovano le argomentazioni si offende e si trovano altri argomenti tipo il miracolo eucaristico.
    Scusa chi e’ la vecchietta che sparla nel blog?? un personaggio immaginario perche non fai il nome?

  71. L’intervento a cui ti riferisci è stato firmato ed è di A. Casolari, scrittore.

  72. Stellina, tu dici di parlarmi in modo scientifico, con dati di fatto. Bene. Allora mi vuoi dire come si chiama il tuo Dio e quali prove hai della sua esistenza, prove che consentano di dire che il vecchio Zeus sicuramente non esiste mentre il tuo Dio esiste veramente?

  73. Il mio Dio io lo ho incontrato e come me molti altri altri hanno fatto questo incontro ho assistito al miracolo di un bambino che si e’ alzato dalla carozzina in un famoso santuario e ho avuto tantissime testimonianze di guarigioni con la preghiera….Ma visto che tu pensi che debbo andare dallo psicologo ( siamo in tanti a doverci andare forse anche Zichici…….) ti lascio anche le considerazione dello scienziato Zicichi…
    http://www.riflessioni.it/testi/zichichi.htm

    da “Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo”
    di Antonino Zichichi – Ed. il Saggiatore

    E’ opinione comune che le leggi dell’universo scoperte dalla scienza siano in conflitto con quelle imperscrutabili di Dio. La contrapposizione tra fede e scienza rappresenta uno dei dilemmi più laceranti del nostro tempo; un dramma che conobbe il suo primo controverso atto con Galileo Galilei.
    Zichichi, smentisce e ribalta tale contrapposizione: “Non esiste alcuna scoperta scientifica che possa essere usata al fine di mettere in dubbio o di negare l’esistenza di Dio”
    Proprio Galilei, scopritore del principio d’inerzia, della relatività e delle prime leggi che reggono il creato, era credente e considerava la scienza uno straordinario strumento per svelare i segreti di quella natura che porta le impronte di Colui che ha fatto il mondo. E credenti erano Maxwell e Planck, due padri della fisica contemporanea, uomini che hanno scoperto nuovi orizzonti sulle leggi dell’universo grazie allo studio di particelle infinitamente piccole; tanto piccole da non poter contenere traccia né di angeli né di santi, e da non poter quindi avallare, apparentemente, alcuna spiegazione razionale dell’esistenza del divino.
    Le conquiste della scienza non oscurano le leggi divine, ma le rafforzano, contribuendo a risvegliare lo stupore e l’ammirazione per il meraviglioso spettacolo del cosmo, che va dal cuore di un protone ai confini dell’universo.
    Nessuna scoperta scientifica ha messo in dubbio l’esistenza di Dio.
    La scienza è fonte di valori che sono in comunione, non in antitesi con l’insegnamento delle Sacre Scritture, con i valori quindi della Verità Rivelata.
    Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
    Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l’Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
    Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.
    Si potrebbe obiettare: dal momento in cui risulta impossibile arrivare a Dio tramite scoperta di Logica Matematica o per via di una scoperta scientifica né Logica né scienza possono essere più invocate per arrivare all’atto di Fede. Tutto ciò è esatto. Infatti la fede è un dono di dio. Corroborata però dall’atto di Ragione nel Trascendente.
    Si rifletta comunque un po’. La Logica Matematica e la Scienza sono attività intellettuali che operano nell’Immanente.
    Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio per via di un rigoroso procedimento di Logica matematica, Dio sarebbe l’equivalente di un teorema matematico.
    Se fosse possibile dimostrare l’esistenza di Dio per via di una serie di ricerche rigorosamente scientifiche, Dio sarebbe l’equivalente di una grande scoperta scientifica.
    Se ciò fosse possibile, l’uomo sarebbe in grado di arrivare al teorema supremo: la dimostrazione matematica dell’esistenza di Dio.
    Ovvero la più straordinaria di tutte le scoperte scientifiche: la scoperta di Dio.
    Teorema e scoperta oltre le quali non potrebbe esserci nient’altro. Sia la ricerca matematica sia quella scientifica hanno invece una proprietà fondamentale in comune. Ogni scoperta apre nuovi orizzonti. Concetti mai prima immaginati, Colonne e Forze di cui nessuno era riuscito a fantasticare l’esistenza, si presentano agli occhi del ricercatore come tappe di un cammino apparentemente senza fine.
    Colui che ha fatto il mondo queste cose le conosce. Solo un Suo pari potrebbe saperne altrettanto.
    Noi siamo miseri mortali: fatti sì, a sua immagine e somiglianza. Privi però della Sua potenza intellettuale. Ecco perché io penso che noi non sapremo mai tutta la Matematica né tutta la Scienza. C’è un aspetto della realtà in cui viviamo che mi affascina in modo particolare: il cammino senza soste, l’ascesa continua, nello studio della Logica Matematica e della Scienza. Ciò è possibile grazie all’intelletto che ci ha voluto dare Colui che ha fatto il mondo.
    E’ un privilegio straordinario essere stati invitati al tavolo della ragione che opera l’Immanente e nel Trascendente. Attorno a quel tavolo noi siamo seduti, desiderosi di apprendere, non di cacciar via Colui che ci ha invitati. Il tavolo della ragione permette però all’uomo di riflettere sul Trascendente e sull’Immanente. Ed ecco dove l’atto di Fede, che è dono di Dio, si coniuga con l’atto di Ragione. Infatti la Ragione è dono di Dio.

    Antonino Zichichi

  74. Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede. Chi sceglie l’Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
    Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla.

    Questa frase di Zechichi mi colpisce sempre particolarmente …..

    • Ho letto quanto dice il credente Zichicchi e non lo condivido. Per il semplice fatto che non porta prove alle sua affermazioni.
      Dire che un ateo crede nel nulla è una scemenza. L’ateo crede nel mondo sensibile, nella natura e nell’uomo e cerca la felicità dell’umanità in questa vita, posto che di vite dopo la morte non v’è alcuna prova.
      Ma tu non hai risposto alla mia domanda, che ti ripropongo:
      Come si chiama il tuo Dio e quali prove hai che sia più vero del defunto Zeus o di Allah?

      • Quando muori tu Dante dove vai ? rispondo io per te nel nulla!!

      • Quando io muoio vado dov’ero prima di nascere. Gli atomi che compongono le mie cellule, carbonio, idrogeno, ossigeno, ferro….., tornano in Natura da dove sono venuti e andranno a far parte di altri organismi. Così è avvenuto da sempre e così avverrà per sempre. Di me rimarrà la memoria che avranno i miei amici. E questo avviene per tutti gli esseri viventi, che abbiano fede in qualche divinità o che non ne abbiano.

      • Ti ho gia ‘ risposto lo ho incontrato, e come me tantissime altre persone che nella preghiera a lui hanno visto guarigioni di ogni tipo a cui la scienza non ha saputo dare spiegazioni…Dio tu lo puoi chiamare anche Zeus o Allah non e’ importante…. il nome che gli dai a lui non interessa….mentre spera per ognuno di noi che nella nostra liberta, scegliamo il bene, e quindi la vita eterna!

      • Se fosse indifferente il nome col quale si chiama Dio vorrebbe dire che dietro ogni Libro Sacro c’è sempre lo stesso Dio. Come si spiega allora che in ogni Libro Sacro quel Dio dice di essere l’unico vero e che solo con Lui ci sarà la vita eterna? Perché ogni Libro Sacro dice di combattere e stermianre la altre credenze? Inutile parlare dei miracoli, ogni religione ha i suoi, e fatti al momento inspiegabili avvengono anche fuori dell’ambito religioso. Se vuoi leggi n mio articlo sui miracli, nell’archivio del mio Blog.

      • Non mi parlare di guarigioni miracolose. Guarigioni inspiegabili avvengono tra i fedeli di ogni religioni e molte di più in ambito non religioso. Ogni 100 mila tumori due guariscono spontaneamente senza che se ne possa dare una plausibile spiegazione. Per ora. Quando la scienza progredirà anche queste stranezze veranno spiegate. Se vouoi consulta un mi articolo sui miracli, nell’archivio del mi Blog.
        Il nome che le religioni danno a Dio non sarebbe interessante se tutte le religioni prescrivessero le stesse cose. Invece ogni religione afferma che il suo Dio è l’unico vero e se non credi in lui andrai all’inferno. E ognuna prescrive cose diverse e prevede esplicitamente l’inferno per gli infedeli, cioè i fedeli delle altre religioni. Se Dio fosse uno solo non ti pare un comportamento strano?
        Però non hai ancora risposto alla mia domanda: come si chiama il tuo DIO?

    • Io vorrei colloquiare con te e non con Zichichi. Ad ogni modo se nel ragionamento del celebre scienzato che mi hai riportato, tu sostituisci Babbo Natale a Dio, vedrai che arrivi alla stessa conclusione. Non si può dimostrare l’esistenza nè la non esistenza di Babbo Natale con prove scientifiche, bisogna crederlo con la fede. E la fede è un dono di Babbo Natale. E questo tu lo chiami un ragionamento scientifico?

    • La Logica e la Scienza sono cose diverse dalla Ragione e dalla Razionalità. La scienza non può provare nè l’esistenza nè la non esietenza di alcuna divinità. Ma questo non vuol dire che le due affermazioni si equivalgono. E’ chi afferma che esiste una divinità che ne deve fronire le prove, non chi la nega. Se io dovess affermare che esiste la dea Venere sono io che dvrei provare a mia affermazione, non chi la nega.
      La Ragione non riesce a spiegare l’esistenza di Dio tanto è vero che vi crede, come ha ammesso Zichichi da te citato, ricorre alla fede. Tra l’altro affermando che la fede è un dono, quindi a coloro che non hanno avuto il dono nulla si può rimproverare. E credere in una cosa per fede equivale a dire: so che non esiste ma ci credo. Infatti tu non credi che esite il Sole, lo sai, lo vedi. Invece credi che esista Dio perchè non lo vedi, nessuno l’ha mai vsito, non si sa cosa sia nè se ci sia. Lo credi per fede. Ma per fede si può credere in qualsiasi cosa, in qualsiasi divinità. Infatti l’umanità crede in migliaiaia di divinità diverse, per fede.

  75. Ne io e ne te siamo dei scienziati,quindi nturalmente se mi dici dimostrami Dio ti dico quello che riferisce Zichichi di cui naturalmente condivido pienamente il pensiero non solo perche e’ uno scienziato ma anche perche’ il suo discorso secondo me e’ molto chiaro e semplice anche se parla di una materia di cui io ho una conoscienza scolastica…Mi ha colpito molto quando afferma “Dio non e’ un teorema. matematico! E poi fare un atto di fede nel nulla se ci pensi bene e’ veramente ridicolo, altro che babbo natale!. Inoltre paragonare la storia di Babbo natale con l’esistenza di Dio in cui non credono solo i bambini ma anche adulti (e la statistica afferma che sono piu’ i credenti che gli atei nel mondo) mi fa proprio ridere….
    Pero’ nello stesso non ti giudico come tu invece fai con me, perche’ ho capito che tu rifiuti l’esistenza di Dio forse lo fai inconsciamente.Devi essere sincero se avessi questa ” fantomatica e impossibile prova matematica” dell’esistenza di Dio tu Dante ne saresti felice? pensaci bene e dai una risposta sincera…..

  76. Vorrei risponderti, ma sono troppo in subbuglio per una notizia appena giuntami. E’ morto un ragazzo di 18 anni e i genitori, miei amici, mi hanno fatto avere la sua foto con questa scritta: Franceso ora sorride con gli angeli perché Dio lo ama e lo ha voluto con sè.
    Cosa ci si può aspettare da un Dio che uccide suo figlio per futili motivi. Che uccida tutti coloro che ama! Un Dio così non lo vorrei neanche se ci fosse.

    • Va bene mi dispiace, vorra dire che la risposta me la darai nei prossimi giorni.Ti aspetto!!Comunque mi sento in obbligo a rispondere visto che continui testardamente ad incolpare Dio di omicidio, quando ti ho gia spiegato e’cio che dice la chiesa cattolica.Sei un treno e posso continuare a scrivere ore ma a te importa solo prendere la ragione..
      IL male caro mio fa male!! e Dio ha fatto tutto il possibile perche’ i nostri progenitori ubbidisssero e non scegliessero il peccato che li portava alla morte Cosi anche noi basta dare uno sguardo ai giornali e ci accorgiamo che non siamo piu buoni dei nostri progenitori…Dio non ha creato robot ma uomini liberi e a causa della libertà non ha potuto impedire la conseguenza della scelta sbagliata. La scelta sbagliata ovvero il peccato originale ha conseguenze anche sulla salute. Comnque Dio non ha permesso che la morte e il dolore abbiamo l’ultima parola infatti abbiamo un’altra possibilita’ di avere una vita eternamente felice ma e’ una scelta libera .Se tu ad un figlio lo avverti con tanto amore cerchi di convincerlo a non prendere la droga perche gli spieghi che muore ma lui ostinatamente si droga e se ne frega. Cosa fai? lo leghi al letto??Gli educatori e i psicologi spiegano che bisogna rispettare la liberta’ del figlio e aspettare che da solo capisca…
      Secondo il tuo pensiero Dio invece dovrebbe resettere in continuazione la sua volontà e adeguarla alla sua …. praticamente saremmo trattati tutti come macchine da resettare ogni volta che comettiamo un errore!
      Ma ti rendi conto ma e’ meglio la prigione almeno il tuo pensiero rimane libero!
      Quando un ragazzo giovane muore si e’ soliti scrivere frasi come queste Dio la voluto con se…. Ma e’ per rimarcare il grande valore di questo ragazzo , figuriamoci se Dio che e’ amante della vita e’ contento della morte nata dal peccato…..
      Certamente dopo il peccato ci ammaliamo soffriamo e moriamo, ma chi e’ con Dio tutto gli scivola addosso io lo ho sperimentato!

  77. Ma cazzo!! Ma si può essere più masochisti di così? Come accettare quasi come un privilegio, la morte di un ragazzo di 18 anni? Se fossi credente un dio così lo bestemmierei fino settasette volte sette. Altro che angeli… A 18 anni è vietato morire…

  78. Se io sono libero di andare a destra o a sinistra Dio non può punirmi se io decido di andare dalla parte che lui non gradisce. Se io sono costretto a fare quello che vuole lui non sono libero. Se poi mi manda il serpente parlante a sugerirmi di mangiare la mela allora vuol dire che lo ha fatto apposta per farmi sbagliare.
    Io sono sicuro che Eva non avrebbe mai mangiato il frutto proibito senza la tentazione del serpente. Sta qui la cattiveria del tuo Dio.
    Che ancora non mi hai detto come si chiama.

    • Non ha mandato nessun serpente Dio ma ti ho gia risposto che anche il serpente ovvero l’angelo decuduto ha il libero arbitrio … tutti hanno il libero arbitrio, ti sei accorto che lo stai usando anche tu?

  79. Scusa e’ la 3 volta che te lo ripeto! Cerco di fartela capire in modo diverso: Rispondomi a questa domanda :Se un genitore dice al figlio dotato di intelligenza di non andare in un determinato luogo perche’ c’e il burrone ed e’possibile scivolare e morire.Il figlio non ubbidisce va li cade e muore.. Di chi e’ la colpa se e’ morto del figlio o del padre?
    Rispondimi e poi continuiamo il dscorso…..

  80. L’esempio che hai fatto non calza perchè quel padre ha fatto tutto il possibile e non poteva sapere che il figlio sarebbe caduto nel burrone. Dio invece sapeva che Eva avrebbe mangiato la mela e la creazione si sarebbe corrotta, nonostante ciò non ha mosso un dito per evitare il disastro. Poteva benissimo impedire al serpente di tentare Eva, poteva benissimo mandare un angelo a dissuaderla. Non a fatto nulla perchè quello che è successo l’ha voluto. Qualsiasi padre umano, sapendo che il figlio, per seguire il tuo esempio, è in procinto di cadere in un burrone e morire, non lo lascerebbe mai partire. Altro che libero arbitrio! In Dio manca l’amore per l’umanità

    • No!!!non poteva impedire al serpente di tentare eva perche’ anche il serpente ha il libero arbitrio… Dio non ha voluto creare i burattini, ma uomini liberi. Ma nel momento del peccato aveva gia’ un progetto di salvezza per chi lo avrebbe accettato.

      • Ma come puoi dire che Dio non poteva impedire al diavolo di tentare Eva?
        Primo, poteva sconfiggere subito il diavolo una volta per tutte, appena gli si è ribellato. Si dice che lo farà alla fine dei tempi. Forse perchè alla fine dei tempi non ci sarà più nessno a controllare.
        Secondo, quando lo ha voluto, per evitare che succedessero fatti spiacevoli, Dio ha mandato avvertimenti in sogno, ha mandato angeli, ha fatto miracoli (in questo caso poteva mandare una mangusta a mangiare il serpente).
        Se lo vuole a Dio nulla è impossibile!

      • http://www.medjugorjesaccolongo.it/UltimiTempi.htm

        Una delle caratteristiche più importanti dell’ultima tappa della storia umana è il fatto che essa ha Cristo come Capo e come Signore. Prima del compimento della redenzione il mondo, per divina permissione, era sotto il giogo di colui che Gesù nel Vangelo chiama il “principe di questo mondo”, cioè satana. Ottenuto il consenso dell’uomo fin dal paradiso terrestre, il serpente ha tenuto ben stretto il mondo nelle sue spire, trascinando l’umanità, consenziente al male, nelle tenebre e nell’ombra di morte. L’incarnazione segna l’inizio del grande duello, che si concluderà con la vittoria di Cristo risorto. Incomincia dunque una nuova fase della storia umana nella quale Cristo è il “Signore”. Egli detiene tutto il potere non solo nei cieli, ma anche sulla terra. Egli è al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione, perché il Padre tutto ha sottomesso ai suoi piedi (Ef 1,21-22). Cristo risorto è il Signore del cosmo e della storia. Dovremmo dare tutto il significato che merita all’acclamazione liturgica: “Tuo il Regno, tua la potenza e la gloria nei secoli” A volte la potenza del male ci induce a pensare il contrario. Spesso i cristiani, nel momento della prova, sembrano dubitare non solo della potenza, ma persino della presenza di Cristo. In realtà il mondo è suo e sua è la chiave del cuore umano. Quella di Satana è solo una falsa forza. Nulla può resistere alla grazia di Cristo. Egli lascia che il male intessa le sue trame, ma poi le usa per confonderlo. Quando Dio dice “basta!” per il male è finita. Uno dei più nitidi insegnamenti dell’Apocalisse è la supremazia assoluta di Cristo sulle potenze demoniache. I singoli, i gruppi, le nazioni, l’umanità intera sono sotto l’influsso della sua grazia che realizza tutto ciò che vuole. Naturalmente rispetta la libertà umana, ma la sua onnipotenza si manifesta proprio nel raggiungere i fini che si prefigge nel pieno rispetto delle libere scelte degli uomini. San Tommaso d’Aquino sintetizza stupendamente tutto questo, affermando che la volontà di Dio si realizza sempre.

        TEMPI DI MISERICORDIA E DI PERDONO

        Un altro aspetto fondamentale dell’ultima tappa della storia dell’umanità è che su di essa si riversano i fiumi di acqua viva dell’amore di Dio. Con l’Ascensione al cielo di Cristo viene effuso sul mondo lo Spirito Santo. Non si tratta di un evento limitato all’inizio della storia della Chiesa, ma di una Pentecoste permanente che si estende fino alla fine del mondo, quando Cristo consegnerà il Regno al Padre e Dio sarà tutto in tutti. Come all’inizio della sua missione Cristo vide i cieli aprirsi e scendere su di lui lo Spirito, così all’inizio della missione della Chiesa i cieli si aprono e Dio riversa il suo infinito amore mediante il dono dello Spirito Santo. Si tratta di una effusione che continua attraverso i sacramenti della Chiesa e che non cesserà, perché l’amore di Dio per il mondo è irrevocabile. Questa prospettiva deve essere sempre tenuta presente, soprattutto di fronte agli scenari apocalittici che sono tipici di molte sedicenti rivelazioni private riguardo alla fine dei tempi. Non poche parlano di tremendi castighi, di nuovi diluvi di fuoco, di ecatombi atomiche ecc. Nessuno nega che Dio permetta quei castighi che l’uomo si infligge con le sue proprie mani, come ad esempio la guerra e quelle situazioni sofferte di vita che sono causate dai disordini morali. Anche i cataclismi naturali possono essere visti in questa luce. Tuttavia, non si può dimenticare che quello che viviamo è il tempo della misericordia e del perdono e che eventuali castighi in ultima analisi hanno lo scopo di purificare l’umanità e di ricondurla a Dio. Egli, nella sua sapienza e nel suo amore, lascia che l’uomo gusti il calice amaro del male, perché si liberi dall’inganno della seduzione e ritorni al Padre celeste che lo ama. Non pochi cristiani si dimenticano che il vero diluvio del tempo presente è quello della carità di Dio che avvolge l’intero mondo nelle acque dissetanti del suo amore. In cielo abbiamo il Verbo Incarnato, Dio e uomo, nostro amico e fratello, che continuamente intercede per noi e per il mondo. Come si possono alimentare prospettive terrificanti riguardo al futuro se il mondo è amato da un amore infinito, perenne e fedele e Cristo stesso lo regge con scettro di ferro?

        LA PRESENZA DEL MALE

        Il cristiano non può assolutamente dimenticare un dato fondamentale della sua fede: questo mondo è stato redento a caro prezzo e su di esso risplende il sole della divina misericordia. Questa prospettiva di fede necessariamente ottimistica non chiude gli occhi di fronte alla presenza del male. I testi del Nuovo Testamento sono tutti concordi nell’affermare che, benché questo mondo sia stato strappato al Maligno, tuttavia Satana conserva, per permissione divina, la capacità di operare e di nuocere. Infatti, il Regno di Cristo non è ancora realizzato con potenza e gloria grande (Lc 21,27), come avverrà con la seconda venuta. Le potenze demoniache continuano a insidiarlo, come afferma Paolo nel celebre brano della seconda lettera ai Tessalonicesi, dove allude al mistero di iniquità che è in azione (Tess 2,7). Esse sono state vinte dalla Pasqua di Cristo, ma non cessano di insidiare, sedurre e perseguitare i credenti. I testi e le immagini del Nuovo Testamento sull’azione di Satana non lasciano certo tranquilli. Pietro lo raffigura come un leone ruggente, alla continua ricerca di qualcuno da divorare (1Pt 5,8). Giovanni lo paragona a un enorme drago rosso, che, precipitato dal cielo, si avventa contro la donna, il Figlio da lei nato e la sua discendenza, cioè contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù (Apoc 12,1-17). Ne consegue che il tempo che viviamo è di attesa, di vigilanza e di lotta. A questo riguardo il cristiano deve evitare due atteggiamenti fra loro opposti, ma che non corrispondono alla visione di fede. Il primo è quello di chi non tiene conto di questa forza perversa e pervertitrice, che è stata soggiogata da Cristo e alla quale è stato sottratto il potere sul mondo, ma che Dio, nella sua sapienza, lascia ancora agire, finché alla fine della storia verrà rinchiuso nello stagno di fuoco e di zolfo Apoc 20,10). Negare l’azione di Satana nell’ultima tappa della storia che stiamo vivendo, significa allontanarsi radicalmente dalle prospettive del Nuovo Testamento e del Magistero della Chiesa. L’atteggiamento opposto ed ugualmente errato è quello di chi esaspera la potenza e l’azione del Maligno, come se il mondo non fosse sotto il potere di Cristo e il cristiano non lo potesse vincere con la testimonianza della fede. A questo riguardo anche gli scenari più foschi che ci vengono descritti dalla Parola di Dio, soprattutto laddove si descrivono i combattimenti degli ultimi tempi, si concludono tutti con la vittoria di Cristo e dei credenti. Il cristiano, quindi, non sottovaluta i travagli, le lotte, le seduzioni e le tentazioni che contraddistinguono il suo cammino e quello della Chiesa in questo mondo, ma sa che Cristo ha già vinto e che il futuro è nelle sue mani.

        LA VENUTA GLORIOSA DI CRISTO

        L’ultima tappa della storia umana, che è quella che stiamo vivendo, si concluderà con la venuta di Cristo nella gloria. Si tratta di un dato di fede di fondamentale importanza. Non è un caso che la Bibbia si concluda con l’affermazione di Cristo che la sua venuta è imminente. Colui che attesta queste cose dice: Sì, verrò presto! Amen. Vieni, Signore Gesù” (Apoc 22,20). Come la nostra vita individuale si conclude con il giudizio particolare, così il cammino dell’umanità sarà concluso con la venuta di Cristo giudice che, come dice il Credo, verrà a giudicare i vivi e i morti. La venuta di Cristo concluderà la storia del mondo. A questo riguardo occorre segnalare che non mancano sedicenti rivelazioni private che parlano di venute intermedie, in genere inserite in contesti millenaristici. La visione di fede prevede soltanto due venute di Cristo: la prima nell’umiltà della carne e la seconda in potenza e gloria, che coincide con la fine del mondo. Prevedere una venuta di Cristo intermedia, che inaugura un tempo particolare di pace e di prosperità, prima della venuta finale, significa uscire dalla prospettiva della fede così come è esposta autorevolmente nel Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 673-677). Per quanto riguarda la seconda venuta di Cristo occorre ribadire che, secondo la prospettiva del Nuovo Testamento, essa incombe continuamente, anche se non spetta a noi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta (At 1,7). Il cristiano sa che il futuro è nelle mani di Dio e che egli non ne può disporre. Per la storia umana è come per la vita personale: il futuro non ci appartiene. A questo riguardo l’avvertimento di Gesù è perentorio: State pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà (Mt 24,44). Paolo, d’altra parte, in più occasioni ribadisce l’imprevedibilità del momento scelto dal Signore. Anche allora circolavano sedicenti rivelazioni private, come avviene ora; qualcuno pretendeva di conoscere il giorno e l’ora. Vale anche oggi l’invito dell’apostolo: Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: pace e sicurezza, allora, all’improvviso li colpirà la rovina, come le doglie di una donna incinta; e nessuno scamperà (lTess 5,1-3). Parole che rivelano i travagli dei momenti della fine, ma che ribadiscono il carattere improvviso e sconosciuto del momento della venuta del Signore. Il cristiano deve, quindi, diffidare quando supposte rivelazioni private datano la venuta di Cristo nella gloria e la fine del mondo. Non si vuole assolutamente negare la possibilità che Dio riveli il futuro ai suoi santi e ad anime privilegiate. La profezia di Fatima riguardante gli avvenimenti che sarebbero accaduti in questo secolo ha trovato credito nella Chiesa. Ma un conto è la rivelazione di avvenimenti futuri, che non è mai mancata nella storia della Chiesa; e un conto è la rivelazione del giorno della venuta del Signore, che Cristo stesso ha voluto fosse sconosciuta agli uomini: Ecco, allora, se qualcuno vi dirà: ecco, il Cristo è qui, ecco è là, non ci credete; perché sorgeranno falsi cristi e falsi Profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti…. Quanto poi a quel giorno o a quell’ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e neppure il Figlio, ma solo il Padre (Mc 13,21-32). Ciò non toglie che il cristiano debba discernere i segni dei tempi e fare le sue riflessioni. Ma poi di fronte all’interrogativo: “siamo dunque alla fine dei tempi?”, la sua risposta non può che essere quella di Paolo VI: Non lo sapremo mai!

        IL RICONOSCIMENTO DI ISRAELE

        La riflessione sulla seconda venuta di Cristo è molto intensa in tutte le pagine del Nuovo Testamento. Ad essa dobbiamo un affresco che descrive il pellegrinaggio della Chiesa in questa fase ultima della storia, come i travagli che essa dovrà affrontare nel momento conclusivo di questa tappa, quando le forze del male scateneranno l’ultima e più tremenda offensiva. Ma è a Paolo che dobbiamo una meditazione di grande spessore teologico, grazie alla quale possiamo in un certo senso cogliere nella storia un segno che la seconda venuta di Cristo è sul punto di realizzarsi. Infatti, secondo l’apostolo, la venuta del Messia glorioso è sospesa in ogni momento della storia al riconoscimento di lui da parte di tutto Israele. L’intero capitolo undicesimo della Lettera ai Romani è una profonda riflessione sul ruolo di Israele nella storia della salvezza. Secondo Paolo il popolo eletto ha una funzione da svolgere proprio in vista della fine dei tempi: Se, infatti, il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione se non una resurrezione dai morti? (Rom 11,15). Una parte del popolo eletto, osserva Paolo con rincrescimento, si è indurita nell’incredulità verso Gesù. Tuttavia questo rifiuto nel disegno misericordioso di Dio ha ottenuto la grazia della redenzione. Ora, se la negazione ha fruttato al mondo la salvezza, l’accoglimento che cosa significa se non che il mondo entra nella gloria di Cristo risorto? In altre parole, il riconoscimento di Cristo come il Messia e il Signore da parte del popolo ebraico significa che la storia umana è pervenuta alla conclusione. Si tratta di un convincimento di fede ben radicato nella prima comunità cristiana. Pietro, ancora prima di Paolo, lo adombra nel suo discorso agli Ebrei di Gerusalemme dopo la Pentecoste: Pentitevi dunque e cambiate vita perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. Egli dev’essere accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall’antichità, per bocca dei suoi santi profeti (At 3,19-21). C’è da chiedersi da dove abbia origine questa convinzione di fede della Chiesa apostolica, secondo la quale la seconda venuta di Cristo è strettamente legata alla conversione di tutto Israele. Il ragionevole pensare che la fonte originaria sia la parola stessa di Gesù. Infatti un accenno ben preciso in questo senso lo troviamo nei Vangeli, quando Gesù, meditando sul rifiuto di Gerusalemme, preannuncia la distruzione del tempio, a sua volta segno profetico dei dolori della fine dei tempi: Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco: la vostra casa sarà lasciata deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più finché non direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! (Mt 23,37-39). Possiamo quindi concludere che nella visione cattolica della fine dei tempi la venuta di Cristo nella gloria è strettamente legata alla sua accettazione da parte di Israele. È lecito, dunque, affermare che prima della conversione di Israele non ci sarà la fine del mondo? A questo riguardo così si esprime il Catechismo della Chiesa cattolica: “La partecipazione totale degli Ebrei alla salvezza messianica, a seguito della partecipazione totale dei pagani (Rom 11, 25), permetterà al popolo di Dio di arrivare alla piena maturità di Cristo, nella quale Dio sarà tutto in tutti” (n. 674). Questo significa che non è possibile ipotizzare la conclusione della storia con la venuta di Cristo giudice senza la sua accettazione da parte dell’intero Israele. Il sì di Maria ha reso possibile la prima venuta nell’umiltà della carne. Il sì di Israele renderà possibile la seconda venuta con potenza e gloria.

        I TEMPI DELLA FINE

        Abbiamo chiamato “ultimi tempi” la fase della storia umana che stiamo vivendo e che comprende l’arco di tempo che va dall’Ascensione alla parusia. Non sappiamo quanto durerà questa fase definitiva della storia, nella quale agli uomini è offerta la grazia della salvezza. Teniamo presente che la tappa precedente, quella dell’attesa, dopo la caduta originaria e la cacciata dei progenitori dal paradiso terrestre, è durata un periodo di tempo lunghissimo, computabile a centinaia di migliaia di anni. Dio non ha le nostre frette e davanti a lui un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. D’altra parte, soggiunge Pietro, il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiamo modo di pentirsi. Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terrà con quanto c’è in essa sarà distrutta (2Pt 3,8-10). È certo quindi che questo mondo finirà, come d’altra parte la scienza ci assicura almeno per quanto riguarda il nostro pianeta. Non sappiamo quando. Ma, come vedete, il clima di attesa e di vigilanza può avere dinnanzi a sé tempi interminabili. Le misure di Dio non sono le nostre. Un attesa della prima venuta è stata lunghissima. Come si può escludere che l’attesa della seconda venuta si protragga ancora di più? La rivelazione divina, che esclude qualsiasi indicazione sul giorno e sull’ora, non si limita a subordinare la venuta del Signore alla conversione di tutto Israele, ma la colloca in un contesto ben preciso. È la stessa parola di Cristo a designare scenari inquietanti. I tempi della fine, cioè i giorni che precedono immediatamente la seconda venuta, saranno caratterizzati da una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. Al riguardo Gesù si chiede: Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? (Lc 18,8). Frase misteriosa, il cui senso immediato non può assolutamente sfuggirci. Solo un “piccolo gregge” persevererà nella fede fino alla fine e attenderà la venuta del Signore, mentre la maggior parte degli uomini, compresi molti credenti, avrà perso la fede. In un altro contesto Gesù all’eclissi della fede aggiunge il raffreddamento della carità. Infatti non è possibile smarrire l’una senza perdere anche l’altra. Parlando dei “dolori” della fine così si esprime: “Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà, ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato” (Mt 24, 11). Gesù, come vedete, colloca la fine del mondo in un contesto di grande apostasia dalla fede. In un mondo in cui il Vangelo del Regno è stato annunziato in ogni parte della terra (cfr. Mt 24,14) si consumerà il rifiuto del cristianesimo da parte di molti che vi avevano aderito. È in questo clima di tradimento che si colloca la venuta di Cristo giudice.

        L’ULTIMA PROVA DELLA CHIESA

        Sulla scia della parola di Cristo gli apostoli, in particolare Paolo e Giovanni, precisano ulteriormente le caratteristiche dell’ultima e più grave prova che la Chiesa dovrà affrontare, prima di incontrare il suo Signore. Il testo più sconvolgente al riguardo è quello della 20 lettera ai Tessalonicesi: “Ora vi Preghiamo fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra quasi che il giorno del Signore sia imminente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l’apostasia e dovrà essere rivelato l’uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s’innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio. Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. Solo allora sarà rilevato l’empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all’apparire della sua venuta, l’iniquo, la cui venuta avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina, perché non hanno accolto l’amore della verità per essere salvi” (2,1-12). Secondo Paolo la grande apostasia della fine dei tempi sarà causata da un personaggio che si presenta come il nemico di Dio per eccellenza e che fa da strumento all’azione di Satana, che gli comunica un potere sovrumano, un po’ come lo spirito del Cristo si comunica ai cristiani. È contrassegnato da tre nomi. È “l’uomo dell’empietà”, “il figlio della perdizione”, cioè l’uomo destinato a perdersi, e “l’avversario di Dio”. Appare chiaramente come un essere personale, che si manifesterà nei tempi della fine, mentre Satana, di cui è lo strumento, agisce fin da ora nel “mistero”, esercitando contro i credenti un potere persecutorio e seduttore, come d’altra parte afferma Giovanni nell’Apocalisse quando evoca la bestia simile a una pantera e quella simile a un agnello (cfr Apoc 13,1-18). Paolo attribuisce il ritardo della parusìa a qualche cosa o a qualcuno che impedisce la manifestazione dell’Anticristo, la quale deve precedere la parusia stessa. Non sappiamo di che cosa si tratti, nonostante le moltissime ipotesi al riguardo. È importante sottolineare che comunque il mistero dell’iniquità è già all’opera ed è da questa sua attività che viene suscitata l’apostasia. Una volta tolto l’ostacolo, l’Anticristo entrerà in scena e agirà apertamente. Nel momento culminante della sua ascesa ci sarà l’avvento di Cristo giudice che lo annienterà. Non dobbiamo pensare che questo scenario sia esclusivo dei tempi della fine. In quel momento ci sarà la massima “impostura religiosa” e quindi l’avvento della persona stessa dell’Anticristo. Tuttavia nel corso di tutta la storia della Chiesa il mistero dell’iniquità non cesserà di agire con le armi della persecuzione e della seduzione. Al riguardo è assai istruttivo un testo di Giovanni: Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’Anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi. Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’Anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio (lGv 2,18-22). Par di comprendere che l’intero arco di tempo che va dalla prima alla seconda venuta di Cristo sarà sottoposto alla seduzione e alla persecuzione. Ogni generazione avrà a che fare con le innumerevoli “epifanie” del mistero di iniquità. I falsi cristi e i falsi profeti, come i persecutori, accompagneranno l’intero pellegrinaggio della Chiesa. È Gesù stesso a profetizzarlo: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi (Gv 15,20). Ogni epoca quindi può fare da sfondo a situazioni e a personaggi che sono come l’anticipo del dramma dei tempi della fine. A questo riguardo è molto istruttivo il libro dell’Apocalisse. Esso da una parte descrive lo scenario in cui si colloca la grande prova finale e in questo senso è un libro rivolto al futuro. Ma nel medesimo tempo, medita su eventi già trascorsi e vissuti dalla comunità cristiana, come le persecuzioni di Nerone e Domiziano. Questi avvenimenti sono visti come la profezia del dramma finale. La medesima prospettiva la troviamo nei Vangeli. Gesù certamente tratteggia lo scenario dei tempi della fine nel suo discorso escatologico. Tuttavia egli vede nell’imminente distruzione di Gerusalemme come una anticipazione profetica dei dolori della fine. Che cosa comportano queste indicazioni? Esse sono un invito per ogni generazione cristiana a vegliare e a pregare. Solo l’ultima generazione vedrà i tempi dell’Anticristo e della prova suprema, ma tutte le altre avranno ugualmente a che fare con il mistero di iniquità e le sue manifestazioni. I cristiani non sono del mondo ed ogni generazione dovrà sopportarne l’odio. C’è forse qualche momento della storia passata della Chiesa in cui Satana, l’Anticristo per eccellenza, non abbia tentato di sedurla e di annientala? In un certo senso ogni generazione ha i suoi anticristi, anche se vanno visti come precursori e anticipatori della prova finale, quando si manifesterà l’uomo iniquo per eccellenza.

        LA MASSIMA IMPOSTURA

        Finora abbiamo seguito molto da vicino i testi biblici, su cui, nel corso dei secoli, si è esercitata la riflessione della Chiesa. È opportuno ora vedere quale lettura ne dà il Catechismo della Chiesa cattolica, che su questo punto offre spunti di grande interesse. Le parole chiave del Nuovo Testamento che descrivono l’azione satanica contro la Chiesa in tutto il corso della sua storia, ma in modo speciale nei tempi della fine, sono “la persecuzione” e la “seduzione A questi due aspetti dell’attività del dragone rosso corrispondono le due bestie dell’Apocalisse. Il Catechismo della Chiesa cattolica dà un contributo importante per approfondire questi due elementi. In che cosa consiste la seduzione che troverà la massima espressione all’apparizione dell’Anticristo? Sappiamo che il Nuovo Testamento a questo riguardo fa riferimento ai falsi profeti, che presentano la menzogna sotto forma di verità, negando in modo particolare che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio (1 Gv 2,22). Il Catechismo della Chiesa cattolica, con una terminologia originale, parla di impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’AntiCristo, cioè di uno pseudo – messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne (n. 675). Il significato di questo testo è ampiamente approfondito dal romanzo di Benson e questo è certamente un merito non piccolo dell’Autore. Si tratta di un rifiuto radicale non solo della Chiesa e di Cristo, ma di Dio stesso. L’uomo si pone al posto di Dio, arbitro della propria vita, del bene e del male, del suo destino. L’uomo, cioè, vuole costruire un mondo senza Dio risolvendo tutti i problemi fondamentali dell’esistenza con le proprie forze. In questo contesto l’Anticristo è colui che incarna lo spirito e il progetto di un mondo che, eliminato Dio, deifica se stesso e pone se stesso come assoluto. C’è da chiedersi quali radici bibliche abbia questa interpretazione della seduzione finale a cui la Chiesa sarà sottoposta. Naturalmente, al primo posto stanno i testi di Paolo, che descrive i tempi della fine come quelli in cui il mondo penserà di essere riuscito a darsi pace e sicurezza (1 Tess 5,3), grazie all’uomo iniquo che per questi successi, ottenuti con la forza di Satana, si siederà nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio (2Tess 2,4). Sullo sfondo, però, c’è un preciso accostamento fra le prove che Cristo stesso ha dovuto subire e quelle che la Chiesa dovrà necessariamente affrontare nel corso della sua storia, in modo particolare negli ultimi tempi. I Vangeli ci riferiscono che fin dall’inizio il tentatore ha cercato di indirizzare Cristo sulle vie di un falso messianismo, basato sulla capacità di cambiare le pietre in pane, di incantare le folle con la potenza dei miracolo e di dominare il mondo con gli strumenti del potere politico. Questa tentazione che Cristo ha respinto, abbracciando la croce, verrà riproposta alla Chiesa nel corso del suo pellegrinaggio e in modo particolare nei tempi finali. Quanti resisteranno al potere d’incanto di questo messianismo secolarizzato, che già il papa Pio XI aveva giudicato intrinsecamente perverso? Molti saranno certamente sedotti, perdendo la fede e lasciandosi raffreddare nella carità soprannaturale. Non si può negare che “l’impostura religiosa” di cui parla il Catechismo della Chiesa cattolica sia una caratteristica distintiva del nostro tempo. Gli ultimi secoli hanno visto il montare della religione umanitaria e il tentativo dell’uomo di realizzare la salvezza attraverso forme politiche di messianismo secolarizzato. L’illusione di costruire il “paradiso in terra”, senza Dio e con le proprie forze, è dura a morire. Tramontati i messianismi di marca politica, ne sorgono altri, non meno subdoli, che illudono l’uomo di essere in grado di divenire il padrone del mondo e della vita. D’altra parte per la prima volta nélla storia dell’umanità l’ateismo è divenuto un fenomeno di massa e gli uomini pensano di costruire l’avvenire con le proprie risorse, senza curarsi di Dio e della legge morale. Quanti abbandonano la fede e l’impostazione cristiana della vita, nell’illusione di trovare nel mondo la soluzione dei problemi della propria esistenza! Siamo dunque nel clima caratteristico dei tempi della fine? Impossibile dirlo. Infatti quella del nostro tempo, potrebbe essere una manifestazione rilevante della seduzione anticristica, ma come si potrà essere certi che ci troviamo di fronte “alla massima impostura religiosa”, quella appunto dell ‘Anticristo? In fondo non è poi così importante sapere se l’ora della venuta del Figlio dell’uomo è ormai giunta. Nessuno potrà esserne certo se non nel momento in cui apparirà come una folgore che viene da oriente e brilla fino a occidente (Mt 24,27). Soltanto quando lo vedremo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria e gli angeli con una grande tromba raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, solo allora avremo la certezza che l’ora è giunta. Prima saranno necessari il discernimento della fede e la forza della testimonianza fino al martirio. Molti nel passato, a incominciare dai primi cristiani, hanno pensato che la loro prova fosse quella finale; ma così non è stato. Nessuno potra mai sapere con certezza se la tribolazione che una generazione è chiamata a vivere è quella finale.

        LA PASSIONE DELLA CHIESA

        Il Catechismo della Chiesa cattolica offre spunti di riflessione molto convincenti anche per quanto riguarda l’altro aspetto della prova finale della Chiesa, che è appunto la persecuzione. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una dimensione che accompagna il popolo di Dio lungo tutto il corso del suo pellegrinaggio terreno. Gesù non lascia nessuna speranza alle prospettive di un cristianesimo ben adagiato nel mondo. Al riguardo afferma: Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome (Lc 1,12). La prospettiva del martirio, nel senso profondo di testimonianza fino al dono della vita, fa parte dell’esistenza cristiana normale. Tuttavia questa possibilità diverrà molto concreta per tutta la Chiesa nei tempi della fine. Le teorie millenaristiche hanno stimolato la riflessione della Chiesa per quanto riguarda l’ultimo tratto del suo cammino su questa terra. Non sarà una marcia trionfale, come appunto il millenarismo sembra insinuare, ma piuttosto il cammino della croce, che avrà il suo epilogo sul Calvario. In questo la Chiesa è chiamata a far rivivere in se stessa il mistero pasquale di Cristo. A questo riguardo il Catechismo della Chiesa cattolica si esprime in termini impressionanti: La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Resurrezione (n.677). Il Catechismo parte da un presupposto teologico indiscutibile. La Chiesa è il prolungamento nella storia del mistero di Cristo e le membra del corpo mistico sono chiamate a far rivivere in se stesse l’esistenza di colui che ne è il Capo. La vita pubblica di Gesù è stata contrassegnata dalla predicazione, dalla testimonianza, dalla tentazione e dalla persecuzione. Così sarà il percorso della Chiesa sulle strade della storia. Tuttavia la conclusione della vita di Gesù ha visto il suo ingresso nel mistero dell’immane sofferenza, fino alla morte in croce, nell’ignominia e nell’ abbandono. Quando tutto sembrava finito e le forze del male assaporavano la vittoria definitiva, ecco l’intervento dell’onnipotenza divina che sconfigge il potere delle tenebre ed eleva nel fulgore della gloria colui che il mondo aveva sperato di eliminare. Allo stesso modo la Chiesa nella fase conclusiva del suo pellegrinaggio sarà chiamata a rivivere in se stessa la Passione di Cristo, per approdare poi alla gloria della parusìa. Come Cristo essa farà l’esperienza dell’angoscia del Getzemani, sarà tradita, abbandonata da tanti dei suoi, schiaffeggiata, derisa, flagellata e infine condannata a morte e crocifissa. Quando il mondo penserà di aver raggiunto lo scopo di eliminarla dalla faccia della terra, quando si appresterà a cantare vittoria, in quel momento apparirà sulle nubi del cielo il vero padrone del mondo, che introdurrà la Chiesa nella gloria divina della Resurrezione. Contrariamente alle prospettive del millenarismo e a una certa mentalità trionfalista il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa, secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male, che farà discendere dal cielo la sua Sposa (CCCn. 677). Infatti il mondo seguirà il dragone e le due bestie e ad essi presterà adorazione: Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia… L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello immolato” (Apoc 13,3-8). Non poche “rivelazioni private” danno un’interpretazione letterale al Regno dei mille anni di cui parla l’Apocalisse. Perfino autori come Soloviev e Maria Valtorta adottano uno schema apocalittico che pone la manifestazione dell’Anticristo prima del Regno dei mille anni, al termine dei quali collocano l’ultimo scatenamento delle forze del male e quindi la parusia. La Chiesa non ha mai adottato questa prospettiva e, come abbiamo ampiamente illustrato, pone l’Anticristo nel contesto della massima impostura religiosa che precederà i tempi della fine e la venuta di Cristo nella gloria. Come va dunque interpretato il Regno dei mille anni, ampiamente illustrato nell’Apocalisse? “Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo, con la chiave dell’Abisso e una gran catena in mano. Afferrò il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, satana, e lo incatenò per mille anni. (…) Vidi anche le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e quanti non avevano adorato la bestia. (…) Essi ripresero vita e regnarono con Cristo mille anni’ (Apoc 20,1-6). Questo testo, interpretato letteralmente, ha portato fuori dalla prospettiva della fede più di un autore. In realtà qui Giovanni ha appena finito di descrivere la grande persecuzione della Chiesa, prima con Nerone e poi con Domiziano. Egli incoraggia i cristiani dicendo loro che, dopo la persecuzione, Dio concederà un periodo di pace e di rinnovamento della Chiesa. Anche la resurrezione dei martiri va intesa simbolicamente, come il persistere della loro presenza spirituale nel cammino di ripresa della Chiesa. Questa interpretazione è assolutamente corretta sotto il profilo teologico. Il pellegrinaggio della Chiesa ha momenti in cui il dragone infierisce con la seduzione e la persecuzione e altri in cui Dio concede pace e tranquillità. Questo avviene per la verità anche sul piano individuale. Guai a noi se Dio permettesse al demonio di attaccarci continuamente! Questo, però, non significa che la tentazione sia scomparsa dall’orizzonte della nostra vita, ma semplicemente che la sapienza di Dio ne dosa l’intensità e la pericolosità. Allo stesso modo il “mistero di iniquità” opera contro la Chiesa negli ambiti della permissione divina, che prevede per il popolo di Dio in cammino l’alternarsi di momenti di grande prova con altri di serenità. Tuttavia non vi è dubbio che alla fine vi sarà uno scatenarsi incontenibile del potere delle tenebre, come mai era accaduto prima. È il momento della massima impostura e dell’Anticristo, della battaglia finale e del trionfo di Dio sulla rivolta del male: Quando i mille anni saranno compiuti (cioè dopo un tempo di pace che Dio ha concesso alla sua Chiesa), satana verrà liberato dal suo carcere (cioè Dio gli permetterà di scatenare l’attacco finale) e uscirà per sedurre le nazioni ai quattro punti della terra, Gog e Magog, per adunarli per la guerra: il loro numero sarà come la sabbia del mare. Marciarono su tutta la superficie della terra e cinsero d’assedio l’accampamento dei santi e la città diletta. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e Il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli (Apoc 20,7-10). Questo celebre testo, completato con quello di Paolo nella 20 lettera ai Tessalonicesi, manda un messaggio molto preciso. Quando la “massima impostura” sembrerà avere il sopravvento e la distruzione della Chiesa apparirà imminente e inevitabile, quando il mistero di iniquità si manifesterà nell’Anticristo, perché ormai non è più trattenuto, quando la Chiesa avrà bevuto fino all’ultima goccia il calice della Passione del suo Signore, allora il trionfo di Dio sulle forze del male prenderà la forma dell’ultimo Giudizio, quello universale, mentre la Chiesa scenderà dal cielo, pronta come una sposa adorna per il suo sposo (cfr Apoc 20,11-21,1-2). Possiamo naturalmente chiederci: si stanno preparando i tempi della grande persecuzione e dello scatenamento delle forze del male? A questo riguardo non si può dare una risposta certa. Ogni epoca vede dispiegarsi contro la Chiesa l’opera di seduzione e di persecuzione da parte del mistero di iniquità. In alcuni momenti è particolarmente intensa, in altri invece il mondo sembra voler ritornare a Dio. Per ogni generazione, come per ogni persona, l’unica cosa veramente importante è uscirne con la palma della vittoria, perché in fondo questo è ciò che conta.

        LE FORZE DELL’INFERNO NON PREVARRANNO

        Ciò che noi sappiamo sui tempi della fine, perché Dio ce lo ha rivelato, è quanto abbiamo sinteticamente esposto partendo dai testi biblici e dall’interpretazione che la Chiesa ha dato ad essi, soprattutto nel Catechismo della Chiesa cattolica, che riassume al riguardo una riflessione bimillenaria. Nessuna “rivelazione privata” potrà né modificare né sostituire quanto è ormai una dottrina consolidata del Magistero. Anche eventuali nuovi particolari apportati dalle “rivelazioni private” non potranno certo avere la forza e l’autorevolezza dell’insegnamento ufficiale. Al cristiano, per potersi convenientemente orientare, basta questo: arrischiarsi su altri terreni può essere fuorviante. Sulla fine dei tempi non mancano “rivelazioni private” anche di santi, come Santa Ildegonda (1186), Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179) e Santa Brigida (1303-1383). La Chiesa, riconoscendo la santità delle persone, non si esprime sulla natura delle “rivelazioni private”, purché si conservino nell’ambito della retta dottrina. Anche noi le possiamo prendere in considerazione, purché compatibili con il quadro della fede. A questo riguardo però è necessaria un’opera di prudente discernimento. Certe supposte rivelazioni da parte di Gesù o della Madonna, che circolano in ambiente cattolico, lasciano al riguardo piuttosto perplessi. Alimentano fra il popolo semplice la leggenda dell’Anticristo che siederebbe addirittura sulla cattedra di Pietro o negli immediati dintorni. Anche il tema della corruzione della Chiesa è talmente esasperato che ci chiediamo se queste sedicenti rivelazioni prodotte in ambito cattolico non riecheggino piuttosto motivi cari alle sette di tutte le epoche. Non vi è dubbio che i testi biblici alludano alla perdita della fede e al raffreddamento della carità nei tempi che precedono la fine e che quindi molti saranno i seguaci dell’Anticristo che avranno tradito la Chiesa. Ma né la persecuzione né la seduzione potranno intaccare la sede di Pietro e il collegio apostolico a lui unito, anche se potrà esserci la defezione di qualche singolo membro. La promessa di Cristo: Le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa, conserva tutto il suo valore fino alla fine della storia.

        SONO GIUNTI I TEMPI DELLA FINE?

        Dopo questa schematica esposizione della dottrina cattolica sulla fine dei tempi è lecito porsi la domanda che non pochi, al mutar di millennio, spontaneamente si pongono: “Sono arrivati i tempi della fine?”. A questo riguardo occorre innanzitutto tener presente un dato certo della dottrina della fede e cioè che la venuta del Messia glorioso è sospesa in ogni momento della storia al riconoscimento di lui da parte di “tutto Israele” (CCC n. 674). Prima del riconoscimento di Cristo da parte del popolo ebraico non si può parlare di fine del mondo. Resta certamente un compito fondamentale per ogni generazione cristiana smascherare l’impostura religiosa ordita instancabilmente dal mistero di iniquità. Ogni epoca in fondo vive in anticipo, sia pure con minor intensità, il dramma della fine. Il nostro tempo ha visto una grande tribolazione e sta vivendo una “grande impostura”. Il vero problema è come uscirne vittoriosi e fortificati. Il Magistero ecclesiastico, che guida la navicella di Pietro fra i marosi della storia, ci invita a guardare al futuro con gli occhi della speranza. Secondo un concetto caro al Santo Padre, la Chiesa si trova ancora soltanto agli inizi della evangelizzazione del mondo. Lungi dall’accarezzare scenari foschi, il papa indica come meta immediata del cammino della Chiesa la celebrazione del grande Giubileo, avvenimento di intensa letizia per il compleanno due volte millenario di Cristo. Il popolo di Dio è invitato a camminare verso il futuro con spirito penitenziale, unito alla fiducia e a sentimenti di riconoscenza. Non si vede come le profezie di sventura e di grandi tribolazioni possano essere compatibili con questo clima. Quando i tempi tremendi della massima impostura e della grande tribolazione saranno venuti, Dio non mancherà di dare la luce del discernimento a chi avrà posto a capo della sua Chiesa.

        IL SEGRETO

        DI FATIMA

        PRIMA E SECONDA PARTE DEL “SEGRETO”

        nella redazione fattane da Suor Lucia nella “terza memoria” del 31 agosto 1941, destinata al vescovo di Leiria-Fatima (testo originale) (traduzione) Dovrò, perciò parlare un po’ del segreto e rispondere al primo punto interrogativo. Cos’è il segreto. Mi pare di poterlo dire, perché dal Cielo ne ho già il permesso. I rappresentanti di Dio in terra mi hanno pure autorizzata, varie volte in varie lettere, una delle quali credo sia conservata dall’Ecc. V Rev.ma, quella del P. Giuseppe Bernardo Gonçalves, nella quale mi ordina di scrivere al Santo Padre. Uno dei punti che mi indica, è la rivelazione del segreto. Qualcosa ho detto, ma per non allungare troppo quello scritto, che doveva essere breve, mi limitai all’indispensabile lasciando a Dio l’opportunità d’un momento più favorevole. Ho già esposto nel secondo scritto, il dubbio che mi tormentò dal 13 giugno al 13 luglio, e che in quest’apparizione svanì. Bene. Il segreto consta di tre cose distinte, due delle quali sto per rivelare. “La prima dunque, fu la visione dell’inferno. La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sotto terra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona Madre del Cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in Cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore. In seguito, alzammo gli occhi alla Madonna che ci disse con bontà e tristezza: “Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace”.

        TERZA PARTE DEL “SEGRETO” (testo originale-traduzione)

        “La terza parte del segreto rivelato il 13 luglio 1917 nella Cova di Iria-Fatima. Scrivo in atto di obbedienza a Voi mio Dio, che me lo comandate per mezzo di sua Ecc.za Reira il Signor Vescovo di Leiria e della Vostra e mia Santissima Madre. Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un annaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”. Fonte:http://profezie3m.altervista.org/prof_3m1.htm

  81. Lasciamo il libero arbitrio, sul quale è impossibile un accordo, e parliamo della creazione, secondo la Bibbia. Ti ricordo, però, che per la scienza il nostro universo è iniziato 13,7 miliardi di anni fa e noi siamo sorti per evoluzione da altre specie, come tutti gli esseri viventi su questa terra.
    Secondo la Bibbia invece l’uomo è stato crato da Dio circa sette mila anni fa, evoluto così com’è oggi, diverso e superiore a tutti gli altri esseri viventi, fatto a Sua somiglianza. Poi lo messo in Eden dove stava benissimo ma gli ha proibito di mangiare i frutti di due alberi: un era l’albero della conoscenza del bene e del male, l’altro era l’albero che dava la vita eterna. Eva mangiò dall’albero della conoscenza del bene e del male, Dio se ne accorse e la scacciò da Eden per impedirgli di mangiare anche dall’albero che donava l’immortalità, perchè se ne avesse mangiato l’uomo sarebbe diventato come Dio.
    Non vedi, cara amica, che questo racconto fantastico serviva solo a dare una spiegazione, tre mila anni fa, con le scarse conoscenze scientifiche di allora, all’esistenza dell’uomo, a giustificare la sua diversità dagli animali, a spiegare insomma da dove veniamo, chi siamo e dove andiamo?
    Oggi non è necessario ricorrere a Dio per spiegare l’origine del mondo (il Big Bang), nè chi siamo (un animale evolutosi dagli altri animali), nè dove andiamo (andremo dove la scienza, non i miti, ci porterà).

  82. http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/bibbia%20per%20ragazzi.htm

    I PRIMI ESSERI UMANI

    I primi esseri umani, rappresentati da Adamo ed Eva, vivono sulla terra sostanzialmente felici. La terra produce spontaneamente i suoi frutti. Gli uo­mini sono pochi e c’è cibo in abbondanza per tut­ti: basta raccogliere i frutti degli alberi e le bacche dai cespugli. L’uomo non è ancora diventato un agricoltore e non ha bisogno di coltivare la terra per nutrirsi. Con la sua intelligenza e la sua volontà, l’uomo diventa sempre più evoluto. Scopre e utilizza il fuoco, lavora la pietra e si costruisce degli utensili, addomestica alcune specie di animali e diventa pa­store. Insomma non gli manca nulla per sentirsi pienamente realizzato. Le sue esigenze fondamen­tali possono essere soddisfatte. La morte stessa è considerata un fatto naturale che non spaventa l’uomo. Egli ha la profonda con­vinzione che la morte non rappresenta la fine di tutto. L’uomo primitivo considera i defunti come viventi in un’altra dimensione, in una condizione probabilmente più felice di quella sperimentata su questa terra. Ma soprattutto i primi uomini, rappresentati da Adamo ed Eva prima del peccato, sono in armonia con se stessi, con i loro simili, con la natura tutta e in particolare con gli animali. Si sentono protetti, amati dal loro Creatore.

    La dipendenza dal Creatore

    Tuttavia l’uomo non può considerarsi il padro­ne assoluto del creato e neppure il padrone assoluto di se stesso. L’uomo è pur sempre una creatura limitata, bisognosa di tante cose, una creatura che dipende, come tutte le altre, dal Creatore. Ma di­versamente dagli altri esseri viventi, che seguono necessariamente le leggi della natura, l’uomo è li­bero. Dio ha voluto l’uomo responsabile dei suoi atti. L’uomo può scegliere di fare il bene o di fare il male. Scegliere il bene significa fare ciò che Dio ha stabilito per la felicità dello stesso uomo. L’uomo sceglie la felicità quando segue liberamente le leggi che Dio ha posto nel suo cuore. L’uomo non deve uccidere i propri simili, l’uomo non deve odiare, non deve danneggiare in nessun modo gli altri. L’uomo soprattutto deve rispettare Dio e ricono­scerlo come suo Creatore. Non come uno schiavo che obbedisce ad un padrone, ma come un figlio che ama il padre. Solo obbedendo volontariamente a Dio l’uomo può realizzarsi pienamente, può essere felice.

    La conoscenza del bene e del male

    La Bibbia per descrivere la condizione dei pri­mi uomini e la loro dipendenza dal Creatore, ado­pera ancora un linguaggio simbolico. Dio – dice la Bibbia – pone l’uomo in un giar­dino perché lo coltivi e lo custodisca. Poi Dio dà all’uomo questo comando: – Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti. Con questa proibizione Dio vuol far capire al­l’uomo che non deve ritenersi il padrone assoluto di tutto. L’uomo deve riconoscere i propri limiti, deve accettare la dipendenza dal suo Creatore. La pianta che la Bibbia chiama «della cono­scenza del bene e del male» raffigura il limite inva­licabile della libertà dell’uomo. L’uomo non è libe­ro di decidere ciò che è bene e ciò che è male. Questa decisione spetta solo a Dio. Solo Dio infatti può sapere ciò che è bene e ciò che è male per l’uomo. Dio è il creatore dell’uomo e solo lui conosce ciò che può giovare alla sua creatura e ciò che può nuocerle. Mangiare i frutti della pianta della conoscenza del bene e del male significa comportarsi senza te­ner conto della volontà espressa di Dio. Un bambino non può decidere da solo ciò che gli farà bene o ciò che lo danneggerà. Dio chiede all’uomo non che rimanga un bambino, ma che si fidi di lui come un bambino si fida della propria madre e del proprio padre.

    La disobbedienza dell’uomo

    L’uomo ha coscienza dei propri limiti. Capisce che non può essere arbitro di se stesso, né giudice degli altri. L’uomo non può fare il male e poi as­solversi da solo. Non può sempre giustificarsi. Tuttavia l’uomo non accetta questi condiziona­menti. Non tiene conto del divieto di Dio di man­giare i frutti dell’albero della conoscenza del bene e del male. L’uomo non vuole dipendere da Dio, vuole progettarsi in proprio. Intende la protezione di Dio come un’umiliazione. Prima di ribellarsi a Dio, l’uomo lotta dentro di sé. Il fare a meno di Dio per certi aspetti lo spa­venta, per altri lo affascina. Ribellarsi a Dio… di­ventare come lui… poter decidere da soli senza leg­gi da rispettare o limiti da ammettere… La tentazione di mangiare i frutti proibiti, di diventare arbitro delle proprie azioni, di stabilire da solo ciò che è bene e ciò che è male, è sempre più forte… È come se qualcuno dentro l’uomo gli suggerisca con voce suadente: – Cogli quel frutto… mangialo… diventerai come Dio… i tuoi occhi finalmente si apriranno… Queste tentazioni che sono dentro il cuore del­l’uomo, vengono ancora descritte nella Bibbia con un linguaggio simbolico. Le tentazioni vengono proposte all’uomo da un animale che ha suscitato sempre nell’uomo un cer­to ribrezzo: il serpente. Il serpente, viscido e si­nuoso, adorato presso alcuni popoli antichi come una divinità, rappresenta per la Bibbia lo spirito del male, tutto ciò che si oppone in qualche modo a Dio. Alla scena della ribellione partecipano dunque il serpente, la donna e l’uomo. Ognuno dei tre protagonisti ha una parte di responsabilità in que­sto peccato delle origini. Il serpente suggerisce alla donna di mangiare il frutto proibito. La donna prima prospetta al tenta­tore la proibizione di Dio, poi si lascia convincere e morde il frutto. In seguito anche Adamo è trasci­nato nel peccato. Ma la prospettiva presentata dal serpente è un inganno. I primi uomini si rendono subito conto che senza Dio si sta male. Senza Dio si hanno le idee confuse, si diventa nemici degli altri uomini. Il peccato è come un tornare indietro, un ripiom­bare nel caos, nel disordine. L’uomo è assalito dal rimorso. Il peccato gli pesa sul cuore. La voce della sua coscienza lo con­danna.

    Le conseguenze del peccato

    Dopo essersi rivoltato contro Dio, l’uomo capi­sce di essersi ingannato. Invece di sentirsi come Dio, si sente debole, incapace di procurarsi da solo la felicità. I suoi bassi istinti lo dominano. L’imma­gine di Dio che l’uomo portava dentro di sé sem­bra essersi offuscata. La sua innocenza, la sua gioia di vivere, il rapporto armonioso con la natura, tut­to ciò sembra essersi infranto. L’uomo si scopre nudo, si vergogna dei propri simili e copre le parti intime del proprio corpo. L’uomo ha interrotto la comunicazione con il Creatore e diventa ostile nei confronti dei propri simili. L’uomo ora teme il dolore e la morte. La morte sembra ora la fine di tutto. Non c’è più speranza per quelli che muoiono. L’uomo deve faticare per vivere. La terra che prima produceva spontaneamente i propri frutti ora deve essere lavorata. L’uomo impara l’agricol­tura. Deve arare, seminare se vuole raccogliere. Questa nuova condizione dell’umanità è espressa nella Bibbia con un racconto ancora simbolico, ma che compendia e spiega tutte le conseguenze del peccato. L’uomo si sente accusato da Dio e prova nei confronti del Creatore un grande senso di colpa. Non si rivolge più a lui con la preghiera, anzi cer­ca di nascondersi, cioè di scacciare Dio dai propri pensieri. Ma Dio sembra tormentarlo nel profondo della sua coscienza. Il rimorso rode il cuore dell’uomo. Invano egli tenta di scaricare il proprio senso di colpa sopra la donna. E invano la donna, a sua vol­ta, tenta di addossare tutta la colpa al serpente tentatore. Questi tentativi di scaricare le proprie responsabilità sugli altri dimostrano le lacerazioni che so­no avvenute all’interno dell’uomo. Rifiutando la dipendenza dal Creatore, l’uomo si è rovinato con le proprie mani. Non voleva sen­tirsi figlio di Dio ed è diventato schiavo del pro­prio egoismo. Ma Dio non abbandona la sua creatura predi­letta. Dopo aver condannato gli uomini alla fatica del lavoro, dopo aver suscitato nel loro cuore quel senso di colpa, promette una salvezza. Promette che il male non avrà la vittoria definitiva sul bene. L’uomo sarà sempre più forte del male. Un giorno, con l’aiuto di Dio, l’uomo schiaccerà defi­nitivamente la testa al serpente, ossia il male non potrà più nuocere all’uomo. L’uomo tornerà ad es­sere il figlio di Dio. Ma prima l’uomo dovrà risalire faticosamente la china di quel burrone dove il peccato l’ha precipi­tato. L’uomo dovrà imparare ad essere più umile, a obbedire a Dio, a fidarsi di lui solo, a rispettare la sua legge. Dio con infinita pazienza, poiché è amore infi­nito, rinnoverà l’uomo, lo avvicinerà ancora a sé, invierà il salvatore… Subito dopo il peccato delle origini, Dio mette in moto un nuovo progetto, un piano per ricupe­rare l’umanità smarrita, senza senso e senza futuro. Come gesto simbolico dell’attenzione e dell’a­more per l’umanità peccatrice, la Bibbia dice che Dio, con tenerezza di padre, fa all’uomo e alla donna tuniche di pelli e li veste. Il progetto di salvezza prevede tempi lunghi. Per il momento Dio vuole convincere l’uomo della gravità del peccato. Ci vorranno secoli e secoli per­ché l’uomo si persuada che da solo non può farce­la, che da solo non può procurarsi la felicità. Per il momento dovrà soffrire, lottare, morire senza speranza. Tutto ciò è descritto nella Bibbia con un’imma­gine davvero terrificante e triste per l’uomo. Dio scaccia Adamo ed Eva dal giardino dov’e­rano stati felici. Poi Dio mette a guardia del giardi­no i suoi angeli con in mano una spada folgorante.

    Agricoltori e pastori

    Dopo il peccato di orgoglio commesso dai pri­mi uomini, rappresentati simbolicamente da Ada­mo ed Eva, l’umanità continua nella sua degrada­zione. Il peccato contro Dio si traduce necessaria­mente in peccato contro gli uomini. Gli uomini diventano violenti. Per sopravvivere si combattono fra loro uccidendosi. Si uccidono i nemici e si uccidono persino i fratelli… L’uomo per sostentarsi si dedica all’agricoltura e alla pastorizia. Intanto si vanno formando i primi insediamenti stabili. Il pastore, costretto a condurre i propri greggi ai pascoli, non ha una dimora fissa. Vive sotto la tenda e fa il nomade. Quando in un pascolo l’erba per il caldo si secca, il pastore si sposta in zone più verdeggianti. I coltivatori della terra, invece, si costruiscono dimore fisse, di pietra e di mattoni. Sorgono i pri­mi villaggi e le prime città. Gli agricoltori si sentono padroni delle terre che coltivano. Raccolgono grano e orzo nei deposi­ti. Non temono il futuro perché hanno da parte queste provviste. Si sentono ancora più autonomi rispetto a Dio. Il pastore, al contrario, non possiede terre, non possiede case, non ha provviste da parte. Ha solo il gregge, spesso soggetto a malattie e alla decimazio­ne per mancanza di pascoli. Se non piove, il pasto­re è perduto. Il pastore si sente più dipendente da Dio. Per propiziarsi il favore di Dio, sia i pastori che gli agricoltori offrono sacrifici. Avvertono Dio come un padrone severo e cercano di tenerselo buono, bruciando sull’altare una parte dei frutti del loro lavoro. Ma i sacrifici degli agricoltori sono meno spon­tanei e sinceri di quelli dei pastori. In fondo gli agricoltori hanno le loro provviste… possono benis­simo fare a meno della protezione e della provvi­denza di Dio… Fra agricoltori e pastori esistono molte tensioni e spesso avvengono scontri cruenti: i primi non vo­gliono che i secondi passino con i loro greggi at­traverso i campi coltivati. La città, abitata dagli agricoltori, e la steppa, dove vivono i pastori, diventano nemiche inconci­liabili.

    Caino e Abele

  83. Rispondo solo a qualche spunto.
    Tu dici: “Scegliere il bene significa fare ciò che Dio ha stabilito per la felicità dello stesso uomo”.
    Dio può stabilire ciò che vuole per la sua felicità, per la mia ci penso io. Sono o non sono libero?
    Tu dici: “La pianta che la Bibbia chiama «della cono­scenza del bene e del male» raffigura il limite inva­licabile della libertà dell’uomo. L’uomo non è libe­ro di decidere ciò che è bene e ciò che è male. Questa decisione spetta solo a Dio”.
    Mi fa piacere che la Bibbia va interpretata e Adamo ed Eva non esistono, quindi siamo sorti per evoluzione.
    Chi ha stabilito che l’uomo non può decidere ciò che è bene e ciò che è male per lui sono stati coloro che hanno scritto la Bibbia, in primo luogo Mosè. Non v’è alcuna prova che sia stata ispirata da un Dio, e non v’è neanche alcuna prova che quel Dio esista. La Bibbia è stata scritta per dare una terra e una legge a un popolo barbaro e nomade che non aveva una terra sui cui stabilirsi nè una organizzazione come Stato. E già che poteva scrivere ciò che voleva Mosè ha concesso poteri e privilegi enormi ai sacerdoti, compreso quello di stabilire cosa è bene e cosa è male per conto degli uomini.
    Tu dici: “Dopo il peccato di orgoglio commesso dai pri­mi uomini, rappresentati simbolicamente da Ada­mo ed Eva, ….”
    Chi erano questi primi uomini rappresentati simbolicamente da Adamo ed Eva? E perché voler riuscire a conoscere il bene e il male da sè Dio lo considera n peccato?

  84. Nella bibbia spesso viene usato il inguaggio simbolico ma Adamo ed Eva non sono dei simboli sono realmente esistiti…. dove sta scritto nella bibbia che non esistono?

    • Lo hai detto tu, hai scritto: “Dopo il peccato di orgoglio commesso dai pri­mi uomini, rappresentati simbolicamente da Ada­mo ed Eva, ….”

      • Lo hai detto, scrivendo: “Dopo il peccato di orgoglio commesso dai pri­mi uomini, rappresentati simbolicamente da Ada­mo ed Eva, ….”

  85. Hai ragionec’e scritto … io ho tratto questo brano dalla bibbia dei ragazzi. Comunque sia Adamo ed Eva per la chiesa cattolica sono realmente esistiti probabilmente c’e un errore di forma.

  86. Carissimo Svarca, è una settimana o più che cerco di farti pervenire le mie osservazioni al tuo commento su ‘crisi dim civiltà’, ma i messaggi mi ritoirnano non-consegnati.
    provo a ricopiarti l’ultimo messaggio. Te lo invierò in allegato, anche.
    Mi è ritornato dopo quattro giorni, non-consegnato, il messaggio che ti unisco di seguito, utilizzando il mio addreess di google.
    Cordialità.
    A. Casolari
    PS: hai un address alternativo a libero.it?

    Carissimo Svarca,

    le intenzioni erano di sottrarmi per quanto possibile ad una disanima ‘lunga’ della tua opinione sulla ‘crisi di civiltà’ del tuo corrispondente.

    Non ci sono riuscito.

    Anzitutto mi scuso per non aver risposto immediatamente. Purtroppo – per i miei corrispondenti – ho l’abitudine di riflettere, prima di agire.

    Ma veniamo alla sostanza.

    Premetto che condivido la gran parte di quanto asserisci.

    Ma mi è parso di intendere, che non ti dispiacerebbe conoscere un po’ meglio la mia posizione.

    ‘In quanto al samaritano..’- Luca 10, 25-37. Mi pare la premessa della cantilena cristiano-comunistoide in gloria dell’altruismo. Non sono d’accordo. Un migliaio d’anni prima del racconto del samaritano, pare sia stata ripetuta un’ affermazione che può essere meno contagiata dal vizio personale; e che comprenda, contenga anche quel concetto. Mi cito da LA MELA “Circa 500 anni a.c., Confucio scrisse, pare: “Ciò che non vuoi che gli altri facciano a te, non lo fare agli altri”. (da ‘La Grande Dottrina. Il giusto mezzo’). Circa 375 anni a.c., Isocrate (436-338 a.C.), scrittore e oratore greco, disse: ” Non fare agli altri ciò che ti farebbe infuriare se fosse fatto a te da altri.” In un testo Indù di circa 150 anni a.c., è scritto: ” Questa è la somma di tutt e le virtù: tratta gli altri come vorresti tu stesso essere trattato .” (‘Mahabharata Hindu’).” Mi sembra che preveda un rispetto per la dignità personale – propria e altrui – più accettabile, netta, chiara; che non il pietoso atteggiamento del samaritano.

    In quanto ci viene – o ci rincorre – da parte di cristianesimo – che lo si ricordi o lo si sottaccia – le porcherie che ha prodotto la favoletta della cristianità sono tante e di tale indegnità, che non si può accettare – a mio avviso – anche per semplice precauzione – qualunque conversione/rinascita, di qualunque proposizione. Anche e soprattutto, perché occorre dire basta, a qualunque infatuazione religiosa; di qualunque tipo. Si tratta sempre di stronzate, comunque; favolette per imbecilli, Basta! È necessario avere rispetto per il prossimo. Non si può continuare a turlupinarlo con idiozie, né vecchie, né para-rammodernate. La religione è una idiozia. Basta. Occorre negarla ogni giorno. Senza fine.

    Cosa fare, in concreto? È questo che ti/ci interessa soprattutto.

    Non un’etica che consideri l’umanità ‘come un’unica famiglia’. Il concetto e la forma attuale di famiglia è un portato della religione. Quindi errato. Non sta più in piedi.

    È necessario prevedere un’organizzazione della comunità, che sia diversa; più rispondente alle necessità contemporanee. Poteva andar bene (?) migliaia di anni or sono; ma attualmente, ho l’impressione cogente che non sia più accettabile.

    Dici ‘unica scintilla di divinità conosciuta si trova nel cuore di ogni essere vivente.’. lasciamo perdere anche il termine stesso di ‘divinità’. Basta con questo rincorrersi di termini insulsi. Come dici tu, nell’uomo, e solo nell’uomo c’è tutta l’energia sufficiente per generare l’universo! È la sola verità, questa. Chi cerca sostegno in entità praticamente, sperimentalmente inesistenti, è folle; è patologicamente incapace di discernere. Solo la persona umana, ci ha gratificato visibilmente, tangibilmente, di ogni beneficio. Non si può fare riferimento a nient’altro. Solo l’essere umano riflette – anche se non sempre, purtroppo – nell’universo che conosciamo, e quindi nell’unico universo che abbia senso. Quindi il solo riferimento dev’essere l’essere umano.

    Dici ‘le indicazioni migliori fornite dai grandi riformatori religiosi e laici del passato. Superare le religioni assorbendone ciò che è ancora utile alla società.’ Non sono d’accordo. Non c’è nulla nelle religioni che valga la pena di essere conservato. Hanno un impianto sbagliato per principio. Il veleno è sottile; attivo alle minimissime dosi. La morale non è una prerogativa delle religioni. Ma della ragione. Della razionalità. È una prerogativa molto più potente e stabile. E accettabile, perché razionale; non inventata sulla base di fantasia da bambini scemi. Insomma, la ragione è lo strumento che conduce il progresso, l’invenzione dei farmaci, e di tutto ciò che può veramente nutrire la mente, l’esistenza. “Il miglioramento delle condizioni di salute e l’incremento della longevità sono tra gli aspetti più rilevanti e più degni d’ammirazione della nostra epoca. Anche se la scienza non avesse prodotto nient’altro per la nostra felicità, meriterebbe solo per questo la nostra riconoscenza. Coloro che credono nell’utilità di una fede teologica hanno difficoltà ad elencare anche un solo vantaggio comparabile, conferito da loro alla specie umana.” (Russell, Saggi scettici, 1927).Mi cito ancora, sempre da LA MELA” Dunque, stabilito in maniera inequivocabile che solo con l’esercizio della ragione si possono condurre a soluzione i problemi che affollano la quotidianità, perché sono sopravvissute le divinità immaginarie, i miti, le religioni? C’è nel DNA una schifezza di gene (o un robusto gruppo di geni) che ci induce subdolamente a preferire interventi di tipo infantile – simulacri delle attenzioni parentali nei confronti dei figli – piuttosto che l’applicazione più impegnativa, personale, ma realmente risolutiva della razionalità. Pare che qualcuno stia per isolare questo tipo di gene. Speriamo riesca presto.

    E poiché l’evoluzione non opera le scelte più favorevoli in generale; solo l’attività umana razionalizzante, la scienza, mediante l’ingegneria genetica, potrà finalmente sostituirsi al processo evolutivo naturale. Potrà organizzare dei DNA come si deve, non sporchi e infami come quello che ci portiamo addosso, incatramati dalla stupidità, dalle malattie, dall’invecchiamento, dalla morte. Ma dei DNA di salute, di bellezza e di intelligenza. La scienza già prevede che si potrà fare; e si farà; perché la stupidità umana non prevarrà.”

    …. “C’è nel genoma umano, qualcosa di così storto, che la razionalita’à pura e semplice, ha difficolta’à a superare. La sofferenza, il sistema genico ‘sof-rel’ sul cromosoma 21, l’abbiamo tutti nelle ossa e nella bocca; e non si elimina con le frottole. Solo con la ragione; per chi ce l’ha; ma per chi non ce l’ha, solo l’ingegneria genetica potra’à strapparlo via con una pinza molecolare, e sostituirlo con stormir di frasche nella libertà, e buone dosi di felicità.”

    “la scienza è l’unica, tra le attività umane – contrariamente alla legge, agli affari, all’arte , o alla religione – che si identifica con il progresso.” Arthur Kornberg [NY, 1918 -] Premio Nobel 1959.

    … “La religione non apporta alcun beneficio tangibile. Non lo ha mai fatto; né potrà mai farlo in futuro; poiché è al difuori delle sue possibilità. Può solo raccontare favole su favole; ma non può produrre nessun fatto preciso, tangibile, raccontando favole. Abbiamo mai saputo che il nostro padreterno – quello dei cattolici, che dovrebbe essere così bravo; ma anche qualunque altro, da Allah in giù – si sia dato da fare per impedire a Stalin di assassinare sessanta milioni di persone? Ci vuole un pò di tempo, per ammazzare 60 milioni di persone; anche se aveva deciso di rifletterci sù, proprio non ha capito cosa stava facendo quel porcaccio infame? O stava dalla parte di quel maiale di Stalin? Abbiamo mai sentito dire che il suddetto padreterno abbia impedito l’ammazzamento + combustione di sei milioni di ebrei? Ma da dove sta a godersi lo spettacolo, costui, quando la gente ha bisogno? Forse anche a Cristo – come a suo padre – piace l’odore di carne combusta – (vedi la Bibbia) e quindi non poteva che starsene in disparte ad assaporare l’aroma che usciva ogni volta fresco di giornata dalle ciminiere naziste?

    … No, non facciamo miracoli in Galilea; ma siamo in grado di sottrarre alla malattia e alla morte milioni e milioni di persone, ogni giorno, in qualunque parte del pianeta. E con strumenti razionali, dalla verità e realtà palpabile, misurabile, in grammi, milligrammi, microgrammi, di antibiotici, antineoplastici, antisettici, anestetici, antinfiammatori, ecc., ecc.; e soprattutto sappiamo benissimo che il processo evolutivo che ci vincola mentalmente e operativamente, ha una sola méta prioritaria: migliorare le condizioni di vita della comunità umana. Paradiso e inferno qui, sulla terra, ma da vivi, a cavallo dei codici.”

    So che sei d’accordo su tutto questo.

    Dici in fine: ”.. solo la società, nel suo insieme, può rispondere a queste domande, nell’interesse dell’umanità intera.” Non so a cosa stai pensando, con questo. Una comunità talmente imbecille che continua a riempire piazza sanpietro di volti oranti, estatici, non può fornire i suggerimenti cui ti riferisci. A mio avviso, è possibile solo una soluzione biologico-etica. Un intervento diretto sul DNA delle persone. Come sai, ci sono diverse caratteristiche del cervello di coloro che credono in qualche madonna, che differiscono da quelle del cervello dei laici. Un neurologo americano ha individuato addirittura un sistema genico che favorisce necessariamente la religiosità (“The God Gene: How Faith is Hardwired into our Genes”, 2005, del genetista di fama internazionale Dean Hammer, direttore dell’Unità sulla struttura e la regolazione genica, dell’Istituto Nazionale USA sul cancro) – si tratterebbe del gene denominato “ VMAT2”. Ma in ogni caso, la distribuzione ‘urbi et orbi’ della religiosità, non può che rappresentare una riprova della deformazione strutturale, biologica, del nostro organismo, verso il cedimento infantile alla religiosità.

    Cosa fare, ti/mi chiedi.

    Ritengo si debba comunque continuare a mettere in ridicolo la religiosità, sempre, comunque, au but de soufle. E assieme alla religiosità, la cultura del ‘naturale’, come bene dei beni. La natura – e anche la questione della religione ne costituisce una delle mille riprove – è tutt’altro che il meglio.

    “ I disastri della natura sono innumerevoli, orribili e di dimensioni cosmiche. I processi cosmici non hanno alcuna relazione con ciò che riteniamo morale. Il progresso etico della società non deriverà dall’imitazione dei processi cosmici, ma dal combatterli.”[Huxley, 1893].

    L’obiettivo unico che intravedo, il perfezionamento della natura umana, operata biologicamente: ristrutturazione del DNA. Ricostruzione della struttura fondamentale dell’essere umano.

    “Per la prima volta, una grande speranza. È semplicemente un progetto sbagliato che si invecchi e si muoia ? Se le cellule non fossero programmate per invecchiare; se i telomeri, che regolano il numero di volte che una cellula si divide, non si accorciassero ad ogni divisione; se il nostro corpo riparasse i danni dovuti alle malattie e all’invecchiamento, potremmo vivere più a lungo e in più buona salute. Le ricerche in corso ci lasciano intravedere un mondo in cui l’invecchiamento – ed anche la morte – non saranno più inevitabili.” [J. Harris, 2000, SCIENCE 288, 59].

    Spero di non averti annoiato troppo.

    Un abbraccio culturalmente fraterno, se mi è permesso.

    Antonio Casolari

  87. Antonio invece fare un atto di fede ne nulla e’ sano?

    • Non è sano l’atto di fede in una delle tante divinità inesistenti.

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  92. Il fatto e’ che chi si converte sperimenta l’esistenza di Dio, non se lo inventa..

  93. 1 – Distinguere la realtà dall’immaginario, non solo ‘è sano’, ma è l’unica forma di sanità mentale che sia razionalmente da privilegiare. Ci sono prati sui quali cersce erba, sì, ma nessun albero. Si può immaginare che il prato ospiti una grande, grandissima quercia. Ma l’immaginazione non può sostituirsi alla realtà. Chi non distingue tra l’una e l’altra, vive nelle nuvole.
    O meglio, non è che viva: bamboccia.
    2 – ‘Convertirsi prima di sperimentare.. ‘? Solo un cieco-mentale può scegliere prima di conoscere. E da buon cieco-mentale, certamente non può nemmeno sapere – né prima né dopo – se ciò che ‘sperimenta’ è alcunché di credibile. La cecità mentale non consente la conoscenza.

  94. Proprio oggi ho sentito la testimonianza di Dario Fo che sie’ convertito non mi risulta abbia problemi mentali … e poi a questo punto son molti i pazzi circa 4 miliardi di persone ….voi atei che vi ritenete sani al primo problema vi suicidate ….questa e’ la vostra sanita mentale …

  95. E poi tu l’aria la vedi eppure esiste?

    • Hai mai sentito dire che sott’acqua di aria ce n’é pochina?
      Certo, l’aria non la ‘vedo’ con gli occhi, ma con mille strumenti scientifici, la si vede benissimo. Hai mai sentito il vento soffiarti sul viso? Sono molecole di azoto, ossigeno, anidride carbonica, ecc, che si spostano velocemente, possono essere raccolte, analizzate. Si può dimostrare in mille modi che esistono, anche se non si vedono con questi poveri occhi che abbiamo.

  96. 1 – Il fatto che a Lei non risulta, non esclude che il problema esista.
    2 – Anche ai tempi di Galileo, la gente tutta credeva che fosse il sole a girare attorno alla terra, eppure è vero il contrario!
    3 – Veramente, cacci fuori un pò di statistiche; non parli a vanvera. In ogni
    caso, ogni persona deve essere libera di scegliere; anche di andarsene.

  97. Avevo dimenticato: Dario Fò, non è un riferimento che conti, proprio per niente. Aggiungerei un ‘anzi’.

  98. Il titolo del mio post è forse un po’ provocatorio, tuttavia proverò a dimostrare che non è del tutto lontano dal vero. Avrei anche potuto titolare più diplomaticamente ‘La Fede fa bene alla salute ‘, ma poi ho creduto più giusto invece mettere il titolo che ho scritto, perché ritengo che pur essendo un po’ brutale sia però più efficace a rendere meglio l’idea.

    Perché dico questo? Perché è stato dimostrato che c’è un legame diretto tra salute mentale e religiosità, nel senso che la probabilità di ammalarsi di depressione è più bassa per le persone che credono in Dio e ancora più bassa per quelli che mostrano una pratica religiosa, cioè per quelli che pregano e frequentano le funzioni liturgiche.

    Il mangiare cibi genuini fa bene alla salute e contribuisce a far star bene il corpo. E la natura ci fa sentire dei desideri per avvertirci che il corpo ha necessità di alcune cose e non di altre. Ad esempio sentiamo lo stimolo della sete perché il corpo ha bisogno dell’acqua. Succede anche ai bambini piccoli sorpresi a leccare un muro se hanno bisogno di calcio…

    Qualcuno però potrebbe obiettare che alle volte sentiamo bisogno anche di cose che poi ci fanno star male. Ma questo bisogno non è propriamente naturale, infatti c’è quando il corpo è intossicato e ha una dipendenza, come succede ad esempio nel caso del fumo o dell’alcool. E comunque il carattere benigno o maligno di questi bisogni si prova così: se la loro soddisfazione alla lunga fa star male e ci provoca dei danni sono innaturali e dannosi, mentre se ci fanno star bene allora sono naturali e benefici.

    Ebbene, come il corpo, anche il nostro spirito sente un bisogno di cui siamo più o meno consapevoli: quello della religiosità, più precisamente quello di Dio, ma non perché si vuole consolare o illudere in mezzo alle difficoltà, ma perché questo desiderio è connaturato alla natura dell’animo umano. Così come c’è il legame tra il cibo e il corpo, esiste una stretta correlazione tra ciò che è trascendente e lo spirito. E che questo desiderio delle cose trascendenti sia positivo e naturale lo prova il fatto che esso dà effetti benefici se viene assecondato, mentre il contrario succede nel caso in cui venga soffocato, così come succede quando si è atei o agnostici. E che quanto detto sia vero lo dimostrano ormai numerosissime ricerche in campo medico e psicologico di cui do alcuni riferimenti nelle note sotto (1) (2) (3).

    Perciò ritengo che sia mistificante dire ‘la Religione è oppio, è una droga’, così come è stato affermato a gran voce dalle filosofie nichiliste che hanno avuto molta fortuna nel secolo scorso e che ancora esercitano la loro influenza nefasta sul pensiero contemporaneo (4). In realtà è vero infatti proprio il contrario: così come il corpo sta male se lo nutriamo con cibi tossici, se gli facciamo mancare ciò di cui ha bisogno o se adottiamo stili di vita insani, così il nostro spirito soffre se lo ‘nutriamo’ con l’ateismo e se soffochiamo l’anelito al trascendente. L’ateismo è la vera droga, nel senso di ‘sostanza’ che intossica e fa star male! Così come il corpo non può vivere senza aria, la nostra anima infatti non può vivere senza Dio, e quindi una vita di ateismo può portare alla lunga anche alla morte dell’anima!

    Ecco spiegato quindi il perché del mio titolo, forse un po’ audace ma veritiero: “L’ateismo fa male alla salute’ (dello spirito si intende, ma di riflesso anche del corpo…) !

    Finisco con quanto ha detto ultimamente il filosofo Fabrice Hadjadj, scrittore e docente all’Università di Tolone e con cui concordo: Nel suo umanismo più rivoluzionario l’Europa ha diffuso una speranza mondana, sostituto della speranza cristiana. Ora che tale speranza è morta, il nostro Continente non conosce altro che la disperazione, che cerca di fuggire gettandosi a peso morto nel divertimento dello spettacolo e nei sogni della tecnologia (ripreso dall’articolo consultabile qui).
    http://mi-chael.blogspot.it/2012/04/lateismo-fa-male-alla-salute.html
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  99. Una ricerca sui figli di soggetti depressi e non depressi, realizzato da ricercatori del Department of Psychiatry and Behavioral Sciences del Duke University Medical Center, ha indagato sui legami della religione o spiritualità con l’insorgenza della depressione nel corso di una decina di anni.
    E’ stato rilevato che gli individui che professavano la religione protestante o cattolica presentavano il 76% in meno di probabilità di avere un episodio di depressione rispetto a chi non aveva alcuna fede religiosa. Gli studi hanno suggerito due conclusioni in particolare: 1) le persone senza appartenenza religiosa sono a maggior rischio di sintomi depressivi e disturbi, 2) le persone coinvolte nella loro comunità di fede risultano essere a rischio ridotto di insorgenza della depressione. (The American Journal of Psychiatry).
    Articolo in inglese reperibile qui

    2) I ricercatori della Yeshiva University invece si sono concentrati sulle donne, verificando uno stretto legame tra ottimismo/felicità e la frequenza delle funzioni religiose.
    Coloro che partecipano ai servizi religiosi, infatti, risultano avere il 56% in più di probabilità di possedere una visione positiva e ottimistica della vita rispetto a quelli che non lo fanno. Inoltre, hanno il 27% di probabilità in meno di essere depresse.
    Articolo reperibile qui
    http://mi-chael.blogspot.it/2012/04/lateismo-fa-male-alla-salute.html

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    Troppi antidepressivi, all’uomo secolarizzato manca il senso del vivere
    Il 18 dicembre scorso facevamo notare come sempre più frequentemente il termine “secolarizzazione” faccia rima con “depressione”, nel senso che nei Paesi più secolarizzati si verifica puntualmente un aumento di cure antidepressive, psicofarmaci, abuso di stupefacenti ecc… Secondo il filosofo laico Pietro Barcellona il motivo è proprio quello esistenziale, ovvero l’incapacità di trovare un significato unitario e adeguato nello stare al mondo. Senza un orizzonte di Senso ultimo l’uomo perde la bussola, innanzitutto di sé stesso.

    Recentemente ne ha parlato anche il dott. Maurizio Soldini, medico, filosofo, esperto di bioetica, il quale svolge l’attività di clinico medico presso la “Sapienza” Università di Roma. Prendendo spunto dal rapporto sullo stato sanitario italiano presentato pochi giorni fa dal ministero della Salute, si è domandato se il vertiginoso aumento dell’uso di antidepressivi nell’ultimo decennio corrisponda più a un disadattamento spirituale, piuttosto che psico-fisico.

    Ne ha così approfittato per introdurre una figura troppo poco considerata, ovvero Viktor Emil Frankl, neurologo e psichiatra austriaco, fondatore della logoterapia. La logoterapia è «un approccio psicoterapeutico che si basa sull’analisi esistenziale e che cerca di ricoprire il senso (logos) di ogni esistenza umana». Il punto fondamentale è l’unicità e irripetibilità dell’uomo, questione molto a cuore di Frankl. La vita di un uomo non è infatti riducibile alla vita fisica e biologica, ovvero a quello che viene determinato dal suo Dna. Il suo essere è un esser-ci che non può fermarsi alle contingenze spesso negative e alle prospettive naturalistiche. Frankl, continua Soldini, «era convinto che la sofferenza, il male, la morte non siano annichilimenti, ma all’opposto possano dare l’input per mettere in moto l’uomo alla ricerca di senso. Egli stesso aveva sperimentato nei campi di concentramento nazisti come la sopravvivenza fosse direttamente proporzionale alla capacità di dare un senso attraverso la fede anche a una delle esperienze più atroci a cui potesse andare incontro un essere umano, avendo così avuto lo spunto delle sue teorie».

    Oggi, conclude, «per sconfiggere la depressione, che forse in alcune circostanze è piuttosto angoscia esistenziale, abbiamo sì bisogno di un trattamento farmacologico, ma in casi più che controllati. In genere, sia da parte dei terapeuti sia da parte dei “pazienti”, il problema è da considerare anche con un atteggiamento basato su dinamiche antropologiche ed esistenziali. Il fine è quello di ri-trovare e dare un senso all’esistenza per quanto delimitata nella natura, proprio per cercare di trascendere, per quanto possibile, questa stessa natura». Dare un vero senso al vivere, questa è la grande sfida dell’uomo emancipatosi da Dio.

    Condividi su: Studio USA: credenti più protetti dalla depressione rispetto ai non credenti
    Uno studio longitudinale sui figli di un campione di soggetti depressi e non depressi, realizzato da ricercatori del Department of Psychiatry and Behavioral Sciences del Duke University Medical Center, ha indagato sui legami della religione o spiritualità con l’insorgenza della depressione nel corso di una decina di anni.

    E’ stato rilevato che gli individui che professavano la religione protestante o cattolica presentavano il 76% in meno di probabilità di avere un episodio di depressione rispetto a chi non aveva alcuna fede religiosa. «Anche se questo studio è il primo a lungo termine sull’impatto della religione o spiritualità nella comparsa della depressione, si conferma una crescente letteratura che supporta il vantaggio della religione o spiritualità (la partecipazione religiosa) nel ridurre la frequenza e la ricorrenza di disturbi depressivi», si legge su “The American Journal of Psychiatry“. Gli studi fino ad oggi, si continua, hanno suggerito due conclusioni in particolare: 1) le persone senza appartenenza religiosa sono a maggior rischio di sintomi depressivi e disturbi, 2) le persone coinvolte nella loro comunità di fede risultano essere a rischio ridotto di insorgenza della depressione. In questo studio la frequenza e la confessione religiosa non ha avuto particolari effetti, tuttavia -dicono i ricercatori- la ricerca è basata su soggetti mediamente di 30 anni, mentre gli effetti positivi della frequenza alle funzioni religiose cominciano ad apparire in età successive.

    Gli autori ricordano che si tratta di uno studio empirico e mette in guardia contro conclusioni affrettate sulla base di studi come questi. Suggeriscono che il miglior utilizzo di tali informazioni è contribuire alla valutazione psichiatrica dei pazienti da parte di medici e psicologi.

    Condividi su: Perché secolarizzazione fa rima con depressione?
    All’aumentare della secolarizzazione degli ultimi due secoli, è aumentato anche il disagio dell’uomo. E’ un dato di fatto ormai: cresce l’uso di alcool, di antidepressivi e di droghe, cresce l’autolesionismo sopratutto nei giovani, aumentano le malattie mentali, più di un terzo degli europei soffre di disturbi psicologici, aumentano le vittime della depressione, aumentano le forme di dipendenza in particolare quelle sessuali e terribili forme di perversione come la zoorostia, cresce l’analfabetismo. ecc.. Il Censis in un suo recente rapporto ha letto così la società italiana e moderna: «sempre meno valori e ideali comuni a cui appartenere. I legami e le relazioni sociali sono sempre più fragili e inconsistenti».

    Il filosofo Pietro Barcellona, docente presso l’Università di Catania, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già deputato PCI, laico anche se avvicinatosi al cattolicesimo negli ultimi tempi, è intervenuto sulla questione affermando: «L’aumento allarmante delle manifestazioni di tipo depressivo dovrebbe indurci tutti insieme a domandarci perché nella nostra epoca gli uomini sperimentano una condizione di solitudine angosciante che non ha precedenti in altre epoche caratterizzate da disastri ambientali, pestilenze ed epidemie. Questo non significa affatto dire che si stava meglio quando si stava peggio perché nessuno vuole contestare gli effetti benefici della scoperta della penicillina o della chemioterapia, ma soltanto riaffermare che la dimensione propriamente umana della malattia e della sofferenza non ha niente a che vedere con la sua spiegazione scientifica». Il filosofo risponde ad un articolo di Gilberto Corbellini e promuove allo stesso tempo il libro appena uscito “Elogio della depressione” (Einaudi 2011).

    Inutile voler ridurre la sofferenza dell’uomo a motivazioni misurabili, «il dolore umano è il più grande mistero della nostra condizione perché lega indissolubilmente la storia di ciascuno al senso dello stare al mondo e della destinazione di tutti gli esseri umani di fronte alla inevitabile percezione della caducità e della mortalità di tutto ciò che noi siamo e di tutto ciò che ci sta di fronte. La condizione umana per questa specifica comprensione del dolore trascende il pragmatismo empirico del rimedio della cura e rimanda inevitabilmente alle questioni ultime a cui la filosofia e la religione hanno cercato di rispondere nel corso della storia. La domanda sulle cose ultime è intimamente connessa all’esperienza del dolore e al senso della vita rispetto all’angoscia di morte, e perciò pone l’uomo sempre di fronte ad un problema della comprensione di sé e degli altri che non si lascia ridurre a puri meccanismi meccanici e fisiologici di causa ed effetto». Il problema appare dunque esistenziale, ed è sicuramente determinato dal tentativo violento di eclissare Dio da parte della cultura laicista. Ma da questo non deriva alcun risultato positivo per l’uomo, anzi egli appare essere «più esposto alla paura di non sapersi dare una ragione per vivere, e che spesso a causa di questa esperienza di sofferenza è colpito da malattie che riguardano anche il suo funzionamento fisiologico, è un problema che ha a che vedere anche con il modo di essere della nostra società». La crisi non è solo economica, «ma direttamente riferibile alla fragilità del nostro statuto antropologico. Il chi siamo e il dove andiamo non è un problema al quale le scienze positive potranno dare risposte». Da questo riconoscimento, compreso quello che gli esseri umani non sono soltanto biologia e non sono neppure soltanto società, dalla «consapevolezza dell’assenza di risposte» è possibile che fiorisca «l’apertura dell’essere umano verso un senso della vita che va ricercato e che, tuttavia, sempre sfugge ad ogni possesso immediato», conclude Barcellona.

    Il filosofo Fabrice Hadjadj, scrittore e docente all’Università di Tolone, centrava il punto qualche mese fa: «Nel suo umani­smo più rivoluzionario l’Europa ha diffuso una speranza mondana, sostituto della speranza cristiana. Ora che tale speranza è morta, il nostro Continente non conosce al­tro che la disperazione, che cerca di fuggire gettandosi a peso morto nel divertimento dello spettacolo e nei sogni della tecnologia».

    Condividi su: Nuovo studio: le donne che frequentano la chiesa sono meno depresse
    I ricercatori della Yeshiva University, guidati da Eliezer Schnall, professore associato di psicologia clinica, si sono concentrati sulle donne, verificando uno stretto legame tra ottimismo/felicità e la frequenza alle funzioni religiose.

    Coloro che partecipano ai servizi religiosi, infatti, risultano avere il ​​56% in più di probabilità di possedere una visione positiva e ottimistica della vita rispetto a quelli che non lo fanno. Inoltre, hanno il ​27% di probabilità in meno di essere depresse, dicono gli studiosi. La ricerca è pubblicata sull’ultimo numero di “Journal of Religion and Health” e il campione utilizzato è stato di 92.539 donne, in postmenopausa, provenienti da ambienti diversi e di età superiore ai 50 anni. Schnall ha però avvertito, correttamente, che non c’è un determinato principio di causalità tra l’andare in Chiesa e la felicità, potrebbe anche essere l’inverso, ovvero che le persone più positive scelgano di andare in Chiesa.

    La ricerca oltre a confermare pienamente uno studio abbastanza simile pubblicato nel 2010, appare decisamente in linea con tutta una serie sterminata di risultati di ricerche precedenti che dimostrano il fortissimo legame tra l’essere praticanti e l’essere felici. Tanto che perfino la rivista dell‘American Psychological Association (APA), ha in qualche modo voluto consigliare agli psicologi di promuovere il coinvolgimento religioso ai propri pazienti vittime di disturbi mentali, come la depressione (cfr. Ultimissima 7/3/11). Abbiamo raccolto tutti questi tipi di studi scientifici nel dossier presente sul nostro sito web: “Fede e benessere psicofisico”.

    Condividi su: Indagine sociologica: è la religione a rendere felici le persone
    «Che ci sia uno stretto legame tra una vita soddisfacente e la vita religiosa è noto da tempo». Con queste parole comincia un nuovo studio sul numero di dicembre della “American Sociological Review”. Ma, secondo questi esperti, la religione è proprio “l’ingrediente segreto” che rende le persone più felici (d’altra parte confermano tutto un filone di ricerche in merito, che in piccola parte è riportato più sotto nellle “notizie correlate”).

    Lim Chaeyoon, docente di sociologia presso l’Università del Wisconsin-Madison, che ha condotto lo studio, dice: «Il nostro studio offre una prova convincente che sono gli aspetti sociali della religione che conducono ad una vita soddisfacente. In particolare, siamo convinti che siano le amicizie costruite all’interno delle comunità religiose ad essere l’ingrediente segreto che rende la gente più felice». D’altraparte è ciò che la Chiesa ha sostenuto fin dalla prima comunità cristiana: Dio si è coinvolto con gli uomini e tra essi, e attraverso di essi, è rimasto.

    Nel loro studio, “Religione, reti sociali, e soddisfazione di vita” (è consultabili qui in formato pdf), Lim e Robert D. Putnam, docente all’Università di Harvard, hanno svolto un’indagine su un campione rappresentativo degli adulti degli Stati Uniti dal 2006 al 2007. Riflessioni ironiche e un pò pascaliane: se gli atei hanno ragione: hanno vissuto mediamente male e alla fine della vita gli aspetta la loro frustrante profezia. Se gli atei hanno torto: hanno vissuto mediamente male e alla fine della vita gli aspetta una circostanza ben peggiore. Se i credenti hanno torto: hanno vissuto comunque mediamente meglio e alla fine della vita gli aspetta la frustrante profezia degli atei. Se i credenti hanno ragione: hanno vissuto mediamente meglio e alla fine della vita gli aspetta una circostanza ben più felice. Uno scommettitore serio non eisterebbe a puntare!!

    Condividi su: Canada Free Press: «l’ateismo spaccia solo disperazione»
    Sul Canada Free Press, fra i più importanti quotidiani nazionali canadesi, è uscito un articolo che parla del fondamentale ruolo della religione in America e dell’irrazionalità in cui decide di stare chi si rifiuta di credere a Dio. Alan Caruba, collaboratore dei principali quotidiani americani, ricorda che la domanda se Obama è musulmano o cristiano «è più che un passatempo, una domanda oziosa in una nazione dove il 98% crede in Dio e, in particolare, in quello cristiano». L’articolista riconosce di aver «conosciuto un certo numero di atei e mi hanno sempre dato l’impressione di essere persone profondamente infelici. Questa è una generalizzazione, lo so, ma se la vita si vive affidandosi esclusivamente al proprio intelletto, privi di qualsiasi coscienza di una forza maggiore o di un potere nella vita dell’universo e del nostro pianeta, allora l’unica cosa che rimane è credere che una casuale insensatezza pervada la nostra vita». Ma l’ateismo è un semplice punto di vista, una pura scelta arbitraria, molto masochista per l’atro. Dall’altra parte, continua Caruba, «molti trovano una nuova e migliore vita attraverso la fede in un Dio personale. Il cristianesimo fornisce un motivo valido per alzarsi ogni giorno e per affrontare la vita. (…) L’ateismo -al contrario- non offre alcuna vera speranza, nessuna vera ragione di vita». Non è un caso quindi che gli atei, come dimostrato dal dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba, abbiano il doppio delle probabilità di diventare persone suicide.

    Condividi su: Università di Berna: suicidi meno frequenti se sei cattolico e sposato
    Uno studio dell’Università di Berna, pubblicato dal periodico specializzato “International Journal of Epidemiology”, rivela che l’identikit dello svizzero che ha meno tendenza a togliersi la vita è cattolico, sposato e residente in Ticino.

    Lo studio ha incrociato i dati del censimento 2000, relativi a oltre tre milioni di persone di età compresa fra i 35 e i 94 anni, con le statistiche della mortalità fino al 2005. La scoperta principale, riporta Ticinoline, è che la religione ha un ruolo importante: su 100mila abitanti il tasso di suicidio è del 39% per chi non ha una confessione, 29% per i protestanti e 20% per i cattolici. Secondo il gruppo di ricerca condotto da Matthias Egger la religione è un’importante forza sociale: si lasciano accompagnare alla morte cinque volte più uomini atei che cattolici (per le donne addirittura sette volte in più). Lo studio dell’istituto bernese mostra anche come il tasso di suicidi degli sposati sia la metà di quello di single, vedovi e divorziati. Non sono invece state scoperte differenze significative riguardo al livello formativo.

    Lo studio -continua l’articolo- conferma le ricerche effettuate nel 1897 dal sociologo francese Emile Durkheim, che aveva notato tassi di suicidio più elevati nei cantoni svizzeri protestanti rispetto a quelli cattolici. Egli aveva avanzato l’ipotesi che nelle comunità cattoliche la coesione sociale fosse migliore. Lo studio è inversamente proporzionale a quello del dipartimento di Psichiatria dell’Università del Manitoba, il quale afferma che chi non crede in Dio ha il doppio delle probabilità di diventare un suicida (vedi La Stampa).

    Condividi su: Science Daily: chi crede in Dio è protetto dalla depressione
    Il sito web di divulgazione scientifica Science Daily, ha reso noti, qualche mese fa i risultati di una ricerca, la quale suggerisce che la fede religiosa aiuta a proteggere contro i sintomi della depressione.

    Lo studio è stato pubblicato anche sul Journal of Clinical Psychology. Il test si è rivolto a 136 pazienti con diagnosi di depressione clinica, è durato 8 settimane e lo strumento utilizzato è stato il Beck Hopelessness Inventory. Si è trovato che i soggetti con forti convinzioni in un Dio personale hanno il 75% di probabilità in più di sperimentare un miglioramento dopo il trattamento medico per la depressione clinica. La dottoressa Patricia Murphy ha però precisato: «Nel nostro studio, la risposta positiva ai farmaci aveva poco a che fare con il sentimento di speranza che accompagna di solito le convinzioni spirituali. E’ invece legata specificamente alla fede in un Dio amorevole. I medici devono essere consapevoli del ruolo della religione nella vita dei loro pazienti. E’ una risorsa importante nella pianificazione delle loro cure».

    Lo psicologo e direttore del Religious Experience Research Centre dell’Università di Oxford, Laurence Brown, ha avuto modo di dichiarare: «Se una persone è consapevole di Dio e questo cambia la sua vita, allora, per questa persona Dio è un’influenza reale e non immaginaria». Anche la psichiatra e direttrice medico dello Heath House Priory Hospital di Brisol, Montague Barker, ha allontanato la spiegazione “placebo”: «Non credo che la psichiatria possa dare una prova di Dio, tranne del fatto che si ha avuto una certa esperienza. E’ solo se ne scaturisce qualcosa [come ad esempio il 75% di possibilità di guarire dalla depressione] che si può dire che allora non è affatto una proiezione psicologica» (da La scienza e i miracoli, Tea 2006, pag. 119-123).

    Condividi su: Università di Toronto: chi ha fede è meno stressato e più felice
    Durante alcuni esperimenti due psicologi dell’Università di Toronto, Michael Inzlicht e Alexa Tullett, hanno registrato l’attività cerebrale di un gruppo di persone analizzando le onde cerebrali associate a un particolare tipo di stress, che insorge quando si commettono degli errori.

    Gli scienziati hanno così verificato che, quando i partecipanti al test pensavano a Dio o in generale alla religione, sia consciamente che inconsciamente, reagivano meglio all’errore. Al contrario, negli atei, indotti a pensare a Dio, aumentava l’attività cerebrale ‘spia’ di stress da errore. Lo psicologo Inzlicht spiega ad Andkronos: «Pensare alla religione regala calma quando si è sotto pressione. Rende meno stressati quando si fanno degli errori. Nel mondo l’85% delle persone ha un sentimento religioso. Questo studio può aiutarci a capire qualcosa di realmente interessante su chi ha fede e sugli effetti ‘terapeutici’ della preghiera». Lo scienziato continua: «Esistono alcune evidenze scientifiche secondo cui le persone religiose vivono più a lungo e tendono a essere più sane e più felici». Ma improvvisarsi devoti senza crederci davvero non paga: l”effetto non vale per gli atei infatti.

    Qualche giorno fa la rivista americana “Liver Transplantation” ha mostrato che il livello di sopravvivenza in caso di malattia è maggiore in quelli in cui il fenomeno “religiosità” è presente in maniera attiva, cioè coloro che si affidano a Dio, hanno fede in Lui e cercano di percepire la Sua volontà anche nella malattia (vedi Ultimissima 18/8/10). Ritorna alla mente la famosa scommessa di Pascal: «se Dio esiste, si ottiene la salvezza. Se ci sbagliamo, si è vissuto un’esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere». Spesso gli atei di fronte ai numeri crescenti dei credenti rispondono che è meglio la “qualità” della “quantità”. Eppure, oggi, anche la psicologia dimostra questa “esistenza lieta” dei credenti al contrario degli atei, e la scommessa del celebre scienziato non può che amplificarsi e provocare maggiormente.

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    ©2012 UCCR

  101. Questo articolo posato e stato tratto da il sito :
    http://www.uccronline.it/tag/ateismo-depressione/

    Come vedi carissimo amico Dante, il problema della malattia mentale e’ piu’ vicino a voi atei…
    Ti dedico una canzone :

  102. Today is ethical weather, isn’t it?

  103. Religiosità e ateismo. Differenze socio-culturali.
    La scelta del nomignolo ‘stellina’, indurrebbe a ritenere la giovane corrispondente piuttosto infantile; oltre che a giustificare sia la sua religiosità sia le sue conclamate approssimazioni culturali. La religiosità della condizione infantile, sarebbe poi inevitabilmente in accordo con quanto pare andasse dicendo quel tale amico suo (‘lasciate che i bambini vengano a me’ – Matteo 19:14; Marco 10.14, Luca 18:16), non si sa bene se per predisposizione sua personale verso la pedofilia – atteggiamento così ben seguito dai sacerdoti della religione imbastita sui suoi presunti comportamenti – non certo per disposizione caratteriale di quel sant’uomo-sessuofobo del Paolo di Tarso, che inventò di sua iniziativa (in realtà fotocopiò tutta la cosa dal Mitraismo, che era fiorito proprio a Tarso – vedi Annesso 1) tutta la sporca faccenda; ma forse più semplicemente, perché già il Paolone aveva intuito che solo i bambini avrebbero potuto credere alle sue balorde fantasticazioni. Comunque, “La religione è un residuo dell’infanzia della nostra intelligenza; si dissolverà man mano che ci lasceremo guidare dalla ragione e dalla scienza” (B. Russell).
    Quanto all’affermazione di Ignazia (posso chiamarla così?) che il credere è un’esigenza umana, non posso che darLe parzialmente ragione. E la parzialità è dovuta alla constatazione – seppure preliminare – che il cervello umano ha caratteristiche ‘genetiche’ che lo inducono necessariamente al soddisfacimento di tutte quelle condizioni fisico-mentali-emozionali che determinano la liberazione di sostanze responsabili della sensazione di appagamento, benessere, felicità. Io definisco tale meccanismo mentale il ‘meccanismo del succhiotto’, visto che apparentemente corrisponde abbastanza da vicino all’atteggiamento infantile del neonato o poco più, che quando piange disperatamente per uno qualunque degli affari suoi, subito smette di urlare se gli si ficca in bocca un succhiotto, magari intinto nel miele rosato. La mia parzialità è dovuta comunque alla probabilità crescente – all’estendersi delle conoscenze neurobiologiche e genetiche – che in effetti la natura umana converga ‘necessariamente’, per necessità biologica, verso l’occlusione mentale del recinto religioso. L’ipotesi dell’esistenza del ‘gene di dìo’ (Hamer, 2005), propone infatti che il gene VMAT2 predisponga l’essere umano verso le esperienze spirituali, mistiche. La tesi è proposta addirittura dal genetista Hamer, direttore della Gene Structure and Regulation Unit all’Istituto Nazionale per il Cancro degli USA, nel suo libro ‘The God Gene: How Faith is Hardwired into our Genes’ (2005). L’ipotesi del gene-Dio (gene della religione) si basa sulla combinazione di studi genetici, neurobiologici e psicologici. Le argomentazioni principali della tesi sono: (1) la spiritualità può essere quantificata mediante misurazioni psicometriche (capacità di auto-trascendenza secondo Cloninger); (2) la tendenza alla spiritualità è ereditaria; (3) tale ereditarietà può essere attribuita almeno in parte al gene VMAT2; (4) tale gene agisce modificando i livelli delle monoamine cerebrali; (5) gli individui ‘spirituali’ sono favoriti dalla selezione naturale poiché sono provvisti di un ottimismo innato, che produce effetti positivi a livello sia fisico che mentale. Hamer ha potuto circoscrivere al detto VMAT2, il gene coinvolto più specificamente nella determinazione della spiritualità, analizzando il DNA di oltre un migliaio di individui. Questo gene infatti codifica un trasportatore di monoamine, che svolge un ruolo di regolazione rilevante sul livello cerebrale di serotonina, dopamina e norepinefrina. I trasportatori di monoamine svolgerebbero un ruolo importante nella regolazione delle attività cerebrali associate ai comportamenti mistici. Hamer ipotizza che la tendenza alla spiritualità, al misticismo, renda le persone più ottimiste, ciò che aumenterebbe la probabilità di godere di buona salute (il succhiotto). Hamer scrive espressamente: “.. In ‘the God gene’ io propongo che .. noi si abbia una predisposizione genetica alla spiritualità, che si esprime e si dimensiona in risposta a esperienze personali e situazioni culturali. Tali geni, agirebbero influenzando le capacità di tipi e forme differenti di coscienza che stanno alla base dell’esperienza spirituale. .. probabilmente ci sono diversi geni coinvolti, non uno solo. .. oltre alle influenze ambientali (nurture). Col termine spiritualità, non intendo la credenza in un dìo particolare.. può esserci spiritualità senza credenza in un dìo.”
    Difficile non collegare la base genetica della spiritualità, con la religiosità. Anche Hamer lo fa direttamente, del resto, quando parla di ‘gene-dìo’. Inoltre, poiché la tesi di Hamer si basa sull’analisi comparativa di più di un migliaio di DNA, è probabile che – seppure con estensioni e/o limitazioni – il fondamento genetico della tendenza ad essere religiosi, venga confermato scientificamente. E in tal caso, la religiosità perderebbe il carattere di scelta, e diverrebbe una semplice necessità biologica (la ‘necessità’ di Monod, 1970), come le tantissime pulsioni determinate dalla struttura genica del DNA, che tutti i viventi si portano addosso; un succhiotto, insomma.
    Ignazia sarà pronta ad interloquire con l’osservazione che la molteplicità delle religioni (ne sono conosciute attualmente più di 2.400- http://www.adherents.com/Religions-_By_Adherents.html) induce di per se stessa a ritenere che l’’esigenza’ religiosa sia davvero sentita universalmente e sia quindi una realtà che travalica l’esigenza genetica. Io direi invece che tale molteplicità deriva dalla varietà delle culture – diversamente primitive – che hanno mallevato l’immaginazione stimolata dalla necessità genica. Molte culture, hanno semplicemente prodotto molte religioni, così come molte filosofie, diverse realizzazioni artistiche, abitudini di vita, mitologie, ecc.

    A – Si afferma spesso (e Ignazia è una di quelle che lo fanno abitualmente), che le persone religiose hanno un maggiore SWB nelle Nazioni più religiose, che in quelle meno religiose. Poiché è certamente più razionale basare le argomentazioni sulle risultanze più scientificamente attendibili, per quanto e comunque sempre discutibili e perfezionabili, piuttosto che basarsi su informazioni imprecise e/o con maggiore probabilità viziate da pregiudizi personali, verranno esaminate di seguito in maggiore dettaglio una serie di indici che caratterizzano efficacemente la diversità tra situazioni sociali, etiche e culturali prevalenti nei Paesi a diversa componente atea, laica e religiosa. Secondo un’indagine pubblicata meno di tre mesi fa (Gebauer, J., Sedikides, C., Neberich, W., 2012, “Religiosity, Social Self-Esteem, and Psychological Adjustment: On the Cross-Cultural Specificity of the Psychological Benefits of Religiosity”, Psychological Science, 23 (2), 158-160) condotta su 188 mila adulti in diversi Paesi, le persone religiose non sono necessariamente più felici delle persone che non credono. Le persone religiose sono in condizioni psicologiche più soddisfacenti, quando vivono in comunità religiose. Ma la stessa situazione si verifica per le persone non credenti, che vivono meglio nei Paesi nei quali la religiosità è meno diffusa ed apprezzata. E’ vero che diverse indagini sembrerebbero stabilire un collegamento tra religiosità e minore morbidità e mortalità. Ma un’analisi accurata di 27 degli studi che tenderebbero ad evidenziare una correlazione positiva tra le condizioni generali di salute e la religiosità, portano a concludere che tale relazione non è in realtà dimostrata in misura scientificamente attendibile (J. S. Levin, ‘How religion influences morbidity and health: reflections on natural history, salutogenesis and host resistance, 1996, Social Science & Medicine, 43, (5), 849-864). La religione non porta alla felicità per effetto di influenze supernaturali, bensì per meccanismi psicologici, sociologici e biologici. La condizione del benessere personale, spesso identificata con il termine felicità, è dovuta in massima parte all’estensione e alla qualità delle relazioni sociali dei singoli con la comunità circostante. La religione, e in specie la frequenza alle funzioni religiose che comporta, favorisce lo stabilirsi di rapporti interpersonali ampi e conseguentemente una sensazione di condivisione di intenti, convinzioni, che rassicurano e ingenerano soddisfazione, benessere (Michael Argyle , 2001, The Psychology of Happiness, Routledge, 2001).
    Ma se la religione rendesse davvero le persone felici, allora perché la quantità di persone religiose diminuisce continuamente (negli ultimi vent’anni la popolazione USA che si è dichiarata non-credente, è più che raddoppiata, raggiungendo il 15% – Scientific American Mind, maggio-giugno 2012, p.59-63)? A tale paradosso pare rispondere la ricerca di Diener e coll. (Diener, Ed; Tay, Louis; Myers, David G., 2011, ‘The religion paradox: If religion makes people happy, why are so many dropping out?, 2011, J. of Personality and Social Psychology, 101(6), 1278-1290). Circa il 68% della popolazione terrestre – 4.6 miliardi – ritiene che la religione sia importante nella quotidianità. Studi precedenti hanno dimostrato che le persone religiose sono mediamente in condizioni soggettive di maggiore benessere (SWB, il concetto è una destrutturazione della ‘felicità’ in separati ma correlati effetti positivi – gioia ed emozioni positive (soddisfazione) ed effetti negativi ( depressione ed ansia). Tuttavia, nelle nazioni più economicamente sviluppate e nelle quali c’è ampia libertà religiosa, la gente abbandona sempre più frequentemente la religione. Come mai? Dall’analisi comparativa tra quanto avviene in USA e in altri Paesi, tale atteggiamento di ‘abbandono della religiosità’ è risultato comune a tutte le quattro grandi religioni. E in ogni caso, l’associazione tra SWB e religiosità è condizionato dall’ambiente sociale: l’atteggiamento religioso è più diffuso nelle Nazioni e negli Stati nei quali le condizioni di vita sono più difficili (fame diffusa e bassa speranza di vita); nelle nazioni e negli Stati nei quali le condizioni dell’esistenza sono più soddisfacenti, la religiosità è meno diffusa, e sia le persone religiose che quelle non credenti, sono in condizioni di SWB analoghe. L’inchiesta condotta nel 2010 su 350.000 americani (Diener e coll., citato sopra), rafforza questa situazione: la condizione che soddisfa maggiormente, non è il pensare a dìo, discorrere di dìo o pensare alla sua presenza costante, ma esclusivamente il partecipare alle funzioni religiose; e la soddisfazione è tanto maggiore, quanto più frequentemente si partecipa alle funzioni. Risulta inoltre dalla stessa indagine, che negli Stati in cui vi è una diffusa condizione di vita difficile (Mississipi, ad esempio) la gente è più religiosa (88%); mentre negli stati nei quali le condizioni di vita sono generalmente più soddisfacenti (Vermont, ad es.) la religiosità è minore (44%). Analogamente, un inchiesta Gallup condotta in 154 Stati, in ognuno dei quali sono stati consultate circa tremila persone, tre quarti degli intervistati hanno affermato che la religione è per loro importante. Ma mentre in Paesi come la Svezia la percentuale dei credenti scende al 16%, sale al 99% in Bangladesh, Egitto, Sri Lanka, Somalia, Paesi a ridotte condizioni generali di benessere e ad elevatissima religiosità (mussulmani). Nei Paesi nei quali le condizioni di vita sono meno soddisfacenti, il ‘conforto’ della religione tende a migliorarne le condizioni esistenziali. Nei Paesi nei quali le condizioni di vita sono più soddisfacenti, sia i credenti che i non credenti, affermano di essere ad un livello soddisfacente di benessere. E ciò vale sia per i paesi in cui prevale il cristianesimo, il buddismo, l’induismo o l’islam. Insomma, il livello di benessere (SWB) è connesso strettamente al livello di benessere generale della società in cui si vive, e al tipo di società prevalente, per gli uni, la religiosità, per gli altri, l’ateismo, della gente in mezzo alla quale ci si trova (S. Upson, 2012, Scientific American Mind, may-june 2012, p. 59-63).

    B – I non-credenti sono tra 500 e 750 milioni (P. Zuckerman, “Atheism, Secularity, and Well-Being: How the Findings of Social Science Counter Negative Stereotypes and Assumptions”, 2009, Sociology Compass 3/6, 949–971).
    L’ATEISMO e la laicità sono ai minimi livelli nel mondo Arabo (Eller 2009).
    La sola nazione con livello significativo di laicità nel Medio Oriente è Israele; il 37 percento degli israeliani è ateo o agnostico (Kedem 1995) e il 75 percento degli israeliani si autoqualifica ‘non-religioso’ o comunque privo di qualsiasi orientamento religioso. Un’indagine della BBC del 2004 ha rilevato che il 30 percento dei Sud-coreani non credono in dìo, mentre Eungi (2003) riferiva che è il 52 percento che non credono in dìo. Il Giappone è una delle nazioni meno religiose del pianeta (Schneider and Silverman 2010): il 65 percento della gente non è credente (Norris and Inglehart 2004; Demerath 2001). Ateismo e laicità sono particolarmente diffusi in Europa (Bruce 2002; Brown 2001; Hayes 2000; Zuckerman 2008; Grotenhuis and Scheepers 2001; Gil et al. 1998; Shand 1998). Ronald Inglehart et al. (2004) dicono che il 61 percento dei Cechi, il 49 percento degli Estoni, il 45 percento degli Sloveni, il 34 percento dei Bulgari, e il 31 percento dei Norwegesi non crede in dìo. Secondo il Rapporto dell’Eurobarometro (2005) il 33 percento dei Francesi, il 27 percento degli Olandesi, il 27 percent of Belgi, il 25 percento dei Tedeschi, e il 20 percento degli Inglesi NON credono in dìo e in nessun altro ‘grande spirito’. Solo il 51 percento dei Danesi e il 26 percento degli Svedesi crede in un dìo personale (Bondeson 2003) e circa la metà degli Svedesi tutti sono decisamente laici (Ahlin 2005). Sempre l’indagine della BBC del 2004 ha rilevato che il 24 percento dei Russi non crede in dìo (Inglehart et al. (2004) riferiscono che è il 30 percento dei Russi ad essere ateo). Quanto al Nord America, il 28 percento dei Canadesi sono laicisti (Guth and Fraser 2001), e il 19-23 percento non credenti (Bibby 2002; Altemeyer 2009). Negli Stati Uniti, l’ateismo e la laicità sono aumentate negli ultimi decenni (Kosmin and Keysar 2009; Paul 2009; Phillips 2007; Gallup Poll, 2005a; Hout and Fischer 2002; Condran and Tamney 1985). Kosmin and Keysar (2009) riferiscono che circa il 12 percento degli statunitensi è ateo o agnostico, il 15 percent degli Americani sceglie per ‘nessuna’ quando si chiede loro a che religione appartengano e il 16 percento si definisce laico. La Pew Forum Religious Landscape Survey del 2007 indica che il 5 percento degli Americani non crede in dìo, mentre il 16 percento preferisce definirsi ‘non affiliato a nessun credo. Un’indagine del 2005 (Baylor Religion Survey) indica che il 4.6 percento degli Americani non crede in nulla che non faccia parte del mondo fisico, il 14.3 percento non crede in dìo, ma in qualcosa di simile ad una ‘forza cosmica’ indefinita; il 2.8 percento non ha opinioni in merito. Sherkat (2008) riferisce che il 6.5 percento degli Americani è ateo o agnostico; l’indagine di Barna del 2007 indica che il 9 percento degli Americani è ateo o agnostico; l’indagine di Harris Poll del 2008, indica che il 19 percento degli Americani è ateo o agnostico; questa sarebbe la percentuale più elevata riferita fino ad ora nelle indagini sulla popolazione Americana; quindi tra agnostici, laici e atei, gli americani ammonterebbero ad un valore compreso tra 10 milioni e 47 milioni.

    C – L’ateismo, l’agnosticismo e la laicità sono tanto più frequenti quanto più è elevato il livello scolastico delle persone (Baker 2008; Sherkat 2008, 2003; Johnson 1997; Argyle and Beit-Hallahmi 1975). L’abilità matematica e l’istruzione scientifica è molto più diffusa nei paesi a maggiore laicità (Lynn 2001; UNICEF, 2002).
    Alcuni scienziati ritengono che scienza e religione riguardino legittimamente campi differenti del sapere; altri, ritengono che la scienza sia l’unico strumento d’indagine delle cose nell’universo. Da un’indagine condotta dalla Pew Research Center for the People & the Press, è risultato che i membri dell’Associazione Americana per l’Avanzamento della Scienza (AAAS) sono molto meno religiosi della gente in generale. Circa il 51% crede in una qualche forma di divinità (33% credono in dìo, mentre il 18% crede in qualcosa di simile ad uno spirito o potere universale). Al contrario, il 95% degli americani crede in una qualche forma di divinità o potere universale (2006), in particolare l’83% crede in dìo e il 12% in una forma di spirito o potenza universale. Il 41% degli scienziati ha affermato di non credere in dìo o potenza superiore. Laron & Witham (1997, 1998) hanno riscontrato che nei membri dell’Accademia nazionale delle Scienze degli USA, solo il 7 percento dichiara di credere in un dìo personale e solo l’8 percento crede all’immortalità; Ecklund & Scheitle (2007) rriferiscono che i professori delle maggiori Università americane sono molto più frequentemente atei di quanto non sia la popolazione in generale. Nel 1914 lo psicologo svizzero-americano James Leuba, interrogò un migliaio di scienziati americani sulla questione di dìo. Leuba rilevò che la comunità scientifica era divisa praticamente in parti uguali tra chi credeva in dìo e chi no. Più di 80 anni dopo, Edward Larson, uno storico della scienza all’Università della Georgia, ripeté parii pari la stessa inchiesta. Con generale sorpresa, l’indagine del 1966 ottenne gli stessi risultati (40% di credenti e 45% di non credenti) (Larson, E.J. and L. Witham, 1998. ‘Leading Scientists Sill Reject God.’ Nature 394: 313). Nella comunità scientifica, sono più i protestanti (21%) dei cattolici (10%); nella popolazione in generale, vi sono all’incirca il 51% di protestanti e il 24% di cattolici. Del 42 percento degli Americani che si definiscono non-religiosi, il 32 percento è ateo e il 42 percento degli agnostici sono laureati/diplomati (Kosmin 2008; Keysar 2007). L’aver frequentato un Clollege o una scuola superiore – o comunque l’avere un orientamento culturale – sono indici significativi della probabilità di abbandonare la religione in una fase successiva della vita (Beit-Hallahmi 2007; Altemeyer 2009; Hayes 2000, 1995a; Sherkat and Ellison 1991; McAllister 1998; Altemeyer and Hunsberger 1997; Hadaway and Roof 1988). Per quanto concerne la connessione tra livello educativo⁄intellettualismo e laicità, studi recenti mostrano che le persone laiche ottengono valutazioni molto superiori nell’abilità e nella sofisticazione verbale a quelle delle persone religiose (Sherkat 2006), e conseguono indici di profitto scientifico molto superiori a quelli della gente religiosa (Sherkat 2009).

    D – C’è la tendenza a ritenere che chi non crede in dìo non creda in nulla; ed anche che la persona senza religione non sia portatrice di valori morali o di nessun genere. Tale assunzione è del tutto priva di verità. Numerosi studi hanno rilevato che gli atei e in generale i laici sono portatori di forti valori morali e sociali. E soprattutto, se paragoniamo i valori etico/morali e sociali di atei e laici rispetto a quelli delle persone religiose, si scopre che i primi sono meno nazionalisti, hanno meno pregiudizi, sono meno anti-semiti, meno razzisti, meno dogmatici, meno etnocentrici, con minori chiusure mentali e meno autoritari (Greeley and Hout 2006; Sider 2005; Altemeyer 2003, 2009; Jackson and Hunsberger 1999; Wulff 1991; Altemeyer and Hunsberger 1992, 1997; Beit-Hallahmi 2007; Beit-Hallahmi and Argyle 1997; Batson et al. 1993; Argyle 2000). Gli atei e i laici sono generalmente più favorevoli all’uguaglianza dei sessi e ai diritti delle donne, (Hayes 1995b) e comunque molto più delle persone religiose.
    Al confronto con le persone religiose, quelle atee o laiche sono molto più tolleranti verso l’omosessualità, i diritti dei gay e il matrimonio omosessuale (Sherkat et al. 2007; Burdette et al. 2005; Lewis 2003; Loftus 2001; Roof and McKinney 1987); sono molto meno omofobici, privi di tendenze anti-omosessuali (Altemeyer 2009; Rowatt et al. 2006; Schulte and Battle 2004; Aubyn et al. 1999; VanderStoep and Green 1988; Kunkel and Temple 1992).
    Harris & Poll (2004) hanno riscontrato che l’84 percento degli Americani non religiosi sostiene le ricerche sulle cellule staminali, mentre solo il 55 percento delle persone molto religiose condividono questo atteggiamento.
    Come ha riscontrato Lynn Nelson (1988), le persone non-religiose hanno un senso della giustizia sociale più spiccato di quelle che vanno a messa la domenica. Le Nazioni nelle quali le libertà politiche e civili sono più rispettate, sono quelle a maggiore secolarizzazione (Nationmaster, 2009).

    E – Se la religione, la preghiera o la credenza in dìo impedissero i comportamenti criminali, mentre laicismo e ateismo favorissero l’illegalità, ci si dovrebbe attendere che le nazioni più religiose avessero meno assassinii e quelle meno religiose ne avessero di più. Al contrario, la frequenza di omicidi è inferiore nelle nazioni più laiche, mentre è più elevata in quelle più religiose, nelle quali la credenza in dio è più diffusa e radicata (Jensen 2006; Paul 2005; Fajnzylber et al. 2002; Fox and Levin 2000). Le prigioni americane non sono affatto ripiene di atei; ma al contrario (Golumbaski, 1997), solo lo 0.2 percento dei prigionieri negli USA sono atei, e sono il gruppo sociale meno rappresentato. Tra gli Stati Americani, quelli con un maggior numero di omicidi sono tendenzialmente più religiosi – come la Luisiana e l’Alabama – mentre sono meno numerosi/frequenti negli Stati meno religiosi – come il Vermont e l’Oregon (Ellison et al. 2003; Death Penalty Information Center, 2008). Inoltre, pur con le inevitabili eccezioni, la frequenza dei crimini più violenti tende ad essere minore negli Stati meno religiosi e superiore in quelli più religiosi (United States Census Bureau, 2006). Infine, delle 50 città meno pericolose del mondo, quasi tutte sono in Paesi poco religiosi; e delle otto città degli States meno pericolose, quasi tutte sono negli Stati con minore diffusione della religiosità (Mercer Survey, 2008).
    Nelle democrazie più laiche al mondo, il livello di benessere e ‘felicità’ è più elevato (Kamenev 2006) e la frequenza di crimini e omicidi è tra le meno elevate (Paul 2005). In più, stando al recente United Nations World Development Report, si apprende che quanto all’aspettativa di vita, la mortalità infantile, l’eguaglianza economica, la competitività economica, le condizioni di salute, lo standard di vita, l’educazione, la cultura, sono le democrazie meno religiose a prevalere in quantità e qualità, rispetto a quelle più religiose (Zuckerman 2008; Norris and Inglehart 2004; Bruce 2003). Si consideri l’eguaglianza dei sessi e i diritti delle donne: sono molto più rispettati e tutelati nei Paesi a maggiore diffusione della laicità (Ingelhart et al. 2003; Inglehart and Norris 2003). Un rapporto recente dell’UNICEF (2007) indica che nelle nazioni meno religiose del pianeta – come l’Olanda e la Svezia – le condizioni generali e il benessere dell’infanzia è il più elevato. I dieci Paesi nei quali le condizioni della maternità sono più soddisfacenti, sono tutti a maggiore laicità; quelli nei quali lo sono meno, sono tutti a maggiore religiosità (Save the Children, 2008).
    I Paesi nei quali la corruzione è meno diffusa, sono quelli a maggiore laicità (Beit-Hallahmi 2009).
    I livelli di intolleranza raziale e delle minoranze etniche sono meno elevati nei paesi meno religiosi e più elevati in quelli più religiosi (Gallup Poll, 2009).
    Per quanto attiene ai suicidi, sono meno frequenti negli Stati Americani nei quali la religiosità delle comunità è maggiore (Comstock and Partridge 1972; Stack and Wasserman 1992; Martin 1984). Ma non è esattamente così nelle altre Nazioni (Stack, 1991). Delle dieci Nazioni nelle quali la frequenza dei suicidi è maggiore, la maggior parte è relativamente a prevalenza laica (World Health Organization, 2003). Da notare però, che otto di questi dieci sono Paesi ex-sovietici, e quindi con caratteristiche socio-economico-culturali molto particolari, e devianti la norma occidentale. Allo stesso modo, le Nazioni governate da dittature – come il Cile di Pinochet, Haiti con Duvalier, la Spagna con Franco, o l’attuale Iran – sono particolarmente deficienti in relazione al rispetto dei diritti civili e umani. E comunque un Paese civile ritiene che “ .. l’indipendenza dell’individuo è di diritto, assoluta. Su se stesso, sul proprio corpo e sulla propria mente, l’individuo è sovrano.”(Mills, 1869).
    F – In accordo con il Legatum Prosperity Index (2009), le nazioni più laiche sono molto più prospere di quelle più religiose.
    Secondo l’ Economist’s Quality of Life Index (2005), che prende in considerazione diversi indicatori di benessere soggettivo (SWB), come determinanti della qualità della vita, le migliori nazioni al mondo sono di gran lunga quelle più secolarizzate, mentre quelle a maggiore religiosità sono tra le peggiori. Gli Stati degli Usa con la maggiore povertà sono tra i più religiosi, come Mississippi e Tennessee; mentre quelli meno poveri sono quelli a maggiore diffusione della laicità, come il New Hampshire e le Hawaii (United States Census Bureau 2008).
    Gli Stati a maggiore diffusione dell’obesità sono quelli più religiosi (Calorielab.com,2008).
    Sono gli Stati più religiosi, quelli nei quali la mortalità infantile tende ad essere più elevata della media nazionale. Mentre è in quelli meno religiosi che è tendenzialmente meno elevata (United States Census Bureau, 2005).
    E’ negli Stati più religiosi che la diffusione delle malattie sessuali è più elevata (Sexually Transmitted Disease Surveillance, 2007), così come la gravidanza giovanile (Guttmacher Institute, 2006).
    Nell’America del Bible Belt l’educazione scolastica superiore è la meno diffusa tra gli adulti, mentre le più elevate percentuali di adulti con istruzione superiore si riscontrano negli Stati più secolarizzati (United States Census Bureau, 2007).

    Con molta evidenza si può sostenere dunque che la preponderanza della fede religiosa in una popolazione non è necessariamente benefica; così come la densità di atei e laici non è necessariamente deleteria.
    La correlazione tra le diverse situazioni socio-culturali, non comporta necessariamente un rapporto di causaeffetto, come ben noto. Ma mentre l’ateismo e la laicità non determinano una diminuzione del benessere generale delle popolazioni, si deve necessariamente rilevare che diversi parametri socio-culturali negativi, deteriori, sono apparentemente un portato della religiosità.
    Allo stesso tempo, è evidente che ad una maggiore diffusione dell’ateismo e della laicità, corrispondono in generale un maggiore livello di istruzione, minori livelli di pregiudizio, etnocentrismo, razzismo, omofobia, maggiore sostegno all’eguaglianza dei sessi, ecc. Pur con l’importante eccezione della frequenza di suicidi, i Paesi con la più elevata diffusione della laicità sono socialmente più avanzati. Insomma, pare proprio che la religiosità ostacoli lo sviluppo culturale e civile della società.
    (vency)

    ANNESSO 1 –
    Le analogie tra il mitraismo e il cristianesimo sono sorprendenti. Antica religione indo-iraniana divenuta la principale religione
    persiana nel III° secolo ac, il Mitraismo fu molto seguito a Roma, e da qui si diffuse nell’ europa centrale.
    Secondo la tradizione, il dìo Mithra, fungeva :
    1 – da intermediario tra la divinità suprema Ormudzt e l’umanità;
    2 – era adorato come redentore delle anime,
    3 – era in perpetua lotta con Ahriman, una specie del diavolo cri-
    stiano;
    4 – era nato nel solstizio d’inverno [~ 25 dicembre],
    5 – da una donna vergine, chiamata ‘Madre di dio’.
    6 – Essendosi il dio integrato con il sole, veniva spesso effigiato con un alone di luce attorno alla testa.
    7 – Il culto mitraico aveva sette sacramenti, tra i quali
    8 – il battesimo,
    9 – la cresima e
    10 – la comunione;
    11 – le ostie erano contrassegnate da una croce;
    12 – i seguaci facevano appello ad una ‘rivelazione’,
    13 – ad un diluvio universale e
    14 – ad un finale giudizio universale;
    15 – credevano nell’immortalità dell’anima e
    16 – nella resurrezione della carne.
    17 – Mithra veniva idolatrato la domenica;
    18 – durante le celebrazioni, veniva consumato un ‘pasto sacro’ detto ‘myasda’,
    19 – a base di pane e di vino,
    20 – simboli del corpo e del sangue del dio.
    21 – Gli adepti speravano in una forma di vita eterna dopo la morte
    22- Il leader del Mitraismo era un Papa.

    Inoltre, fanno parte dell’iconografia abituale del Mitraismo,
    23- una grossa chiave, necessaria per aprire i cancelli celesti, che dovevano essere attraversati dalle anime dei defunti.
    24 – Anche i preti Mitraisti portavano in testa la ‘mitra’, come i vescovi cattolici.
    25 – Anche Mitra era un dio-salvatore [pare che non fosse siciliano, malgrado il nome], che,
    25 – dopo un’ultima cena con i suoi amici,
    26 – era morto e poi subito
    27 – risorto la domenica,
    28 – dopo solo tre giorni.
    Il centro di massima diffusione del Mitraismo era Tarso, la città natale di S. Paolo (fu per questo che copiò tutto dal mitraismo?!), nel
    sud-est della Turchia. [F. Cumont, 1956, ‘The Mysteries of Mithra’; M. J. Vumaseren, 1963, ‘Mithras, the Secret God’] .
    Miti e riti del Cristianesimo, sono quindi in tutto sovrapponibili a quelli del Mitraismo. Il Cristianesimo subentrò al Mitraismo, anche
    occupandone i luoghi di culto sotterranei [i mitrei]. Vien proprio da chiedersi, allora, se c’è rimasto qualcosa di originale, di
    autonomo dal mitraismo, nel cristianesimo. Pare proprio di no. Se non avessero cambiato i nomi dei personaggi, i cristiani avrebbero economizzato anche sui documenti.
    ………………………………………….

  104. Io ho scelto questo nominativo semplicemente perche’ la stella emette luce e speravo sempre con l’aiuto di Dio di farvi un po’ di luce visto che siete ancora nel buio piu’ completo…Mi rendo conto che per fare luce a voi ci vuole solo un miracolo!! Ho scelto il dimunitivo perche’ mi ritengo piccola e voglio sempre rimanere tale . Gesu’ dice beati i piccoli perche’ di essi e’ il regno dei cieli… Cerco con i miei limiti dettati dalla mia umanita’ di seguire il vangelo. Naturalmente ci sono anche lati infantili che sono considerati negativi e secondo me riguardano piu’ voi visto che quando ” vi dovete arrampicare sugli specchi” sapete solo screditare e in qualche caso riuscite anche ad essere offensivi . Ora vi siete attacati al mio nome stellina e questo scusate non puo’ che farmi sorridere …Se rileggi tutte le mie risposte noterai che a volte posso essere ironica ma mai offensiva .
    Per quanto riguarda l’articolo che hai posato ,e’ assurdo considerando che la chiesa e’ stata sempre promotrice di cultura tanto che molte scuole atenei sono religiosi. Inoltre tutti i consacrati hanno piu’ di una laurea. Conosco un sacerdote ad esempio che ha 5 lauree.Poi voglio sottolineare che non esiste una correlazione tra salute mentale e cultura. Puoi essere colto e malato di mente e sano ma analfabeta.
    .Mi devi spiegare dove e’ questo benessere nell ‘ateismo che proclama il tuo articolo, visto che dove c’e l’ateismo (vedi la Cina) ci sono piu suicidi.
    Perche dove non c’e Dio non c’e speranza e

    http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1515

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    BastaBugie n.176 del 21 gennaio 2011

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    L’ALTO TASSO DI SUICIDI NEI PAESI EX COMUNISTI E IN CINA E GIAPPONE INDICA CHE DOVE NON C’E’ DIO, L’UOMO SI PERDE NELLA SUA ANGOSCIOSA SOLITUDINE

    Ecco perché ama la vita chi crede in un Dio personale che ci ha creato, che ci guarda e ci conosce e il cui amore rende preziosa ogni singola esistenza

    di Francesco Agnoli

    Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia”: così scriveva Albert Camus nel “Mito di Sisifo”. Questa frase ritorna attuale oggi con il dibattito sull’eutanasia, che andrebbe a mio avviso affrontato, appunto, insieme al problema del suicidio (e a quello della disgregazione familiare e della solitudine, metafisica e quotidiana).
    Non è infatti un caso che la richiesta di legalizzazione dell’eutanasia cresca con il crescere, nel nostro occidente, del ricorso agli anti depressivi e al suicidio. Recentemente l’Oms ricordava che nel 2000 sono morte per suicidio circa un milione di persone, ben più che in tante guerre e calamità messe insieme, mentre “negli ultimi 45 anni il tasso di suicidio è cresciuto del 65 per cento in tutto il mondo, in particolare tra i giovani”. Uno psicoterapeuta come Viktor Frankl, che sperimentò la durezza del lager, disse che quando c’è un perché, tutti i come diventano sopportabili. Se so perché vivo, se la preziosità della vita mi è chiara, se la vita come dono è un’idea radicata, ogni circostanza, benché dura, diventa più facilmente tollerabile.
    Scriveva ancora Frankl, il quale definiva il nostro tempo “l’epoca del vuoto esistenziale”: “Se una persona è riuscita a porre le basi del significato che essa cercava, allora è pronta a soffrire, a offrire sacrifici, a dare anche, se fosse necessario, la propria vita per amore di quel significato. Al contrario, se non esiste alcun significato del suo vivere, una persona tende a togliersi la vita ed è pronta a farlo anche se tutti i suoi bisogni, sotto ogni aspetto, sono stati soddisfatti”. L’uomo è capace di adeguarsi a tutto, o quasi: solo che lo spirito sostenga il corpo, e se stesso; solo che lo spirito non sia ancora più debole del corpo. Se c’è un perché, tutti i come divengono più o meno sopportabili. E non vi è dubbio, a mio parere, che il perché vero sia solo e soltanto Dio, dal momento che tutti gli altri, in un momento o nell’altro, possono cedere. Un Dio personale che ci ha creato, che ci guarda e ci conosce e il cui amore rende preziosa ogni singola esistenza. Un Dio che manca ad esempio ai grandi popoli cinese e giapponese. Che, non a caso, hanno da secoli un triste primato dei suicidi.
    In Cina e Giappone infatti il ricorso al suicidio è estremamente diffuso, amplissimo, e, quel che più interessa, accettato culturalmente. Parlando dei cinesi J. J. Matignon scriveva, all’inizio del Novecento, che il suicidio “si riscontra in tutte le classi e a tutte le età”, ed è spesso dettato anche da motivi che per la nostra cultura sono del tutto “futili”: per vendetta, per rancore, per collera o gelosia, per questioni di onore… “Capita che un mendicante attui la sua vendetta tagliandosi la gola davanti alla vostra porta”. Dall’India alla Cina, ricorda Marzio Barbagli, “darsi la morte per colpire un nemico, immolandosi con lui o facendogli ricadere addosso la colpa della propria morte, è una scelta messa a disposizione per secoli da culture diverse”. In entrambi questi paesi, poi, vi sono dei suicidi, come quello della moglie o della concubina sulla tomba del marito, che sono considerati meritori ed auspicabili. Un altissimo tasso di suicidi si registra anche in Giappone: 24, 4 ogni 100 mila abitanti, almeno 4 volte di più che in Italia, visto che il numero reale è in verità ben più alto. Il Giappone ha anche un primato nel numero dei giovani suicidi. Kamikaze e harakiri “sono le parole della lingua giapponese più conosciute nel mondo”. Qualche anno fa la “Guida al suicidio perfetto” dello scrittore Wataru Tsurumi, in cui si spiegava come uccidersi buttandosi dalla finestra o sotto il treno, divenne un bestseller con 550 mila copie in otto mesi.
    Perché questo dramma? A prescindere dalle mille motivazioni che possono stare dietro un suicidio, è difficile non notare che anche nel ricco Giappone, come in Cina, l’uomo non è creatura unica, irripetibile, di un Dio che la ama fino a morire per lei. “I giapponesi – ricorda il nunzio apostolico in Giappone, Alberto Bottari de Castello-, non hanno un rapporto personale con Dio. Il concetto dell’individuo, che è al centro della cultura occidentale, non fa parte del loro Dna culturale. Si identificano con il gruppo, la società, l’azienda, la nazione. Quando un cristiano arriva alla decisione di togliersi la vita sa che sta per infrangere una regola sacra: la vita gliel’ha data Dio e solo Dio gliela può togliere. Il giapponese tentato dal suicidio non ha questo freno. Non ha il concetto del peccato. Non ha nessuno, non ha niente, all’infuori del proprio mondo materiale e culturale, a cui chiedere aiuto. Ma nel suo mondo chiedere aiuto è disonorevole, e allora deve risolvere all’interno di se stesso il dramma della propria infelicità, divenuta insopportabile. I cristiani, anche nei momenti più bui, possono sempre tendere la mano verso Dio. I giapponesi no. Hanno otto milioni di dei, migliaia di meravigliosi templi, santuari, altari, altarini, due religioni ufficiali, il buddismo e lo shintoismo, ma vivono senza il Dio unico onnipotente e misericordioso, senza il concetto di Dio padre di tutta l’umanità e presente in ciascuno di noi, sempre”. Nello stesso tempo in Giappone il buddismo è una religione atea che crede nella reincarnazione, cioè che nega, appunto, l’unicità di una vita personale. Il suicidio quindi non è considerato eticamente negativo, anzi è talora contemplato come possibile “soluzione” ad un determinato problema.
    Maurice Pinguet, già direttore dell’Istituto franco-giapponese di Tokyo, nel suo “La morte volontaria in Giappone”, nota anzitutto il profondo immanentismo che caratterizza la cultura di questo popolo, e in secondo luogo mette in luce come in Giappone siano sempre esistite forme di suicidio che la cultura cristiana rifiuta: ad esempio il “suicidio di solidarietà”, in cui i genitori “coinvolgevano i loro figli nella morte, convincendoli, o a loro insaputa”. Infatti alla madre giapponese che uccide il figlio “non viene in mente che il bambino possa rappresentare una esistenza distinta, posta sin dalla nascita, o dal concepimento, sotto la sovranità di Dio”. Vi è poi, sempre nella cultura giapponese, il “suicidio di accompagnamento”: alla morte dell’imperatore, del sovrano, del padrone, funzionari, vassalli, servi lo hanno spesso accompagnato nella morte, eliminandosi. Vi è infine il suicidio come rituale, svolto con precisione e solennità: harakiri è l’atto di uccidersi lentamente, aprendosi il ventre, estraendone le viscere, “senza battere ciglio”. Del resto, se tutta la vita dell’uomo è qui ed ora, come protestare altrimenti la propria innocenza? Come lavarsi di una colpa, che altrimenti rimarrà per sempre? Come cancellare la vergogna? Come salvare l’onore?
    Una conferma a questa ipotesi, e che cioè l’ateismo contribuisca a togliere alla vita umana quella sacralità religiosa che è spesso un utile antidoto alla scelta estrema di eliminarsi, viene dai paesi comunisti, in cui l’ateismo è stato imposto e diffuso a tutti i livelli. In un celebre film intitolato “Le vite degli altri” si ricorda che negli anni 70 e 80, Russia, Ungheria e Germania dell’est, tutti e tre paesi comunisti, avevano il primato mondiale dei suicidi, benché i regimi, che pure catalogavano tutto, nascondessero le cifre relative al disastroso fenomeno. Infatti erano stati proprio molti teorici del socialismo a spiegare che, una volta instaurata l’eguaglianza economica e materiale, alcolismo, prostituzione, furti e suicidi, sarebbero spariti. In verità con l’avvento del regime bolscevico i suicidi iniziarono a crescere. Il Partito comunista cercò allora di condannarli come “una forma di individualismo borghese”. Il suicidio, per i comunisti atei, era considerato una appropriazione indebita della vita, che apparteneva non a Dio, come si era detto sino a quel momento, ma al partito, allo stato, alla comunità. Tanto che chi si suicidava subiva l’espulsione postuma dal partito e altre pene, ad esempio riguardo al suo funerale. Ma l’efficacia di queste posizioni fu inesistente. Non uccidersi perché la vita è un dono di Dio, è un messaggio che può essere convincente, come dimostrano i bassi tassi di suicidio del medioevo e sino all’esplosione ottocentesca (vedi: Marzio Barbagli, Congedarsi dal mondo, Il Mulino). Non farlo perché Stalin non vuole, è un dogma meno credibile.
    “Nel 1924-25 – scrive Barbagli – vi fu un forte aumento dei suicidi”, non solo tra gli avversari del comunismo, ma “tra gli iscritti al partito”, tra coloro che professavano la fede del regime. Stalin condannò il fatto spiegando che il suicidio era il mezzo più semplice per lasciare il mondo, tradendo il partito e sputando “per l’ultima volta sul partito”. “In ogni caso, continua il Barbagli, il governo smise di pubblicare statistiche e studi sull’argomento”. Possiamo quindi ipotizzare un aumento sempre crescente di suicidi in occasione del terrore, così come c’era stato all’epoca del terrore giacobino e della ghigliottina. Ma con la morte di Stalin la crescita dei suicidi non calò e il numero rimase alto sino alla fine. Il crollo del regime, la morte definitiva della fede comunista segnò un ulteriore incremento. Veniva cioè a mancare anche l’ultima forma di “senso”, per quanto labile. Nel 1994 si arrivò alla cifra impressionante di 43 suicidi per 100. 000 abitanti! “Pur essendo diminuito negli anni seguenti, continua Barbagli, nel 2004 il tasso di suicidio in Russia (34 per 100. 000 abitanti) era da due a tre volte superiore a quello degli Stati Uniti e dei paesi dell’Europa occidentale”.
    Anche oggi le macerie spirituali lasciate dal materialismo ateo sono ben evidenti, visto che gli ex paesi dell’ateismo di stato hanno contemporaneamente il triste primato dei divorzi, degli aborti e quello, appunto, dei suicidi. L’Oms dunque rivela oggi che al primo posto nella classifica dei paesi con il più alto numero di suicidi nel 2009 si trovano la Bielorussia, con 35, 1 suicidi ogni 100. 000 persone; al secondo posto viene la Lituania, al terzo la Russia, al quarto il Kazakistan, al quinto l’Ungheria, al sesto il Giappone, all’ottavo l’Ucraina… ben 6 dei primi 8 paesi di questa terribile classifica sono ex paesi comunisti (senza contare che mancano le cifre vere per la Cina).
    Eppure non è sempre stato così, dal momento che prima della rivoluzione del 1917 “la percentuale dei suicidi in Russia era una delle più basse al mondo” (Moskovskji Komsomolets). Quanto alla Lituania, seconda nella classifica del 2010, ma prima in quella del 2009, Alvydas Navickas, presidente dell’Associazione lituana di suicidiologia e vicerettore dell’Università di Vilnius, sintetizza così la storia del suo paese: “Prima della Seconda guerra mondiale, si suicidavano 8 lituani su 100.000. La maggior parte della popolazione viveva in campagna, frequentava la chiesa: esisteva una comunità forte con una routine stabile. In seguito scoppiò la guerra e venne il regime sovietico: Stalin deportò gli agricoltori più ricchi e installò la maggior parte nei Kolchoz (cooperative agricole). Vodka e alcol prodotti in casa iniziarono a scorrere come anestesia, quotidianamente. Nella decade degli anni ottanta l’indice crebbe ogni anno fino a 30 suicidi su 100. 000 persone. Con la caduta dell’Urss il tasso ha subito un forte rialzo, fino a toccare il tetto, tra il 1994 e il 1995, di 46 su 100. 000” (http://www.cafebabel.it/article/33596/stalin-disoccupazione-maltempo-suicidi-lituania.html).
    E’ a questo punto inevitabile ricordare quanto scriveva alla fine dell’Ottocento il grande Dostoevskij, nel suo romanzo “I Demoni”, in cui illuminava la mentalità degli atei rivoluzionari del suo tempo. L’autore russo faceva dire ad uno dei suoi personaggi che a frenare la volontà degli uomini di suicidarsi è anzitutto l’idea di “un altro mondo” dopo la morte (idea che non toglie, ma al contrario conferisce valore, proprio a questo mondo concreto in cui viviamo ogni giorno).
    Ma quando l’ateismo trionferà, continuava il rivoluzionario, prefigurazione dei comunisti del 1917, l’uomo, messo da parte Dio, affermerà la sua totale libertà: “La piena libertà ci sarà allora, quando sarà indifferente vivere o non vivere”. Un giorno “vi sarà l’uomo nuovo, felice e superbo. A chi sarà indifferente vivere o non vivere, quello sarà l’uomo nuovo! Chi vincerà il dolore e la paura, quello sarà Dio. Mentre l’altro Dio non vi sarà… Possibile che nessuno su tutto il pianeta, avendola finita con Dio e avendo posto fede nell’arbitrio, osi proclamar l’arbitrio, nel senso più completo?”. Conclusione? “Io sono obbligato a uccidermi, perché il mio arbitrio è uccidere me stesso”.
    Dostoevskij aveva visto giusto: la proclamazione di una libertà illimitata da parte dell’uomo, di una sua autonomia morale, di una sua autodeterminazione totale, luciferina, è anche l’affermazione della sua drammatica solitudine, con le ovvie conseguenze.
    Ecco perché oggi sono proprio certi atei come Maurizio Mori, il consigliere di Beppino Englaro, a proclamare la fine della “sacralità della vita”, respingendola come un concetto cristiano che non ci appartiene più, e a collegare il presunto diritto all’aborto, con quello all’eutanasia (o “suicidio assistito”). Riaffermando così il principio dell’autodeterminazione assoluta già proclamato dal rivoluzionario di Dostoevskij. Dichiarava qualche anno orsono il socialista francese Jacques Attali, già consigliere del presidente Mitterrand, e oggi di Sarkozy: “La logica socialista è la libertà, e la libertà fondamentale è il suicidio. Di conseguenza il diritto al suicidio diretto o indiretto è dunque un valore assoluto di questo tipo di società”. Qualche anno prima, su California Medicine, aveva affermato, coerentemente, che la vita non è più da considerare un valore assoluto, ma “relativo”, e ciò significa che accanto al “controllo e alla selezione delle nascite” occorrerà porre la “selezione delle morti”, cioè all’eutanasia, per motivi personali, ma anche economici, politici.
    Laddove manca Dio, è la vita dell’uomo a perdere valore, e a sfociare più spesso nel suicidio, individuale o legalizzato e statalizzato che sia. Scriveva a ragione il già citato Pinguet, parlando però, stavolta, del nichilismo occidentale: “In un mondo che non ha altra vita che quella quaggiù, altra volontà che quella del soggetto, l’uomo diviene il solo giudice della totalità dell’essere che resta in bilico sul filo di rasoio della sua decisione. Là dove brillava l’onnipotenza divina, una vertiginosa implosione ha scavato il suicidio nichilista, buco nero nel quale l’assolutezza della libertà dovrebbe farsi inghiottire”.

    Fonte: Il Foglio, 1° dicembre 2010

    Pubblicato su BASTABUGIE n.176

  105. .
    Spero’ sia stato un errore la cancellazione della mia risposta comunque salvo sempre tutto! non e’ un problema copia in colla….

    Ho scelto il nome stellina proprio per il fatto che la stella da luce e con l’aiuto di Dio volevo farvi un po’ luce visto che navigate nel buio piu’ completo.Ma credo che per voi ci voglia solo un miracolo! Ho scelto il dimunitivo perche mi ritengo piccola ,Gesu’ afferma beati i piccoli perche’ di essi e’ il regno dei cieli. E io con i miei limiti voglio seguire il Vangelo.
    Ci sono anche comportamentiinfantili negativi ma credo che appartengano piu’ a voi visto che quando non avete argomentazioni valide ” vi arrampicate sugli specchi” e deridete e vi attacate adirittura sul mio nominativo e in alcuni casi offendete.Se rileggete le mie risposte ci puo’ essere un po di ironia ma nessuna offesa.
    L’articolo che avete posato e’ a dir poco assurdo. Dove c’e l’ateismo non c’e benessere ma un alto numero di suicidi ( vedi la Cina ).
    La Chiesa e’ promotrice della cultura basti pensare alle scuole cattoliche agli atenei all’arte.Inoltre tutti i consacrati hanno piu’ di una laurea.Conosco un sacerdote che ha 5 lauree.E poi la cultura non e’ sinonimo ne dintelligenza ne di sanita’ mentale. Una persona puo’ essere poco colta ma intelligente e sana di mente o al contario colto e malato di mente.
    La verita’ e che se non c’e la fede viene a mancare la speranza …
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    BastaBugie n.138 del 30 aprile 2010

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    I SUICIDI NEL MONDO SONO TANTI E IN AUMENTO

    Però, guarda caso, soprattutto nei paesi non cattolici

    da Avvenire

    Secondo l’Oms ogni anno si suicidano 16 persone ogni 100.000, cioè un milione di persone, dunque una ogni 40 secondi, ed i tentativi di suicidio sono quasi 20 milioni, cioè uno ogni 23 secondi: ogni anno ci sono più morti a causa del suicidio che nelle guerre e negli omicidi messi assieme.
    Sono dati drammatici e raggelanti, poco conosciuti, indici di una piaga sociale enorme, e ovviamente le loro cause sono molteplici: biologiche, sociali, culturali, ecc. Due Paesi molto benestanti, il Giappone e la Svezia, con 24 e 13 suicidi ogni 100.000 persone, dimostrano che non è la povertà ciò che spinge al suicidio.
    Per quanto riguarda le radici culturali si pensi di nuovo al Giappone (tra le parole giapponesi più conosciute al mondo figurano kamikaze e harakiri ).
    Per l’Oms la principale causa dei suicidi sono i disturbi psicologici, in particolare la depressione. In effetti, come ha sottolineato un pensatore e psicoterapeuta come Viktor Frankl (1905-1997), la motivazione principale dell’uomo non è il principio del piacere, né la volontà di potenza, bensì la «volontà di significato», il desiderio di trovare un senso, uno scopo della propria vita. Il male del nostro tempo, spesso, è proprio la frustrazione esistenziale, la mancanza di un senso che sia una solida ragione per vivere.
    Ma che cosa può dare un senso globale e solido alla vita e rendere sopportabile la sofferenza?
    Indubbiamente, credere in Dio è consolante e rasserenante (c’è anche chi afferma che Dio è fonte di nevrosi e questa affermazione andrebbe discussa in altra sede; però, limitandoci solo a un brevissimo e incompleto cenno, possiamo dire quanto segue: è vero che ad alcuni soggetti la religione determina delle nevrosi, però solo se vissuta in modo legalistico, cioè sbagliato, inoltre la secolarizzazione non ha reso più sereni gli uomini, anzi, sempre per l’Oms, le patologie psichiche sono in crescita ed i suicidi sono aumentati del 60 % dagli anni cinquanta). Così, forse non è un caso – e questa è la nostra ipotesi – se nei primi dieci posti della classifica dei suicidi ci sono ben 8 Paesi ex comunisti dove 5070 anni di ateismo sono probabilmente una delle cause (beninteso insieme ad altre, il fenomeno è ovviamente complesso) dell’elevato tasso di suicidi. Il triste primato spetta alla Bielorussia, con 36 suicidi ogni 100.000 persone, al secondo e al terzo posto si trovano la Lituania e la Russia con 31, al quarto lo Sri Lanka con 30, al quinto il Kazakistan con 27, al sesto l’Ungheria con 26, al settimo il Giappone con 24, all’ottavo l’Ucraina con 23, al nono la Slovenia con 22, al decimo la Lettonia con 20.
    Per contro, i Paesi con il tasso più basso di suicidi sono quasi tutti di tradizione culturale cristiana, specialmente cattolica (fatte salve alcune eccezioni: per esempio l’Austria e la Francia, del resto molto secolarizzata, tra i Paesi cristiani, e l’Iran, tra quelli non cristiani, ma i dati sui Paesi islamici sono pochi). L’Italia, per esempio, con 6 suicidi ogni 100.000 persone, è molto indietro in questa triste classifica. In effetti, il cristianesimo insegna che la vita umana è preziosissima e il suicido è considerato un atto assai grave.
    Se poi si considera che il suicidio è anzitutto un atto di disperazione, cioè di perdita totale della speranza, si arriva a comprendere meglio perché i popoli di fede (o almeno tradizione) cristiana vi ricorrano in misura minore. Durante le prove più difficili della vita, infatti, il cristiano sa che può contare sul conforto non di una divinità lontana, ma di un Dio-Persona amorevole. Solo ad una Persona, infatti, ci si può rivolgere direttamente. Un Uomo-Dio che muore liberamente sulla croce, offrendo se stesso come modello di sofferente, come compagno per chi si trova nella sofferenza, nella malattia, nella disperazione e nella depressione. E che insegna che esse hanno una fecondità.

    Fonte: Avvenire

    Pubblicato su BASTABUGIE n.138

  106. Cara Stellina, la cause che portano al suicidio sono tante e bisognerebbe anche mettersi d’accodo sul termine suicidio. Pensa al regsita Monicelli che, giunto al fine vita, malato incurabile, piuttosto che vivere ancora qualche mese con estrema sofferenza ha deciso di porre fine alla sua vita. E’ un suicido quello? Per me no, è un atto consapevole, è l’accettazione che la vita, intesa come un vivere dignitoso, è finita e ne vengono tratte le conseguenze. Capisco che per un credente è diverso. Per un cristiano come te la vita è un dono di Dio e va goduta fino alla fine naturale, comprese tutte le sofferenze che questa idea possa comportare. Io accetto che tu possa regolare la tua vita in base a questi principi ma vorrei che facessi altrettanto anche tu. D’altronde devi ammettere che l’esistenza di una qualsiasi delle migliaia di divinità oggi adorate è più una speranza dei credenti che una certezza.
    Per quanto riguarda la religione io non ho difficoltà ad ammettere che possa servire a far accettare le difficoltà alla gente. Non per nulla viene considerata, a ragione, una stampella del potere. Se avrò giustizia dopo morto accetto meglio l’ingiustizia in questa vita. Se sono consapevole che dopo questa vita non c’è più nulla per la mia individualità, mi riesce più difficile accettare le ingiustizie e sono portato a combatterle subito e con vigore.
    Le funzioni della religione sono:
    – Spiegare l’origine dell’universo;
    – Spiegare il significato della vita;
    – Proporre un codice morale;
    – Confortare davanti alla morte;
    – Soddisfare l’esigenza del sacro.
    Le prime tre funzioni sono chiaramente soddisfatte meglio dalla visione laica della vita (pensa agli esempi immorali contenuti nella Bibbia, alla sofferenza posta a base della salvezza,…) mentre le ultime due sono ancora appannaggio della religione.
    Se vuoi ne possiamo riparlare.
    Un cordiale saluto.
    Un caro saluto.

  107. Tu dici: La verita’ e che se non c’e la fede viene a mancare la speranza …
    Verissimo. Ma la tua speranza io la considero vuota, senza significato, poichè la mia ragione la ritiene frutto di illusione. Non mi puoi portare nessuna prova che la tua speranza possa essere vera, che il tuo Dio personale esista davvero.
    Per contro io ho mille motiivi per credere mimpossibile l’esistenza di una qualche divinità. Ma ogni persona ha il suo corredo di Dna e ogni persona privilegia i sentimenti o la ragione a secondo della sua costituzione generica. Su questo non c’è possibilità d’incontro tra credenti in Dio e credenti in altro.
    Sulla cultura delle religioni certamente hai ragioni, infatti per secoli, quelli bui, la cultura era in mano alla religione e alla Santa Inquisizione. Per fortuna poi le cose sono cambiate e hanno fatto cambiare un pochino anche la religione che, tuttavia, rimane sempre in opposizione al progresso sia scentifico che culturale.

  108. Nella creazione tutto ha un senso logico e un ordine, certamente il senso della vita non puo’essere quello di finire sotto terra con in vermi. Dio non si puo’ dimostrare ne con una formula matematica ne con una ragione limitata.Si puo’ solo fare un esperienza personale di Dio e vedere cocretamente gli effetti di questa esperienza. Capisco l’agnostico perche’ comunque e’aperto alla verita’ anche se non e’ ancora riuscito a trovare la fede. Ma l’ateo nella maggior parte dei casi rifiuta questa verita’ c’e come una ribellione all’idea di un capo che guida la nostra vita, e per questo motivo non vuole fare l’esperienza di Dio… Se io so che potrei avere delle risposte magari andando in un luogo come Medjiugorie ad esempio, in ciu tantissimi agnostici e atei hanno trovato Dio, e per partito preso non voglio andarci vuol
    dire che sono chiuso a riccio nelle mie idee senza nessuna apertura.
    E’ assurdo affermare che la religione e’ nata per paura della morte, ti ricordo che molti hanno dato la vita per la fede e ancora oggi ci sono cristiani persegiutati. I veri Cristiani si sono sempre distinti per il coraggio. Leggi la vita dei santi e capirai che la paura non faceva parte della loro vita.

    http://www.santiebeati.it/dettaglio/34050
    Massimiliano Maria Kolbe nasce nel 1894 a Zdunska-Wola, in Polonia. Entra nell’ordine dei francescani e, mentre l’Europa si avvia a un secondo conflitto mondiale, svolge un intenso apostolato missionario in Europa e in Asia. Ammalato di tubercolosi, Kolbe dà vita al «Cavaliere dell’Immacolata», periodico che raggiunge in una decina d’anni una tiratura di milioni di copie. Nel 1941 è deportato ad Auschwitz. Qui è destinato ai lavori più umilianti, come il trasporto dei cadaveri al crematorio. Nel campo di sterminio Kolbe offre la sua vita di sacerdote in cambio di quella di un padre di famiglia, suo compagno di prigionia. Muore pronunciando «Ave Maria». Sono le sue ultime parole, è il 14 agosto 1941. Giovanni Paolo II lo ha chiamato «patrono del nostro difficile secolo.

    ».

    • Tu dici: Nella creazione tutto ha un senso logico e un ordine, certamente il senso della vita non puo’essere quello di finire sotto terra con in vermi.
      Prima osservazione: la creazione, intesa come un intervento divino che ha creato l’universo con tutto ciò che contiene, è una favola raccontata da Genesi a cui solo pochi credono ancora. Il nostro universo è sorto da una esplosione avvenuta 13,7 miliardi di anni fa e da questo immenso ammasso di Galassie, per evoluzione, sono sorte tutte le specie viventi, uomo compreso.
      Nell’universo non c’è alcun senso logico, ci sono buchi neri che fagocitano stelle e pianeti con tutto ciò che contengono, vite comprese. E’ un ammasso infinito di materia in evoluzione.
      Il senso della vita è vivere l’unica vita che la sorte ci ha dato poiché, inevitabilmente e sicuramente, ogni vita finisce in pasto ai vermi o in pasto a qualche altro essere vivente. Illudersi che dopo la morte ci sia un’altra vita è appunto solo una illusione, un desiderio, una speranza senza prova alcuna.

      • Prova a fare una esplosione in casa tua e vediamo se poi e’ tutto in ordine … i buchi neri non centrano nulla anche perche io sto parlando della terra in cui abitiamo…..
        E poi mi dispiace dirtelo ma il big ben e’ solo eslusivamente una teoria ma non ha nulla di certo., la verita’ e’ che gli stessi scienziati hanno difficolta a capire la nascita della vita.

        http://www.repubblica.it/scienze/2010/08/03/news/nessun_big_bang_nessuna_fine_una_nuova_teoria_per_l_universo-6015046/

        ASTRONOMIA

        Niente Big Bang, niente fine
        Nuova teoria per l’Universo

        Il nostro cosmo non ha avuto un momento iniziale e non morirà: è in continua evoluzione, mentre massa, tempo e spazio possono convertirsi l’uno nell’altro. Fa discutere lo studio di un ricercatore di Taiwan, che permette di risolvere molti misteri, ma presenta alcune incoerenze di LUIGI BIGNAMI

        NESSUN inizio, nessuna fine, ma un Universo in continua evoluzione, dove massa, tempo e spazio possono convertirsi l’uno nell’altro. Un Universo dunque, senza Big Bang e senza fine. Questo è il cosmo in cui viviamo, così come lo ha concepito e definito Wun-Yi Shu della National Tsing Hua University di Taiwan, che permette di risolvere molti problemi ancora aperti della teoria oggi comunemente accettata, che vuole che l’Universo in cui viviamo sia nato dal Big Bang.

        Nell’Universo di Shu sono quattro gli elementi in contrasto con l’attuale teoria dell’evoluzione del cosmo e che ne danno una nuova visione. Il primo: la velocità della luce e la “costante gravitazionale” non sono costanti, ma variano con il tempo. Il secondo: il tempo non ha avuto né inizio, né fine, quindi non c’è stato alcun Big Bang. Il terzo: la sezione spaziale dell’Universo è paragonabile ad una sfera a più di tre dimensioni, un’immagine inconcepibile con la fantasia umana, ma che si spiega solo matematicamente. Il quarto, infine: l’Universo vede momenti di accelerazione e decelerazione nella sua espansione.

        L’ipotesi di Shu vede da una nuova prospettiva le entità che stanno alla base dell’Universo, in quanto il tempo e lo spazio si possono convertire l’uno nell’altro con la velocità della luce come fattore di conversione. La massa e la lunghezza sono anch’esse intercambiabili: la conversione dipende dalla “costante gravitazionale”, che è variabile nel tempo, e dalla velocità della luce, anch’essa variabile. Secondo questa nuova complessa visione, quando l’Universo è in espansione il tempo si converte in spazio e la massa in lunghezza. Quando l’Universo si contrae avviene il contrario.

        “Nella mia visione dell’Universo la velocità della luce è un fattore di conversione tra il tempo e lo spazio, in quanto è semplicemente una delle proprietà della geometria dello spazio-tempo”, spiega Shu, il quale continua: “Poiché l’Universo è in espansione si può ipotizzare che in fattore di conversione vari in rapporto a tale espansione e dunque la velocità della luce varia con il tempo cosmico”.

        Questa nuova concezione del cosmo in cui viviamo, tra l’altro, dà modo di spiegare la sua espansione senza ricorrere all'”energia oscura” che, secondo i canoni attuali, compone il 73% dell’Universo (il 23% è materia oscura e solo il 4% è materia ordinaria, quella di cui sono composte le stelle, i pianeti e tutto l’Universo visibile). Dell’energia oscura non si sa nulla e rimane il più grande mistero per gli scienziati.

        Alcune critiche, tuttavia, sono già state mosse alla nuova teoria. Le più vigorose vengono da Michael Drinkwater, astronomo alla Univesity of Queelsland, il quale sottolinea come vi siano numerose prove che la velocità della luce è costante e non cambia con il tempo come sostiene Shu. La quantità di idrogeno, elio e altri elementi presenti nell’Universo, inoltre, sono coerenti con la nascita dell’Universo attraverso il Big Bang. Un’altra problematica riguarda la “radiazione cosmica di fondo” che, nel modello del Big Bang, corrisponde alla radiazione residua delle fasi iniziali della creazione dell’Universo e ne è considerata una conferma chiave. Shu è consapevole di queste controversie, ma secondo l’astrofisico è solo una questione di tempo e anch’esse troveranno una spiegazione nell’Universo infinito.

        (03 agosto 2010)

  109. I gesuiti: “Le Crociate, una storia da rivalutare”

    Messori: “Finalmente” Cardini: “Dal ‘ 700 troppi equivoci”. Ma la liberazione del sepolcro di Gesu’ provoco’ troppi lutti e distrusse una cultura. “I soldati del Papa? Furono solo turisti”

    —————————————————————– RELIGIONE Nel nono centenario della conquista di Gerusalemme, la “Civilta’ Cattolica” si dissocia dai “mea culpa” della Chiesa: “Quante interpretazioni superficiali” I gesuiti: “Le Crociate, una storia da rivalutare” Messori: “Finalmente” Cardini: “Dal ‘ 700 troppi equivoci” In coincidenza con il nono centenario della conquista cristiana di Gerusalemme, avvenuta nel 1099, con la vittoriosa conclusione della prima spedizione in Terrasanta condotta da Goffredo di Buglione (il “difensore del Santo Sepolcro”), La Civilta’ Cattolica, rivista dei gesuiti, rivaluta le Crociate. Questa non sarebbe una notizia, se la Chiesa Cattolica negli ultimi tempi non avesse mostrato segni di “pentimento” nei confronti degli attacchi medievali contro i musulmani, nel corso di quella che e’ stata definita la “cristianizzazione armata”. Il mea culpa sulle crociate non e’ una posizione isolata della Chiesa, ma fa parte di una linea che nel suo percorso tocca eretici come Savonarola e Giordano Bruno, le vittime dell’ Inquisizione e gli ebrei. Ecco perche’ l’ attuale pensiero della Compagnia di Gesu’ sulle spedizioni in Terrasanta suona come una inversione di tendenza. “Ben lungi dall’ essere state inutili o nefaste, le Crociate contribuirono a creare situazioni storiche positive, che sfociarono in processi internazionali tuttora aperti e di vitale importanza”, si legge su Civilta’ Cattolica, la quale critica le valutazioni “troppo superficiali sull’ evento storico” e invita gli studiosi ad accostarvisi liberi dai condizionamenti ideologici. + il gesuita Carmelo Capizzi, docente di storia medievale alla Pontificia Universita’ Gregoriana a “riscattare” le Crociate da quella che egli considera una storiografia d’ impronta laicistica e percio’ fortemente condizionata. Ci furono degli errori, ammette Capizzi, ma essi non giustificano la condanna delle Crociate, che, a suo parere, sono da considerare un fattore di progresso sociale e culturale. “Sbagliano”, conclude Capizzi, “coloro i quali attribuiscono alla Crociata finalita’ che essa non si propose mai, come ad esempio quella di propagandare la fede a mano armata”. “Era ora”, commenta sarcastico lo scrittore cattolico Vittorio Messori. E spiega: “Siamo al paradosso. Ormai tutta la Chiesa e’ in ginocchio a chiedere perdono perche’ esiste ancora, promettendo di essere piu’ buona. Dal Papa al vice parroco sono li’ a battere il vestra culpa sul petto di coloro che non possono piu’ difendersi”. Messori e’ esplicito: “Siamo indignati e scandalizzati per le Crociate, mentre si dimentica che a Gerusalemme quando vi arrivarono i musulmani vi abbatterono tutte le chiese della cristianita’ , cosi’ come fecero nel Nord Africa, in Turchia, nella parte di Spagna che occuparono per ottocento anni. Ora perfino i gesuiti si sono accorti che a chiedere scusa non devono essere i cristiani, ma altri, quelli che dove sono arrivati hanno distrutto la cristianita”. Per lo storico Franco Cardini gli equivoci su questo problema nascono da una visione riduttiva della storia: “Si enuclea il fatto militare (la Crociata) da un contesto profondamente denso e positivo”. Per meglio valutare la questione, aggiunge Cardini, “bisognerebbe reinserirla nel suo contesto storico e allora molte polemiche non avrebbero piu’ ragione d’ essere”. “D’ altra parte”, spiega lo storico medievalista, “la parola Crociata e’ un’ espressione moderna che, sistematicamente, si usa soltanto dal XVIII secolo. Fino ad allora c’ erano termini che definivano il “crociato”, ma non esisteva la parola astratta. Questo significa che parlando di Crociate dal 1700 a oggi si e’ fatta tutta una serie di generalizzazioni ingannatorie”. Matteo Collura —————————————————————– E in Israele l’ intellettuale Meron Benvenisti ridimensiona l’ importanza delle truppe di Goffredo di Buglione “I soldati del Papa? Furono solo turisti” DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MGERUSALEMME eron Benvenisti la chiama “la strumentalizzazione paradossale delle Crociate”. E la riassume cosi’ : “Gli arabi portano ad esempio la caducita’ dell’ invasione cristiana per dire che l’ impresa sionista fara’ la stessa fine. Gli israeliani, al contrario, esaltano gli 88 anni della presenza crociata a Gerusalemme e quasi 200 nella regione per dimostrare che questa e’ stata una terra di continue invasioni e relativizzare cosi’ i 1.400 anni di dominio musulmano”. + l’ ennesima provocazione di questo intellettuale che fu vicesindaco di Gerusalemme nei primi anni Settanta, ma e’ conosciuto soprattutto per i suoi libri di denuncia delle ingiustizie ai danni della popolazione araba e contro l’ occupazione israeliana di Cisgiordania e Gaza. Ma e’ anche un esperto del periodo crociato e ne ha scritto sul quotidiano Ha’ arez denunciando lo “stravolgimento dei fatti avvenuti 900 anni fa”. Vuol dire che i crociati furono molto meno importanti per la storia del Medio Oriente di quanto venga presentato oggi? “Mi limito a sottolineare l’ uso e l’ abuso, magari non intenzionale, che una parte dei nostri storici fa delle Crociate. La loro e’ spesso una lettura funzionale al progetto sionista. Mirano cioe’ a dimostrare che questa terra dalla distruzione del Secondo Tempio nel 70 dopo Cristo al Mandato britannico e’ stata costantemente invasa da popolazioni straniere. In questo modo gli ebrei appaiono come i legittimi proprietari della regione che, scacciati dai vari invasori per 2.000 anni, adesso tornano a casa”. Aggiunge Benvenisti: “Si tende anche a dimenticare che decine di palazzi e castelli indicati da noi come “crociati” esistevano gia’ , oppure vennero in seguito ampliati dai musulmani. Anche nel periodo d’ oro dei regni crociati i loro abitanti cristiani non furono mai piu’ di 120.000 e oltre 400.000 i musulmani. Cosi’ larga parte della citta’ di Cesarea e del celebre castello di Belvoir sono indicati dalle nostre guide turistiche come tipicamente crociati: in realta’ esistevano sul posto monumentali strutture del primo periodo musulmano, ma gli archeologi le distrussero perche’ non disturbassero la loro lettura storica”. Anche da parte araba c’ e’ una strumentalizzazione per sottolineare la caducita’ della presenza ebraica in Palestina. “Si’ , e’ una lettura popolare del passato, ma nessun vero storico le da’ credito. Non ha senso paragonare Israele al regno crociato: i crociati qui rimasero sempre dei turisti, una presenza temporanea incapace davvero di assimilarsi nella regione. Nulla a che vedere con Israele”. Lorenzo Cremonesi —————————————————————– Ma la liberazione del sepolcro di Gesu’ provoco’ troppi lutti e distrusse una cultura Fra Roma e Bisanzio s’ ingaggia una battaglia costante, che colorera’ di sangue l’ Europa nei secoli, a partire dai primi dissapori: i Pontefici strappano a uno a uno i caratteri politici specifici dell’ Impero romano, anche i piu’ maledetti dai cristiani. Bisanzio restera’ nello scontro secolare sempre sconfitta e ingannata. Smarrira’ via via le sue province e quando le sara’ sottratto il dominio politico, ben presto la Chiesa romana imporra’ la sua liturgia, strappando il cuore alla Messa bizantina: il suo aspetto segreto ed esoterico, dove si celebra un richiamo alla formazione del cosmo dietro l’ iconostasi. La storia della Calabria fu uno strappo crudele delle liturgie bizantine, fino alla loro pressoche’ totale scomparsa, perfino fra gli Albanesi venuti profughi dopo la conquista turca. Il culmine si celebrera’ quando i Franchi conquisteranno Bisanzio stessa nel secolo decimo quarto, occupando Santa Sofia e oltraggiandola. Furti spaventosi spoglieranno la grande capitale. Venezia si ornera’ di statue bizantine. Gerusalemme aveva subito la conquista turca nel 1073 e la popolazione resto’ esterrefatta dinanzi alla loro mitezza esemplare: riedificarono la chiesa sul luogo natale di Maria. Venne allora a Gerusalemme il sommo teologo al – Ghazzali’ , convertito al sufismo, e vi scrisse la “Vivificazione delle scienze religiose”. Accanto a lui visito’ Gerusalemme al – Arabi e vi si trattenne per tre anni, partecipando con entusiasmo ai dialoghi che vi si accendevano fra islamici, cristiani ed ebrei. Quando scoppiarono scontri violenti nel 1077, egli annoto’ che “nella moschea di Al Aqsa nessuna discussione si interruppe”. Ma nel giugno 1099 l’ esercito di Goffredo di Buglione circondava con cieco furore ed esultanza le mura di Gerusalemme. Anche in questa novita’ era lo scontro fra Roma e Bisanzio che si esprimeva. L’ imperatore di Bisanzio Alessio I Comneno calcolava che con una campagna adeguata avrebbe potuto strappare Gerusalemme ai Turchi. Commise l’ errore di ricorrere al Pontefice romano Urbano II all’ inizio del 1095 per ottenere dei mercenari normanni. Ma Urbano II, invece, al concilio di Clermont esorto’ clero, poverelli e cavalieri a marciare su Gerusalemme e a liberare il sepolcro di Gesu’ . La folla grido’ “Dio lo vuole!”, innamorandosi di colpo dell’ idea. Nacquero le Crociate. Racconta con arte questa svolta fondamentale Karen Armstrong in “Gerusalemme. Storia di una citta’ tra ebraismo, cristianesimo e islam”. Una torma di predicatori accese gli animi percorrendo l’ Europa intera suscitando la mobilitazione improvvisa di cinque eserciti, quasi sessantamila uomini. Giunsero in parte a Bisanzio, dove la principessa Anna Comnena annotava sgomenta come tutta l’ Europa, dall’ Adriatico alle Colonne d’ Ercole, irrompesse cosi’ in Asia. L’ imperatore resto’ sgomento ancor piu’ di lei: aveva chiesto alcuni mercenari normanni e la Chiesa gli rovesciava addosso uno stuolo incalcolabile di uomini. In autunno un esercito ancor piu’ numeroso s’ era radunato, accompagnato da una quantita’ di sacerdoti. Il sepolcro di Gesu’ aveva acceso l’ entusiasmo delle centinaia di migliaia di crociati. Molti di loro, percorrendo la Germania, avevano sterminato le comunita’ ebraiche a Spira, Worms e Magonza. Era la prima volta che tale eccidio diventava una “necessita” sentimentale: il sangue ebreo accendeva di entusiasmo le folle di cristiani erranti. Ma, quando l’ esercito maggiore giunse a Bisanzio, si offri’ di combattere per l’ Impero d’ Oriente. Attraverso’ l’ Anatolia, sconfisse i piccoli eserciti islamici che incontro’ a Nicea e a Dorileo. Strinse d’ assedio Antiochia nell’ inverno 1097 – 8 e vi subi’ la perdita d’ un settimo dei membri; meta’ , inoltre, diserto’ . Alla fine pero’ Antiochia fu conquistata e data in feudo al normanno Boemondo d’ Altavilla. I Turchi a Gerusalemme provvidero alla difesa, e ben poco avrebbero potuto fare i crociati se le navi genovesi attraccate a Giaffa non avessero travolto le difese islamiche e permesso a Goffredo di Buglione l’ occupazione della citta’ il 15 luglio 1099. La furia dei cristiani fu raccapricciante: ammazzarono tutti gli islamici, uomini e donne, e tutti gli ebrei. Scrisse un crociato: “Nel tempio e nel portico di Salomone si cavalcava nel sangue fino alle ginocchia e alle briglie. Senza dubbio fu una punizione giusta e splendida che questo luogo fosse cosi’ ricolmo del sangue dei non credenti, dopo aver sofferto cosi’ a lungo dei loro atti blasfemi”. I Franchi erano il nuovo popolo di Dio. Roberto il Monaco dichiaro’ che questo era stato l’ evento maggiore dopo la crocifissione: presto sarebbe arrivato l’ Anticristo e avrebbe suscitato la battaglia finale. Chi si spingeva in quei primi tempi a Gerusalemme rimaneva soffocato dal fetore dei cadaveri. I cavalieri elessero Goffredo di Buglione a difensore del sacerdote latino, massima autorita’ . Doveva arrivare ben presto un emissario del Pontefice romano, che avrebbe scacciato dalla chiesa del sepolcro i cristiani ortodossi armeni, greci, georgiani, nestoriani, giacobiti. Incominciava un’ epoca nuova, la dominazione romana di Gerusalemme. Elemire Zolla a * Il libro: “Gerusalemme. Storia di una citta’ tra ebraismo, cristianesimo e islam”, di Karen Armstrong, Mondadori, 456 pagine, 60.000 lire.

    Collura Matteo, Cremonesi Lorenzo, Zolla Elemire

  110. IL’Inquisizione senza pregiudizi

    Il programma «Voyager» della Rai scatena la reazione del «Manifesto».
    L’imprudenza – o l’impudenza? – delle ideologie non cessa di stupire…

    di Vittorio Messori

    L’imprudenza – o l’impudenza? – delle ideologie non cessa di stupire. Un
    pubblicista, Adriano Petta, ha pubblicato ieri un articolo dal titolo Gli
    scheletri della santa Inquisizione. Déjà vu, naturalmente: diciamo da
    almeno un due secoli e mezzo. Ci sarebbe da passar oltre, se il pezzo non
    fosse impaginato sul Manifesto, cioè uno dei due o tre giornali in tutto
    l’Occidente che proclami ancora, sotto la testata, «quotidiano comunista».
    Per altri periodi storici sono stati fatti conti precisi: un solo anno di
    Rivoluzione francese, il 1793 del Grande Terrore, causò molte più vittime
    che tutti i secoli di tutte le inquisizioni cristiane unite (i
    protestanti, infatti, non scherzarono: la Ginevra di Calvino fu illuminata
    dai roghi; la Germania luterana si diede alla caccia alle streghe quasi
    come a uno sport nazionale; l’ultimo massacro, voluto dai pastori puritani
    di Salem, Massachusetts, è alla soglia del Settecento). Quanto al
    comunismo, continua a circolare il numero all’ingrosso… cento milioni di
    morti? Ma forse non ci saranno mai cifre precise di un massacro disteso
    per settant’anni, proprio in nome dell’esigenza di imporre la «ortodossia»
    contro i «deviazionismi». Giusto ciò che si denuncia nel fenomeno
    inquisitoriale cristiano. Difficile, insomma, prendere sul serio prediche
    che giungono da certi pulpiti.
    Comunque sia, il collaboratore del Manifesto termina la sua arringa contro
    l’inquisizione che lo indigna, quella religiosa, con un vigoroso:
    «Smettiamola con vani tentativi di revisionismo!». È singolare: uno
    studioso di storia che pretende di congelare uno schema previo di
    condanna, rifiutando di sottoporre alla verifica dei fatti la vulgata da
    pamphlet ottocentesco. In realtà, chi frequenta la bibliografia aggiornata
    sa che sulle Inquisizioni (perfino sulla più diffamata, quella spagnola)
    il giudizio è oggi assai più articolato. C’è addirittura chi, come Luigi
    Firpo, insospettabile maestro di laicismo e di anticlericalismo, già
    vent’anni fa auspicava l’apertura degli archivi, poi decisa dal cardinale
    Ratzinger: «L’esame dei dossier gioverebbe molto alla Chiesa. Cadrebbero
    molti pezzi della Leggenda Nera, scoprendo che i processi erano
    contrassegnati da una grande correttezza formale e da una rete di garanzie
    inimmaginabile per i tribunali laici dell’epoca. Condanne a morte e
    torture furono l’eccezione: le immagini che abbiamo dei tormenti e che
    tutti abbiamo visto anche sui libri di scuola sono state incise ad
    Amsterdam e a Londra su commissione della propaganda protestante, nel
    quadro della lotta contro la Spagna per il predominio sull’Atlantico».
    Non si tratta, naturalmente, di passare dalla esecrazione all’ammirazione:
    è comunque certo che, al di là del ridimensionamento (pur doveroso) degli
    orrori, lo storico autentico deve evitare qui, come ovunque altrove, il
    peccato mortale, quello di anacronismo. II passato, cioè, va valutato
    secondo le sue categorie, non secondo le nostre: l’attività di quei
    tribunali era ispirata dalla necessità di proteggere la vita sociale, la
    cui tranquillità si basava su una fede comune; ed era mossa dall’ansia
    sincera di praticare la più alta delle carità, quella spirituale. Così
    come le autorità odierne considerano loro dovere la tutela della salute
    dei cittadini, la Chiesa era convinta di dover rispondere a Dio della
    salvezza eterna dei suoi figli. Salvezza messa in pericolo dal più tossico
    dei veleni: l’eresia. Discorsi complessi, si intende, che esigerebbero ben
    altro spazio. Qui basti mettere sull’avviso e segnalare che appartiene ad
    una propaganda grossolana, e non ad una storiografia presentabile, il
    sommario dell’articolo sul Manifesto: «Una trasmissione Rai si fa complice
    del Vaticano per riscrivere la storia e riabilitare l’Inquisizione, madre
    di tutte le torture e stragi di innocenti». I lettori meritano di meglio.

    Corriere della Sera – 22 febbraio ’05

    • Non voglio commentare gli articoli sulle Crociate e sulla Santa (?) Inquisizione. Sono crimini contro l’umanità come i crimini commessi da Stalin e da Hitler.

      • NELLA SPERANZA CHE POSSA ESSERE DI QUALCHE UTILITà riporto di seguito un elenco incompleto – in ordine alfabetico – di un migliaio di vittime – massimamente donne – ingiuriate, torturate e generalmente arse vive. Chi non se la sente, di piangere? Adams, Francio, giustiziata, Durham, Inghilterra, 1652 Adams, Thomas, giustiziata, Pittenweem, Scozia, 1704 Agar, Margaret, Brewham, 1664 Ago (moglie), al rogo, Gric, Croazia, 1704 Albano, Peter, morto in carcere, circa 1310 Albetti, Gabrina, taglio d. lingua +march. fuoco, Reggio E., Italia, 1375 Alderman, Anne, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Allen, Joan, impiccata/o, The Old Bailey, London , Inghilterra, 1650 Allen, Janet, al rogo, Scozia, 1661 Alois Lautner Christopher, rogo, Jesenice, Rep Ceka, 1696 Altseer, Simon (?), Munich, Germania, 14.. Amalaric, Madele, al rogo, Francia, mid-1500’s Amy , Duny , Giustiziata/o, B. St Edm., Inghilterra, 1664 Ancker, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Andrei, Maddalena, decapitata + rogo, Nogaredo, Italia, 1646 Andrius, Barthelemy, al rogo, Carcassonne, Francia,1330 Andrius, Jean, al rogo, Carcassonne, Francia,1330 Andrius, Phillippe, al rogo, Carcassonne, Francia,1330 Argoll, Joan , giustiziata/o, Faversham , 1645 Ariens, Marrigje, al rogo, Schoonhoven, Olanda, 1591 Árnason Sveinn, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1683 Arnold, (nome ? ), impiccata/o, Barkg, Inghilterra, 1574 Ashby, Anne, impiccata/o, Maidstone, Inghilterra, 1652 Askew, Anne, al rogo, Francia, 1546 Astnerin, Magdalena, rogo, Castel Prosels-Tirolo, Italia, 1506-1510 Aupetit, Pierre, al rogo, Bordeaux, Francia, 1598 Baarsen, Quiwe, al rogo, Hasvåg, Norway, 1627 Babel, Zuickel, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Babel, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bacon, Mary, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Baguely, Mary, impiccata/o, Chester, Inghilterra, 1675 Baker, Anne, giustiziata/o, Leicester, Inghilterra, 1619 Balfour, Alis , al rogo, Edinburgh, Scozia, 1594 Banghors Mette, rogo, Køge Huskors, Danimarca, 1608-1615 Bannach, (marito), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bannach, (moglie), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Barber, Mary, giustiziata/o, Northhampt , Inghilterra, 1612 Barbra (?), rogo, Vardo, Norvegia, 1663 Barclay, Margaret, Scozia, 1684 Barker, Janet, al rogo, Scozia, 1643 Baroni, Caterina, decapitata/o, al rogo, Nogaredo, Italia, 1647 Baronta, (?), rogo, Fano, Italia, 1498 Bart , William, giustiziata/o, Scozia (year ? ) Barthe, Angela de la, al rogo, Toulouse, Francia, 1275 Basser, Fredrick, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Baunach, (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bauer, Stephan, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1630 Bayer, Anna, giustiziata/o, Salzburg, Austria, 1751 Bean, Margr, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Bebel, Gabriel, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Beck, Viertel, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Beck, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bedran, Margareta, al rogo, Gric, Croazia, 1698 Begoz Remacle, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Bel , Jean, giustiziata/o, Francia, 1597 Beman, Mary, impiccata/o, Yorkshire, Inghilterra, 1808 Benkovic Brckovic, Magda, al rogo, Zagrebacka, Croazia, 1751 Benekovic, Ursa, al rogo, Gric, Croazia, 1698 Bennet, Elizabeth, giustiziata/o, St. Osyth, Inghilterra,1582 Bentz, (madre) (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bentz, (figlia) (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Berger, Christopher, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Berrye, Agnes, impiccata/o, Enfield, Inghilterra, 1616 Bertelme Herode,garrota+rogo, Spa, Belgio, 1616 Bertholomé Herode (figlia),garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Besenic, Ursa, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1585 Beuchel, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Beutler, (nome ? ) decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Bill, Arthur, giustiziata/o, Northhampt , Inghilterra, 1612 Billgt , Isabella, impiccata/o poi al rogo, York, Inghilterra, 1650 Billgt, (marito di Isabella), al rogo, York, Inghilterra, 1650 Bilskup, Kara, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1743 Birenseng, Aga, al rogo, Waldsee, Germania, 1594 Bishop , Ann, Wincanton, Inghilterra, 1664 Bishop, Briget, impiccata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Bishop Edward Jr, impiccato, Salem, Massachusetts, 1692 Bishop Sarah, giustiziata, Salem, Massachusetts, 1692 Biskup, Barbara, al rogo, Belskazupa, Croazia, 1742 Bjarnas , Egill, al rogo, Trékyllisvík, Strandir, Islanda, 1654 Bjarnas , Magnús, al rogo, Islanda, 1675 Bjarnas , Bjarni, al rogo, Þgvellir, Islanda, 1677 Bjarnason Bjarni, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1677 Bjarnason Egill, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1654 Bjarnason Magnús, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1675 Blackbourne, Mary, impiccata/o, Inghilterra, 1647 Blasic, Doroteja, al rogo, Zagrebacka zupanija, Croazia, 1751 Boanes (or Boones), Joyce, impiccata/o, St Osyth, Inghilterra, 1645 Bodenham, Anne, impiccata/o, Salisbury, Inghilterra, 1653 Bodenlangin, Kunigunde, rogo, Castel Prosels-Tirolo, 1506-1510 Bogdan Fumic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia 1733 Bolgbroke, Roger, impiccato e squartato, Tyburn, Inghilterra, 1441 Bonnet, Jean, al rogo viva/o, Boissy-en-Ferez, Francia, 1583 Boram, (madre) (nome ?), impiccata/o, B. St Edm. , Inghilterra, 1655 Boram, (figlia) (nome ?), impiccata/o, B. St Edm. , Inghilterra, 1655 Bosse, Marie (+ figlio), al rogo, viva/o, Paris, 1682 Boulay, Anne, al rogo, Nancy, Francia, 1620 Boulle, Thomas, al rogo viva/o, Rouen, Francia, 1647 Bowman, Janet, al rogo, Scozia, 1572 Brack, (nome ?), giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Bradwell, Elizabeth, impiccata/o, Inghilterra, 1647 Bragadi, Marc’Antonio, decapitato, Italia, ca 1500 Brett , Hellen, impiccata/o, Kirby, Inghilterra, 1645 Brickmann, (nome ? ) decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Brigge, Mabel, giustiziata, York, Inghilterra,1538 Bright, Sarah, impiccata/o, Manngtree, Essex, Inghilterra ca 1645 Brigljevic, Kara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Brigue, Jehane de, al rogo viva/o, the Pig Market, Paris, 1391 Brose, Elizabeth, torturata a morte, Gommern, Germania, 1660 Brown, Janet, al rogo, Scozia, 1643 Browne, Agnes, giustiziata/o, Northhampt , Inghilterra, 1612 Browne (Vaughan), Joan, giustiziata/o, Northhampt , Inghilterra, 1612 Browne, Mary, impiccata/o, Maidstone, Inghilterra, 1652 Brooks, Jane, impiccata/o, Inghilterra, 1658 Brugh, John, al rogo, Scozia, 1643 Brukec, Marijana, al rogo, Zagrebacka zupanija, Croazia, 1751 Brose, Elizabeth, torturata a morte, Gommern, Germania, 1660 Buckh, Appollonia, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Buckl, Elisabeth, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Bugatis, Pierina, al rogo, Milano, Italia, 1390 Bugler, (nome ?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Bulcock, John, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Bulcock, Jane, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Bull, Edmund, impiccata/o, Taunt , Inghilterra, 1631 Bulmer, Matthew, impiccata/o, Newcastle, Inghilterra, 1649 Buncekovica, Mara, al rogo, Gric, Croazia,1743 Bure, Anna Israelsdotter, 45 anni, decapitata/o, Gävle, Svezia, 1675 Burroughs, George, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Bursten-Bonder, (Bonnie ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628 Burroughs, George, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Bursten-Bonder, (nome ? ) decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628 Cade (Ce) Anne, impiccata/o, Gre Olanda, Essex, Inghilterra, 1645 Calaviti, Agata, rogo, Romeno-Val di Non, Italia, 1612-1614 Calles, Helen, giustiziata/o, Braynford, Inghilterra, 1595 Calouet, Agata, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Camelli, Domenica, decapitata/o, al rogo, Castelnovo, Italia, 1647 Canon, Italia, Brita, decapitata/o al rogo, Gävle, Sweden, 1675 Canzler, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Cardien, Joan, giustiziata/o, Faversham, Kent, Inghilterra, 1645 Carre, Henry,giustiziata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645 Carrier, Martha, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Carrington , John (husband), Wethersfield, Connecticut, 1650 Carrington , Joanna (moglie), Wethersfield, Connecticut, 1650 Casoveta, Maddalena, rogo, Pieve Bresino-V. di Non, Italia, 1612 Cavedena, Lucia, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Cemola, Zevra, decapitata/o poi al rogo, Castelnovo, Italia, 1647 Cendrekovic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Ceriora, Caterina, avvelenata, Savognino, Italia, 1711 Challiot, (nome ? ), giustiziata/o, St. Georges, Francia, 1922 Chalmers, Bessie, Scozia, 1621 Chambers, (nome ? ), morta/o in carcere, Inghilterra, 1693 Chamoulliard, (nome ? ), al rogo, Francia, 1597 Chemella, Domenica, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Chemella Lucia, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Chemola, Zenevra, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Cherrie, (nome ? ), morta/o in carcere, Northamt shire, Inghilterra, 1646 Chinto, Marioun, Scozia, 1621 Chonto, Marioun, Scozia, 1621 Cicer , Andre, al rogo viva/o, Carcassonne, Francia, 1335 Cigetic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Cik, Kera, al rogo, Varazd, Croazia, 1709 Cincic, Jelena, al rogo, Kaptol, Croazia, 1699 Clarke/Bedgfield, Elizabeth, impiccata/o, Manngtree, Inghilterra, 1645 Cleary, Bridget, al rogo, Tipperary, Ireland, 1894 Clinton, Rachel ,impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Clipwell (Clisswell), Alice, impiccata/o, Norfolk, Inghilterra, 1645 Cloyce Sarah, impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Clowes Mary, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Collin Bastin, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Courte Isabeau, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Cocke, Susan, morta in carcere, St. Osyth, Essex, Inghilterra, 1645 Cockelet Mathy, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Cockie, Isabel, al rogo, Inghilterra 1596 Coeuret, Adam (aka Abbot Le Sage), al rogo viva/o, Paris, 1682 Comba, Antonio, al rogo, Lenone, 1474 Coneman (Coman), giustiziata/o, Coggeshall, Inghilterra, 1699 Cooke, Mary, morta/o in carcere, Langham, Essex, Inghilterra, 1645 Cooper, Anne, impiccata/o, Great Clacton , Essex, Inghilterra, 1645 Cooper, Joan, morta in carcere, Great Clacton , Essex, Inghilterra, 1645 Copp, Mary, morta in carcere di paeste, Kirby-le-Soken, Essex, 1647 Corey, Martha, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Corey, Giles, torturata a morte, Salem, New Inghilterra, 1692 Cornfoot, Janet, linciata, Pittenweem, Scozia, 1704 Cornu, Marie, strangolata/o poi al rogo, Fena (Francia), 1611 Corrillaut, Etienne, giustiziata/o, Machecoul, Francia, 1440 Corset, Janet, linciata, Pittenweem, Scozia, 1704 Cos, Ana, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1699 Cothmann, Khara, giustiziata/o, Lemgo, 1654 Couper, Marable, al rogo, Scozia, 1622 Cox, Julian, giustiziata/o, Taunt , Inghilterra, 1663 Craw, William, al rogo, Scozia, 1680 Criers , Robert, giustiziata/o, North Berwick, Inghilterra,1594 Crots, (s ) (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Cullender, Rose, giustiziata/o, B. St Edm. , Inghilterra, 1662 Cumber Cvetko, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Cumlaquoy, Marian, al rogo, Orkney, Scozia, 1643 Cunningham, John, al rogo, Edinburgh, 1591 Cunny, (Coney) Joan, impiccata/o, Chelmsford, Inghilterra, 1589 Czuranka, Ana, al rogo, Samobor, Croazia, 1741 D’Agostini, Malgarita, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 D’Arc, Joan, al rogo, Rouen, Francia, 1431 D’Aubray, Marie (Marquise de Brvilliers), bruciata viva, Paris, 1676 Daportolo, Catharina, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Da Poz, Catarina, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 Davidová Dorothy, rogo, Jesenice, Rep. Ceka, 1696 De Alberto, Antonio, al rogo, Levone, 1474 De Bugatis, Pierina, al rogo, Milano, 1390 De Chantrae, Anne, al rogo, Waret-la-Chaussee, Francia, 1622 de Cusset, Marie (La Filastre), bruciata viva, Paris, 1682 Dedovka, Mara, al rogo, Gric, Croazia, 1743 De Fedrizi, Caterina, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 De Franchinot, Marta, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 De Rue, Aldegonde, al rogo, Recroi, Francia, 1601 Della Cia, Anna, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 Dell’Agnola, Margherita, Tomasina, al rogo, ValdiFiemme, 1505 Della Giacoma, Ottilia, al rogo, ValdiFiemme, 1505 Della libra, Caterina, rogo, Cavalese-Val di Fiemme, Italia, 1501 Delort, Chere, al rogo, Toulouse, Francia, 1335 Del Papo, Bartolomea, al rogo, Val di Fiemme, 1506 Denham, Alice, impiccata, B. St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645 Device Elizabeth, giustiziata, Pendle, 1612 Device James, giustiziata/o, Pendle, 1612 Device Alizon, impiccata, Lancaster Moor , Inghilterra, 1612 Demdike, Elizabeth, morta in carcere, Lancaster, Inghilterra, 1612 De Molay, Jacques, Grand Master dei Templari, bruciato, Francia, 1314 Denny, Amy, giustiziata/o, B. St Edm. , Inghilterra, 1662 Desbordes, (nome ? ), al rogo, Francia, 1628 Deshayes-M vois, Chere, al rogo viva/o, Paris, 1682 Device, Elizabeth, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Device, James, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Device, Aliz , (età 11 anni) giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 D’Heur, Adrienne, giustiziata, Montbéliard, Francia, 1646 Dimmensdr, Nge, al rogo, Goedereede, Olanda, 1585 Dimmensdr, Lene, suicidata in carcere, Goedereede, Olanda, 1585 Diðriksson Lassi, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1675 Dietrich Flade, strangolato+rogo, Trier, Germania, 1589 DiFrancesco, Matteuccia, al rogo, Todi, 1428 Dipapo, Bartolomea, rogo, Cavalese-Val Fiemme, Italia, 1501 Di Tonello, Caterina, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Dix , Alice, impiccata/o, Wivenhoe, Essex, Inghilterra, 1645 Djurancevic, Jana (?), al rogo, Gric, Croazia, 1704 Donald, Robs, giustiziata/o, North Berwick, Inghilterra, 1590 Doree, Chere, giustiziata/o, Courveres, Francia, 1577 Dorlady, Mansfredo, al rogo, Vesoul, Francia, 1610 Dorlady, Fernando, al rogo, Vesoul, Francia, 1610 Dormar, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Douglas, Janet, al rogo, Castle Hill, Scozia, 1557 Duffhuss, Ferdand, giustiziata/o, Paderborn, Germania, 1657 Drummond, Alexander, giustiziata/o, Edinburgh, Scozia, 1670 Drvaric, Ana, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Dudge , Elizabeth, of Gre Yarmouth, impiccata/o, Inghilterra, 1647 Duganka, Bara, al rogo, Gric, Croazia, 1743 Dumbovic, suora dell’Ordine Margaret, bruciata, Gric, Croazia, 1704 Dummy, (sordomuta/o), linciata/o, Sible Hedgham, Inghilterra, 1865 Duncan, Gellie, impiccata/o, Scozia, 1591 Dunhome, Margaret, al rogo, Scozia (year ? ) Dunlop, Bessie, al rogo, Castle Hill, Edinburgh, Scozia, 1576 Duny, Amy, giustiziata/o, B. St Edm. , Inghilterra, 1664 Dustin Lydia, giustiziata, Salem, Massachusetts, 1692 Dust, Sarah, morta in carcere, Massachusetts, 1660 Dyneis, J ka, al rogo, Scozia, 1622 Dyer, Mary, impiccata, Massachucetts, 1660 Easty, Mary, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Echachute María, al rogo, Logrono, Spagna, 1610 Echegui Joanes, morto in carcere, Logrono, Spagna, 1610 Echtger, Barbara, carcere a vita, Waldsee, Germania, 1545 Edelfrau, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Edwards, Susanna, impiccata/o, Bideford (Heavitree), Inghilterra, 1682 Eketorp Margareta, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Elisabeta (figlia of Margareta), al rogo, Gric, Croazia, 1429 Ellen (?), rogo, Vardo, Norvegia, 1663 Ellg (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Ellroth, ( moglie of Balthasar Ellroth), Ldheim, Germania, 1663 English Mary, giustiziata, Salem, Massachusetts, 1692 English Philip,giustiziato , Massachusetts Salem, 1692 Erb, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Esch, Klaus , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Eseler, Chara, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Euler, Anna , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Everard, Thomas, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Everard, Mary, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645 Eyerg, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Eyjólfsson Erlendur, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1669 Faulkner Abigail, impiccata, Salem, Massachusetts, 1693 Fian, John, impiccata/o, Edinburgh, Scozia, 1591 Fief, Mary le, Francia, 1573 Finnbogas , Halldór, al rogo, Þgvellir, Islanda, 1685 Fitola, Caterina, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Flade, Dietrich, giustiziata/o, Treves, 1589 Fleischbaum, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Flieger, Chara, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Flower, Joan, morta in carcere, Lincoln, Inghilterra, 1619 Flower, Margaret, giustiziata/o, Lincoln, Inghilterra, 1619 Flower, Phillippa, giustiziata/o, Lincoln, Inghilterra, 1619 Foster, Anne, impiccata/o, Northhampton , Inghilterra, 1674 Francias, Elizabeth, giustiziata/o, Chelmsford, Inghilterra, 1579 Foster, Anne, Impiccata/o, Northampton, 1674 Foster, Ann, morta in carcere, Salem, Massachusetts, 1693 Francis, Adams, giustiziata/o, Durham, Inghilterra, 1652 Francoise, (?), al rogo, Francia, 1606 Fray, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1587 Fray, Margaret, al rogo, Waldsee, Germania, 1594 Fuller, Mary, impiccata/o, Bury St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645 Fukan, Marija, al rogo, Zagrebacka zupanija, Croazia, 1751 Funjak, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Futakovic, Jela, al rogo, Dolnja Stubica, Croazia, 1746 Fynnie, Agnes, al rogo, Scozia, 1643em, Scozia, 1704 Gabley, (nome ? ), giustiziata/o, King’s Lynn, Inghilterra, 1582 Galigai, Leonora, decapitata/o, Place de Grieve, Francia, 1617 Gållbo Ingrid, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Garnier, Gilles, bruciato come licantropo, Dole, Francia 1574 Gaspar, Barbara, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Gasperi, Barbara, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Gaudry, Suzanne, strangolata e bruciata, Francia, 1652 Gaufridi Louis, strangolato+ rogo, Aix en Provence, Francia 1611 Gazeta, Maddalena, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Geissler, Clara, strangolata/o, Gelnhausen, Germania, circa 1630 Georgel, Anna Marie de, al rogo, Toulouse, Francia, 1335 Geraud, Hughes, al rogo, Francia, 1317 Gerard, Khere, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Gerg, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Gerlaxh Jeanne, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Gerlaxhe Senton, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Gibs , Elizabeth, morta in carcere,Thorpe-le-Soken, Inghilterra, 1645 Gilbert, Lydia, of Windsor, giustiziata/o, Connecticut, 1654 Giordani, Giovanna, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Gissler (moglie, ), giustiziata/o, Derneburg, Germania, 1555 Gissler (marito), giustiziata/o, Derneburg, Germania, 1555 Glanicnik (father), al rogo, Klenovnik, Croazia, 1698 Glanicnik (s ), al rogo, Klenovnik, Croazia, 1698 Glaser, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Glover, Goody, impiccata/o, Salem, New Inghilterra, 1688 Gobel, Barbara, al rogo, Würzburg, Germania, 1628-1629 Gobel’s child, (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Goeldi, Anna, impiccata/o, Glaris, Switzerland, 1782 Goiburu, Miguel, morto in carcere, Logrono, Spagna, 1610 Goldschmidt, (?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Goleto, Antonia, al rogo, Lenone, 1474 Golub, Dora, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1585 Good, Sarah, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Goodg (or Goodwyn), Elizabeth, impiccata/o, Essex, Inghilterra, 1645 Good Dorothy , impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Goodridge, Alse, giustiziata/o, Darbie, Inghilterra, 1597 Gramiza, Kara, al rogo, Samobor, Croazia, 1741 Grammer, Anna, giustiziata/o, Herb (Hohenberg), Germania, 1613 Grandier Urbain, al rogo vivo, Loudun, Francia, 1634 Grant, Janet, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Grant, Mari , giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Graziadei, Benvenuta, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Graziadei, Domenica, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Graziadei, Isabetta, decapitata e al rogo, Nogaredo, 1647 Graziadei, Pononia, decapitata + rogo, Nogaredo, 1647 Graziadei, Toscana, al rogo, Nogaredo, 1647 Green Ellen, giustiziata/o, Leicester, 1619 Greenleife, Mary, morta in carcere, Arlesford, Inghilterra, 1645 Green (moglie), al rogo, Pockinlgton , East Yorkshire, 1630 Greensmith, Nhaniel (marito), impiccata/o, Hartford, New England, 1662 Greensmith, Mary (moglie), impiccata/o, Hartford, New England, 1662 Greensmith, (nome ? ), impiccata/o, Hartford,New Inghilterra, 1662 Greland, Jean, al rogo, Chamonix, Francia, 1438 Grempell (moglie,nome ? ), giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Grempell (figlio, nome ? ), giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Greulich, Noa, giustiziata/o, Landshut, Obergrombach, Germania, 1695 Grewe, Margery, impiccata/o, Walt -le-Soken, Essex, Inghilterra, 1645 Griadei, Domenica, decapitata + rogo, Castelnovo, Italia, 1647 Griart, Henri, giustiziata/o, Machecoul, Francia,1440 Griers , Isobel, al rogo, Scozia, March, 1607 Grímsson Stefán, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1678 Groebisch (nome ? ), giustiziata/o, Derneburg, Germania, 1555 Grudicek, Ana, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Guarent, Dorotea, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 Guibourg ,Abbot, al rogo, viva/o, Place de Greve, Paris, 1682 Gullsmed, Brita, decapitata/o, al rogo, Gävle, Sweden, 1675 Guðbrandsson Þórður, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1654 Gutbrod, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Gwner, Else, giustiziata/o, Germania, 1601 Haan, George, al rogo, Bamberg, Germania, 1626 Haan, (moglie of George), al rogo, Bamberg, Germania, 1626 Haan, (figlia of George), al rogo, Bamberg, Germania, 1626 Haan, (figlio of George), al rogo, Bamberg, Germania, 1626 Hack, Hans, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Hacket, Margaret, giustiziata/o, Tyburn, Inghilterra, 1585 Hafner, (s ) (?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hagic, Magdalena, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Halldórsson Þórarinn, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1667 Hallybread, Rose, giustiziata/o in carcere, St. Osyth, Essex, 1645 Hamilt , Margaret, al rogo, Scozia, 1680 Hammellmann, Melchoir, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hamyltoun, Christiane, giustiziata, Scozia, 1621 Hans, David, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hans, Kilian, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Harfner, (nome ? ), impiccata/osi in carcere, Bamberg, 1628-1629 Harlow, Bessie, giustiziata, Scozia, 1621 Harriss , Joanna, giustiziata/o, Hertford, Inghilterra, 1606 Harriss , (figlia of Joanna), giustiziata/o, Hertford, Inghilterra, 1606 Harvey, Elizabeth, morta in carcere of peste, Ramsey, Essex, 1645 Harvilliers, Jeanne, giustiziata/o, Francia, 1578 Haselriederin, Katharina, Castel Prosels-Tirolo, Italia, 1506-1510 Haus, (moglie), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hausen (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Hausmann, Walpurga, al rogo, Dillengen, Germania, 1587 Harris Elisabeth , giustiziata/o, Faversham, Kent, Inghilterra, 1645 Heare (or Hare), Elizabeth, impiccata/o, Great Clacton , Essex, 1645 Helgason Jón, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1678 Henot, Khara, al rogo, viva/o, Colonia, Germania, 1627 Hempstead, Nicholas, impiccata/o, B. St. Edmunds, Suffolk, 1645 Henry Noel Gelette, garrota+rogo, Spa, Belgio, 1616 Hewitt Katherine, impiccata, Lancaster Moor , Inghilterra, 1612 Hezensohn, Joachim, decapitata/o, Waldsee, Germania, 1557 Hg (or Hyn), Sarah, impiccata/o, Ramsey, Essex, Inghilterra, 1645 Hibbs, Anne, impiccata/o, Boston , Massachusetts, 1656 Hirsch, Nicodemus, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hobbs William , impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Hobbs Deliverance , impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Hocket, Marian, impiccata/o, Ramsey, Inghilterra, 1645 Hoecker, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hofmann, Lorenz, giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Hoffmann, Rochus, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Hoffmann, (figlia,nome ? ), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Hofschmidt, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Holt, Jane, giustiziata/o, Faversham, Kent, Inghilterra, 1645 Holtzmann, Stoffel, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hofseiler, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Hoppo, (nome ? ), giustiziata/o, Germania, 1599 Horn Dr. (nome ? ), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1630 Horn (moglie,nome ? ), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1630 Horn (figlia,nome ? ), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1630 Horne, Janet, al rogo, Ross-shire (Scozia), 1722 Horv Pozirak, Barbara, morta in carcere, Varazd, Croazia, 1717 Howard, Bridget, impiccata/o, Inghilterra, 1647 Howe Elizabeth, giustiziata, Salem, Massachusetts, 1692 Hoyd, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Huebmeyer, Barbara, al rogo, Waldsee, Germania, 1589 Huebmeyer, Appela, al rogo, Waldsee, Germania, 1589 Hunt, Joan, impiccata/o, Middlesex, Inghilterra,1615 Hunter, Alexander, al rogo, Edinburgh, Scozia, 1629 Huter (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Huxley, Chere, impiccata/o, Worcester, Inghilterra, 1652 Iem, Maria Barbara, avvelenata, Savognino, Italia, 1711 Isel, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Isol, Madlen, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Iversdatter Karen, rogo, Vardo, Norvegia, 1663 Jacobs, George, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Jean Marguerite, garrota+rogo, Spa, Belgio, 1616 Jelena (moglie of Petor), al rogo, Gric, Croazia, 1486 Jenkens , Helen, giustiziata/o, Northhampton , Inghilterra, 1612 Jenn, (nome ? ), al rogo, Cambrai, Francia, 1460 Jeretska, Neska, al rogo, Uskocke Gore, Croazia, 1696 Joangorena , Petri, al rogo, Logrono, Spagna, 1610 Jobstin, Anna, rogo, Castel Prosels-Tirolo, Italia, 1506-1510 Johns , Mary , giustiziata/o, Hartford, Connecticut, 1650 Jollie, Alis , giustiziata/o, Scozia, 1596 Jón Jónsson, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1656 Jones, Khere, al rogo, Scozia, 1622 Jones, Margaret, giustiziata/o, Charlestown, North America, 1648 Jonsdotter Margrette, rogo, Vardo, Norvegia, 1663 Jónss jr., Jón, al rogo, Ísafjörður, Islanda, 1656 Jónss , Sigurður, al rogo, Þgvellir, Islanda, 1671 Jónsson Grímur, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1654 Jordemae, Margery, al rogo, Smithfield, Inghilterra, 1441 Jordemae, Margery, al rogo, Smithfield, Inghilterra, 1441 Jost, Vitus, giustiziata/o, Paderborn, Germania, 1658 Jones, Khere, al rogo, Scozia, 1622 Jugovec, Ana, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Jugovic, Ursula, of Kranj, al rogo, Zagreb district, Croazia, 1746 Jung, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Junius, Johannes, of Bamberg, giustiziata/o, 1628 Juric, Jelena, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Kalopanjka, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Kanzler (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Karlovcic, Marica, al rogo, Kaptol, Croazia, 1743 Kasic (mother), al rogo, Zagreb, Croazia, 1660 Kasic (figlia), al rogo, Zagreb, Croazia, 1660 Kerke, Anne, giustiziata/o, Tyburn, Inghilterra, 1599 Kavnicijan, Ka, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1585 Kempe, Ursula, giustiziata/o, St. Osyth, Inghilterra,1582 Kerznar, Mara, al rogo, Gric, Croazia, 1704 Kirst, 78 years, decapitata/o, al rogo, Gävle, Sweden, 1675 Kleiss, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Klenovac, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Kless, Chara, al rogo, Waldsee, Germania, 1587 Klostermueller, Agnes, giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Knertz, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Knobelbart, Hans, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Knor, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Knott, Elizabeth, impiccata/o, St. Albans, Inghilterra, 1649 Kolar, Kara, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Kolarek, Ana, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Korenika, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Kos, Jelena, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Kos Celica, Ka, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Koskovic, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Kramaric, Bara, al rogo, Kaptol, Croazia, 1699 Kramer, Philipp, giustiziata/o, Maz, Germania, 1627 Kramer, Schelmerey, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Kruzic Zupanic, Barbara, al rogo, Gric, Croazia, 1704 Krznar, Margareta, al rogo, Gric, Croazia, 1704 Knertz, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Knor, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Knott, Elizabeth, impiccata/o, St. Albans, Inghilterra, 1649 Kramer, Schelmerey, decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Kristoffersdatter Annike, rogo, Køge Huskors, Danimarca, 1613-1615 Krog Ingeborg, torturata a morte, Vardo, Norvegia, 1663 Kuetsch, Lorenz, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Kuetsch, Elisabeth (mother), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Kuhn (Bäcker), Margarethe , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Kuhnl, Elsa, al rogo, Waldsee, Germania, 1518 Kuler, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Kuljanka, Margareta, al rogo, Gric, Croazia, 1733 Kurzhals, Barbara, giustiziata/o, Reichertshofen, Germania, 1626 Kusenka, Jelica, al rogo, Gric, Croazia, 1715 Kuhnl, Elsa, al rogo, Waldsee, Germania, 1518 Kuler, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Lachenmeyer, Waldburg, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Lagenka, Dora, al rogo, Ozalj, Croazia, 1694 Lakeland Madre, Al rogo, Ipswich, 1645 Lake, Alice, giustiziata/o, Boston , Massachussetts, 1651 Lakeland, (nome ? ), al rogo, Ipswich, Inghilterra, 1645 Lakeland, Joan, al rogo, Ipswich, Suffolk, Inghilterra, 1645. Lamb, Dr., linciata/o, St. Paul’s Cross, London , Inghilterra, 1640 Lambrecht, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Landish, Margaret, impiccata/o, St. Osyth, Essex, Inghilterra ca 1645 Lang, Berix, giustiziata/o Pittenweem, Scozia, 1704 Larue De, (nome ? ), al rogo, Rouen, 1540 Laubbach (moglie), giustiziata/o, Eichstt, Germania, 1597 Lauder, Margaret, al rogo, Scozia, 1643 Lauritzdotter Dorthe, rogo, Vardøhus, Norvegia, 1662 Lauridsdatter Kirsten, rogo, Køge Huskors, Danimarca, 1613-1615 Leclerc, (no first name given), giustiziata, Francia, 1615 Lee, Dorothey, impiccata/o, Inghilterra ca 1647 Leech Anne, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Leg, Margarethe, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Leger, (no first name given), giustiziata/o, Francia, 1616 Leifsson Jón, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1669 Lemp, Rebecca, giustiziata/o, Nordlgen, Germania, 1590 Leschier, Herich Maria, giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Leyis, Thomas, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Liebler, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Liebler, (figlia, nome ?), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627- 29 Libra, Caterina, al rogo, Val di Fiemme, 1506 Linstead Jane, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Lloyd, Temperance, impiccata/o, Bideford, Inghilterra,1682 Loncaric, Mja (male), al rogo, Gric, Croazia, 1704 Long, Magdalena, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1699 Lonstead Jane, impiccata/o, B. St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645 Louis, (nome ? ), giustiziata/o, Suffolk, Inghilterra, 1646 Lowes, John, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Lowes, John, impiccata/o, Bury St. Edm., Inghilterra, about 1645 Lonstead, Jane, impiccata/o, Bury St. Edmunds, Suffolk, Ingh., 1645 Lutz, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Macalzean, Euphemia, strangolata/o, al rogo, Scozia, 1591 MacEwen, Elspeth, giustiziata, Scozia, 1698 Mader, Elisabeth, giustiziata/o, Coburg, Germania, 1629 Majhanovic, Doroteja, al rogo, Gric, Croazia, 1651 Manners Susan, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Manseneé, Desle la, giustiziata/o, Anjux, Francia, 1529 Margareta (mother), al rogo, Gric, Croazia, 1429 Marguerite, (last name ? ), al rogo, Paris, Francia, 1586 Maria di Nogaredo, Mercuria, decapitata e arsa, Nogaredo, Italia, 1647 Marica of Zagreb, al rogo, Gric, Croazia, 1444 Marigny, Enguerrand de, impiccata/o, Francia, 1315 Mark, Bernhard, bruciato vivo, Würzburg, Germania, 1628-1629 Maroie Jean André, garrota+rogo, Spa, Belgio, 1616 Marostega, Barbara, morta x tortura, Cavalese-Val Fiemme, Italia, 1505 Mart, Marie, giustiziata/o, Francia, 1586 Mart, Susannah, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Martinel, Caterina, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Martyn, Anne, impiccata/o, Maidstone, Inghilterra, 1652 Mary Thomas, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Matkovic, Magda, al rogo, Zagreb district, Croazia, 1746 Mauter, Margarethe, giustiziata/o, Nürnberg, Germania, 1659 Mayer, Christa, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Mayers, Bridget, giustiziata/o in carcere,Olanda, Essex, 1648 Meh, Petronilla de, al rogo, Ireland, 1324 Medovic, Helena, al rogo, Gric, Croazia, 1698 Mehanovic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Metzler, Elisabeth , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Maidenhead, Cate, impiccata/o, Great Olanda, Essex, Inghilterra,1645 Meurer, Khara , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Meyer, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Milos-Kiseljak, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Mirot, Domic, al rogo, Paris, Francia, 1586 Meh, Petr illa de, al rogo, Ireland, 1324 Matsdotter , Malin , giustiziato, Stockholm, Svezia, 1676 Mazzeta, Caterina, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Meyer, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Mheric, Ana, al rogo, Gric, Croazia, 1743 Mikka, Jelena, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Mirot, Domic, al rogo, Paris, Francia, 1586 Miolerin, Anna, rogo, Castel Prosels-Tirolo, Italia, 1506-1510 Mitta, Juanna, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Moleita, Anna la rossa, al rogo, Poschiavo, 1676 Molland, Alice giustiziata, Bideford, Inghilterra, 1682 Moone, Margaret, giustiziata/o, Thorpe-le-Soken, Essex, Ingh., 1645 Moore (nome ? ), of Sutt ; impiccata/o, Cambridgeshire, Ingh., 1647 Morey Sarah, giustiziata, Salem, Massachusetts, 1692 Moron (nome ? ), al rogo, Rouen, Francia, 1540 Morris, Rebecca, impiccata/o, B. St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645 Moserin, Katharina, rogo, Castel Prosels-Tirolo, 1506-1510 Mossau, Renate , decapitata/o poi al rogo, Bavaria, Germania, 1749 Mraz, Magdalena, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Mudic Trumbetas, Dora, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Mueller, Anna Maria, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1627 Muller, Elsbet, al rogo, Waldsee, Germania, 1531 Mullsäter Lusse, morta in carcere, Finspång, Svezia, 1617 Musat, Menedella, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Muzek Krapac, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Napier, Barbara, impiccata/o, Scozia, 1591 Narcic, Dora, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Näs Elin, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Näs Kerstin, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Necato, di Urrugne, al rogo, Biazrritz, Francia, 1609 Neidecker (nome ? ), giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1630 Negovec, Helena, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Newell, Joane, giustiziata/o, Barnett, Inghilterra, 1595 Newman, Elizabeth, giustiziata/o, Whitechapel, Inghilterra, 1653 Newell John, giustiziata/o, Barnetton, 1595 Nhan, Abraham, giustiziata/o, Haeck, Germania, 1772 Nilsdotter Sölvi, rogo, Vardo, Norvegia, 1663 Nilss , Lars, al rogo viva/o, Norrvasterbyn, Arjeplog, Sweden, 1693 Noeth, Lorenz, giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Norsic, Marija, al rogo, Samobor, Croazia, 1741 Nottingham, John of, giustiziata/o , Coventry, Inghilterra, 1324 Novak, Ana, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Nurse, Rebecca, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Nutter, Alice, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Oberharderin, Anna, rogo, Castel Prosels-Tirolo, 1506-1510 Oddsson Páll, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1674 Og, Margr, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Ólafsdóttir, Þuríður, al rogo, Westfjords, Islanda, 1678 Oige, Issobell, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Orsini, Bellezza, suicidata in carcere, Fiano, Italia, 1528 Osefic, Doroteja, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1699 Oliver, Mary, al rogo, Norwich, Inghilterra, 1658 Orchard, (nome ? ), giustiziata/o, Salisbury, Inghilterra, 1658 Orres Ingrid, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Osborne John, linciato, Trg, Herefordshire, Inghilterra, 1751 Osborne, Sarah, morta in carcere, Boston , Massachusetts, 1692 Osborne, Ruth, linciata, Trg, Herefordshire, Inghilterra, 1751 Oswald, Chere, al rogo, Scozia, 1670 Paeff, Elsa, al rogo, Waldsee, Germania, 1518 Pajot, Marguerite, giustiziata/o, Tonnerre, Francia, 1576 Pálss , Ari, annegata +rogo, Þgvellir, Islanda, 1681 Pappenheimer, Anna , giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Pappenheimer, Gumprecht, giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Pappenheimer, Paulus, giustiziata/o, Munich, Germania, 1600 Palmer, John, impiccata/o, St. Albans, Inghilterra, 1649 Pannel, Mary, giustiziata/o, Yorkshire, Inghilterra, 1603 Pajot, Marguerite, giustiziata/o, Tonnerre, Francia, 1576 Paris, (nome ? ), impiccata/o, St. Andrews, Scozia, 1569 Parker, Alice, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Parker, Mary, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Paukovic, Anica, al rogo, Cepin, Croazia, 1748 Pavlekovic Piticek, Ka, al rogo, Gric, Croazia, 1704 Pears , Alis , al rogo, Scozia, 1588 Peebles, Mari , al rogo, Scozia, 1643 Pelizan, Maria, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Percheval, Reine, al rogo, Bzuel, Francia, 1599 Perusic, Barbara, morta in carcere, Zagreb, Croazia, 1746 Peters , Joan, impiccata/o, Tyburn, Inghilterra, 1652 Peterss , Elisabeth, decapitata e bruciata, Gävle, Sweden, 1675 Petrisancena, Estefanía, morta in carcere, Logrono, Spagna, 1610 Pepola, Catharina, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 Perrizzalli, Leonardo, rogo, Coredo-Val di Non, Italia, 1615 Peterlino, Santo, morto prigione, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1651 Petrusevka, Bara, al rogo, Zagrebacka zupanija, Croazia, 1749 Philipps, Mary, giustiziata/o, Northamtonshire, Ingh., 1705 Picard Mathurin, esumato +rogo, Louviers , Francia, 1647 Pichler, Emerenziana, al rogo, Defereggen, Germania, 1680 Pichler, (name ? anni 12), al rogo, Defereggen, Germania, 1680 Pichler, (name ? anni 14), al rogo, Defereggen, Germania, 1680 Pincinella, Bengniuda, al rogo, Nave di Brescia, 1518 Plae de la, Sylvanie, al rogo, Pays de Labourde, Francia, 1616 Pogledic, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia, 1734 Poiret, (nome ? ), al rogo, Nancy, Francia, 1620 Pomp, Anna, giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1633 Polizan, Maria, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Pöppel, Hans , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Þorsteinsson, Böðvar, annegata/o+rogo, Kirkjuból, Islanda, 1674 Porte, Vidal de la, giustiziata/o, Riom, Francia, 1597 Powle, (nome ? ), giustiziata/o, Durham, Inghilterra, 1652 Prentice, Joan, impiccata/o, Chelmsford, Inghilterra, 1589 Prentice, Joan, impiccata/o, Chelmsford, Inghilterra, 1589 Prest , Jennet, giustiziata/o, York, Inghilterra, 1612 Pringle, Margaret, al rogo, Scozia, 1680 Proctor , Elizabeth (Bassett) , impiccata, Salem, Massachusetts, 1693 Preston Jennet, impiccata, Lancaster Moor, Ingh., 1612 Pringle, Margaret, al rogo, Scozia, 1680 Procter, John, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Procter, John, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Prpric, Kara, al rogo, Varazdske Toplice, Croazia, 1699 Pszk Mihanovic, Barbara, al rogo, Kaptol, Croazia, 1743 Ptickovica, Jelica, al rogo, Gric, Croazia, 1743 Pucko, Aga, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Pudetor, Anne, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Quattro, Domenico, al rogo, Mesolcina, Italia, 1583 Raab (nome ?), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Ratta, Maddalena, morta x tortura, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Rauffas, Chara, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Reade Mary, Impiccata/o, Maidstone, 1652 Redferne Anne, impiccata, Lancaster Moor , Inghilterra, 1612 Reed, Wilmot, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Reich, Maria, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Reichard, Johann, giustiziata/o, Eichstaett, Germania, 1626 Reid, Christen, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Reid, John, impiccata/osi in carcere, Scozia, 1697 Reoch, Elspeth, al rogo, Scozia, 1622 Reuneg, Anna , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Reuneg, Else , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Reuneg, Johann, giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Reuneg, Khara , giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1663 Reuneg, Philipp, giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1664 Richie, Issobell, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Righi, Maria, rogo, Romeno-Val di Non, Italia, 1612-1614 Rigotti, Maria, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Rinder, Anna, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Rippestorp Ingrid, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Rivet Jane, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Riz, Catharina, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Rkaj, Kara, al rogo, Belska zupa, Croazia, 1742 Robey , Isobel, Giustiziata/o, Pendle, Inghilterra, 1612 Robs , Donald, giustiziata/o, North Berwick, Inghilterra,1590 Robustelli, Caterina, rogo, Sondalo, Italia, 1596 Rodier, Cala, al rogo viva/o, Carcassone, Francia, 1335 Rodier, Paul, al rogo viva/o, Carcassone, Francia, 1335 Rogie, Helen, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Rögnvaldsson , Jón, al rogo, Eyjafjörður, north Islanda, 1625 Rohrfelder, Margaret, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Rosch, Maria, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Rosch, Maria, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Ross Caterina, decapitata+ arsa, Poschiavo, Italia, 1697 Rossle, Marte, giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Rtray, George, giustiziata/o, Spott, Scozia, 1705 Roulet, Jacques, bruciato vivo come licantropo, Angiers, Francia, 1597 Roustelli, caterina, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Rtray, Lachlan, giustiziata/o, Spott, Scozia, 1705 Rudovic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Rueger, Christophorus, giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Rueths, Anna, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Ruilly De, Macette, al rogo viva/o, Paris, 1391 Rullmann, ( first name ?), giustiziata/o, Ldheim, Germania, 1664 Rum, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Russel, Alice, linciata/o, Great Paxton , Inghilterra, 1808 Rue, Abel de la, of Coulommiers, Francia, 1592 Rutchser, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Rutter, Elizabeth, impiccata/o, Middlesex, Inghilterra,1616 Sailler, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Sampsoune,Agnes, strangolata e al rogo, Scozia, 1591 Samuel Agnes (figlia), impiccata, Warboys , Inghilterra, 1593 Samuel Alice (madre), impiccata, Warboys , Inghilterra, 1593 Samuel John (marito), impiccato, Warboys , Inghilterra, 1593 Sandri, Domenica, rogo, Val Lagarina-Nogaredo, Italia, 1646 Sandri, Pasquetta, rogo, Pieve Bresino-Val di Non, Italia, 1612 Sattler Kaspar, rogo, Jesenice, Rep. Ceka, 1696 Sawyer, Elizabeth, impiccata/o, Tyburn, Inghilterra, 1621 Scarlat, Caterina, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Scharber, Elisbeth, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Schellhar, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Schenck, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Schickelte, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Schnellg, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1589 Schneider, Felicitas, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Schnellg, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1589 Schröck, Anna, giustiziata/o, Herb (Hohenberg), Germania 1581 Schuhova Marie, rogo, Jesenice, Rep. Ceka, 1679 Schüler, Martha, al rogo, Ldheim, Germania, 1664 Schutz, Babel, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Schneider, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Schneider, Margarethe (moglie of Hans), Ldheim, Germania, 1663 Schleipner, (nome ?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Schultheiss, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Schwaegel, Anna Maria, decapitata/o, Germania, 1775 Schwarz, Eva, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Schwarz, (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Schweygel Dr., giustiziata/o, Colonia, Germania, 1637 Schwerdt, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Scott, Margaret, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Scottie, Agnes, al rogo, Scozia, 1622 Secka, Helena, al rogo, Samobor, Croazia, 1741 Sechelle, (nome ? ), al rogo, Paris, Francia, 1586 Schutz, Babel, decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Seiler, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Serafina, Elena, al rogo, ValdiFiemme, 1505 Serck (?), giustiziata/o, Derneburg, Obergrombach, Germania, 1555 Sertora, Anna Maria, decapit. dissang., Poschiavo, 1675 Shaw , Eleonor, Giustiziata/o, Northampton, 1705 Shultz (? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Sibillia di Zanni, al rogo, Milano, 1390 Silberhans, (?), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Simone, Giovanna, rogo, Romeno-Val di Non, Italia, 1612-1614 Sipusic, Dora, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Sirkovic, Ana, al rogo, Gric, Croazia, 1704 Skipper, Mary, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Skovranka, Dora, al rogo, Zagreb district, Croazia, 1746 Skipper , Mary, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Smith, Mary, impiccata/o, B. St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645. Sørensdter, Kirsti, al rogo, Vardøhus Fortress, Denmark, April 1621 Spaldarg, J et, giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Sparham, Margery impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra,1645. Spindler Sarah, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Spondler , Sarah, impiccata/o, B. St. Edm., Suffolk, Inghilterra, 1645. Spondler, Sarah, impiccata/o, Bury St. Edmunds, Suffolk, Ingh., 1645. Stadl, (nome ? ), giustiziata/o, Germania, 1599 Stadelmann, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1586 Steacher, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Steffen, ( ? ) Westphalia, Germania, 1617 Stepper, (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Stebach, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Steicher, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Steward, William, impiccata/o, St. Andrews, Scozia, 1569 Stewart, Christian, strangolata/o e al rogo, Scozia, 1596 Stier, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Stolzberger, (nome ?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Stolzberger, (moglie), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Stolzberger, (nipote), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Strigaric, Barbara, al rogo, Varazd, Croazia, 1718 Strumechera, Orsola, al rogo, Poschiavo, Italia, 1505 Stubb, Peter, giustiziato come licantropo, Cologne, Germania, 1589 Stuber, Laurence, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Stuell(?), Gertrud, al rogo, Alchen, Gemany,1590 Sturmer, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Stebach, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Style , Elizabeth, Giustiziata/o, Wincant, 1664 Subildegui ,Domingo, al rogo, Logrono, Spagna, 1610 Sutt, (madre), giustiziata/o, Bedford, Inghilterra,1613 Sutt , Mary, giustiziata/o, Bedford, Inghilterra,1613 Sveisson , Þorbjörn, annegata+rogo, Þgvellir, Islanda, 1677 Tessadrella, Margherita, rogo, Cavalese-Val di Fiemme, Italia, 1505 Tessadrella, Valeria, rogo, Cavalese-Val di Fiemme, Italia, 1501 Thausser, Sim , al rogo, Waldsee, Germania, 1518 Thausser (moglie di Sim ), al rogo, Waldsee, Germania, 1518 Thomps , Annaple, al rogo, Scozia, 1680 Tod, Beigis, al rogo, Lang Nydrie, Scozia, 1608 Tod, Christian, giustiziata/o, North Berwick, Inghilterra,1590 Tooly, Khere, impiccata/o, Bury St. Edmunds, Suffolk, Inghilterra, 1645 Topolca, Dora, al rogo, Varazd, Croazia, 1718 Tortin, Maria, rogo, Grossotto-Sondalo, Italia, 1596 Tos, Anna, rogo, Romeno, Val di Non, Italia, 1612 Townsend, Amey , linciata/o, St. Albans, Inghilterra, 1700 Tråbrunna Kirstin, rogo, Finspång, Svezia, 1617 Treher, Anna, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Trembles, Mary, impiccata/o, Bideford, Inghilterra, 1682 Tretter, Anna, rogo, Cavalese-Val Fiemme, Italia, 1506 Trois-Echelles, giustiziata/o, Paris, Francia, 1571 (o 1574) Tucman, Helena, al rogo, Zagreb district, Croazia 1746 Tungerslieber, (?) decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Uhlmer, Barbara, al rogo, Waldsee, Germania, 1585 Upney, Joan, impiccata/o, Chelsford, Inghilterra, 1589 Utley, impiccata/o, Pendle, 1630 Utley, (nome ? ), impiccata/o, Lancaster, Inghilterra, 1630 Ursula, figlia del calzolaio, al rogo, Gric, Croazia 1496 Uvasic Drapuska, Marija, al rogo, Zagabria, Croazia 1746 Usosio, Anna, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Vaecker, Paul, decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Valee, Melchoir de la, al rogo, Nancy, Francia, 1631 Vall, Pierre, giustiziata/o, Francia, 1438 Valkenburger, (figlia), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Valle La, Gracia, al rogo, Saragossa, 1498. Vanzina, Margherita, rogo, Cavalese-Val Fiemme, Italia, 1506 Varens De, Louis, al rogo viva/o, Place de Greve, Paris, 1682 Velek, Elizabeta, al rogo, Varazd, Croazia, 1712 Vidmar, Margareta, al rogo, Varazd, Croazia, 1709 Vickar, Bessie, al rogo, Scozia, 1680 Viglone, Francesca, al rogo, Levone, 1474 Vigoureux, Dame, al rogo viva/o, Place de Greve, Paris, 1682 Vinanti, Giacoma, rogo, Cavalese-Val di Fiemme, Italia, 1506 Visirer (nome ? ), giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Vlahovic, Marareta, morta sotto tortura, Stubica, Croazia 1746 Vogicek, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia 1734 Voglickova Zuzana, rogo, Jesenice, Rep. Ceka, 1696 Vucic, Margareta, al rogo, Turopolje, Croazia 1734 Vugrec, Marijana, al rogo, Zagrebacka zupanija, Croazia 1751 Vuil, Daniel, giustiziata/o, Beaufort, Canada, 1662 Vukovic, Ladesic, Barbara, al rogo, Turopolje, Croazia, 1733 Zanino, Margherita, morta in carcere, Val di Fiemme, 1505 Zanni, Sibilla, al rogo, Milano, Italia, 1390 Zena, Dorotea, morta x tortura, Val di Fiemme, 1505 Ziroli, Valeria, morta in carcere x tortura, Val di Fiemme, 1505 Wach, Ursula, al rogo, Waldsee, Germania, 1528 Wagner, Michael, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Wagner, (nome ? ), al rogo viva/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Wakely Anne, giustiziata, Bideford, Ingh., 1682 Wallace, Margaret, giustiziata/o, Glascow, Scozia, 1622 Walter , Henry, giustiziata/o, Brewham, 1664 Wallace, Margaret, giustiziata/o, Glascow, Scozia, 1622 Wanders , (moglie 1) (nome ? ), giustiziata/o, Inghilterra, 1644. Wanders , (moglie 2) (nome ? ), giustiziata/o, Inghilterra, 1644. Wanze Gielette, garrota + rogo, Spa, Belgio, 1616 Warberton, giustiziata/o, Brewham, 1664 Warren, Mary, impiccata , Salem, Massachusetts, 1692 Wardwell, Samuel, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Wasser, Friedrich, giustiziata/o, Würzburg, Germania, 1627 – 29 Waterhouse, Impiccata/o, Dorset, 1565 Weber, Khara, giustiziata/o, l663, Ldheim, Germania Werhouse, Agnes, giustiziata/o, Chelmsford, Inghilterra, 1566 Werhouse, (nome ? ),impiccata/o, Dorset, Inghilterra, 1565 Wers, Dorothy, morta in carcere di peste,Clacton, Essex,1647 Weir, Thomas, al rogo, Edinburgh, Scozia, 1670 Weiss, Agha, al rogo, Waldsee, Germania, 9 October, 1586 Weydenbusch, (nome ? ), decapitata/o, Wurzburg, Germania, 1628-1629 Went(e), Susanna, morta in carcere di peste, Langham, Essex, 1646 West, Anne, impiccata/o, (probably Manngtree), Inghilterra, 1645 Weydenbusch, (?), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Whittle, Anne, giustiziata/o, Lancaster, Inghilterra, 1612 Widmann, Dorothea, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Wildes, Sarah, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Willard, John, giustiziata/o, Salem, New Inghilterra, 1692 Williford, Joan, giustiziata/o, Faversham, Kent, Inghilterra, 1645 Willimot, Joan, giustiziata/o, Leicester, Inghilterra, 1619 Wils, Anne, impiccata/o, Maidstone, Inghilterra, 1652 Wilson, Anne, impiccata/o, Maidstone, 1652 Wirth, Klgen, decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Wirth, Trauben, al rogo, Waldsee, Germania, 5 July, 1585 Wisherr, Janet, (Janet Wishart) giustiziata/o, Aberdeen, Scozia, 1597 Wright, Anne, impiccata, Bury St. Edmunds., Ingh., 1645 Wright, Mildred, impiccata/o, Maidstone, Inghilterra, 1652 Winklerin, Juline, rogo, Castel Prosels-Tirolo, 1506-1510 Wuncil, Brigida, al rogo, Waldsee, Germania, 1581 Wunth, (nome ? ), decapitata/o, Würzburg, Germania, 1628-1629 Wyles (or Wiles), Mary, impiccata/o, Great Clacton , Essex, 1647 Xarra , Graciana, al rogo, Logrono, Spagna, 1610 Younge, Alse , impiccata/o, Connecticut, 1647 Yullock, Agnes, al rogo, Scozia, 1622 Zader, Gnes, rogo, Pieve Bresino-V Non, Italia, 1612 Zeritsch, Ver ika, anni 13, giustiziata/o, Landshut, Germania, 1756 Ziegler, Barbara, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Ziegler, Endres, giustiziata/o, Bamberg, Germania, 1617 Zobay, Margareta, al rogo, Gric, Croazia 1486 Zorbi, Cristina, rogo, Romeno-Val Non, Italia, 1612-1614 Zozaya, María, morta per le torture, Logrono, Spagna, 1610 Ed ora, un elenco ancora più incompleto, di circa duecentomila vittime innocenti della maledetta inquisizione: 180 , al rogo, Montwimer, Francia, 1239 36 , Cavalieri Templari morti x torture, Francia, 1307 54 , al rogo, Cavalieri Templari, Francia, 1310 39 , al rogo, Cavalieri Templari, Francia, 1314 200 ,al rogo, Carcassonne, Francia, 1320-1350 63 , al rogo, Toulouse, Francia, 1335 8 , al rogo, Carcassonne, Francia, 1352 31 , al rogo, Carcassonne, Francia, 1357 67 , al rogo, Carcassonne, Francia, 1387-1400 “Diverse” streghe al rogo, vive, Simmenthal, Svizzera, 1400 “Diverse” al rogo, Carcassonne, Francia, 1423 200 , al rogo, Valais, Francia, 1428-1434 167 , al rogo, Isere, Francia, 1428-1447 16 , al rogo, Tolosa, Francia, 1432 8 , al rogo, Tolosa, Francia, 1433 150 , al rogo, Briancon, Francia, 1437 3 , al rogo, Savoia, Francia,1446 – 1447 7 , al rogo, Marmande, Francia, 1453 1 , alrogo, Locarno, Italia, 1455 “Molte” al rogo, Arras, Francia, 1459 2 , al rogo, Burgundy, Francia, 1470 3, al rogo, Forno-Rivara, Italia, 1472 2, al rogo, Levone, Italia, 1474 5 , al rogo, Forno, Italia, 1475 12 , al rogo, Edinburgo, 1479 4 , al rogo, Metz, Germania, 1482 48 , al rogo, Constance, 1482-1486 2 , al rogo, Toulouse, Francia, 1484 2 , al rogo, Chaucy, Francia, 1485 3 , al rogo, Mairange, Germania, 1488 3 , al rogo, Chastel, Germania, 1488 4 , al rogo, Metz, Germania, 1488 6 , al rogo, Salney, Germania, 1488 1 , al rogo, Brieg, Germania, 1488 2 , al rogo, Juxney, Germania, 1488 5 , al rogo, Thionville, Germania, 1488 1 , al rogo, Vigey, Germania, 1488 1 , al rogo, Juxney, Germania, 1488 1 , al rogo, Francia, 1500 30 , al rogo, Calahorra, Spagna, 1507 1 , al rogo, Saxony, Germania, 1510 60 , al rogo, Nord Italia, 1510 500 , al rogo, Ginevra, Svizzera, 1515 8 , al rogo, Pisogne, ValCamonica, 1518 2 , al rogo, Besancon, Francia, 1521 64 , al rogo, Val Camonica, Italia, 1518-1521 100 , al rogo, Como, Italia, 1523 1000 , al rogo, Como, Italia, 1524 900 , al rogo, Nicholas Remy, 15.. “Molte persone” , al rogo, Saragossa, Spagna, 1536 7 , al rogo, Nantes, Francia, 1549 1 , al rogo, Lione, Francia, 1549 3 , al rogo, Derneburg, Germania, 1555 1 , al rogo, Bievires, Francia, 1556 5 , al rogo, Verneuil, Francia, 1561 17.000 , al rogo, Scozia, 1563 – 1603 4 , al rogo, Potiers, Francia, 1564 1 , al rogo, St. Andrews, Scozia, 1569 “Molti” , al rogo, Francia, 1571 1 , al rogo, St. Andrews, Scozia, 1572 70.000 , al rogo, Inghilterra, dopo 1573 “Diverse persone” , al rogo, Parigi, Francia, 1574 80 , al rogo, Valery-en-Savoie, Francia, 1574 3 , al rogo, Dorset, Inghilterra, 1578 36 , al rogo, Kilkenny, Irlanda, 1578 18 , al rogo, St. Oses, Inghilterra, in 1582 “Diverse persone” , al rogo, Mesolcina, Italia, 1583 368 , al rogo, Treves, 1587- 1593 1 , al rogo, Riom, Francia, 1588 133 , al rogo, Quedlinburg, Germania, 1589 48 , al rogo, Wurttemberg, Germania, 1589 2 , al rogo, Colonia, Germania, 1589 54 , al rogo, Franconia, 1590 300 , al rogo, Berna, Svizzera, 1591-1600 1 , al rogo, Ghent, Olanda, 1591 9 , al rogo, Tolosa, Francia, 1595 1 , al rogo, Ghent, Olanda, 1598 24 , al rogo, Aberdeen, Scozia, 1598 77 , al rogo, Vaud, Svizzera, 1599 10 , al rogo, Duchyy, Brunswick, 1590-1600 40.000 , al rogo, Inghilterra, 1600-1680 205 , al rogo, Abbey of Fulda, Germania, 1603-1605 “Diverse persone” , al rogo, Derbyshire, Inghilterra, 1607 24 , al rogo, Hagenau, Alsazia, 1607 “Diverse donne” , al rogo, Breehin, Scozia, 1608 1 , al rogo viva, St. Jean de Liuz, Francia, 1608 18 , al rogo, Orleans, Francia, 1616 9 persone impiccate, Leicester, Inghilterra, 1616 8 persone impiccate, Londinieres, Francia, 1618 “Diverse persone” , al rogo, Nerac, Francia, 1619 200 , al rogo, Labourt, Francia, 1619 2 , al rogo, Bedford, Inghilterra, 1624 56 , esecuzioni, Mainz, Germania, 1626-1629 77 esecuzioni, Burgstadt, Germania, 1626-1629 40 esecuzioni, Berndit, Buttan, etc., Germania, 1626-1629 8 esecuzioni, Prozelten e Amorbach, Germania, 1626-1629 168 esecuzioni, Miltenberg, Germania, 1626-1629 85 , al rogo, Dieburg, Germania, 1627 79 , al rogo, Offenburg, Austria, 1627-1629 274 , al rogo, Eichstatt, Germania, 1629 124 , al rogo, Mergentheim, Germania, 1630 900 esecuzioni, Bamberg, Germania, 1627 – 1631 22.000 (circa) , al rogo, Bamberg, Germania, 1610 – 1840 1 impiccato, Sandwich, Kent, Inghilterra, 1630 3 , al rogo, Lindheim, Germania, 1631 20 , al rogo, Norfolk, Inghilterra, 1645 29 , al rogo, Chelmsford, Inghilterra, 1645 152 , al rogo,Norwich, Inghilterra, 1645-1648 14 impiccati, Newcastle, Inghilterra, 1649 220 , al rogo,Inghilterra and Scozia, 1648-1650 2 linciati, Auxonne, Francia, 1650 30 , al rogo, Lindheim, Germania, 1640-1651 900 , al rogo, Lorena, Francia, (??) 30.000 (circa) , al rogo, Inghilterra, 1640-1660 102 , al rogo, Zuckmantel, Germania, 1654 18 , al rogo, Castle Hill, Edinburgh, Scozia, 1658 85 , al rogo, Mohra, Svezia, 1670 71 decapitati + , al rogo, Svezia, 1674-1677 90 , al rogo, Salzburg, Austria, 1678 11 , al rogo, Prestonpans, Scozia, 1678 36 , al rogo, Paris, Francia, 1680 “Diverse persone” , al rogo, Rouen, Francia, 1684-1685 36 , al rogo, Nordlingen, Germania, 1690-1694 5 , al rogo, Paisley, Scozia, 1697 9 , al rogo, Burghausen, Germania, 1698 1 , al rogo, Antrim, Ireland, 1699 “Molti” , al rogo, Spott Loan, Scozia, 1705 2 , al rogo, Trentino, Austria, 1716 – 1717 1 , al rogo, Francia, 1718 2 , al rogo, Scozia, 1722 13 , al rogo, Szegedin, Ungheria, 1728 1 , al rogo, Szegedin, Ungheria, 1730 13 , al rogo, Szegedin, Ungheria, 1738 3 , al rogo, Karpfen, Germania, 1744 3 , al rogo, Muhlbach, Germania, 1746 1 , al rogo, Szegedin, Ungheria, 1746 100 , al rogo, Haeck, Germania, 1772 – 1779 2 , al rogo, Polonia, 1793 [ http://departments.kings.edu/womens_history/witch/index.html ] ……………………………….. Ovviamente, c’è porco e porco, a questo mondo. Ma chi è più porco, di chi predica giorno e notte l’amore universale, e poi ingiuria, trucida, arde vive migliaia di persone innocenti?
      • NON HAI RIPORTATO ( GUARDA CASO) IL LINK GIUSTO….
        http://departments.kings.edu/womens_history/witch/index.html ]
        Trovalo altrimenti devo dedurre come credo fortemente anche dai dati come sono stati riportati che te li sei inventati tu….

      • E poi senti nessuno afferma che la Chiesa e’ perfetta chi ne fa parte sono uomini normali imperfetti e peccatori questo non vuol dire che non esiste Dio …

  111. La verita’ e’ che non commenti perche non sai che dire….. I veri crimini dell’umanita’ sono stati ( e sono) quelli del cumunismo ateo e quelli del nazismo… . Le cifre dei morti dichiarati sono altissme altro che crociate…se poi ci mettiamo pure i cristiani persegiutati nel mondo ….

    • Stellina, perché quando parli dei crimini di Stalin parli di comunismo ateo e quando parli dei crimini di Hitler non parli di nazismo cristiano? Non era Hitler, per la chiesa di Roma, l’uomo della Provvidenza? Colui che avrebbe combattuto il comunismo ateo?

      • si Infatti Hitler era cristiano ma fammi il piacere…

  112. Tutti i frequentatori del blog sanno ormai che Ignazia non sa leggere – un pò anche perché non vuole leggere, non vuole sapere, non vuole capire – ma anch’io sono caparbietto. Dunque Le espongo una noticina intorno alle vittime del cristianesimo. Eccola:

    CROCIATE: Secondo Rummel, (2002) le cruciate ( 1095-1291) hanno determinate circa un milione di vittime; secondo M. White (2011), tre milioni circa. Il padreterno biblico ne ha ammazzati di suo quasi più di 2,5 millioni; nella guerra dei trent’anni (1618-1648, scontro tra cattolici e protestanti per il controllo della Germania) le vittime sono stimate in 7,5 milioni (White, 2011), nelle guerre di religione (cattolici contro protestanti) in Francia, trovarono la morte tre milioni di persone (White, 2011). A conti fatti, il cristianesimo ha provocato almeno 13 milioni di vittime (presunte streghe comprese); più del doppio dell’olocausto hitleriano. Un bel record, santissimi ammazzatori!

    AMMAZZAMENTI del padreterno, documentati.
    Conteggio progressivo delle circa 2.500.000 persone uccise dal padreterno, CON SUO INTERVENTO DIRETTO, e/o con l’aiuto dei suoi volenterosi carnefici, SECONDO LA BIBBIA:

    Esodo 14:8-26 Il faraone prese poi seicento carri scelti e tutti i carri di Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. … Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno.
    Somma delle vittime: più di 600 (ma forse 1500?)
    Esodo 32:28 I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosé e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. 29 Allora Mosé disse: «Ricevete oggi l’investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione».
    Somma delle vittime: più di 3.600
    Numeri 16:31 Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro piedi, 32 la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie (12 famigliari), con tutta la gente che apparteneva a Core e tutta la loro roba. 33 Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero
    Somma delle vittime: più di 3.612
    Numeri 16:35 Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i duecentocinquanta uomini, che offrivano l’incenso.
    Somma delle vittime: più di ≈ 3.862
    Numeri 25:9 Di quel flagello morirono ventiquattromila persone
    Somma delle vittime: più di ≈ 27.862
    Numeri 31:1-35 7 Marciarono dunque (in 12.000) contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e uccisero tutti i maschi. 8 Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. 9 Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro attendamenti 11 e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame. … 17 Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo; 18 ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.
    Somma delle vittime: più di ≈ 127.862

    Giosuè 8: Tutti i caduti in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutti di Ai.
    Somma delle vittime: più di ≈ 139.862
    Giudici 1:4 Giuda dunque si mosse e il Signore mise nelle loro mani i Cananei e i Perizziti; sconfissero a Bezek diecimila uomini.
    Somma delle vittime: ≈ 149.862
    Giudici 3:29 In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno.
    Somma delle vittime: più di ≈ 159.862
    Giudici 8:10 Zebach e Zalmunna erano a Karkor con il loro accampamento di circa quindicimila uomini, quanti erano rimasti dell’intero esercito dei figli dell’oriente; centoventimila uomini armati di spada erano caduti.
    Somma delle vittime: più di ≈ 279.862
    Giudici 16:27-30 Ora la casa era piena di uomini e di donne; vi erano tutti i capi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne,…. 28 Allora Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!». 29 Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava la casa; si appoggiò ad esse, all’una con la destra, all’altra con la sinistra. 30 Sansone disse: «Che io muoia insieme con i Filistei!». Si curvò con tutta la forza e la casa rovinò addosso ai capi e a tutto il popolo che vi era dentro.
    Somma delle vittime: più di ≈ 282.862
    Giudici 20:35 Il Signore sconfisse Beniamino davanti ad Israele; gli Israeliti uccisero in quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino,..
    Somma delle vittime: più di ≈ 307.962
    Giudici 20:46 Così il numero totale dei Beniaminiti, che caddero quel giorno, fu di venticinquemila,
    Somma delle vittime: più di ≈ 332.962
    1 Samuele 6:19; Ma il Signore percosse gli uomini di Bet-Sèmes, perché avevano guardato l’arca del Signore; colpì nel popolo settanta persone …
    Somma delle vittime: più di ≈ 333.032
    1 Samuele 14:12; Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini,…
    Somma delle vittime: più di ≈ 333.052
    1 Samuele.25:38 Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì.
    Somma delle vittime: più di ≈ 333.053
    2 Samuele 21:6-9 Li consegnò ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti al Signore. Tutti e sette perirono insieme. Furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si cominciava a mietere l’orzo.
    Somma delle vittime: più di ≈ 333.060
    2 Samuele .24:15 Così il Signore mandò la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; da Dan a Bersabea morirono settantamila persone del popolo.
    Somma delle vittime: più di ≈ 403.060
    1_RE 18:22-40 Elia aggiunse al popolo: «Sono rimasto solo, come profeta del Signore, mentre i profeti di Baal sono quattrocentocinquanta. …40 Elia disse loro: «Afferrate i profeti di Baal; non ne scappi uno!». Li afferrarono. Elia li fece scendere nel torrente Kison, ove li scannò.
    Somma delle vittime: più di ≈ 403.510
    1_ RE 20:28-29 .. così saprai che io sono il Signore». 29 .. Al settimo giorno si attaccò battaglia. Gli Israeliti in un giorno uccisero centomila fanti aramei. 30 I superstiti fuggirono in Afek, nella città, le cui mura caddero sui ventisettemila superstiti.
    Somma delle vittime: più di ≈ 530.510
    2_ RE 2:23-24 Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Allora uscirono dalla foresta due orse, che sbranarono quarantadue di quei fanciulli.
    Somma delle vittime: più di ≈ 530.552
    2_ RE 19:35 Ora in quella notte l’angelo del Signore scese e percosse nell’accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini.
    Somma delle vittime: più di ≈ 715.552
    2_ Cronache 13:15-17 Dio sconfisse Geroboamo e tutto Israele di fronte ad Abia e a Giuda. 16 Gli Israeliti fuggirono di fronte a Giuda; Dio li aveva messi in potere di costoro. 17 Abia e la sua truppa inflissero loro una grave sconfitta; fra gli Israeliti caddero morti cinquecentomila uomini scelti.
    Somma delle vittime: più di ≈ 1.215.552
    2 Cronache.14:9-14 Contro di loro marciò Zerach l’Etiope con un esercito di un milione di uomini e con trecento carri; … 11 Il Signore sconfisse gli Etiopi di fronte ad Asa e di fronte a Giuda. Gli Etiopi si diedero alla fuga. 12 Asa e quanti erano con lui li inseguirono fino a Gherar. Degli Etiopi ne caddero tanti da non restarne uno vivo, perché fatti a pezzi di fronte al Signore e al suo esercito.
    Somma delle vittime: più di ≈ 2.215.552
    2 Cronache 28:6 Pekach, figlio di Romelia, in un giorno uccise centomila uomini in Giuda, tutti uomini valorosi, perché avevano abbandonato il Signore Dio dei loro padri. 7 Zicri, un eroe di Efraim, uccise Maaseia figlio del re e Azrikam maggiordomo, ed Elkana luogotenente del re. 8 Gli Israeliti condussero in prigionia, bottino preso ai propri fratelli, duecentomila persone fra donne, figli e figlie;
    Per un totale di circa più di 2.315.552; e incertezze comprese: più di ≈ 2.515.552.
    OSSEQUI!

  113. Sono felicemente meravigliato dal fatto che Ignazia non solo si sia messa a leggere, ma si sia addirittura trasformata in astrofisica-competente, per quanto assurda la cosa possa sembrare agli stolti suoi corrispondenti – che talvolta si arrampicano sugli specchi – pur di indurla a leggere – senza esclusione della volontà di capire. Sarebbe un bel progresso se cominciasse a credere che il mondo non s’è fermato duemila anni fa, ma si evolve, cambia, si perfezione continuamente = è dominato dalla scienza, dalla ragione. Comincia anche lei a credre nella scienza?
    Comunque, ecco come lavora la scienza (anche se sono convinto, che ad Ignazia, la cosa in realtà non interessi proprio niente; visto che lei va avanti a occhi ben serrati – guai a leggere davvero, a ragionare, vero Ignazia?).

    Il fisico taiwanese non considera i lavori di Arp (che non è neppure citato nella bibliografia dell’articolo) ma prende le mosse proprio dai grandi risultati osservativi della fine degli anni Novanta, quando si è potuto misurare il tasso di espansione dell’universo e si è scoperto non solo che l’espansione è in atto, ma anche che sta accelerando.Per spiegare un fenomeno simile i fisici hanno dovuto ricorrere all’ipotesi dell’esistenza di una “energia oscura”, che costituirebbe addirittura il 73% dell’universo e la cui natura resta appunto “oscura”. Si è aperta quindi la caccia a questa energia e la sua scoperta è uno degli obiettivi di molte ricerche non solo in cosmologia ma anche nella fisica fondamentale (LHC non potrà dire niente sulla dark Energy, solo sulla dark matter!).Bersanelli indica quindi la serie di riscontri derivanti dalle osservazioni, che negli ultimi tempi sono diventate sempre più potenti e precise. «È infatti consolidata l’osservazione dell’abbondanza degli elementi leggeri primordiali (elio e deuterio in particolare) in pieno accordo con le previsioni di una fase primordiale calda dell’universo, quando nella prima manciata di minuti dopo il Big Bang la temperatura doveva essere ovunque equivalente a quella che oggi si trova al centro delle stelle».E poi fa riferimento alle misure che lui stesso sta elaborando a seguito dei dati raccolti dalla sonda spaziale Planck, la missione dell’ESA tuttora in corso e della quale il fisico milanese è uno dei leader: «Ancor più schiaccianti, dal punto di vista osservativo, sono le caratteristiche e l’esistenza stessa del fondo cosmico di microonde, la luce primordiale rilasciata nell’universo 14 miliardi di anni fa. Oggi possiamo misurare con grande accuratezza le proprietà fini di questa luce fossile (spettro, anisotropia e polarizzazione), che sono state previste prima della loro osservazione, proprio ipotizzando l’esistenza della fase iniziale calda dell’universo». È con questi dati che ogni nuova teoria deve fare i conti, senza arrivare affrettatamente a conclusioni ad effetto.Tuttavia, finché gli scenari proposti non saranno in grado di dar ragione di queste osservazioni fondamentali e ben consolidate, non potranno essere scientificamente competitivi».
    PS: non sono un astrofisico nè un cosmologo dilettante come Ignazia, quindi ho tratto la nota riportata sopra, da LE SCIENZE.

  114. ‘..la chiesa e’ stata sempre promotrice di cultura.. ‘!

    E’ talmente universalmente noto che cultura e religione sono antitetiche, che aggiungo solo questo “A quanto posso ricordarmi, nel vangelo non c’è una sola parola di elogio dell’intelligenza; ..” (B. Russell). “..l’antirazionalismo del pensiero Cristiano, la cui aspirazione autentica consiste nel respingere I ‘funesti’ frutti dell’’albero della conoscenza’..(Gregoire, 1955). Cristo è “.. un miserabile fanatico e un disgraziato pendaglio da forca.” (Reverendo J- Meslier, 1664-1729). “ Il nome di Cristo ha causato più persecuzioni, guerre, e miserie, di qualunque altro nome” (Remsburg, 1909). “I ‘mali’ per cui i preti condannano l’uomo, rispondono al nome di ragione, morale, la chiesa e’ stata sempre promotrice di cultura la chiesa e’ stata sempre promotrice di cultura creatività, gioia: tutti valori che stanno alla base della nostra esistenza” (Ayn Rand), e ci consentono di continuare a vivere, malgrado tutto il resto. Ignazie comprese. . “É storicamente provato che la maggior parte dei non-credenti di qualsiasi età sono state persone di eminente integrità e onorabilità.” John Stuart Mill (capitpo Ignazia? Debbo tradurre? Riesci a leggere?. “Il non plus ultra della malvagità consiste in ciò che é comunemente presentato alla gente come religione Cristiana.” John Stuart Mill, Autobiography of John Stuart Mill, “Chapter II Moral Influences in Early Youth. My Father’s Character and Opinions” (1873).Non crederci, Iganzia. Stuart Mill era troppo intennigente, per la tua testolina! “La religione è un residuo dell’infanzia della nostra intelligenza, si dissolverà man mano che ci lasceremo guidare dalla ragione e dalla scienza.” Bertrand Russell. Beh, a Russell puoi anche crederci, se ci riesci, era di quelli buoni! “Le verità di religione non sono mai state tanto apprezzate come da coloro che hanno perduto la facoltà di ragionare.” Voltaire, Dizionario filosofico (1764). Coraggio, Ignazia; un colpo di reni, e chissà, forse riesci a risorgere, a tornare viva; a vivere la felicità quotidiana. Sennò, quel tale che sarebbe responsabile della nostra esisitenza sarebbe da considerare un grande imbecille, se ci avesse messo qui per farci soffrire. Non bestemmiarlo, Ignazia. Fai una corsa in giardino; bacia la prima rosa che incontri; e risuscita! Ti aspettiamo a braccia aperte. Tutti ti vogliamo bene. Ciao.

  115. ‘..un Dio personale che ci ha creato, che ci guarda e ci conosce e il cui amore rende preziosa ogni singola esistenza..’

    Ma che amore del cavolo! Ignazia; ma cosa dici?!
    Ma cara Ignazia, proprio non vuoi imparare a leggere? Ma nemmeno la tua cara e santa porcata di Bibbia?

    ANTIPASTO BIBLICO. Senti quanto è amorevole quel deficiente di padreterno biblico:
    6:17 “Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. 7:4 Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto».” Ripeto: Scusi, non poteva pensarci prima? Eppoi, quali colpe avevano mai gli animali? Ma lei, scusi, dov’era, quando era stato fatto il progetto per tutta la faccenda? Dormiva? Era in ferie pagate? Non gliene importava niente?
    7:21 “Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. 22 Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta morì. 23 Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca. 24 Le acque restarono alte sopra la terra centocinquanta giorni. “
    GENESI
    6:6 Chi sparge il sangue dell’uomo, dall’uomo il suo sangue sarà sparso.
    Gli assassini vanno ammazzati, nessuna incertezza; lo dice il padreterno; quindi sarà ben fatto, no, Ignazia?.
    ESODO
    12:19 19 Per sette giorni non si troverà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievito, sarà eliminato dalla comunità.. 19:10 Il Signore disse a Mosé: … 12 Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.
    20:22 Il Signore disse a Mosé: «Dirai agli Israeliti: … 21:12 Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
    21:15 Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.
    21:16 Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte.
    21:17 Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.
    22:18 Chiunque si abbrutisce con una bestia sia messo a morte.
    22:29 Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev’essere messo a morte.
    30:33 Chi ne farà di simile a questo o ne porrà sopra un uomo estraneo sarà eliminato dal suo popolo».
    30:38 37 Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. 38 Chi ne farà di simile per sentirne il profumo sarà eliminato dal suo popolo».
    31:12 Il Signore disse a Mosé: …….Chiunque farà un lavoro di sabato sarà messo a morte.
    35:2 Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte.
    LEVITICO
    20: 1 Il Signore disse ancora a Mosè: 2 «Dirai agli Israeliti: Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che soggiornano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà.
    20: 9 Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte;
    20:13 Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte;
    21:9 Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.
    24: 13 Il Signore parlò a Mosè: …….15 Parla agli Israeliti e di loro: …. 16 Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte.
    24:17 Chi percuote a morte un uomo dovrà essere messo a morte. 24:21 Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte.
    7:27 Chiunque mangerà sangue di qualunque specie sarà eliminato dal suo popolo».
    17: 8 Dirai loro ancora: Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro che offrirà un olocausto o un sacrificio, 9 senza portarlo all’ingresso della tenda del convegno per immolarlo al Signore, quest’uomo sarà eliminato dal suo popolo.
    NUMERI
    1:48 Il Signore disse a Mosè: …. 51 Quando la Dimora dovrà partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi in qualche luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte.
    3:5 Il Signore disse a Mosè: … 10 Tu stabilirai Aronne e i suoi figli, perché custodiscano le funzioni del loro sacerdozio; l’estraneo che vi si accosterà sarà messo a morte».
    15:35 Il Signore disse a Mosè: «Quell’uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori dell’accampamento».
    18: 1 Il Signore disse ad Aronne: … Io vi dò l’esercizio del sacerdozio come un dono; l’estraneo che si accosterà sarà messo a morte».
    35:31 Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida, reo di morte, perché dovrà essere messo a morte.35:33 Non contaminerete il paese dove sarete, perché il sangue contamina il paese; non si potrà fare per il paese alcuna espiazione del sangue che vi sarà stato sparso, se non mediante il sangue di chi l’avrà sparso.
    DEUTERONOMIO
    13:6 Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l’apostasia dal Signore, 13:7 Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo petto o l’amico che è come te stesso, t’istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dei, … 10 .. devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi la mano di tutto il popolo; 11 lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo Dio… 17:12 L’uomo che si comporterà con presunzione e non obbedirà al sacerdote che sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell’uomo dovrà morire; cosi toglierai il male da Israele;
    18:20 Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dei, quel profeta dovrà morire.19:12 gli anziani della sua città lo manderanno a prendere di là e lo consegneranno nelle mani del vendicatore del sangue perché sia messo a morte.
    21:18 Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre … 21 Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno ed egli morirà; … 21:22 Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l’avrai messo a morte e appeso a un albero, ..
    22:22 Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l’uomo che ha peccato con la donna e la donna. Cosi toglierai il male da Israele.
    22:23 Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, pecca con lei, condurrete tutti e due alla porta di quella città e li lapiderete cosi che muoiano: .
    22:25 Ma se l’uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza pecca con lei, allora dovrà morire soltanto l’uomo che ha peccato con lei;
    24: 7 Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l’abbia sfruttato come schiavo o l’abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte; …
    24: 16 Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.
    “.. A mezzanotte il Signore colpi ogni primogenito nel paese d’Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, … non c’era casa dove non ci fosse un morto!” [Esodo 12:30] .
    Ma non soddisfatto, auspica ammazzamenti più generalizzati, più sostanziosi:
    “..dice il Signore degli eserciti…colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene… uccidi uomini, donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini…” [Samuele_1 15:3]; (nò, gli asini nò, per favore!) “.. il Signore gli disse: …non abbiate misericordia. Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio…riempite di cadaveri i cortili…” [Ezechiele 9:4-7]; “Samaria espierà, perchè si é ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambini; e le donne incinte sventrate.” [Osea 14:1].
    Che pensieri gentili., perdìo!
    “… Ora in quella notte l’angelo del Signore scese e colpì nell’accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco, quelli erano tutti morti. “ [Re_2 19:35].
    [A Hiroshima, il 6 agosto del 45, pare che se ne siano andati a miglior [?] vita in meno di 100.000 solamente.]
    “.. non lascerai in vita alcun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio; Ittiti, Amorreei, Cananei, Perizziti, Evei, Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare…” [Deuteronomio 20:16-17];
    «Sterminerò dalla terra l’uomo – è sempre quel bel tomo del Signore dio che parla – che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti».[Genesi 6:7]; «.. sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto» [Genesi 7:4].
    ”.. Dice infatti il Signore Dio: «Si farà venire contro di loro una folla … La folla le lapiderà e le farà a pezzi [Oolà e Oolibà, ree di essere due prostitute] con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie [colpevoli di essere i figli e le figlie di Oolà e Oolibà].” [Ezechiele 23:25-47];

    PRIMO PIATTO QUOTIDIANO.
    Dal 1900 al 1998, si sono verificati – tra epidemie, carestie, inondazioni, terremoti, uragani, eruzioni vulcaniche, frane, tsunami, ecc. – 7,613 eventi, per un totale di 63 milioni di vittime; in media 78 eventi disastrosi ogni anno, e 1,725 vittime/giorno. Dal 2000 al 2010 si sono avuti 3,721 ‘grandi disgrazie’ – come terremoti, inondazioni, frane, eruzioni vulcaniche, incendi, uragani, tsunami – che il padreterno amorevolissimo non ha impedito; circa 372 ogni anno, e quindi almeno 1 al giorno (fonte EM-DAT: The OFDA/CRED International Disaster Database – http://www.emdat.be, Université Catholique de Louvain, Brussels (Belgium).
    Matteo 25:41 “Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.”
    Grazie, che scoperta! Lo sanno tutti che quelli a sinistra andrebbero buttati nel fosso, ma andiamoci piano, col fuoco eterno; dìo, non esageriamo. Pare che abbiano buone braccia sottratte all’agricoltura; dunque mandiamoli alla cura dei campi.
    Marco 3:29 “.. ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna».
    Ancora lavoro per i fuochisti! E per una sola bestemmia; ma che esagerazione, perdìo!
    Matteo 13:42 “ 42.. e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti.”
    Di solito lo stridere dei denti è un effetto del freddo; che si tratti di fuoco-freddo?

    “C’è un grave difetto, nella morale di Cristo. Egli predicava l’inferno. A mio giudizio, chiunque abbia in sé un poco di umanità non può credere nel castigo eterno.” B. Russell, 1956.

    SECONDO PIATTO BIBLICO: I VANGELI. DìO, CHE BELLE NOTIZIE RAGAZZI!
    “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:” (Matteo 10:34).
    Mat 10:21 .” Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. “
    Matteo 15:4-7 “Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.”
    Luca 14:26 “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.”
    Ma c’è qualcuno/a nei dintorni che non ha mai letto la bibbia, per caso? Potrebbe eventualmente fidarsi del reverendo Meslier: Un prete Francese, vissuto al tempo di Luigi XIV, il Reverendo Jean Meslier (1664-1729), grandissimo esperto e lettore attento della Bibbia e del Vangelo, esprime a più riprese “il sospetto – alla lettura della bibbia – di avere a che fare con racconti di malati mentali.” E a proposito di Cristo “che si proclama figlio di Dio, destinato a diventare re dei Giudei e liberatore del suo popolo, e che promette di scen-dere di nuovo sulla terra accompagnato da uno stuolo di angeli per risuscitare i morti e giudicare tutti, gli sembra un ‘miserabile fanatico e un disgraziato pendaglio da forca’..” (Desalmand, 2008). Che fosse un po’ contrariato, lo capisce anche Ignazia. O No? Che il revrendo avesse la gobba, e ne facesse una colpa al padreterno? Non so.

    • Ha un significato molto profondo questo Vangelo ma come puoi coglierlo se lo leggi gia’ con il pregiudizio e l’ateismo … Comunque provero a spiegartelo lo stesso…
      L’ ingresso di Gesu’ nel mondo fu accompagnato dall’annuncio della pace e della gioia (Luca 2:8-10). Eppure questo contrasta sia con una delle sue affermazioni: «Non pensate che io sia venuto a metter pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada» (Matteo 10:34), sia dalla storia posteriore alla sua venuta. Talché molti possono dire (non senza valide ragioni): dove sono la pace e la gioia promesse da Cristo? Eppure non c’è contraddizione: la pace e la gioia promesse verranno, ma dopo la spada e la divisione portate nel mondo dalla persona e l’opera di Cristo perche’ nel mondo regna il peccato scelto liberamente dall’uomo

      • Stellina, i Testimoni di Geova hanno cambiata la data della venuta del Signore, definita sempre imminente, già cinque volte. Ora continuano a definirla imminente ma non indicano più una data precisa.
        I primi cristiani erano certi che il ritorno di Gesù sarebbe avvenuto prima che la loro generazione fosse passata del tutto. San Paolo infatti confortava quelli che morivano esortandoli a non arrabbiarsi se alla venta del Signore quelli ancora in vita sarebbero rimasti in pochi. Ma il ritorno non ci fu. Poi il ritorno di Gesù fu fissato entro l’anno mille. Ma neanche questa data venne rispettata. Ora è sempre certo che tale ritorno ci sarà ma non si sa più quando avverrà. Io non ci credo. Tu fai come vuoi.

      • I cristiani non hanno mai dato mai una data, ti sbagli …. se c’e qualcuno che lo afferma e’ una sua convinzione

  116. ‘..l’Oms ricordava che nel 2000 sono morte per suicidio circa un milione di persone, ben più che in tante guerre e calamità messe insieme..’

    BALLE, cara Ignazia.
    Intanto, l’OMS dice soltanto: “Every year, almost one million people die from suicide; a “global” mortality rate of 16 per 100,000, or one death every 40 seconds.”.
    E inoltre, nel 2000, per calamità se ne sono andate circa 630,000 persone; nella seconda guerra del Congo (1998-2002) le vittime si stima siano state 3,800,000, ossia, pressappoco: 950,000 all’anno: in tutto farebbero più di un milione e mezzo. Quindi, le vittime ‘dei tempi ardimentosi’ sarebbero stati in verità più dei suicidi.
    Ciao Ignazia.

  117. Se mi volete bene , perche’ non mi portate rispetto e mi prendete in giro chiamandomi Ignazia?io non sono permalosa di natura per quanto mi riguarda potete pure continuare a chimarmi Ignazia….,( ma non pensate di fare una bella figura)….La religione e’ nata con l’uomo e c’e ancora oggi non si e’ mai dissolta e mi dispiace per voi finche’ ci sara’ vita esistera’…L’ateismo e’ nato pochissimo tempo fa ed e’ probabile che sia proprio esso a scomparire…Non c’e un elogio all’intelligenza nel vangelo ma non farmi ridere….. Le persone non credenti sono talmente tanto integre che statisticamente sono piu’ predisposti alla malattia mentale e al suicido. E la statistica cari miei non e’ un opinione!

    • Stellina io ti rispetto e rispetto il tuo credere, anche se farò il possibile per dimostrati che è falso come sono falsi e inesistenti tutte le divinità, tutti gli dèi. Mi dici perchè il tuo dio (Jahvè? Si chiama così?) dovrebbe essere vero e gli altri no?
      Per quanto riguarda l’ateismo puoi starne certa è più antico di qualsiasi religione, tutti i bambini del mondo sono nati e nascono senza l’idea di alcuna divinità e, a forza, gli viene inculcata quella del luogo in cui vivono e il futuro sarà laico, senza alcuna idea del sacro, con al centro di ogni cosa l’uomo e la sua felicità.
      Ti ricordo che Gesù ha combattuto tutta la vita i sacerdoti, la religione, il Tempio e il sacro. E i sacerdoti l’hanno ucciso. Anche io sogno un mondo senza sacerdoti, senza religioni, senza Templi, senza alcunchè di sacro se non i diritti personali di tutte le persone.

      • Senti non affermare idiozie per favore ….. tu devi mantenere l’ordine in questo blog il tuo amico vency ( probabilmente sei tu) non e’ molto rispettoso non ti pare?????

  118. In aggiunta a quanto osserva Svarca (‘..Non mi puoi portare nessuna prova che la tua speranza possa essere vera, che il tuo Dio personale esista davvero.’)

    – se mi è consentito – vorrei aggiungere: “Se fossimo ancora nella preistoria, al medioevo, potremmo continuare ad affidarci alle improbabili intercessioni delle divinità più diverse, pur sapendo che non esistono, e che sono solamente simulacri inventati in mancanza di meglio, per consolarci in qualche modo dei nostri malanni, delle difficoltà dell’esistenza; come facevamo con le bambole. Ma oggi nò. Oggi nessuno può più credere di essere solo: tutta l’umanità procede a velocità straordinaria verso il raggiungimento di condizioni di vita sempre migliori. Da Canton a Tokyo, da Milano a New York. E i benefici ci cadono addosso continuamente. Le religioni non fanno nulla; i preti sonnecchiano senza far nulla, si girano i pollici in attesa di elemosine, e nient’altro. Non abbiamo mai visto uscire da un tempio un tale, divinità o surrogato che fosse, con le braccia alzate e dire: amici, ho trovato il modo di guarire il vostro mal di pancia, il vostro mal di gola, ho trovato il modo di farvi discorrere con coloro che sono all’altro capo del mondo; di farvi vedere cosa accade in questo momento all’altro capo del mondo. allo scopo di conoscere tutto; perché tutti sappiano tutto. Mentre le religioni, che sono ferme a migliaia di anni fa, hanno l’arroganza, la presunzione di avere qualcosa da dirci. Ma che vadano al diavolo! Mentre il numero delle scoperte eseguite finora è immenso, sì; e in più la scienza è un meccanismo che non si ferma; se si fermasse non sarebbe scienza; la scienza si muove, si perfeziona, evolve in ogni istante, dovunque c’è una mente al lavoro;
    È con straordinaria semplicità e verità che Russell ha scritto:
    “Il miglioramento delle condizioni di salute e l’incremento della longevità sono tra gli aspetti più rilevanti e più degni d’ammirazione della nostra epoca. Anche se la scienza non avesse prodotto nient’altro per la nostra felicità, meriterebbe solo per questo la nostra riconoscenza. Coloro che credono nell’utilità di una fede teologica hanno difficoltà ad elencare anche un solo vantaggio comparabile, conferito da loro alla specie umana.” (Russell, Saggi scettici, 1927).
    La religione non apporta alcun beneficio tangibile. Non lo ha mai fatto; né potrà mai farlo in futuro; poiché è al difuori delle sue possibilità. Può solo raccontare favole su favole; ma non può produrre nessun fatto preciso, tangibile, raccontando favole. Abbiamo mai saputo che il nostro padreterno – quello dei cattolici, che dovrebbe essere così bravo; ma anche qualunque altro, da Allah in giù – si sia dato da fare per impedire a Stalin di assassinare sessanta milioni di persone? Ci vuole un pò di tempo, per ammazzare 60 milioni di persone; anche se aveva deciso di rifletterci sù, proprio non ha capito cosa stava facendo quel porcaccio infame? O stava dalla parte di quel maiale di Stalin? Abbiamo mai sentito dire che il suddetto padreterno abbia impedito l’ammazzamento + combustione di sei milioni di ebrei? Ma da dove sta a godersi lo spettacolo, costui, quando la gente ha bisogno?..”

  119. La conversione e’ un incontro vero effettivo una esperienza interiore che tutti se vogliono possono fare……caro mio volere e’ potere…..
    Ascolta la conversione di questa ragazza e’ interessante se vuoi capire che succedead una persona che fa questo incontro…
    http://www.youtube.com/results?search_query=ania+goledzinowska&oq=ania&aq=2&aqi=g10&aql=&gs_l=youtube.1.2.0l10.2122.4639.0.7094.7.4.3.0.0.0.114.422.1j3.4.0…0.0.

  120. Scusa e’ questa la testimonianza

  121. Vedo che proprio non sai leggere, Ignazia.
    Sai, le parole servono per descrivere fatti, eventi, situazioni. Bisogna leggere, se si vuol conoscere il mondo, la vita. E utilizzare anche l’udito, se possibile. Anche perché chi non legge e non capisce – o si rifiuta di capire – insulta grandemente il padreterno, che ha creduto di far bene a concederci la possibilityà di leggere e capire e ascoltare; e poi, farsi delle opinioni. Chi si rifiuta di godersi dei doni della capacità di leggere, capire, farsi delle opinioni senza riflettere, insulta il padreterno, finirà nel suo inferno! Non ci sono dubbi, Ignazia, rifletti: ricordi la parabola dei talenti? Chi non utilizza i talenti, giù a giocare a carte coi diavoli! Non vorrai fare quella fine, Ignazia; tu che sei così gentile e osservante!

    La parabola dei talenti:
    Luca 19:22-26 “ 22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
    Comoda, perdìo; prendere senza lavorare!
    23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? (la IOR?) Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
    Mamma mia che taccagno! Per due lire.
    24 Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 25 Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! 26 Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.”
    Matteo 13:12 “ 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    Matteo 25:29 “ Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    Marco 4:25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».”
    Luca 19:22-26 “ 22 Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato:
    Comoda, perdìo; prendere senza lavorare!
    23 perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? (la IOR?) Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi.
    Mamma mia che taccagno! Per due lire.
    24 Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci 25 Gli risposero: Signore, ha gia dieci mine! 26 Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.”
    Matteo 13:12 “ 12 Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondan-za; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    Matteo 25:29 “ Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
    Marco 4:25 Poiché a chi ha, sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».”

    Oppure, MATTEO 25:14. 14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. 21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. 26 Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. 29 Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. 30 E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

    Dunque, ocho Ignazia. Potrebbe mettersi male, per te, se non fai friuttare i talenti!

    • So leggere pensa che ho imparato a 4 anni 1/2, il problema e’ che tu non sei aperto ad ascoltare il diverso …..

      • Saper leggere, significa qualcosa di più che saper riconoscere le lettere scritte: significa capire. E il sospetto che tu non capisca ciò che leggi – se leggi – è piuttosto confermato dal tuo atteggiamento .

      • Tu non hai capito nulla di questo Vangelo, mi dispiace caro mio di questa materia sei molto ignorante….

    • Io ho capito che vi arrampicate sugli specchi a costo di avere ragione….

  122. Come la devo considerare una minaccia?E chi ti dice che non li faccio fruttare? Tu proccupati per te stesso, per me ci penso io…

    • Macché minaccia. Io non minaccio nessuno. Ho inteso metterti sull’avviso, che in base al tuo vangelone, stai rischiando grosso. vedi che non sai leggere? perché non impari, Ignazia; ti assicuro che può essere utile.

      • Se non condivido quello che scrivi non vuol dire che non so leggere, tu ipittosto impara a dialogare con apertura mentale e rispetto per chi non ha la tua opinione….. perche ‘ sembri un bambino ….

    • Sei tu che non sai cogliere le battute……. una minaccia nel senso che non sei tu che mi devi giudicare…

      • Vedi che continui a non capire! Ti ho solo messo sulla strada che indica quel tuo nano-padreterno. Io non c’entro proprio. E se ho cercato di usarti una cortesia, scusami. A volte mi viene il sospetto che le persone educate correttamente dovrebbero apprezzare le cortesie.
        Capisco, che non tu non riesca ad argomentare come sarebbe
        auspicabile, ma quando si è senza argomenti, ci si può anche fermare un momento, e riflettere.

      • Quanto sei infantile …… una curiosita’ quanti anni hai?

      • Comunque sono contenta che viene fuori da quello che scrivi quello che sei: un grande maleducato

  123. Poi quando riporti i dati statistici metti la fonte come fa la sottoscritta altrimenti per quanto mi riguarda quello che affermi non ha valore

    • Non ho alcuna difficoltà. E’ una delle cose più naturali che ho fatto per tutta la mia esistenza di ricercatore. Immaginiamoci se non lo posso fare. Ma a che scopo, se poi non sai leggere, nemmeno il tuo vangeletto; tanto che debbo cercare di spiegartelo io! E tuttavia non capisci, e pensi che una segnalazione sia qualcosa che assomiglia ad una ‘maledizione’! Figuriamoci. Forza, Ignazia, esercita la tua intelligenza. ricordati la parabola dei talenti. Altrimenti, finisce male, per te; ma non perche sia io ad augurartelo – ripeto – ma perché la minaccia ti viene dalle parole del tuo padreterno evangelico! Cerca di capire, stavolta!

    • allora perche qui non lo fai? e non ti inventare tante scuse non sono nata ieri….

      • Eppure, dato anche il tuo nomignolo – e il tuo modo di rispondere alle argomentazioni altrui – si direbbe proprio che sei nata ieri. Anzi, forse devi ancora nascere alla vita vera.

      • e’ arrivato lo scienziato…………hhhhhhaaaaaaaaaaa

    • Ovvio. tu non hai nessun rispetto per gli altri. Siccome non òa pensano come te, pensi siano imbecilli. Non riesci proprio nemmeno a sembrare, una persona civile!

      • Hai iniziato tu a sfottere me ( per fortuna rimane tutto scritto quindi quello che affermi lascia il tempo che trova…)

      • …Comunque sappi che continuero’ a scrivere in questo blog mi diverto, puoi continuare a dire queste stupidaggini a me fai solo ridere…

    • Eppoi, cosa ne faresti, dei dati statistici. Vuoi far credere che saresti in grado di comprenderli? Ma se ne hai già avuti a disposizione più di cinquanta, e non sei stata in grado di leggerli – e accettarli, vito che non si tratta di opinioni, ma di FATTI.

      • E’ una forma di corretezza mettere la fonte dai cui si prendono i dati…. ma tu sai che significa corretezza?

  124. Ha un significato molto profondo questo Vangelo ma come puoi coglierlo se lo leggi gia’ con il pregiudizio e l’ateismo … Comunque provero’ a spiegartelo lo stesso…
    L’ ingresso di Gesu’ nel mondo fu accompagnato dall’annuncio della pace e della gioia (Luca 2:8-10). Eppure questo contrasta sia con una delle sue affermazioni: «Non pensate che io sia venuto a metter pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada» (Matteo 10:34), sia dalla storia posteriore alla sua venuta. Talché molti possono dire (non senza valide ragioni): dove sono la pace e la gioia promesse da Cristo? Eppure non c’è contraddizione: la pace e la gioia promesse verranno, ma dopo la spada e la divisione portate nel mondo dalla persona e l’opera di Cristo perche’ nel mondo regna il peccato scelto liberamente dall’uomo.

    • Ma fammi un piacere. Tu puoi anche sostenere che i coccodrilli sono dei ragni di gomma. Affari tuoi. Ma io non amo né le spade, né le divisioni. Preferisco non danneggiare nessuno.
      E anche il peccato, poi! Non l’ha proprio scelto l’uomo. E’ un’invenzione somministrataci ignobilmente da quel bel tomo del padreterno: o fate come dico io, o ‘peste vi colga’; esattamente come qualunque malvagissimo dittatore tipo hitler, o stalin, et similia. Che schifo. E dimmi, come fai a ritenere tale individuo – inesistente, è vero, ma tu credi che ci sia – sia qualcosa/qualcuno di rispettabile? Tu sei davvero disposta a rispettare chi non ha alcun rispetto per la tua persona? Per la tua libertà di giudizio? E quarda, che nello specifico, non si trattò di un’azione immorale compiuta dall’uomo: nessuno fu preso a botte, né ammazzato (d’altra parte erano solo in due, secondo la favoletta); niente di non-morale. Si trattò solo di non aver rispettato un ordine dittatoriale senza senso. nient’altro.
      Per favore, perfino tu avresti cercato di esercitare una certa ttolleranza, per una disubbidienza di così poca rilevanza: una mela!
      Ma nemmeno se ti avessero rubato un arancio, ti saresti infuriata stupidamente come quel tuo presunto padreterno!

      • Ecco come immaginavo sei chiuso selle tue convinzioni e pregiudizi….

  125. Poi se vuoi ti interpreto anche gli altriVangeli che ti hanno scandalizzato ma solo su tua richiesta …..

  126. Guarda che bella notizia, Ignazia.

    NASA Science News for May 8, 2012
    NASA’s Spitzer Space Telescope has detected light emanating from a “super-Earth” beyond our solar system for the first time.
    FULL STORY: http://science.nasa.gov/science-news/science-at-nasa/2012/08may_superearth/

  127. e allora?

  128. Peccato, che tu non riesca a capire. Quanto perdi, IGnazia!

  129. Ormai ti sei ancorato sul fatto che non capisco mi fai morire da ridere……. va bene visto che sei un bambino ti faccio contento ok sono una stupida…

  130. Ieri mi sono consigliato con un amico psicologo. Gli ho mostrato i messaggi di una mia corrispondente di blog, scambiati in risposta alle mie argomentazioni. Gli ho mostrato i testi che Le ho inviato, e le Sue risposte, che non erano mai delle vere risposte, ma solo soliloqui; come se Lei non avesse letto le mie argomentazioni; insomma, come se fosse completamente scema, capisci? Ho detto ‘come se’; non ho detto che Lei sia. E’ rimasto esterefatto. E mi ha fornito una serie di suggerimenti, che trasferisco ora in questo messaggio, che Le invio in fretta. Spero così di non dimenticare cose importanti. Ecco il messaggio.

    Mi dispiace, ma secondo l’amico psicologo, sei mal messa, F. La terapia che dovresti intraprendere con urgenza, per tentare di recuperare una certa salute mentale, è quella di andare subito a farti fottere. Ti consiglierei un convento di fraticelli di quelli che si svegliano presto il mattino, se c’è un convento dalle tue parti. Se non ce ne sono, posso aiutarti a trovartene uno di quelli buoni. La cosa è interessante sotto più di un aspetto: farti fottere, dovrebbe giovarti massimamente, soprattutto se ripeti l’esercizio con una certa frequenza: dovresti andare a farti fottere quasi tutti i giorni. I fraticelli – scegline uno gagliardo, se lo trovi (spesso è quello che funge da giardiniere) – ma stai tranquilla: i frati fottono molto meglio dello spirito santo – come certo saprai, lo spirito santo è sì esperto di fottiture, per definizione – ma con la madonna non si è dimostrato così abile nella pratica. Infatti, la madonna rimase vergine anche dopo l’esercizio di fottitura; ciò significa certamente che lo spirito santo ha “.. sparso lo sperma nell’apertura esterna della vagina ..” gesto che, come è noto (‘Theologia Moralis’, J. Aertnis e C.A. Damen, ed. Marietti, Roma, 1944, vol. II, tractatus VIII, pars V, caput II, art. 896, pag. 649), consente di ingravidare le madonne, senza che perdano la verginità. Dopo l’esperienza dello spirito santo, però, la teologia morale cattolica non lo consente più, in generale; anche se ci sono teologi (Pastor Bonus, p. 91) che sostengono sia ancora tollerabile. Dunque, ricorda che quando vai a farti fottere da un religioso, devi osservare i precetti della teologia morale, che sono piuttosto precisi, dettagliati. Devi ad esempio guardarti dal consentire al tuo partner “.. l’introduzione del membro virile nella tua bocca..” (“.. Immissio virilium in os ..vel in ore exceptio (irrumatio).. non excusatur a culpa mortalis.. ; quia os non est vas aptum ad copulam sodomiticam .. illa actio est tactus impudicus. – art. 914, pag. 662 – scusami per il latinorum, ma sono tutti in latino, i testi di Theologia Moralis) perché la Teologia Morale Cattolica lo considera un peccato veniale – purché non si tratti proprio di irrumatio (scambio della bocca della donna addirittura per una vagina) – ma la Teologia morale elaborata da Sant’ Alfonso Maria de Liguori ( Theologia Moralis, 1785) ritiene invece che sia assolutamente peccato mortale. Cerca di non andare a farti fottere quando hai le mestruazioni, poiché la Teologia morale dice espressamente (vol. II, pag. 641, articolo 885, II) ” Tempore fluxus menstrui concubitus est culpa venialis .. quia nocere potest partibus genitalibus foeminae, ..”; e se lo dicono i teologi, ci si può credere. E poi, occhio alla posizione in cui avviene il fottimento; dice la Teologia Morale (art. 891, pag. 643) che la posizione canonica è la donna sotto e l’uomo sopra (“..mulier sit succuba, vir incubus..”, pag 643-44); anche se si può ammettere che avvenga in altre posizioni: uno seduto sull’altro, ma anche in piedi, o uno di fianco all’altro, o da dietro come fanno le pecore, o con la donna sopra e l’uomo sotto (“vel sedendo, vel stando, vel jaciendo a latere, vel a tergo more pecudum, vel muliere incuba et viro succubo ..”), pag. 644; soprattutto se uno è obeso, gobbo, o ha un’ernia, l’alito pesante, o la donna è frigida, o non si eccita abbastanza nella posizione canonica, ecc. ecc. Attenta anche se il fraticello tenta di sodomizzarti, perché anche secondo san Tommaso d’Aquino (2.2, qu., 154, a.111) si tratterebbe di “sodomia imperfetta” e quindi attività vietatissima dalla Teologia Morale Cattolica. Se ti serve vedere i testi citati, sappimelo dire, che te ne mando i frammenti in fotocopia; ho visto che non sai leggere, ma forse, ‘vedere’, potrebbe indurti a sospettare che le cose stanno davvero così. La frequenza e l’estensione della fottitura è rilevante in modo particolare perché può consentirti di raggiungere uno stato prolungato di estasi. Pare che in queste estasi – che si raggiungono con fottiture prolungate almeno per tre ore, mediante orgasmi ripetuti in rapida e continua successione, uno dopo l’altro – accada – se le persone fottute ne sono degne – di vedere la madonna. Può essere quella di Medjugorie, o quella di Lourdes, o altre; ma non intestardirti, qualunque madonna è sempre una madonna. Tuttavia, nel corso della fottitura, non fare mostra dei tuoi orgasmi, poiché la Teologia Morale precisa che “.. si deve stare attenti a non provare piacere..” mentre si fotte : dice il sacro testo: “.. ne delectatione cum magna carnis commotione habeant..” (Theologia Moralis, vol. II, art. 915, pag 662). Ma a te conviene, non far sapere al frate quanto ti piace l’orgasmo (è un po’ come dire: allo sciocco non far sapere quanto è buono il cacio con le pere); perché più godi, più è probabile che tu vada in estasi, e veda la madonna. E a te piacerebbe, vedere la madonna, no? Ciao. Buona terapia.

    E con questo chiudo la mia ‘collaborazione’.

    • Che ridere ma sei troppo ridicolo….Caro mio con me cadi male perche’ ho studiato psicologia per questo mi sono permessa di affermare che la tua personalità e’ molto infantile. E questo lo si deduce dal fatto che io sempre dialogato in modo corretto educato e sopratutto rispettoso tu invece hai iniziato ad offendere… I bambini ” caratteriali ” hanno proprio i tuoi atteggiamenti., guarda che chi legge si rende conto che stai dando i numeri figuriamoci un vero psicologo ….ti coviene chiudere la tua collaborazione bravo!.. .

  131. Stellina, ti chiedo scusa per le parole di Vency, inutilmente offensive. Come hai letto ha smesso di intervenire su questo Blog quindi non devo fare altro.

  132. Potevi intervenire prima visto che sono giorni che offende adirittura anche con bestemmie ….comunque ti ringrazio lo stesso delle scuse.

  133. Nazismo e comunismo sono due specie all’interno dello stesso genere. Entrambi vogliono costruire una società perfetta eliminando tutto ciò che si oppone al raggiungimento dello scopo. Eppure il primo è ricordato come un incubo, il secondo è solo rimosso dalla coscienza.Che gli orrori del comunismo siano in Italia un tabù, è noto.
    I crimini del comunismo non sono mai stati sottoposti a una valutazione legittima e consueta né dal punto di vista storico né da quello morale, o almeno in maniera troppo superficiale se paragonata al grande approfondimento che viene fatto sul nazismo, ma anche senza il paragone bisogna dire che l’argomento è troppo poco trattato.
    La storia dei regimi e dei partiti comunisti, della loro politica, dei loro rapporti con le rispettive società nazionali e con la comunità internazionale non si riduce alla dimensione criminale e neppure a una dimensione di terrore e di repressione. Nell’urss e nelle «democrazie popolari» dopo la morte di Stalin, in Cina dopo quella di Mao, il terrore si è attenuato, la società ha cominciato a uscire dall’appiattimento, la coesistenza pacifica – anche se era «una continuazione della lotta di classe sotto altre forme» – è diventata una costante nei rapporti internazionali.
    Per quantificare gli orrori perpetuati dai regimi comunisti nel mondo, come spesso è stato fatto x nazismo e fascismo, possiamofornire un bilancio in cifre, che, pur essendo ancora largamente approssimativo e necessitando di lunghe precisazioni, riteniamo possa dare un’idea della portata del fenomeno, facendone toccare con mano la gravità:

    Urss, 20 milioni di morti,
    Cina, 65 milioni di morti,
    Vietnam, 1 milione di morti,
    Corea del Nord, 2 milioni di morti,
    Cambogia, 2 milioni di morti,
    Europa dell’Est, 1 milione di morti,
    America Latina, 150.000 morti,
    Africa, 1 milione 700.000 morti,
    Afghanistan, 1 milione 500.000 morti,
    movimento comunista internazionale e partiti comunisti non al potere, circa 10.000 morti.
    Il totale si avvicina ai 100 milioni di morti.

    LA LISTA DELLE VITTIME è STATA PRESA DA: Libro nero del Comunismo,
    di Stéphane Courtois.

    Andare ad analizzare tutto sarebbe quasi impossibile…cioè lo è per noi, ma siccome abbiamo il dovere di approfondire il più possibile abbiamo deciso di prendere uno dei tanti generi di orrori del comunismo, con lo scopo di sottolienarne la negatività e soprattutto con lo scopo puntualizzatore sul concetto che ogni tipo di regime rosso o nero che sia può solamente avere una risultante di “male puro”…dichiarare che comunque sia un regime che un altro hanno : “fatto qualcosa di buono”…”nonostante tutto”, è semplicemente dichiarare il falso con una superficialità aberrante.

    85.000.000 di vittime: questo il costo del comunismo. Com’e’ potuto succedere che un ideale di emancipazione, di fraternità universale si traducesse in dottrina dell’ onnipotenza statuale, in discriminazione generalizzata di interi gruppi sociali o nazionali, in deportazioni di massa e in atroci stermini? Il rifiuto sempre più generalizzato del comunismo, l’accesso a numerosi archivi fino a ieri segreti, il moltiplicarsi delle testimonianze contribuiscono a mettere in luce una verità destinata a diventare presto scontata: i paesi comunisti si sono dimostrati molto più efficenti nella produzione di gulag e di cadaveri che in quella di grano e di beni di consumo..

    Quest’immagine dice tutto :

    Museo del genocidio commesso da POL POT

    NOTE: la citazione di Pol Pot è “tanto per dirne uno”…ce be sarebbero a decine di dittatori da citare :1)Ho Chi Minh (Vietnam) 2)Pol Pot (Cambogia) 3)Castro (Cuba) 4)Tito (Yugoslavia) 5)Kim II Sung (Corea Nord) 6)Ceausescu (Romania) 7)Stalin (URSS) 8)Lenin (URSS) 9)Mao Ze Dong (Cina) 10)Najibullah (Afghanistan) 11)Dimitrov (Romania) 12)Dzerzinski (URSS) 13)Hoxha (Albania) 14)Ordzonikidze (Urss) 15)Guzman (Perù) 16)Neto (Angola) 17)Milosevic (Serbia) 18)Honecker (DDR) 19)Menghistu (Etiopia)

    Scritto alle 00:52:20 | 257 commenti | Nuovo commento

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    anonimo
    Algeria 15% popolazione

    È morto Ahmed Ben Bella
    %u25CF Eroe dell%u2019indipendenza dell%u2019Algeria

    Ahmed Ben Bella, il primo presidente dell%u2019Algeria dopo l%u2019indipendenza dalla Francia nel 1962, è morto a 96 anni in casa sua, nella capitale del paese, Algeri.

    L%u2019agenzia di stato algerina, APS, ricorda che negli ultimi mesi era stato ricoverato in due occasioni nell%u2019ospedale militare di Ain Naadja.

    Ben Bella è stato una delle principali figure del nazionalismo arabo e divenne poi il primo presidente della Repubblica dell%u2019Algeria Democratica e Popolare, sorta dopo le conversazioni del Fronte di Liberazione Nazionale e le autorità coloniali francesi, che si videro obbligate e sedersi al tavolo dei negoziati, dopo un cruenta guerra che lasciò milioni di morti, riporta PL.

    Gli esperti hanno calcolato che il 15% della popolazione algerina fu massacrato dall%u2019 esercito francese che non voleva abbandonare il suo dominio coloniale.

    Ben Bella implementò importanti programmi di riforma agraria, fece entrare l%u2019Algeria nelle Nazioni Unite e fu uno dei principali promotori del Movimento dei Paesi non Allineati, ha aggiunto Europa Press.

    Scritto il: 16/04/2012 11:36:22
    http://veritanascoste.giovani.it/diari/36179/gli_orrori_del_comunismo.html

  134. Il filosofo ateo Pietro Barcellona si è finalmente convertito.

    Segnaliamo il memorabile articolo di Pietro Barcellona. Docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania, ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura e già deputato PCI, ha raccontato la sua conversione su Avvenire. Da tempo si è avvicinato al cattolicesimo, senza però mai annunciarlo pubblicamente come questa volta.

    Crollo e fallimento dell’ateismo comunista.
    «Dopo il crollo del muro di Berlino, nel 1989, una depressione devastante si impadronì dei miei pensieri, costringendomi per quasi due anni ad una sorta di assenza vegetativa. Incontrai il mostro contro il quale avevo per tanti anni combattuto inutilmente: il nichilismo. Le alternative razionalizzanti non davano nessuna risposta, come non la davano i nuovi saperi emergenti, che attraverso lo studio della mente ripropongono l’evoluzionismo come unica spiegazione possibile delle metamorfosi della vita».

    Ribellione dal materialismo.
    Il filosofo si addentra così nella dimostrazione di come l’esistenza stessa si ribelli all’evoluzionismo materialista. «Ci sono molte cose convincenti nell’evoluzionismo, ma c’è un’obiezione dell’esistenza che si ribella alla doppia contingenza del nascere per caso e del vivere per funzionare come parti di un processo che, però, può fare anche a meno di te. Evoluzionismo, casualità e funzionalismo non consentono di attribuire alcun valore in sé a nessun evento della nostra esistenza quotidiana; tutto ciò che facciamo e siamo finisce per essere il mero risultato di una sequenza di fatti casuali e funzionali, senza alcuna dignità. Il venire al mondo di un essere umano non ha nessun significato nella sequenza dell’evoluzione».

    Approdo a Dio.
    Nichilismo, evoluzionismo e relativismo conducono tutti allo stesso risultato: la vita non vale niente, è un puro funzionale equivalente a qualsiasi altro fattore che si inserisca nella catena evolutiva ai fini della riproduzione della vita materiale. Così Barcellona è introdotto a Dio, al rapporto «fra l’umano e il divino, poiché solo la presenza del divino nell’umano potrebbe gettare un ponte tra la nostra dolorosa finitezza e la gioiosa giostra delle galassie e delle stelle. L’ineludibile questione di Dio si è presentata, così, alla mia mente sotto l’aspetto apparentemente innocuo dei preti che ho incontrato e di uno in particolare che mi ha chiesto di cercare insieme, senza dare nulla per scontato» (vedi Ultimissima 15/6/10).

    Religione è rifugio psicologico? Vero, tranne che per il cristianesimo.
    Da sempre gli esseri umani hanno immaginato di essere salvati dal pericolo della morte da un dio che, dall’alto del proprio trono, ogni tanto volgesse lo sguardo a ciò che accadeva sulla terra. E questa non può che apparire come -sottolinea giustamente il filosofo-, «una pura proiezione psicologica». Solo il cristianesimo è la grande eccezione. Per questo -continua Barcellona- «sono stato affettivamente colpito dal Vangelo di Gesù Cristo. La nascita di Cristo è, infatti, una rottura epocale rispetto al tradizionale modo di vedere il rapporto fra Dio e mondo, fra divino e umano, una discontinuità assoluta rispetto a tutte le ipotesi di configurazione del Dio delle religioni. Il Verbo incarnato, l’essere Figlio dell’uomo e figlio di Dio, che assume i connotati di una persona fisica, in un tempo determinato, in un luogo preciso e assolutamente fuori anche dalla stessa attesa messianica delle scritture bibliche, è una rottura totale della continuità del tempo storico. La nascita di Cristo, come evento impensabile e impensato nelle sue caratteristiche concrete, ci immerge in una temporalità che non è il flusso ordinato degli avvenimenti, ma una dimensione di contestualità di presenza e pienezza che, non a caso, dà origine a un nuovo calcolo dei giorni e degli anni. Cristo è come il punto zero che a lungo i matematici hanno cercato di rintracciare e che non può essere ricondotto allo schema dell’inizio e della fine. Eppure, questa trascendenza incarnata appare profondamente mischiata alla carne e al sangue dell’uomo».

    Altro che proiezione psicologia, altro che religione come rifugio psicologico. Il cristianesimo è un fatto storico e un fatto attuale, che sconquassa e divarica la storia tra un “prima” e un “dopo”. Barcellona conclude: «Quando mi capita di assistere alla proiezione dello straordinario film di Pasolini “Il Vangelo secondo Matteo”, ho la sensazione che quella figura biancovestita pronunci frasi e parole che vanno oltre la filosofia greca e la sapienza orientale, per arrivare fin dentro al cuore delle persone, e non ci si può stupire più che quell’uomo sia Dio e che Dio sia un uomo».

    • Barcellona scrive:
      “La nascita di Cristo è, infatti, una rottura epocale rispetto al tradizionale modo di vedere il rapporto fra Dio e mondo, fra divino e umano, una discontinuità assoluta rispetto a tutte le ipotesi di configurazione del Dio delle religioni.”
      Evidentemente Barcellona non conosce che prima di Gesù ci sono stati tanti altri Salvatori, Divinità incarnate, da madri Vergini, esattamente come si dice sia avvenuto per Gesù. Ne cito alcuni: Horo; Mitra; Zoroastro; Baal; Iside e tanti altri.
      La spiegazione della conversione di questo uomo è nelle sue stesse parole: “Dopo il crollo del muro di Berlino, nel 1989, una depressione devastante si impadronì dei miei pensieri, costringendomi per quasi due anni ad una sorta di assenza vegetativa.”
      Un comunista che ha perso la fede nel comunismo e ha dovuto trovare un’altra fede per riuscire a vivere. Ci sono tante persone che non riescono a reggersi sulle proprie gambe!

      • Gesù è paragonabile ai fondatori di altre religioni?

        Gesù è decisamente superiore rispetto ai suoi concorrenti in campo religioso. Egli, di fatto, è in una categoria a sé stante.

        Tra i musulmani oggi, c’è la credenza diffusa che tutti i profeti dell’islam erano senza peccato. Ma tale presunta purezza non corrisponde per nulla all’immagine dipinta dalle scritture islamiche nel Corano. Neppure le divinità dell’induismo e del buddismo sono prive di macchie.
        •Il più grande dei profeti dell’islam, Maometto, ha dovuto chiedere il perdono per il suo peccato (Sura 47 e 48). La parola viene tradotta come “colpe” piuttosto che “peccati”; ma in cosa consiste una “colpa” per cui è necessario chiedere perdono, se non un peccato?
        •Il matrimonio di Maometto con undici mogli è stato un soggetto ricco di fascino, che gli insegnanti musulmani hanno tentato di spiegare, e che certamente non è indice di perfezione.
        •I musulmani lottano anche con la descrizione imbarazzante nel Corano che dipinge il paradiso in termini di “vino e donne” (Sura 78:32).
        •Anche le lacune di Abramo e di Mosè, due dei profeti più riveriti nell’islam, sono chiaramente enunciate dal Corano stesso. Mosè chiese perdono dopo aver ucciso l’egiziano (Sura 28:16) e Abramo chiese perdono per il Giorno del Giudizio (Sura 26:82).
        •Neppure l’induismo è esente da rilievi. La giocosità di Krishna e le sue avventure con le compagne di latte nel Bhagavad Gita (uno dei testi più sacri dell’induismo) è un argomento di sincero imbarazzo per molti insegnanti induisti.
        •Il fatto stesso che il Budda abbia subìto delle rinascite implica, secondo le leggi della credenza buddista, che egli aveva vissuto delle vite imperfette. Egli lasciò la sua casa nel palazzo, voltando le spalle alla moglie e al figlio, per mettersi alla ricerca delle risposte che sapeva non avere. Il meglio che si può dire di lui è che seguì un sentiero per la purezza. Ma non possedeva la purezza stessa.

        La differenza tra Gesù e Maometto non si limita solo al modo in cui hanno vissuto la loro chiamata, ma anche alla comprensione che avevano della chiamata stessa. Quando, all’inizio della sua missione come guida spirituale, Maometto affermava di aver ricevuto delle rivelazioni spirituali, egli stesso ne rimase confuso. Non era per nulla certo di cosa potessero significare. Fu necessario che altre persone gli suggerissero che, forse, stava sentendo la voce di Dio. Gesù invece seppe immediatamente e con precisione chi era e da dove veniva.
        http://www.missioneperte.it/evangelizzare/ravi-unico.htm

      • Tutti abbiamo sentito parlare di Gesù il Cristo, no? Certo, abbiamo sentito parlare anche di Maometto, Buddha, ecc…, però la persona di Gesù Cristo è totalmente differente da loro, e vedremo assieme alcuni punti:

        1) Gesù Cristo è stato accreditato da profezie perfettamente adempiute; niente di tutto questo per i fondatori delle religioni.

        2) I fondatori di religioni sono soltanto uomini; Gesù Cristo, invece è vero uomo e vero Dio. Fra Buddha, Maometto e Cristo la differenza consiste nel fatto che Cristo ha detto e dato prova di essere il Figlio di Dio.

        3) Fra Buddha, Maometto e Cristo c’è differenza non soltanto per quanto riguarda la loro persona ma anche per la loro condotta di vita. Cristo è diverso perché senza peccato. Buddha condusse una vita opulenta e dissoluta. Più tardi cercò la purificazione attraverso la mortificazione della carne e rigorosi diguini. La vita di Maometto fu gravata da colpe di natura sessuale. Al contrario, Gesù non potè essere accusato di peccato neppure dai suoi nemici che lo spiavano costantemente per poterlo cogliere in errore: Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio».

        4) La differenza fra Buddha, Maometto e Cristo è la stessa differenza che si ha fra religione e Vangelo. La religione è la via dal basso verso l’alto, la via dell’uomo verso Dio. Il Vangelo, invece, è la via dall’alto verso il basso, la via di Dio verso l’uomo. Le religioni sono basate su opinioni e dottrine, frutto di speculazioni umane. Gesù Cristo, invece, è Egli stesso il Vangelo: il Vangelo è la risposta di Dio a tutte le religioni.

        5) La differenza fra Gesù Cristo da un lato e Buddha e Maometto dall’altro, è la differenza fra redenzione e autoredenzione. Sia il Vangelo che le religioni sono a conoscenza del peccato che è nel cuore dell’uomo. Dal momento però che Buddha e Maometto non sanno venirne a capo essi dicono: “Tu devi fare qualcosa!” La via della salvezza che essi propongono è dunque quella dell’autoredenzione. Gesù al contrario dice: “Sono Io che ho fatto qualcosa per te”:Matteo 20:28 «il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

        6) Buddha, Maometto e gli altri fondatori di religioni sono morti. Gesù Cristo, invece è fisicamente risorto e vivente. La risurrezione di Gesù è il suggello alla Sua vita alla Sua opera. I fondatori di religioni sono da tempo imputriditi nella loro tombe, ma Gesù Cristo vive! Senza la risurrezione, Gesù sarebbe stato una semplice guida religiosa, come Buddha o Maometto, ma Gesù Cristo, a differenza di loro, ha potuto dire: Giovanni 14:6 «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

        Con la risurrezione e con la Sua attuale presenza, Egli ha confermato la verità delle Sue parole.

        7) Con la piena fiducia in Gesù Cristo risorto dai morti, si realizza il desiderio di sicurezza e di pace che è nel cuore dell’uomo. Nessun fondatore di religione è mai riuscito a soddisfare questa suprema aspirazione del cuore umano e la prova ci è data dai faticosi esercizi ascetici da essi imposti nel tentativo di raggiungere la salvezza. Islam e Buddismo sono religioni strettamente legaliste. Esse propongono una salvezza sulla base di opere gravose, sotto il cui giogo l’uomo può soltanto sospirare e gemere.

        Ora… tiriamo alcune conclusioni.

        A) Dio non può essere in contraddizione con Se stesso, pertanto non possono valere nello stesso tempo, Gesù Cristo da una parte e Buddismo e Islam dall’altra. Ciò che è decisivo è la scelta dell’unica verità.

        B) Buddismo e Islam sono miseri tentativi compiuti dall’uomo per decifrare ciò che è al di là del mondo visibile. Queste religioni, nonostante l’attuale smembramento in varie tendenze (alcune delle quali in violento contrasto fra loro), restano fondamentalmente legaliste e non conoscono i concetti di grazia, misericordia e redenzione. In Cristo Gesù, invece, Dio si è personalmente rivelato e, pertanto, Gesù ed il Vangelo soddisfano pienamente il desiderio umano di solido fondamento spirituale.

        C) Gesù Cristo, con la Sua completa opera di salvezza e di redenzione, esalta l’esigenza dell’universalità. Il Vangelo di Gesù Cristo, sia per il suo carattere di rivelazione divina, sia per il suo chiaro messaggio dottrinale, si presenta come principio vitale di portata universale. La Parola di Dio testimonia di Gesù Cristo: Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.

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  158. Gesù è paragonabile ai fondatori di altre religioni?

    Gesù è decisamente superiore rispetto ai suoi concorrenti in campo religioso. Egli, di fatto, è in una categoria a sé stante.

    Tra i musulmani oggi, c’è la credenza diffusa che tutti i profeti dell’islam erano senza peccato. Ma tale presunta purezza non corrisponde per nulla all’immagine dipinta dalle scritture islamiche nel Corano. Neppure le divinità dell’induismo e del buddismo sono prive di macchie.
    •Il più grande dei profeti dell’islam, Maometto, ha dovuto chiedere il perdono per il suo peccato (Sura 47 e 48). La parola viene tradotta come “colpe” piuttosto che “peccati”; ma in cosa consiste una “colpa” per cui è necessario chiedere perdono, se non un peccato?
    •Il matrimonio di Maometto con undici mogli è stato un soggetto ricco di fascino, che gli insegnanti musulmani hanno tentato di spiegare, e che certamente non è indice di perfezione.
    •I musulmani lottano anche con la descrizione imbarazzante nel Corano che dipinge il paradiso in termini di “vino e donne” (Sura 78:32).
    •Anche le lacune di Abramo e di Mosè, due dei profeti più riveriti nell’islam, sono chiaramente enunciate dal Corano stesso. Mosè chiese perdono dopo aver ucciso l’egiziano (Sura 28:16) e Abramo chiese perdono per il Giorno del Giudizio (Sura 26:82).
    •Neppure l’induismo è esente da rilievi. La giocosità di Krishna e le sue avventure con le compagne di latte nel Bhagavad Gita (uno dei testi più sacri dell’induismo) è un argomento di sincero imbarazzo per molti insegnanti induisti.
    •Il fatto stesso che il Budda abbia subìto delle rinascite implica, secondo le leggi della credenza buddista, che egli aveva vissuto delle vite imperfette. Egli lasciò la sua casa nel palazzo, voltando le spalle alla moglie e al figlio, per mettersi alla ricerca delle risposte che sapeva non avere. Il meglio che si può dire di lui è che seguì un sentiero per la purezza. Ma non possedeva la purezza stessa.

    La differenza tra Gesù e Maometto non si limita solo al modo in cui hanno vissuto la loro chiamata, ma anche alla comprensione che avevano della chiamata stessa. Quando, all’inizio della sua missione come guida spirituale, Maometto affermava di aver ricevuto delle rivelazioni spirituali, egli stesso ne rimase confuso. Non era per nulla certo di cosa potessero significare. Fu necessario che altre persone gli suggerissero che, forse, stava sentendo la voce di Dio. Gesù invece seppe immediatamente e con precisione chi era e da dove veniva.
    http://www.missioneperte.it/evangelizzare/ravi-unico.htm

  159. ) Gesù Cristo è stato accreditato da profezie perfettamente adempiute; niente di tutto questo per i fondatori delle religioni.

    2) I fondatori di religioni sono soltanto uomini; Gesù Cristo, invece è vero uomo e vero Dio. Fra Buddha, Maometto e Cristo la differenza consiste nel fatto che Cristo ha detto e dato prova di essere il Figlio di Dio.

    3) Fra Buddha, Maometto e Cristo c’è differenza non soltanto per quanto riguarda la loro persona ma anche per la loro condotta di vita. Cristo è diverso perché senza peccato. Buddha condusse una vita opulenta e dissoluta. Più tardi cercò la purificazione attraverso la mortificazione della carne e rigorosi diguini. La vita di Maometto fu gravata da colpe di natura sessuale. Al contrario, Gesù non potè essere accusato di peccato neppure dai suoi nemici che lo spiavano costantemente per poterlo cogliere in errore: Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio».

    4) La differenza fra Buddha, Maometto e Cristo è la stessa differenza che si ha fra religione e Vangelo. La religione è la via dal basso verso l’alto, la via dell’uomo verso Dio. Il Vangelo, invece, è la via dall’alto verso il basso, la via di Dio verso l’uomo. Le religioni sono basate su opinioni e dottrine, frutto di speculazioni umane. Gesù Cristo, invece, è Egli stesso il Vangelo: il Vangelo è la risposta di Dio a tutte le religioni.

    5) La differenza fra Gesù Cristo da un lato e Buddha e Maometto dall’altro, è la differenza fra redenzione e autoredenzione. Sia il Vangelo che le religioni sono a conoscenza del peccato che è nel cuore dell’uomo. Dal momento però che Buddha e Maometto non sanno venirne a capo essi dicono: “Tu devi fare qualcosa!” La via della salvezza che essi propongono è dunque quella dell’autoredenzione. Gesù al contrario dice: “Sono Io che ho fatto qualcosa per te”:Matteo 20:28 «il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

    6) Buddha, Maometto e gli altri fondatori di religioni sono morti. Gesù Cristo, invece è fisicamente risorto e vivente. La risurrezione di Gesù è il suggello alla Sua vita alla Sua opera. I fondatori di religioni sono da tempo imputriditi nella loro tombe, ma Gesù Cristo vive! Senza la risurrezione, Gesù sarebbe stato una semplice guida religiosa, come Buddha o Maometto, ma Gesù Cristo, a differenza di loro, ha potuto dire: Giovanni 14:6 «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

    Con la risurrezione e con la Sua attuale presenza, Egli ha confermato la verità delle Sue parole.

    7) Con la piena fiducia in Gesù Cristo risorto dai morti, si realizza il desiderio di sicurezza e di pace che è nel cuore dell’uomo. Nessun fondatore di religione è mai riuscito a soddisfare questa suprema aspirazione del cuore umano e la prova ci è data dai faticosi esercizi ascetici da essi imposti nel tentativo di raggiungere la salvezza. Islam e Buddismo sono religioni strettamente legaliste. Esse propongono una salvezza sulla base di opere gravose, sotto il cui giogo l’uomo può soltanto sospirare e gemere.

    Ora… tiriamo alcune conclusioni.

    A) Dio non può essere in contraddizione con Se stesso, pertanto non possono valere nello stesso tempo, Gesù Cristo da una parte e Buddismo e Islam dall’altra. Ciò che è decisivo è la scelta dell’unica verità.

    B) Buddismo e Islam sono miseri tentativi compiuti dall’uomo per decifrare ciò che è al di là del mondo visibile. Queste religioni, nonostante l’attuale smembramento in varie tendenze (alcune delle quali in violento contrasto fra loro), restano fondamentalmente legaliste e non conoscono i concetti di grazia, misericordia e redenzione. In Cristo Gesù, invece, Dio si è personalmente rivelato e, pertanto, Gesù ed il Vangelo soddisfano pienamente il desiderio umano di solido fondamento spirituale.

    C) Gesù Cristo, con la Sua completa opera di salvezza e di redenzione, esalta l’esigenza dell’universalità. Il Vangelo di Gesù Cristo, sia per il suo carattere di rivelazione divina, sia per il suo chiaro messaggio dottrinale, si presenta come principio vitale di portata universale. La Parola di Dio testimonia di Gesù Cristo: Atti 4:12 In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.

  160. Stellina, tu dici :
    Con la risurrezione e con la Sua attuale presenza, Egli ha confermato la verità delle Sue parole.
    Mi dici quale prova vera, verificabile, tu hai della risurrezione di Gesù e della sua presenza attuale tra noi?
    Se hai solo la fede sei nella stessa condizione di tutte le altre religioni.

    • Sindone le prove della ressurrezione

      http://www.antoniosocci.com/2010/04/sindone-le-prove-della-resurrezione/
      Tutta la terra desidera il tuo volto”. In questa frase della liturgia sta il segreto della Sindone che continua ad attrarre milioni di persone. E’ l’attrazione per colui che la Bibbia definiva “il più bello tra i figli dell’uomo”. E che qui è “fotografato” come un uomo macellato con ferocia.
      La Sindone non è solo “una” notizia oggi, perché inizia la sua ostensione. E’ “la” notizia sempre. Perché documenta – direi scientificamente – la sola notizia che – dalla notte dei tempi alla fine del mondo – sia veramente importante: la morte del Figlio di Dio e la sua resurrezione cioè la sconfitta della morte stessa.

      Sì, avete letto bene. Perché la sindone non illustra soltanto la feroce macellazione che Gesù subì, quel 7 aprile dell’anno 30, con tutti i minimi dettagli perfettamente coincidenti con il resoconto dei vangeli, ma documenta anche la sua resurrezione: il fatto storico più importante di tutti i tempi, avvenuta la mattina del 9 aprile dell’anno 30 in quel sepolcro appena fuori le mura di Gerusalemme.

      Che Gesù sia veramente vivo lo si può sperimentare – da duemila anni – nell’esperienza cristiana. Attraverso mille segni e una vita nuova. Ma la sindone porta traccia proprio dell’evento della sua resurrezione.

      Ce lo dicono la medicina legale e le scoperte scientifiche fatte con lo studio dettagliato del lenzuolo per mezzo di sofisticate apparecchiature. Cosicché questo misterioso lino diventa una speciale “lettera” inviata soprattutto agli uomini della nostra generazione, perché è per la prima volta oggi, grazie alla moderna tecnologia, che è possibile scoprire le prove di tutto questo.

      Cosa hanno potuto appurare infatti gli specialisti? In sintesi tre cose.

      Primo. Che questo lenzuolo – la cui fattura rimanda al Medio oriente del I secolo e in particolare a tessitori ebrei (perché non c’è commistione del lino con tessuti di origine animale, secondo i dettami del Deuteronomio) – ha sicuramente avvolto il corpo di un trentenne ucciso (morto tramite il supplizio della crocifissione con un supplemento di tormenti che è documentato solo per Gesù di Nazaret).

      Che ha avvolto un cadavere ce lo dicono con certezza il “rigor mortis” del corpo, le tracce di sangue del costato (sangue di morto) e la ferita stessa del costato che ha aperto il cuore.

      Secondo. Sappiamo con eguale certezza che questo corpo morto non è stato avvolto nel lenzuolo per più di 36-40 ore perché, al microscopio, non risulta vi sia, sulla sindone, alcuna traccia di putrefazione (la quale comincia appunto dopo quel termine): in effetti Gesù – secondo i Vangeli – è rimasto nel sepolcro dalle 18 circa del venerdì, all’aurora della domenica. Circa 35 ore.

      Terza acquisizione certa, la più impressionante. Quel corpo – dopo quelle 36 ore – si è sottratto alla fasciatura della sindone, ma questo è avvenuto senza alcun movimento fisico del corpo stesso, che non è stato mosso da alcuno né si è mosso: è come se fosse letteralmente passato attraverso il lenzuolo.

      Come fa la sindone a provare questo? Semplice. Lo dice l’osservazione al microscopio dei coaguli di sangue.

      Scrive Barbara Frale in un suo libro recente: “enormi fiotti di sangue erano penetrati nelle fibre del lino in vari punti, formando tanti grossi coaguli, e una volta secchi tutti questi coaguli erano diventati grossi grumi di un materiale duro, ma anche molto fragile, che incollava la carne al tessuto proprio come farebbero dei sigilli di ceralacca. Nessuno di questi coaguli risulta spezzato e la loro forma è integra proprio come se la carne incollata al lino fosse rimasta esattamente al suo posto”.

      Lo studio dei coaguli al microscopio rivela che quel corpo si è sottratto al lenzuolo senza alcun movimento, come passandogli attraverso. Ma questa non è una qualità fisica dei corpi naturali: corrisponde alle caratteristiche fisiche di un solo caso storico, ancora una volta quello documentato nei Vangeli.

      In essi infatti si riferisce che il corpo di Gesù che appare dopo la resurrezione è il suo stesso corpo, che ha ancora le ferite delle mani e dei piedi, è un corpo di carne tanto che Gesù, per convincere i suoi che non è un fantasma, mangia con loro del pesce, solo che il suo corpo ha acquisito qualità fisiche nuove, non più definite dal tempo e dallo spazio.

      Può apparire e scomparire quando e dove vuole, può passare attraverso i muri: è il corpo glorificato, come saranno anche i nostri corpi divinizzati dopo la resurrezione.

      Si tratta quindi di un caso molto diverso dalla resurrezione di Lazzaro che Gesù semplicemente riportò in vita. La resurrezione di Gesù – com’è riferita dai Vangeli e documentata dalla sindone – è la glorificazione della carne non più sottoposta ai limiti fisici delle tre dimensioni, l’inizio di “cieli nuovi e terra nuova”.

      La “prova” sperimentale di questa presenza misteriosa di Gesù è propriamente l’esperienza cristiana: Gesù continua a manifestare la sua presenza fra i suoi continuando a compiere i prodigi che compiva duemila anni fa e facendone pure di più grandi.

      Ma la sindone documenta in modo scientificamente accertabile l’unico caso di morto che – anziché andare in putrefazione – torna in vita sottraendosi alla fasciatura senza movimento, grazie all’acquisizione di qualità fisiche nuove e misteriose, che gli permettono di smaterializzarsi improvvisamente e oltrepassare le barriere fisiche (come quella del lenzuolo stesso).

      E’ esattamente ciò che si riferisce nel vangelo di Giovanni: quando Pietro e Giovanni entrano nel sepolcro dove erano corsi per le notizie arrivate dalle donne, si rendono conto che è accaduto qualcosa di enorme proprio perché trovano il lenzuolo esattamente com’era, legato attorno al corpo, ma come afflosciato su di sé perché il corpo dentro non c’era più.

      Più tardi, aprendo quel lenzuolo, scopriranno un’altra cosa misteriosa: quell’immagine. Ancora oggi, dopo duemila anni, la scienza e la tecnica non sanno dirci come abbia potuto formarsi. E non sanno riprodurla.

      Infatti non c’è traccia di colore o pigmento, è la bruciatura superficiale del lino, ma sembra derivare dallo sprigionarsi istantaneo di una formidabile e sconosciuta fonte di luce proveniente dal corpo stesso, in ortogonale rispetto al lenzuolo (fatto anch’esso inspiegabile).

      La “non direzionalità” dell’immagine esclude che si siano applicate sostanze con pennelli o altro che implichi un gesto direzionale. E ci svela che l’irradiazione è stata trasmessa da tutto il corpo (tuttavia il volto ha valori più alti di luminanza, come se avesse sprigionato più energia o più luce).

      Quello che è successo non è un fenomeno naturale e non è riproducibile. Non deriva dal contatto perché altrimenti non sarebbe tridimensionale e non si sarebbe formata l’immagine anche in zone del corpo che sicuramente non erano in contatto col telo (come la zona fra la guancia e il naso).

      Oggi poi i computer hanno permesso di rintracciare altri dettagli racchiusi nella sindone che tutti portano a lui: Gesù di Nazaret.

      Dai 77 pollini, alcuni dei quali tipici dell’area di Gerusalemme (quello dello Zygophillum dumosum, si trova esclusivamente nei dintorni di Gerusalemme e al Sinai), alle tracce (sul ginocchio, il calcagno e il naso) di un terriccio tipico anch’esso di Gerusalemme. Ai segni di aloe e mirra usate dagli ebrei per le sepolture.

      Infine le tracce di scritte in greco, latino ed ebraico impresse per sovrapposizione sul lenzuolo.

      Barbara Frale ha dedicato un libro al loro studio, “La sindone di Gesù Nazareno”. Da quelle lettere emerge il nome di Gesù, la parola Nazareno, l’espressione latina “innecem” relativa ai condannati a morte e pure il mese in cui il corpo poteva essere restituito alla famiglia.

      La Frale, dopo accuratissimi esami, mostra che doveva trattarsi dei documenti burocratici dell’esecuzione e della sepoltura di Gesù di Nazaret. Un fatto storico. Un avvenimento accaduto che ha cambiato tutto.

      • Io so che il lenzuolo della Sindone è stato datato, analizzando il radiocarbonio, all’anno 1.200. Secolo speciale per la fioritura di reliquie. La chiesa ha contestato tale esame sostenendo che il risultato è stato falsato dall’incendio che ha colpito il telo sacro. Il Cicap ha riprodtto la Sindone usando tecniche note all’epoca della sua creazione. Anche qui è solo questione di fede.

      • Qui non si parla di fede ma di scienza!Utimamente con la tecnologia avanzata hanno potuto riscontrare quello che e’ descritto nell’articolo che ho posato. Ma se tu sei prevenuto cerrtamente anche la prova scientifica non ti basta…

      • SINDONE/ 2. La copia degli scienziati del Cicap è un falso. Ecco le prove Giulio Fanti giovedì 8 ottobre 2009

        Approfondisci Leggi l’intervista a David Rolfe, regista del documentario sulla Sacra Sindone trasmesso dalla BBC vai al dossier Sindone http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2009/10/8/SINDONE-2-La-copia-degli-scienziati-del-Cicap-e-un-falso-Ecco-le-prove/41191/

        In riferimento all’articolo del 5/10/2009 de La Repubblica, “Sindone – è un falso medievale. Ecco la prova” c’è da stupirsi per le affermazioni prive di rigore scientifico ivi riportate. Ogni tanto qualche persona in cerca di notorietà ottiene spazio nei media dichiarando di avere riprodotto la Sindone o una parte di essa, ma quando si approfondisce il discorso “casca il palco”. È infatti possibile riprodurre alcune fattezze macroscopiche della Sindone, ma è assai più difficile riprodurre le caratteristiche microscopiche dell’immagine corporea ivi impressa. Nessuno, nemmeno con lo stato dell’arte delle tecnologie attuali, è stato sinora capace di riprodurre tutte insieme tali caratteristiche estremamente particolari. Anche un articolo a nome di 24 studiosi pubblicato su Internet (www.shroud.com/pdfs/doclist.pdf ) riporta l’impossibilità attuale di riprodurre tutte le fattezze della Reliquia più importante della Cristianità.

        In particolare nell’articolo in questione, il Dr. Garlaschelli non dice nulla riguardo la profondità di colorazione, che è molto sottile (un quinto di millesimo di millimetro) nel caso dell’immagine Sindonica ed è praticamente impossibile riprodurre tale profondità tramite le sostanze chimiche utilizzate dal Dr. Garlaschelli.

        Se tuttavia il Dr. Garlaschelli avesse effettivamente trovato il modo di riprodurre qualcosa di simile alla Sindone, egli avrebbe dovuto sottoporre al vaglio della comunità scientifica i suoi risultati prima di esporli ad un pubblico impossibilitato ad eseguire verifiche dettagliate di laboratorio, ad esempio analisi microscopichiche che toglierebbero ogni dubbio riguardo la profondità submicrometrica della colorazione.

        Il sottoscritto ha lanciato pubblicamente a “Porta a Porta” una sfida scientifica dichiarando che la Sindone non è riproducibile e sarebbe stato pronto a cambiare parere appena qualcuno gli avesse dato modo di studiare campioni similsindonici da analizzare con gli strumenti adatti.

        L’ENEA di Frascati da anni sta studiando come sia possibile riprodurre alcune caratteristiche dell’immagine corporea ed ha ottenuto risultati incoraggianti utilizzando laser eccimeri (G. Baldacchini et al. articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica statunitense Applied Optics il 18-3-2008), ma la strada è lunga prima di potere ottenere qualcosa di uguale all’immagine corporea della Sindone.

    • replico qua perchè non c’era il pulsantino per replicare piu sotto, perché non penso si possa replicare direttamente a delle repliche…
      !
      !
      la sindone non è stata esattamente riprodotta dal Cicap…hanno fatto diversi esperimenti, ma finora nessuno è riuscito a spiegarli…
      altresi vero che la datazione è “recente”…

      • http://it.wikipedia.org/wiki/Sindone_di_Torino
        Sulla sua eventuale storia precedente non vi è invece accordo. I sostenitori dell’autenticità del telo non giudicano attendibile l’esame svolto nel 1988, ipotizzando inquinamento dei lacerti di tessuto prelevati per essere sottoposti a indagine. Ritengono quindi che la Sindone sia l’autentico lenzuolo funebre di Gesù e che risalga alla Palestina del I secolo; essi sostengono inoltre la «suggestiva ipotesi»[1] secondo cui la Sindone di Torino sia da identificare con il mandylion o “Immagine di Edessa”, un’immagine di Gesù molto venerata dai cristiani d’Oriente, scomparsa nel 1204 (questo spiegherebbe l’assenza di documenti che si riferiscano alla Sindone in tale periodo)[2]. In questo caso, occorre ipotizzare che il telo di Edessa, che è descritto come un fazzoletto, fosse esposto solo ripiegato più volte e in modo tale da mostrare unicamente l’immagine del volto[1].

        Sindone evangelica [modifica]

      • L’esame al radiocarboio è stato fatto contemporaneamente in diversi istituti specilaizzati e tutti hanno dato la stessa data dell’immagine: intorno al 1.200. I sostenitori della autenticità della Sindone, non potendo accettare tale verdetto scientifico, hann inventato che un incendio subito dalla Sindone nel passato possa aver alterato l’analisi. A me sembra una scusa, pure puerile, perché gli analisti, se tale scusa fosse stata vera, lo avrebbero evidenziato nel corso delle indagini. Altrettanto mi sembra difficile che la Sindone possa essere l’immagine di Edessa, scomparsa da secoli, perché tale immagine era un “fazzoletto” e non un lenzuolo. Che ora si dica che era un fazzletto perché veniva mostrata piegata più volte mi sembra puerile. Perchè mai doveva essere mostrata ripiegata e non in tutt l suo splendore di verità? Ma se a te, quelle giustificazioni, bastano per credere, fai pure. Io sono convinto della bontà della datazione al radiocarbonio, perchè è una analisi scientifica dimostrata e dimostrabile, ripetibile, non una congettura.

      • Partiamo dal presupposto che anche se la sindone non e’ il lenzuolo dove e’ stato avvolto il corpo di Gesu’, non viene messa in discussione l’esistenza di Gesu’ e la sua divinita’ …Affermo questo, perche’ sembra quasi che la sindone sia una verita’ di fede, mentre invece e’ solamente una reliquia…La chiesa prima di esporla nella parrocchia di Torino ha chiesto l’esame di questo lenzuolo, e gli scienziati hanno affermato che non era un falzo ….Quindi non capisco l’interesse di asserrire che le prove sono state inquinate, se non c’e effettivamente un riscontro certo e obbiettivo che questo lenzuolo abbia veramente avvolto corpo di Gesu’ di Nazareth.

  161. Stellina tu dici: No!!!non poteva impedire al serpente di tentare eva perche’ anche il serpente ha il libero arbitrio… Ora ti faccio osservare che quando Jahvè lo vuole interviene pesantemente sulle persone per fargli fare quello Lui ha deciso che sia fatto. Nella Bibbia ci sono centinaia di episodi che narrano i suoi interventi. e ner ammento solo uno: il faraone non voleva lasciare liberi gli ebrei e Lui mandò 10 piaghe agli egiziani, l’ultima delle quali è stata l’uccisione di tutti i primogeniti d’Egitto, bambini innocenti.
    In secondo luogo osservo come la chiesa sostenga che alla fine dei tempi satana sarà sconfitto definitivamente da Dio. Ora mi domando perchè non lo ha sconfitto subito, appena si è ribellato, così avebbe evitato il fallimento della sua creazione.
    Da ultimo non mi sembra una decisione giusta punire Adamo ed Eva con la pena di morte per una insinificante disobbedienza, dato che i due non conoscevano ancora il bene e il male, quindi poteva benissimo perdonargliela, ma soprattutto è inconcepibile che siano stati puniti anche gli incolpevoli discendenti di Adamo ed Eva.

  162. Non si e’ ribellato solo satana ma anche l’uomo ha scelto di vivere indipendente da Dio… Il padre eterno poteva cambiare la testa e programmarci come dei robot? Sarebbe stato dmocratico??Dante ti ho gia risposto ampiamente sul peccato originale, non posso ripetere sempre le solite cose…

    • Tu mi hai risposto in una maniera che a me pare non condivisibile. L’uomo non si è ribellato, ha cercato la “conoscenza” mangiando dall’albero che la poteva dare. Perchè avrebbe dovuto rimanere privo di morale, privo della conoscenza del bene e del male? In ogni caso tu, a me pare, non hai mai risposto a queste due precise domande: – prima di mangiare la famosa mela Adamo non conosceva la differenza tra il bene e il male, conosceva solo il divieto di mangiare i frutti di quell’albero. E qui devo dare il merito dell’impulso alla conoscenza ad Eva. Io avrei fatto lo stesso. Non solo, ma avrei magiato subito anche i frutti dell’albero che dava la vita eterna, prima che il proprietario del giardino se ne fosse accorto, così da sollevare l’umanità dalla morte e dal male per sempre; – alla fine dei tempi il diavolo sarà sconfitto per sempre e così anche il male. Tutti felici e contenti in paradiso, quelli che ci saranno. Perchè aspettare la fine dei tempi a sconfiggere il demonio?

  163. Chi ha detto che l’uomo e’ rimasto privo di morale e della conoscenza del bene e del male? L’uomo ha scelto il male non ha accettato Dio questa e’ la verita’, questo e’ il succo della storia..

    • Dio amorevolmente come un padre, ha avvisato i primi uomini che se avrebbero disubbidito sarebbero andati incontro a brutte conseguenze e appunto avrebbero conosciuto il male e le sue conseguenze… Non so come puoi affermare che abbiano fatto bene, visto le conseguenze ovvero la morte la malattia, la mancanza di pace, divisioni nelle famiglie , omicidi…. ecc

      • Come definiresti un uomo che, alla prima piccola disobbedienza dei suoi figli, li uccidesse con crudeltà? Definiresti quell’uomo un infame assassino o un padre amorevole? E’ propria vera la frase di cui non ricordo l’autore: se qualcuno uccide una persona è un assassino; se ne uccide milioni è un condottiero; se li uccide tutti è un Dio.

  164. La morte e’ la conseguenza del peccato. Nella vita ogni azione ha una conseguenza. Ti ricordo che Dio con Cristo morto in croce per noi con sofferenze indicibili ci ha meritato la vita eterna… ( una vita senza noia e sofferenza ma piena di gioia e pace)… Piu’ di questo Dio non poteva fare ha dato tutto se stesso perche’ Gesu’era vero uomo ma anche vero Dio, e ha rimediato con la sua morte i nostri errori…
    Tu riusciresti a dare la tua vita e soffrire sofferenze indecibili a ch ti ha rifiutato nonostante i tuoi grandi doni.? Pensa che quando e’ avvenuto questo peccato originale Dio aveva gia’ stabilito che Gesu’ ( la seconda persona della trinita’) si sarebbe sacrificato per salvarci. Ora tu Dante fino all’ultimo momento della tua vita basta che dici si io voglio te Dio e hai questa vita eterna cioe’ la vita vera… Questa vita piena di sofferenze che dura per i piu’ robusti in media 90 -95 anni e’ in un certo senso in funzione dell’altra… Dio aspetta amorevolmente ogni uomo anche il piu’ malvagio per salvarlo.

    • Continui a ripetermi le stesse cose senza rispondere alle mie obiezioni. Ora tu dici:

      Pensa che quando e’ avvenuto questo peccato originale Dio aveva gia’ stabilito che Gesu’ ( la seconda persona della trinita’) si sarebbe sacrificato per salvarci.

      In altre parole Dio aveva deciso il sacrificio di suo figlio prima di creare Adamo! Complimenti al Grande Architetto. E se Adamo non avesse peccato Dio si sarebbe sbagliato e suo figlio non avrebbe dovuto sacrificarsi. Non ti pare che le cose non vanno?

  165. Certo Dio e’ onniscente sa tutto in anticipo, altrimenti non sarebbe Dio..

  166. Ti riporto un detto di Gesu’: Non c’e amore piu’ grande che dare la vita per i propri amici..

    • E Gesù per i suoi amici si è quindi fatto uccidere? E i suoi amici che beneficio ne avrebbero avuto? Sono tutti, o quasi, finiti male…
      Inoltre il cristianesimo, nella storia, ha fatto molti milioni di vittime: pensa alle crociate, alle “cristianizzazioni” ottenute con la spada, alle persecuzioni dei non cristiani, allo sterminio dei nativi americani con la scusa che non erano “cristiani” e non volevano convertirsi (per forza: non capivano lo spagnolo e il portoghese!!!), alle torture ed uccisioni (roghi, ecc.) di cosiddetti “eretici”… E pensa che per un “protestante” è “eretico” un “cattolico”, per esempio!!!…
      LE RELIGIONI UCCIDONO, STELLINA!!!

      • Anche se tu non ci credi, esiste la vita eterna, io credo che sia un dono immenso, di piu’ Dio non poteva donarci..Gesu’ ha pagato con la sua vita e sofferenza il debito del peccato di ogni uomo, quindi anche di quelli che a quel tempo non erano nati.( abbiamo tutti il peccato originale) La sofferenza in questa vita e’ una conseguenza del peccato originale.

      • Sei una CREDULONA esaltata, hai rinunciato alla ragionevolezza. Mi dispiace per te. Non ho più intenzione di sprecare un minuto a scriverti in futuro, quindi puoi anche non rispondermi più.
        Cuociti nel tuo brodo.

  167. Non c’è più sordo di chi non vuol sentire…stellina rimani nel tuo mondo fatto di vuoto assoluto, perchè in quel limbo ti trovi bene e non voglio allontanartene se ti fà star bene, ma non insultare la ragione basata sulla riflessione dei fatti, sulla scienza, sulla storia, su cose reali. Non capisco perchè non riesci a capire……almeno di non aver capito.

    • Semmai tu credi nel vuoto assoluto …. Non e’ che non riesco a capire, il fatto e’ che ho sperimentato la presenza di Dio nella mia vita..

      • “ho sperimentato la presenza di Dio nella mia vita..”
        E’ un’autoillusione, un’autosuggestione, un’impressione; è probabile che ti sia plasmata nella mente una fantasia d’amore assoluto, o qualcosa del genere; ma ciò fantasia resta, anche se ti piace crederla “reale” (in altre parole: stai sognando ad occhi aperti). Se poi intenti dire che hai la sensazione (o peggio la certezza) che un’ “entità esterna a te e immateriale” influenzi i fatti contingenti della tua vita, o peggio i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti, allora ti propongo – con il massimo di rispetto possibile – di domandare il parere di uno psicanalista.

      • Io posso dire lo stesso di voi, ovvero vi siete autoillusi della vostra stessa ragione limitata.

      • Dici così perchè non hai idea di quanto sia limitata la tua: di fatto, alla tua facoltà di ragionare hai un bel po’ abdicato :-)))))

    • Risposta

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      • Per stellina:
        Quello scritto che hai linkato è un puro delirio (come tutte le religioni, del resto).

      • Ma io non nego di avere una ragione limitata..( ho anche tantissimi altri difetti) Tutti gli uomini per quanto intelligenti hanno dei limiti.

  168. Gentile e stimato Dante Svarca,
    Ho appena scoperto questo suo sito e per il momento sono riuscito solo a dargli una scorsa (troppo) veloce, ma rimedierò presto.
    Nel frattempo, se mi consente, le vorrei domandare com’è finita (se è finita) la causa legale che tempo addietro intentò contro un prete chiedendogli di dimostrare, attraverso il test del DNA su on’ostia consacrata, che la cosiddetta “transustanziazione” era avvenuta.
    La ringrazio in anticipo per la sua risposta.

    • La mia denuncia è finita nel modo più prevedibile: è stata archiviata.
      La magistratura non farà mai nulla contro la chiesa cattolica.
      Viviamo in un Paese in cui, in base alla Costituzione, ci sono due sovanità:
      quella popolo italiano e quella del Vaticano.
      Un cordiale saluto.

    • Temevo qualcosa del genere…
      Le posso domandare ancora quali sono state le motivazioni ufficiali di quell’archiviazione?
      Grazie ancora.
      Cordiali saluti anche a lei (e, soprattutto, solidarietà a lei).

      • Non conosco le motivazioni dell’archiviazione, l’ho appena saputo. Ovviamente le chiederò e tra qualche mese potrò essere più preciso. Grazie per la solidarietà. Un cordiale saluto. Dante Svarca

      • Caro Federico, ti trascrivo le motivazioni dell’archiviazione della mia denuncia:
        “Il P.M., letti gli atti, osserva: nessun reato è ab origine ipotizzabile dal tenore dell’esposto. In particolare va rilevato che dalla situazione ivi descritta (che si sostanzia in una proposta universale fideistica) non è dato riscontrare alcun abuso doloso, nè alcun potenziale turbamento dell’ordine pubblico. Conseguentemente, nessun atto di indagine va compiuto sulle ostie (le quali, anche secondo la dottrina cattolica, non perdono nella transustanziazione le loro caratteristiche fisico-chimiche) che, non essendovi certezza sul loro stato di benedizione o meno, a norma dell’art. 259 cpp vanno allegate al fascicolo.
        Copia dell’esposto andrà invece inviato alla locale P. G. presso la Corte dei Conti, per quanto di eventuale interesse in ordine all’utilizzo di denaro pubblico per il Congresso Eucaristico.
        Nessun avviso è dovuto all’esponente, giacché l’art. 408 cpp si riferisce esclusivamente alle “notizie di reato”, e non dunque ai fatti non costituenti reato.”
        Mi farebbe piacere avere le tue osservazioni.
        Dante

      • Caro Dante, grazie della notizia.
        Devo premettere che non sono un giurista ma un chimico (e di conseguenza posso ben capire l’assoluta assurdità della pretesa “transustanziazione”), quindi in mezzo alle osservazioni ti farò anche delle domande…
        Dunque:
        “nessun reato è ab origine ipotizzabile dal tenore dell’esposto”: com’era il tenore dell’esposto? Quanto so dell’argomento, lo appresi a suo tempo da qui: http://www.uaar.it/news/2011/01/30/ancona-ateo-contro-vescovo-la-transunstanziazione-e-abuso-della-credulita-popolare/ (in cui, se vuoi leggerli, ci sono due miei commenti); mi manca qualche informazione fondamentale? Comunque, due tra i commenti all’Ultimissima Uaar dicono: “Art. 661 Abuso della credulità popolare. Chiunque, pubblicamente cerca con qualsiasi impostura, anche gratuitamente, di abusare della credulità popolare è punito, se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico, con l’arresto fino a tremesi o con l’ammenda fino a lire due milioni.”: è possibile che l’archiviazione sia dovuta soltanto a questo articolo 661 che punisce l’abuso della credulità popolare soltanto “se dal fatto può derivare un turbamento dell’ordine pubblico”? Se è così, penso che tale articolo dovrebbe essere cambiato… ma i politici non lo cambieranno mai, poichè, nel caso, poi fioccherebbero denunce contro di loro per non aver mantenuto promesse elettorali…
        Ma torniamo a noi; se, come dice la citata Ultimissima Uaar, hai denunciato il vescovo per abuso della credulità popolare, un giudice “razionale” (secondo me) avrebbe convenuto che dal “fatto” incriminato deriva effettivamente un turbamento dell’ordine pubblico: turbamento consistente nel fatto che milioni (anzi: miliardi) di persone, per due millenni e ancora adesso, sono state e sono ancora indotte con l’inganno a versare soldi (attualmente, in Italia: oboli, otto per mille, lasciti testamentari, ecc., senza contare tutti i (nostri) soldi che i politici complici del clero regalano, attraverso un milione di rivoli, alla “chiesa”), soldi che, in assenza di inganno e di quanto ne consegue, avrebbero anche fatto comodo al “contribuente”.
        Forse un giurista potrebbe obiettarmi: “Ma nessun credente si è mai lamentato, e nessuno che da credente sia diventato non credente ha mai denunciato la “chiesa” per avergli in precedenza sottratto soldi con l’inganno, quindi tutti sono stati buoni e tranquilli (e fessi), e questo non è turbamento dell’ordine pubblico. In altre parole, non è come nel caso di Wanna Marchi, alla quale moltissime persone hanno fatto causa per riavere indietro i soldi carpiti con l’inganno”.
        Ma allora io obietto che anche nel caso di Wanna Marchi NON c’è stato “turbamento dell’ordine pubblico”, poichè dai momenti dalle prese di coscienza degli ingannati di essere stati ingannati, alle denunce, e fino al termine del processo, non ci sono stati tumulti, risse, spagimento di sangue (umano), eccetera… eppure Wanna Marchi è stata condannata!
        Allora occorrerebbe che una persona, o un gruppo più o meno consistente di persone, denunci il clero per l’inganno relativo alla pretesa “transustanziazione” (e anche per l’inganno circa l’esistenza di “Dio” in generale, e anche per l’inganno di dichiararsi, il clero, portavoce di “Dio” alla gente), inganno che ha portato, esattamente come nel caso di Wanna Marchi, ad una sottrazione di denaro con l’inganno, cioè come potrebbe essere una qualsiasi TRUFFA, che è effettivamente perseguita e punita?
        Secondo te mancava “troppo” questo “tenore” nel tuo esposto? Eppure mi pare che l’occazione che hai atteso per il tuo esposto sia stata abbastanza eloquente, a tal proposito, per chi avrebbe dovuto avere orecchie per sentire (e cervello per pensare).
        Vediamo ora la prima parte della motivazione della sentrnza: “(…) dalla situazione ivi descritta (che si sostanzia in una proposta universale fideistica) non è dato riscontrare alcun abuso doloso”. Ma questo equivale a dare (falsamente) per scontato che una “fede” nasce spontaneamente nelle persone, senza che alcuno (alcun chierico in particolare) abbia prima (dolosamente!) raccontato frottole a delle persone (in genere bambini, ancora incapaci di intendere e di volere!) non credenti per farle diventare credenti e poi spillar loro soldi… cioè, alla fin fine, per truffarle, ne’ più ne’ meno come fece Wanna Marchi, e con l’aggravante che il reato ha avuto inizio quando le vittime erano bambini, ed è continuata poi per decenni! E la truffa ha mietuto molti milioni (in Italia) e molti milaridi (nel mondo) di vittime!
        E poi: cosa significherebbe “proposta universale fideistica”? A me pare un’accozzaglia di parole messe insieme alla “Azzeccagarbugli” per nascondere la realtà: la “fede” non viene mai “proposta” ai bambini, ma viene loro sempre “imposta”!
        Infine mi chiedo: è mai possibile che un qualsiasi giudide ateo (e non posso credere che non ce ne siano), non ravvisi nella religione, e nella conseguente “spillatura” di denaro dalle tasche della gente, una TRUFFA e non intervenga d’ufficio?
        Continuerei il discordo, ma l’essenziale mi pare di averlo detto… La mia conclusione è che il giudice che ha emesso la sentenza conseguente alla tua denuncia voleva semplicemente, se credente, evitare di scoperchiare un colossale vaso di Pandora, o, se non credente, evitare… di “turbare l’ordine pubblico” con una sentenza a tuo favore!
        Ora mi piacerebbe moltissimo avere il tuo parere circa queste mie osservazioni. Grazie!

      • Federico, se vuoi leggere la mia diffida e la conseguente denuncia ti fornisco il link: https://dantesvarca.files.wordpress.com/2012/11/diffida-denuncia-archiviazione-menichelli.pdf Il PM, a mio avviso, ha detto che si tratta di una proposta universale di fede e, come tale, non può costituire reato. Questo non mi pare vero, perché se i preti dovessero proporre che per andare in paradiso bisogna fare sesso con loro, il reato ci sarebbe eccome. Per quanto riguarda il potenziale trubamento dell’ordine pubblico la giurispprudenza *afferma che “non si richiede che l’ordine pubblico sia risultato effettivamente turbato, essendo sufficiente la mera esposizione a pericolo di tale bene”*. Qui, effettivamente, sarebbe utile che arrivassero altre denunce alla magistratura e che si verificasse qualche protesta pubblica per far configurare il pericolo di turbamento dell’ordine pubblico. Io sono del parere che con l’attuale classe politica e con l’attuale magistratura nessuna azione porterà mai alla incriminazione di qualche vescovo per abuso della credulità popolare. Nessuno vuole scoperchiare un colossale vaso di Pandora, come dici tu. In un primo momento pensavo di riproporre la denuncia, ma ora propendo per non farne nulla. Un cordiale saluto.

    • Risposta

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      • Per stellina:
        Quello scritto che hai linkato è un puro delirio (come tutte le religioni, del resto).

  169. Capisco Federico quando dice di essere allibito di fronte alle affermazioni di Stellina di aver sperimentato la presenza di Dio. Anche la mia nipotina di sei anni è convinta che Babbo Natale esiste veramente e già vuole preparare una lettera di richiesta di doni per il prossimo Natale. L’ha sperimentato l’anno scorso ricevendo doni bellissimi!
    Capisco Stellina quando dice che della ragione non vuol tener conto perchè Lei preferisce seguire ciò che le detta il cuore.
    Secondo me il cuore e la ragione, i sentimenti e la razionalità, sono le due facce della stessa medalgia: l’uomo.
    Sono posizioni inconciliabili perchè poste su due piani diversi, su due mondi paralleli, ma non sno contrapposite tra loro. Io accetto le tue posizioni, tu accetti le mie. Io non pretendo di costringere te a vivere secondo i miei modelli di riferimento, tu farai altrettanto.
    Ciò detto dobbiamo realisticamente ammettere che gli atei non impongono ai credenti alcun tipo di comportamento morale, mentre i cattolici (il Vaticano e la gerarchia cattolica) vuole imporre a tutti, e il più delle volte ci riesce, la propia etica sul fine vita, sul divorzio, sulla ricerca delle staminali, sulla sofferenza e così via.
    Io vorrei uno Stato laico, rispettoso di tutte le credenze, senza finanziarne alcuna a spese dei contribuenti. Solo questo.

    • http://www.myspace.com/video/menphis75-com/dimostrare-l-39-esistenza-di-dio-agli-atei/102852907

      • Stellina, visto che non comprendi minimamente che il link che hai scritto porta ad una pura accozzaglia di non-dimostrazioni (ma sarebbe troppo lungo stare a spiegartene i motivi), prova semplicemente a goderti tutto questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Dio .

      • Secondo il mio parere il video che ho posato e’ molto chiaro e lo ho messo in condivisione nel blog proprio per questo motivo…Se sarebbe troppo lungo stare a spiegarmi i motivi di questa ” pura accozzaglia” di non dimostrazioni dell’esistenza di Dio, puoi illustrarmene solo alcuni dei tuoi punti di vista, che ne dici?

  170. This blog was… how do I say it? Relevant!! Finally I have found something which
    helped me. Thank you!

    • Mi rende felice sapere che il mio Blog ti ha aiutato.
      Cordialità.

  171. Fai clic per accedere a 01-Non_una_teoria_ma_la_persona_di_Gesu.pdf

    • Paolo dice: “Per grazia di Dio sono quel che sono”. Io dico: a me non è arrivata alcuna grazia e sono quel che sono. Se mai dovessi incontrare un Dio gli chiederei conto di questo suo non imparziale modo di comportarsi.

      • Sei tu che sei cieco e non vedi la grazia di Dio, anche le risposte che ti ho dato sono grazia di quel Dio che tu rinneghi. Questa e’ stata una opportunità per metterti in discussione e non arroccarti sulle tue posizioni .. Ricordati e’ dimostrato che se uno vuole trova sempre una giustificazione per avere ragione, il problema e’ che autosoddisfiamo il nostro io, e questo ci impedisce spesso di vedere la verità’. Mi auguro che questo santo giorno di Pasqua ti illumini!

    • Stellina, spiegami com’è possibile credere che l’umanità sia derivata da Adamo ed Eva.
      A parte l’evoluzione, noi avremmo che Adamo ed va ebbero tre figli, Abele, Caino e Seth.
      Ucciso Abele per futili motivi, rimasero due figli maschi. Con chi si accoppiarono costoro
      per dare origine all’umanità?

      • http://www.myspace.com/video/menphis75-com/dimostrare-l-39-esistenza-di-dio-agli-atei/102852907

      • Stellina, prima di dira altre cose insensate o di linkare deliri che non sono farina del tuo sacco, leggi qui: http://www.uaar.it/ateismo/inesistenza-di-dio

      • Invece i tuo link sono farina del tuo sacco?

      • Effettivamente il contenuto dei miei link non l’ho certo assemblato io, ma vi riconosco il mio modo di pensare e li trovo perfettamente razionali.
        La “(pseudo)-dimostrazione dell’esistenza di dio agli atei” a cui rimanda il tuo link, oltre a non essere – evidentemente – inventata da te (ok, può darsi che tu quella “(pseudo)-dimostrazione” la condivi, come avresti forse condiviso acriticamente qualunque altra “(pseudo)-dimostrazione” ti fosse stata propinata), puro DELIRIO resta.
        Scusa stellina, posso domandarti qual è il tuo titolo di studio?
        Ciao, alla prossima 🙂 Federico

      • Le due Genealogie

        Tema: le due Genealogie capitolo 4 della Genesi

        Adamo ed Eva furono cacciati dal giardino di Dio ed iniziarono la loro vita coniugale affrontando nuove circostanze e vedremo come il male si propagò a tutta l’umanità infatti il peccato di una coppia diventò il peccato di una famiglia e il peccato di una famiglia diventò il peccato di una intera discendenza.

        Il Capitolo 4 della Genesi ci parla della nascita di Caino, di Abele e di Seth: dopo l’omicidio del fratello, Caino, venne cacciato dalla sua terra e andò nel paese di Nod dove chiaramente abitavano già altre persone (Genesi 4:16-17).

        La domanda che molti si pongono è: come poteva Caino avere una moglie nel paese di Nod?

        Partiamo da ciò che sappiamo: Caino e Abele sono ricordati, per primi, come figli di Adamo ed Eva, quello che non sappiamo è quanto tempo dopo la nascita di Caino e Abele avvenne il fratricidio.

        La scrittura in Genesi 4:3 sottolinea la frase “dopo qualche tempo”: “Avvenne, dopo qualche tempo, che Caino fece un’offerta di frutti della terra al Signore”. Se passarono 100 anni o 130 anni la Bibbia non lo dice.

        Prima del tempo in cui Abele fu ucciso, può esserci stato un considerevole numero di discendenti di Adamo e Eva, tanto da includere parecchie generazioni.

        Adamo ed Eva ebbero molti figli e molte figlie e se proviamo a fare un calcolo matematico in base all’età che Adamo aveva quando è nato Seth (130 anni) possiamo giungere tranquillamente alla conclusione che prima dell’omicidio di Abele, Adamo potesse aver generato centinaia di migliaia di persone (questo perché il suoi figli continuavano ad avere figli che a loro volta avevano altri figli).

        In quel periodo Dio permetteva il matrimonio, e quindi l’accoppiamento, tra fratelli, sorelle, zii e nipoti, per fare in modo che la terra si popolasse. Questa pratica fu poi vietata dalla legge di Mosè, oltre che dal nostro sistema giuridico; perciò tra di loro erano tutti parenti stretti: infatti ci domandiamo: Caino di chi aveva paura? (Genesi 4:14)

        Caino non avrebbe avuto paura che qualcuno lo volesse uccidere, perché aveva ucciso Abele, se non ci fosse stata altra gente sulla terra e possiamo anche ipotizzare che questo “qualcuno” voleva vendicare Abele perchè era suo parente.

        Inoltre vi sono cose che si danno per scontate ad una lettura veloce del testo di Genesi che qui tratteremo per chiarezza.

        Cosa la bibbia non dice

        Non dice che Caino nel paese di Nod, abbia “trovato” moglie

        La Bibbia dice che Caino “conobbe” sua moglie e non dice che Caino si sposò (nel linguaggio biblico conoscere significa avere rapporto sessuale, con la conseguente nascita dei figli). Si legga anche “Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo con l’aiuto del SIGNORE»” Genesi 4:1 e “Adamo conobbe ancora sua moglie ed ella partorì un figlio che chiamò Set, perché, ella disse: «Dio mi ha dato un altro figlio al posto di Abele, che Caino ha ucciso»” Genesi 4:25 . Lo stesso vale per il versetto 17 del capitolo 4 di Genesi“Poi Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc. Quindi si mise a costruire una città, a cui diede il nome di Enoc, dal nome di suo figlio”. Quindi quando avvenne il fratricidio Caino aveva già una moglie che poteva essere sua sorella o sua nipote.

        La Bibbia non dice che Adamo ed Eva ebbero il terzo figlio dopo la morte di Abele

        La scrittura ci dice che dopo l’omicidio di Abele, Eva ebbe un figlio che prese come sostituto di Abele (Genesi 4:25).

        Consideriamo infatti la cosa alla luce della scrittura: il fatto che Seth venga presentato come la “sostituzione” di Abele ed il fatto che egli venga incluso nella genealogia come il “primogenito” non significa assolutamente che egli sia stato il terzo figlio di Adamo.

        Adamo poteva avere avuto figli, figlie e nipoti quando Dio gli fece nascere “un uomo secondo il piano divino” che doveva essere considerato il vero capostipite, il vero primogenito di un popolo di Dio.

        Possiamo osservare la stessa cosa in diverse epoche nella storia di Israele:
        •Ruben il “primogenito” perse la primogenitura per il peccato commesso contro Dio e contro il padre ed un altro figlio prese il suo posto: Giuseppe undicesimo figlio maschio di Giacobbe (1 Cronache 5:1-2);
        •Efraim figlio minore di Giuseppe fu benedetto da Giacobbe, incrociando le mani, al posto di Manasse con il disappunto dello stesso Giuseppe (Genesi 48:13-20);
        •Davide fu eletto re senza logica di successione al trono ma per scelta di Dio: egli era l’ottavo figlio di Isai (1 Samuele 16.10-13);
        •Salomone non era il primogenito di Davide;
        •Giacobbe era minore di Esaù ma fu benedetto al suo posto, non solo per inganno ma per volontà di Dio.

        Abbiamo visto come molte volte la scrittura ci mostra che i “primogeniti” scelti da Dio non sono sempre quelli che in realtà lo dovrebbero essere per nascita, quindi lo stesso possiamo dire che avvenne per Seth.

        Gli uomini già numerosi nel mondo si separarono in due distinti popoli: uno profano (estraneo a Dio) ed uno religioso (fedele a Dio).

        Ecco giustificata la divisione tra la genealogia di Caino e quella di Seth (Genesi 4:17-24).

        Genealogia di Caino (i figli degli uomini)

        Avevano indubbiamente sapienza e abilità per saper costruire una città infatti la genereazione di Caino fu superiore per ingegno:
        •ci furono padri di allevatori (versetto 20) esperti nell’allevamento che a questo scopo avevo dedicato tutta la vita e vivevano sotto le tende;
        •ci furono padri di musicisti (versetto 21): il divertimento è sempre stato uno degli obbiettivi dell’uomo ma deve rimanere il solo (???);
        •ci furono padri di artigiani (versetto 22): l’ingegno fu la caratteristica di quella genealogia di uomini.

        Una cosa importante mancava alla genalogia di Caino: non c’erano padri di credenti!

        La figura del padre e della madre sono importantissime nella vita familiare “Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gli insegnamenti di tua madre” Proverbi 6:20 indispensabili sono nella vita spirituale “Poiché anche se aveste diecimila precettori in Cristo, non avete però molti padri; perché sono io che vi ho generati in Cristo Gesù, mediante il vangelo” 1 Corinzi 4:15 .

        La generazione di Caino mostrò per prima evidenti segni dell’allontanamento da Dio

        Lamec discendente di Caino prese due mogli. La poligamia divenne da allora un uso comune, sovvertento l’ordine di Dio. Il principio del lasciare padre e madre per diventare una sola carne fu ripreso da Cristo nell’evangelo di Matteo al capitolo 19.

        Lamec si vantava di avere reagito vendicandosi con l’uccisione di un giovane che lo aveva ferito o contuso (Genesi 4:23): i giovani non erano due ma uno soltanto, la spiegazione a tele versetto sta nel fatto che il modo di esprimersi orientale contemplava le ripetizioni.

        Lamec dava per scontato di rimanere inpunito e mostrava con vanto di essere più cattivo di Caino, confidando che la grazia posta su di lui dovesse sovrabbondare “Ma se per la mia menzogna la verità di Dio sovrabbonda a sua gloria, perché sono ancora giudicato come peccatore? Perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene», come da taluni siamo calunniosamente accusati di dire? La condanna di costoro è giusta” Romani 3:7-8 e “Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? 2 No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?” Romani 6:1 .

        La grazia può diventare un mezzo perverso se non viene compresa dal peccatore inpenitente.

        In Genesi 5 si trova la genealogia di Seth (i figli di Dio di Genesi 6)

        La genalogia parte da Adamo fino ad arrivare a Noè: bisogna notare che non viene menzionato Abele, questo perché tale menzione sarebbe stata inutile per la linea genealogica non avendo Abele procreto.

        Leggendo il capitolo 5 della Genesi sembra che il primo figlio di Adamo fu Seth ma sappiamo bene che non è così.

        Si legge con meraviglia quanto fosse lunga la prospettiva di vita. Probabilmente l’effetto della vita nel giardino dell’Eden protrasse i suoi benefici effetti nelle prime generazioni successive. Una prima limitazione fu posta da Dio “Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni»” Genesi 6:3 .

        Alla fine di questo studio dovrete essere in grado di:

        •Chiarire come era possibile che Caino avesse una moglie
        •Cosa significa l’affermazione di Eva in cui dichiara che Seth prese il posto di Abele ucciso
        •Perché ci sono due genealogie distinte tra Seth e Caino
        •Quali sono i segni dello sviamento della gelealogia di Caino
        •Perché gli uomini vivevano così a lungo nelle prime generazioni fino a Noè
        http://www.adi-novamilanese.org/studiEtesti/studiGenesi7.htm

      • Se tu riesci a credere a quello che hai scritto fai pure. A me risulta impossibile.

  172. ttp://www.myspace.com/video/menphis75/dimostrare-l-39-esistenza-di-dio-agli-atei/102852907

    • http://www.stephenjaygould.org/ctrl/news/file002.html

      • La maggior parte delle mie risposte sono tutte “di mio pugno”. Ma visto che secondo voi non sono credibile mi avvalgo anche delle documentazioni su internet. Ricordati che la laurea ovvero il pezzo di carta,non è sempre sinonimo di sapienza, mi accorgo anche navigando nei blog su internet.Comunque anche se per motivi legati a dei problemi familiari personali non ho il pezzo di carta della laurea perché interrotta, ho sempre continuato a leggere e informarmi. Ho un armadio colmo di libri, e il mio interesse principale sono proprio questi temi. Ti auguro anche a te una Buona Pasqua illuminante!

    • La maggior parte delle mie risposte sono tutte “di mio pugno”. Ma visto che secondo voi non sono credibile mi avvalgo anche delle documentazioni su internet. Ricordati che la laurea ovvero il pezzo di carta,non è sempre sinonimo di sapienza, mi accorgo anche navigando nei blog su internet.Comunque anche se per motivi legati a dei problemi familiari personali non ho il pezzo di carta della laurea perché interrotta, ho sempre continuato a leggere e informarmi. Ho un armadio colmo di libri, e il mio interesse principale sono proprio questi temi. Ti auguro anche a te una Buona Pasqua illuminante!

  173. Federico, ho l’impressione che tu/Lei non abbia la consapevolezza rilevante, che la nostra/italiana magistratura non vale un ‘cazzo torto’ (scusa il ‘torto’, ma ho una grande opinione del ‘cazzo’ in se stesso; quello che cerca di ottenere/condividere con le donne la felicità dell’esercizio sessuale, tanto maledetto da quei cretini dei preti – anche di altre religioni, purtroppo – ). Non mollare, Dante! Un abbraccio. vency

  174. E se denunciassimo quel porcello del papa?

    • Diversi anni fa alcuni giudici statunitensi già chiesero l’estradizione dell’allora cardilale Ratzinger per processarlo per aver coperto i reati di pedofilia dei preti (con la sua disposizione “De Delictis Gravioribus” del 2001: http://it.wikipedia.org/wiki/De_delictis_gravioribus , in cui tra l’altro raccomandava l’OMERTA’ per i casi di pedofilia dei preti, pena la scomunica del “delatore”), ma probabilmente fu eletto papa proprio perchè, in quanto capo di stato (stato del Vaticano) non avrebbe più potuto essere estradato.
      Peraltro, la “De Delictis gravioribus” è una continuazione/precisazione/completamento della “Crimen Sollicitationis” ( http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis ), nella quale pure si comandava l’omertà sulla stessa cosa; questa fu firmata nel 1962 (un anno prima di morire) da Giovanni XXIII (il falso “papa buono”, quello che viene comunemente ricordato per la sua frase “Cari fratelli, ora che tornerete nelle vostre case, date una carezza ai vostri bambini, e dite “Questa è la carezza papa!”, frase che suona lugubre alla luce del fatto che G.XXIII fu unn protettore dei preti pedofili).
      Per finire, le “Linee guida sulla pedofilia” della C.E.I., dell’inizio del 2012, dicono “non è obbligatorio denunciare i preti pedofili”.

      • La lotta di Ratzinger alla pedofilia: i fatti

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        di Alessandro Cristofari, 14 settembre 2011

        Un chiara denuncia del fenomeno, nuove norme più efficaci per contrastarlo, consapevolezza fin da Cardinale della situazione. Ecco i fatti che mostrano l’impegno di Benedetto XVI.

        Fin dal 2005, poco prima dell’elezione a pontefice, nel testo della Via Crucis del Colosseo il Card Ratzinger aveva denunciato “La sporcizia che c’è nella Chiesa”. Molti commentatori videro in questa affermazione il riferimento ai dolorosi casi di abuso avvenuti nella Chiesa. Questa stessa chiarezza e determinazione la si è ritrovata poi in molti atti del suo pontificato. Nel viaggio negli Stati Uniti del 2008 Benedetto XVI ha preso la storica iniziativa di incontrare le vittime dei preti pedofili (l’incontro avvenne il 17 aprile nella nunziatura di Washington). A questi incontri sono poi seguiti quelli con le vittime in Australia (2008), a Malta (2010), in Inghilterra (2010).

        Cliccare per una sintesi cronologica di tutti gli atti di Benedetto XVI in merito alla pedofilia.

        Altro documento fondamentale che mostra la determinazione di Papa Ratzinger è la Lettera ai cattolici irlandesi in cui tra l’altro si dice: «Non posso che condividere lo sgomento e il senso di tradimento che molti di voi hanno sperimentato al venire a conoscenza di questi atti peccaminosi e criminali e del modo in cui le autorità della Chiesa in Irlanda li hanno affrontati… Da parte mia, considerando la gravità di queste colpe e la risposta spesso inadeguata ad esse riservata da parte delle autorità ecclesiastiche nel vostro Paese, ho deciso di scrivere questa Lettera Pastorale per esprimere la mia vicinanza a voi, e per proporvi un cammino di guarigione, di rinnovamento e di riparazione».

        I documenti: le nuove norme della De Delictis Gravioribus

        Le norme della Chiesa contro la pedofilia sono contene nel documento De delictis gravioribus (testo latino, in italiano) firmato da Joseph Ratzinger nel 2001. Fu redatto per dare corso al motu proprio Sacramentorum sanctitatis tutela (testo latino, in italiano) di Papa Giovanni Paolo II che, proprio per evitare insabbiamenti e pasticci locali, assegnava la competenza in materia di pedofilia alla Congregazione per la dottrina della fede. Nelle linee guida che seguirono l’istruzione si leggono i criteri fondamentali: informare la Santa Sede, seguire le disposizioni della giustizia civile, allontanare il sospetto dalle attività pastorali. Sotto il pontificato di Benedetto XVI, il 15 luglio 2010, sono state pubblicate alcune modifiche alle norme della De delictis gravioribus redatte dalla Congregazione per la dottrina della fede ed approvate dal Papa.

        La nuova normativa prevede che il termine di prescrizione viene elevato da dieci a vent’anni, le procedure vengono snellite e semplificate e, nei casi più gravi, si può chiedere al Papa la dimissione dalla stato clericale. Si precisa, come del resto già nelle procedure del 2003, che “Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte”.

        I documenti: la tolleranza zero della circolare della Congregazione della Dottrina della Fede

        Il 16 maggio 2011 è stata pubblicata una Lettera Circolare della Congregazione per la dottrina della fede per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare Linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici. In questa lettera viene messo in evidenza che tra le importanti responsabilità del Vescovo diocesano c’è il dovere di dare una risposta adeguata ai casi eventuali di abuso sessuale su minori. Tale risposta comporta l’istituzione di procedure adatte ad assistere le vittime di tali abusi, nonché la formazione della comunità ecclesiale in vista della protezione dei minori. Detta risposta dovrà provvedere all’applicazione del diritto canonico in materia, e, allo stesso tempo, tener conto delle disposizioni delle leggi civili.

        La consapevolezza di Ratzinger fin da Cardinale

        Mons. Juan Ignacio Arrieta (segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi) ha pubblicato il 4 dicembre 2010 su La Civiltà Cattolica un articolo con la prova documentale della lotta di Ratzinger alla pedofilia fin da quando era cardinale (vedi sintesi su Zenit). Nell’articolo vengono riportate le lettere con cui Ratzinger sollecitò in più occasioni una riforma del diritto canonico volto a punire i responsabili di gravissimi ed aberranti delitti. Ecco il passo di una delle lettere del 1988: «Eminenza, questo Dicastero, nell’esaminare le petizioni di dispensa dagli oneri sacerdotali, incontra casi di sacerdoti che, durante l’esercizio del loro ministero, si sono resi colpevoli di gravi e scandalosi comportamenti… Sarei pertanto grato all’Eminenza Vostra Rev.ma se potesse far conoscere il Suo apprezzato parere circa l’eventuale possibilità di prevedere, in casi determinati, una procedura più rapida e semplificata».

        Per un resoconto sui numeri della pedofilia, sulle origini delle accuse e sui principali casi leggi: Aggiornamento sulla pedofilia nella Chiesa.
        .

        Dossier:

        L’accusa è stata ritirata… Il problema è che i media non ne hanno parlato perché il ritiro non fa scalpore. Le consiglio di leggere qui: “Caso Murphy, il Vaticano non è responsabile”, http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/
        http://www.documentazione.info/la-lotta-di-ratzinger-alla-pedofilia-i-fatti

      • Per Stellina.

        Quanto sei CREDULONA!!!!!!!!!!!!!!!!!
        QUELLI non sono FATTI, sono PAROLE!!!!!!!!!!!!

        Di FATTO, da un lato Ratzinger non ha abrogato una virgola della “Crimen sollicitationis” (1962) di Giovanni XXIII ne’ della “De Delictis Gravioribus” (2001) di Ratzinger stesso!!! E quelle sono due “norme” che OBBLIGANO il clero all’OMERTA’ sulla pedofilia (VAI A LEGGERLE SUL SITO DEL VATICANO, CI SONO ANCORA!!!)!!! Anzi, nel 2012 la C.E.I. ha emesso le “Linee guida sulla pedofilia” , in cui si dice tra l’altro:
        ” I Vescovi sono esonerati dall’obbligo di deporre o di esibire documenti in merito a quanto conosciuto o detenuto per ragione del proprio ministero (cfr. artt. 200 e 256 del codice di procedura penale; artt. 2, comma 1, e 4, comma 4, dell’Accordo del 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede [L. 25 marzo 1985, n. 121]).
        Eventuali informazioni o atti concernenti un procedimento giudiziario canonico possono essere richiesti dall’autorità giudiziaria dello Stato, ma non possono costituire oggetto di un ordine di esibizione o di sequestro.
        Rimane ferma l’inviolabilità dell’archivio segreto del Vescovo previsto dal can. 489 CIC, e devono ritenersi sottratti a ordine di esibizione o a sequestro anche registri e archivi comunque istituiti ai sensi del CIC, salva sempre la comunicazione volontaria di singole informazioni.
        Nell’ordinamento italiano il Vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti oggetto delle presenti Linee guida.”
        Queste CRIMINALI “linee guida” puoi trovarle in http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/news_e_mediacenter/00030389_Abusi_sessuali___ecco_le_Linee_guida.html , clickando sull’icona “Linee guida.doc” appena sotto l’articolo.

        Vuoi una riprova recentissima del fatto che DI FATTO nulla è cambiato? Eccola:
        Prete pedofilo a Savona, Ratzinger fu informato | mondo | Il SecoloXIX: http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2013/03/04/APiwbBuE-ratzinger_pedofilo_informato.shtml
        Bagnasco: sembra manovra orchestrata – Accuse al Papa: «Rifiutò di rimuovere un prete pedofilo» | mondo | Il SecoloXIX:
        http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2010/04/09/AMgUXtaD-pedofilo_rifiuto_rimuovere.shtml
        NESSUN CHIERICO DENUNCIO’ IL PRETE PEDOFILO!!!!!
        SVEGLIATI STELLINA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  175. Stellina, ho visto il filmato ma ci deve essere un errore. Quando mai un ateo rifiuta la ragione! Chi ha mai detto che la ragione dubita di tutto. Con la ragione si definiscono con certezza alcune cose ed altre no. La ragione rifiuta l’esistenza di una Verità ultima, eterna, perché la verità è un processo di ricerca continuo, e ciò che sembra vero oggi non lo è più domani, quando la scienza ha fatto ulteriori scoperte. La ragione rifiuta l’idea di un Dio buono, giusto e onnipotente perché se esistesse un Dio così nel mondo non ci sarebbe il male. Immaginare poi un Dio come quello della Bibbia che si dilunga per capitoli e capitoli a descrivere come vuole gli siano fatti i sacrifici, anche umani, per poter odorare il soave profumo di carne bruciata mi disgusta. Farci creder poi che questo Dio malvagio e crudele, diventa così buono da sacrificare il suo unico figlio per amore dell’uomo, come vorrebbe farci credere la religione cristiana, è un insulto alla intelligenza e alla ragione dell’uomo. Un Dio così non lo voglio e stanne alla larga anche tu, potrebbe riservarti brutte sorprese.
    Come prove dell’esistenza di Dio il filmato riporta due fatti: il mondo esiste ed è finalizzato.
    Che il mondo esista non è affatto una prova della esistenza di Dio, anzi, poiché la scienza ci dice che nulla si crea e nulla si distrugge, e questa è una verità (al momento), ciò significa che l’universo è sempre esistito. Anche prima del Big Bang, c’era la materia che, contraendosi ha dato origine all’universo attuale 13,7 miliardi di anni fa. E tra 13 miliardi di anni, probabilmente, ci sarà un nuovo Big Bang. Poi l’evoluzione ha fatto il resto. Per questo aspetto Dio non è necessario.
    Che il mondo abbia uno scopo, un fine, è una pura illusione. Gli alberi non hanno un fine, gli animali, i sassi l’uomo non hanno un fine. L’evoluzione ha portato l’uomo, ma non era scritto da nessuna parte che ciò si doveva verificare.
    Il fatto che sulla Terra ci sia l’uomo e gli altri animali non significa che qualcuno ha creato le condizioni affinché la vita potesse nascere e svilupparsi, significa solo che, trovandosi sulla Terra quelle condizioni la vita si è sviluppata. La stessa cosa potrebbe essere avvenuta su altri migliaia di pianeti esistenti nell’universo, mentre la vita, come la conosciamo noi, non può svilupparsi su quei pianeti in cui non ci sono le stesse condizioni.
    E’ come dire che qualcuno ha creato i fiumi affinché la gente vi potesse edificare vicino delle città, e non che, essendoci i fiumi e l’acqua gli insediamenti umani vi si sono stabiliti.
    Nel filmato si dice che l’universo non può essere nato da sé, perché non può essere nato dal nulla, quindi qualcuno lo ha creato. Questo discorso è curioso poiché i credenti affermano che Dio ha creato l’Universo dal nulla! In secondo luogo nessuno afferma che l’universo sia nato da sé, ma che l’attuale universo sia nato dal Big Bang, cioè l’esplosione primordiale della materia già esistente e collassata in un immane buco nero.
    La Natura, contrariamente a quanto si afferma nel filmato, non è affatto organizzata n maniera meravigliosa. E’ un caos perpetuo, esseri che divorano altri esseri per vivere, tutto si trasforma in continuazione, stelle e galassie si consumano e collassano inghiottendo la vita e i pianeti che si trovano nel loro raggio di attrazione. Poi tutta la materia si rigenera esplodendo nello spazio formando nuove stelle e nuovi pianeti. E così via, galassia dopo galassia, universo dopo universo.
    Se vuoi credere credi, per i deboli di spirito è un aiuto formidabile. Ma lo è ancor di più per le religioni e le loro gerarchie, tutte straricche e potenti a spese e danno della povera gente. Hai notato Stellina che più la gente è religiosa è più è povera? Auguri!

    • Federico se tu leggi nel blog, non ho mai affermato che il clero e’ tutto santo e non sono stati fatti degli errori, nella chiesa. Ho sempre dichiarato che purtroppo molti sacerdoti deviano e alcuni in modo veramente ignobile come nel caso della pedofilia. Ci sono pero’ anche dei sacerdoti e dei prelati eccezionali che sono completamente dediti alle persone bisognose. Per quanto riguarda Ratzingher sono tutte accuse infondate da parte di chi ha interesse ad affossare la chiesa.. Se tu non ci credi, non so che dirti, perché ci sono documentazioni e discorsi del Papa che si possono anche ascoltare.
      http://www.documentazione.info/la-lotta-di-ratzinger-alla-pedofilia-i-fatti
      DECISIONI E L’ESEMPIO DI PAPA BENEDETTO XVI NEL COMBATTERE LA PIAGA DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA. CRONOLOGIA

      I due schemi relativi alla lotta della Chiesa Cattolica nei confronti degli abusi commessi da sacerdoti. Premessa (Raffaella)

      LA RISPOSTA DELLA SANTA SEDE ALLA PEDOFILIA NELLA CHIESA: CRONOLOGIA (1917-2005)

      25 marzo 2005: Via Crucis al Colosseo. Il mondo viene scosso dalla potenza delle meditazioni scritte dal cardinale Joseph Ratzinger. Particolarmente duro il commento composto per la Nona Stazione nel quale il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede parla di “sporcizia nella Chiesa” e di una Chiesa che “ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti”. Molti commentatori ritengono che il cardinale si stia riferendo proprio allo scandalo dei preti pedofili scoppiato anni prima negli Usa ed in Irlanda.

      2 aprile 2005: muore Papa Giovanni Paolo II.

      19 aprile 2005: elezione di Papa Benedetto XVI.

      Maggio 2005: Benedetto XVI revoca ogni facoltà sacerdotale a Gino Burresi, fondatore dei Servi del Cuore immacolato di Maria, per abusi sessuali su alcuni giovani seguaci. Si inizia a parlare di “coperture” all’interno del Vaticano venute meno dopo l’elezione di Joseph Ratzinger.

      19 agosto 2005: Benedetto XVI accetta le dimissioni immediate del vescovo della diocesi di Santiago del Estero (Argentina), Juan Carlos Maccarone, sorpreso in un video in atteggiamenti intimi con un giovane di 23 anni.

      2005: la competenza in materia di dispensa sacerdotale passa dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti alla Congregazione per il clero.

      19 maggio 2006: Benedetto XVI condanna Marcial Maciel Degollado ad una vita riservata di preghiera e di penitenza, rinunciando ad ogni ministero pubblico. Gli viene risparmiato il processo canonico solo per ragioni di età ma ormai è chiaro a tutti che è colpevole delle accuse che gli sono state rivolte.

      28 ottobre 2006: durissimo discorso di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi ricevuti in Vaticano. Il Papa definisce gli abusi sessuali “crimini abnormi”.

      2007: Benedetto XVI annulla il cosiddetto “quarto voto dei Legionari di Cristo.
      Tale voto vietava ai Legionari di criticare l’operato o la persona del superiore e li obbligava ad avvisare il superiore, qualora un confratello lo avesse fatto.

      2007: la Santa Sede fissa l’obbligo di rifondazione della Comunità delle Beatitudini (Francia) dando direttive precise e nominando un commissario.

      30 gennaio 2008: muore Maciel.

      2 marzo 2008:: all’Angelus il Papa afferma: “Prendiamoci cura dei piccoli! Bisogna amarli e aiutarli a crescere”.

      15-21 aprile 2008: Viaggio Apostolico negli Usa.

      15 aprile 2008: intervista di Papa Benedetto sul volo per gli Usa. A proposito dei preti pedofili il Papa afferma: “Escluderemo rigorosamente i pedofili dal sacro ministero: è assolutamente incompatibile e chi è veramente colpevole di essere pedofilo non può essere sacerdote”.

      16 aprile 2008: Nel suo discorso ai vescovi statunitensi il Papa, fra l’altro, afferma: “Fra i segni contrari al Vangelo della vita ve n’è uno che causa profonda vergogna: l’abuso sessuale dei minori”.

      17 aprile 2008: nell’omelia presso il Nationals Stadium di Washington il Papa commenta: “Nessuna mia parola potrebbe descrivere il dolore ed il danno recati dall’abuso sessuale di minorenni. Proteggere i bambini!”.

      17 APRILE 2008: PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA UN PAPA INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI. L’incontro avviene nella Nunziatura a Washington D.C.. Qui lo speciale.

      19 aprile 2008: nell’omelia della Santa Messa presso la Cattedrale di St. Patrick a New York Benedetto XVI ammonisce: “L’abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti ha causato tanta sofferenza. Questo sia un tempo di purificazione, sia un tempo di guarigione”.

      30 aprile 2008: nella catechesi dell’udienza generale, ripercorrendo il Viaggio negli Usa, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime di abusi.

      12-21 luglio 2008: Viaggio Apostolico a Sydney in occasione della Gmg

      12 luglio 2008: Intervista a Papa Benedetto sul volo per l’Australia. A proposito dei preti pedofili il Papa avverte: “Dobbiamo riflettere su quanto è mancato nella nostra educazione, nel nostro insegnamento negli ultimi decenni”.

      19 luglio 2008: nell’omelia della Santa Messa nella St. Mary’s Cathedral di Sydney il Papa afferma: “Gli abusi sessuali sui minori da parte dei preti sono misfatti che devono essere condannati in modo inequivocabile. Sono profondamente dispiaciuto”.

      21 GIUGNO 2008: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI AUSTRALIANI.
      Qui lo speciale.

      19 settembre 2008: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Lelio Cantini accusato di pedofilia.

      7 marzo 2009: il Papa accetta le “dimissioni” del vescovo irlandese, John Magee, già segretario di tre dei suoi predecessori.

      31 marzo 2009: BENEDETTO XVI ORDINA UNA VISITA APOSTOLICA AI LEGIONARI DI CRISTO.
      Clicca qui per lo speciale.

      29 aprile 2009: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI ABORIGENI CANADESI.
      Clicca qui per lo speciale.

      20 maggio 2009: viene pubblicato il “Ryan report” (Rapporto Ryan) sugli abusi commessi da sacerdoti cattolici in Irlanda.
      Qui la traduzione in italiano del Rapporto (a cura de “Il Regno”).

      16 giugno 2009: nella Lettera per l’indizione dell’Anno Sacerdotale il Papa scrive: “Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà di alcuni suoi ministri. È il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto”.

      1° ottobre 2009: Benedetto XVI accetta le “dimissioni” del vescovo canadese, Raymond John Lahey, sorpreso con materiale pornografico infantile nel suo pc portatile.

      26 November 2009: viene pubblicato in Irlanda il “Murphy Report” (Rapporto Murphy), uno studio sugli abusi sessuali commessi dal clero nella diocesi di Dublino dal gennaio 1975 al maggio 2004.

      11 dicembre 2009: Incontro di Benedetto XVI con alcuni vescovi irlandesi (comunicato)

      17 dicembre 2009: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Limerick (Irlanda), Donal Murray, duramente criticato nel recente Rapporto Murphy sulla gestione dei casi di pedofilia tra i sacerdoti della diocesi di Dublino.

      27 dicembre 2009: i vescovi irlandesi Eamonn Walsh e Raymond Field, ausiliari di Dublino, manifestano la volontà di rassegnare le dimissioni nelle mani del Papa. I due faranno poi marcia indietro ritirando le dimissioni medesime.

      Gennaio 2010: scoppia lo scandalo pedofilia anche in Germania. Il primo ad essere coinvolto è il Canisius-Kolleg al Tiergarten.
      Clicca qui per accedere allo speciale sulla Germania.

      15-16 febbraio 2010: Incontro di Benedetto XVI con i Vescovi Irlandesi (comunicato prima giornata, comunicato seconda giornata)

      Febbraio 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Marco Dessì, missionario in Nicaragua, prima della conclusione dei processi civili a suo carico per abuso sessuale di minori.

      12 marzo 2010: Benedetto XVI riceve in udienza il Presidente dei vescovi tedeschi, Mons. Robert Zollitsch.

      Marzo 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Andrea Agostini, prete della diocesi di Bologna che gestiva un asilo cattolico.

      19 MARZO 2010: PUBBLICAZIONE DELLA LETTERA PASTORALE DI BENEDETTO XVI AI CATTOLICI D’IRLANDA.
      Qui lo speciale.
      Il Papa dispone una visita apostolica per le diocesi irlandesi.

      Marzo 2010 – giugno 2010: si scatena una ignobile campagna stampa contro Papa Benedetto. L’offensiva è a livello mondiale. Particolarmente attivi sono il NYT, lo Spiegel e l’agenzia di stampa Ap. Si insinua che l’allora card. Ratzinger possa essere coinvolto in coperture di preti pedofili avvenute prima del 2001 (cosa che e’ semplicemente assurda perche’ prima del 2001 la CDF non poteva trattare casi di pedofilia) e nel trasferimento di un sacerdote nell’arcidiocesi di Monaco negli anni in cui Ratzinger era arcivescovo.
      I dettagli di tale campagna stampa saranno elencati in un successivo post che segnalero’ in seguito.
      In una prima fase la curia romana non si mostra molto sollecita nel difendere la persona del Santo Padre. Di seguito la situazione migliora ma spesso gli interventi di questo o quel prelato della curia si mostrano controproducenti. Il piu’ equilibrato si mostra Padre Lombardi.

      30 marzo 2010: il card. Schoenborn, stanco degli attacchi contro Benedetto XVI, buca violentemente il muro di gomma dei media e rivela: “Il card. Ratzinger voleva punire il vescovo pedofilo Groer. Fu bloccato da ambienti della Curia” (confronta qui).

      2 aprile 2010 (Venerdì Santo): alcune espressioni utilizzate da Padre Cantalemessa nella celebrazione della Passione del Signore suscitano aspre polemiche.

      4 aprile 2010 (Santa Pasqua): il cardinale Sodano manifesta solidarietà a nome di tutta la Chiesa al Papa ingiustamente attaccato. Aspre polemiche suscita la parola “chiacchiericcio”.

      12 aprile 2010: viene pubblicato il regolamento interno della Congregazione per la dottrina della fede redatto nel 2003 e strumento fondamentale nella lotta agli abusi.

      17-18 aprile 2010: Viaggio Apostolico a Malta

      17 aprile 2010: intervista di Benedetto XVI sul volo per Malta. A proposito degli abusi il Papa afferma: “So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo Corpo e sa che, anche se questo Corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore tuttavia ama questa Chiesa, e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce”.

      18 APRILE 2010: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI MALTESI.
      E’ LA QUARTA VOLTA CHE IL PAPA COMPIE QUESTO GESTO, PRIMO PONTEFICE DELLA STORIA.
      Clicca qui per lo speciale.

      20 aprile 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni di John C. Favalora, arcivescovo di Miami accusato di avere coperto preti pedofili. Recentemente le accuse contro Favalora si sono fatte ancora più gravi (confronta articolo di Rodari)

      21 aprile 2010: nella catechesi dell’udienza generale, ripercorrendo il viaggio a Malta, il Papa ricorda il suo incontro con le vittime.

      22 aprile 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Kildare e Leighlin (Irlanda), Mons. James Moriarty, citato nel Rapporto Murphy.

      23 aprile 2010: costretto alle dimissioni il vescovo di Bruges, Roger Joseph Vangheluwe, accusato di abusi.

      25 aprile 2010: l’ex Primate del Belgio, l’iperprogressista card. Godfried Danneels, è costretto ad ammettere di avere partecipato a un incontro con la vittima degli abusi del vescovo di Bruges, Vangheluwe, senza avvertire la conferenze episcopale belga e la commissione sugli abusi. Si scatena una tempesta mediatica che poi finisce nel dimenticatoio.

      1° MAGGIO 2010: SI CONCLUDE LA VISITA APOSTOLICA AI LEGIONARI. VENGONO RICONOSCIUTI SENZA ALCUNO SCONTO I CRIMINI COMMESSI DA MACIEL.
      Il Papa dispone la nomina di un Delegato per i Legionari di Cristo ed una visita apostolica movimento “Regnum Christi”.

      4 maggio 2010: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Augsburg, Walter Mixa, oggetto di una aggressiva campagna stampa in Germania. Le accuse al vescovo Mixa si dimostreranno completamente infondate.

      8 maggio 2010: Benedetto XVI riceve i vescovi del Belgio e tiene un discorso.

      11-14 maggio 20110: Viaggio Apostolico in Portogallo.

      11 maggio 2010: intervista di Benedetto XVI sul volo per Lisbona. A proposito della piaga della pedofilia il Papa rivela: “La più grande persecuzione della Chiesa non viene dai nemici fuori, ma nasce dal peccato nella Chiesa e che la Chiesa quindi ha profondo bisogno di ri-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, ma anche la necessità della giustizia. Il perdono non sostituisce la giustizia”.

      16 maggio 2010: al Regina Coeli Benedetto XVI rammenta: “Il vero nemico da temere e da combattere è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”.

      25 giugno 2010: Perquisizione dell’Arcivescovado di Malines-Bruxelles: Dichiarazione del Portavoce della Conferenza Episcopale belga e nota della Segreteria di Stato.
      Clicca qui per accedere allo speciale sul Belgio.

      27 maggio 2010: nel suo discorso alla Cei Benedetto XVI ammonisce: “La volontà di promuovere una rinnovata stagione di evangelizzazione non nasconde le ferite da cui la comunità ecclesiale è segnata, per la debolezza e il peccato di alcuni suoi membri”.

      11 giugno 2010: nell’omelia della Santa Messa per la chiusura dell’Anno Sacerdotale Benedetto XVI afferma commosso: “Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più”.

      27 giugno 2010: Benedetto XVI invia un Messaggio al Primate del Belgio.

      28 giugno 2010: “chiarimento” fra i cardinali Schönborn e Sodano in Vaticano, alla presenza di Benedetto XVI. Un comunicato chiarisce che “quando si tratta di accuse contro un Cardinale, la competenza spetta unicamente al Papa”. L’arcivescovo di Vienna, contrariamente ad alcune fantasiose ricostruzioni mediatiche, non viene rimproverato ne’ costretto a ritrattare quanto affermato. Un ulteriore spunto qui.

      1° luglio 2010: Benedetto XVI riceve in udienza il vescovo emerito di Augsburg, Mons. Walter Mixa. Nel comunicato diffuso dalla sala stampa si afferma che la decisione delle dimissioni è confermata. Il Papa però “striglia” duramente l’episcopato tedesco. In particolare leggiamo: “Soprattutto ai confratelli nel ministero episcopale il Sommo Pontefice domanda di offrire al Vescovo Mixa più che nel passato la loro vicinanza amichevole, la loro comprensione e il loro aiuto per trovare il retto cammino”.

      9 luglio 2010: Benedetto XVI nomina Mons. Velasio De Paolis Delegato Pontificio per la Congregazione dei Legionari di Cristo. Comunicato.

      15 luglio 2010: vengono pubblicate le MODIFICHE INTRODOTTE NELLE NORMAE DE GRAVIORIBUS DELICTIS redatte dalla Congregazione per la dottrina della fede ed approvate da Benedetto XVI che le promulga e ne ordina la pubblicazione.
      Qui lo speciale sulle nuove norme.
      La nuova normativa prevede novita’ di rilievo: il termine di prescrizione viene elevato da dieci a vent’anni. Le procedure vengono snellite e semplificate e, nei casi piu’ gravi, si puo’ chiedere al Papa la dimissione dalla stato clericale. Si precisa, come del resto gia’ nelle procedure del 2003, che “Va sempre dato seguito alle disposizioni della legge civile per quanto riguarda il deferimento di crimini alle autorità preposte”.

      11 agosto 2010: il Papa respinge le dimissioni dei due vescovi irlandesi Raymond Field e Eamonn Walsh.
      I due vescovi erano stati citati nel Rapporto Murphy che li aveva però scagionati. I due vescovi avevano rassegnato le dimissioni nel dicembre 2009 per poi ritirarle. Di qui la decisione del Santo Padre di respingerle. Il Vaticano, con un grave errore di comunicazione, non spiegherà mai la ragione della decisione del Papa generando ulteriori polemiche sui media. Per una corretta ricostruzione degli eventi rimando al commento di Andrea Tornielli.

      16-19 settembre 2010: Viaggio Apostolico nel Regno Unito

      16 settembre 2010: nell’intervista concessa dal Papa sul volo per Edimburgo, Benedetto XVI risponde: “Siamo in un momento di penitenza, di umiltà e di rinnovata sincerità, come ho scritto ai Vescovi irlandesi. Mi sembra che dobbiamo adesso realizzare proprio un tempo di penitenza, un tempo di umiltà, e rinnovare e reimparare un’assoluta sincerità”.

      18 settembre 2010: nell’omelia della Santa Messa nella Cattedrale del Preziosissimo Sangue il Papa commenta: “Riconosco anche, con voi, la vergogna e l’umiliazione che tutti abbiamo sofferto a causa di questi peccati”.

      18 settembre 2010: nel discorso in occasione dell’incontro con un gruppo di professionisti e di volontari Benedetto XVI afferma: “È deplorevole che, in così marcato contrasto con la lunga tradizione della Chiesa di cura per i ragazzi, questi abbiano sofferto abusi e maltrattamenti ad opera di alcuni preti e religiosi”.

      18 SETTEMBRE 2010: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI INGLESI.
      Qui lo speciale.

      19 settembre 2010: nel discorso ai vescovi del Regno Unito il Papa rammenta: “Un altro argomento che ha ricevuto molta attenzione nei mesi trascorsi e che mina seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa è il vergogno abuso di ragazzi edi giovani da parte di sacerdoti e di religiosi”.

      22 settembre 2010: durante la catechesi dell’udienza generale il Papa, ripercorrendo il viaggio nel Regno Unito, ricorda commosso il suo incontro con le vittime di abusi.

      Ottobre 2010: Benedetto XVI riduce allo stato laicale Nello Giraudo, prete della diocesi di Savona.

      18 ottobre 2010: in una straordinaria Lettera ai seminaristi a conclusione dell’Anno Sacerdotale il Papa scrive: “Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacere che sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambini e giovani. Anziché portare le persone ad un’umanità matura ed esserne l’esempio, hanno provocato, con i loro abusi, distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento”.

      12 novembre 2010: inizia la visita apostolica in Irlanda. Comunicato.

      24 novembre 2010: esce il libro-intervista di Benedetto XVI a Peter Seewald, “Luce del mondo”. Il Papa apre il suo cuore su molti argomenti, fra cui lo scandalo dei preti pedofili.
      Qui uno stralcio riferito all’Irlanda.

      2 dicembre 2010: l’Osservatore Romano pubblica un articolo di Juan Ignacio Arrieta per “Civiltà Cattolica”. Lo studio dimostra in modo inequivocabile che già nel 1988 l’allora cardinale Joseph Ratzinger si era prodigato affinchè venissero snellite le procedure canoniche per punire i preti pedofili. Qui il testo dell’articolo e qui il commento del blog. Questa ricostruzione storica costituisce la “pistola fumante” dell’impegno di Joseph Ratzinger nella lotta agli abusi.

      20 dicembre 2010: in un monumentale discorso alla curia romana Benedetto XVI ammonisce: “Nella visione di sant’Ildegarda, il volto della Chiesa è coperto di polvere, ed è così che noi l’abbiamo visto. Il suo vestito è strappato – per la colpa dei sacerdoti. Così come lei l’ha visto ed espresso, l’abbiamo vissuto in quest’anno”.

      21 dicembre 2010:: don Domenico Pezzini, famosissimo “prete del dissenso”, viene condannato a dieci anni di carcere per avere abusato di un minore.
      La vicenda finisce immediatamente nel dimenticatoio ed i giornalisti si guardano bene dal citare questo caso (confronta qui).

      2010:: la Santa Sede nomina padre Henry Donneaud Commissario Pontificio straordinario per la Comunità delle Beatitudini (Francia).

      Febbraio 2011: condanna del potente e influente sacerdote cileno Fernando Karadima, nonostante i reati siano prescritti.

      25 aprile 2011: al Regina Coeli il Papa saluta l’Associazione Meter e prega per i bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza.

      14 maggio 2011: viene arrestato con l’accusa di pedofilia Riccardo Seppia, parroco di una chiesa di Sestri Levante. Il Presidente della Cei ed arcivescovo di Genova, card. Bagnasco, si attiva immediatamente e garantisce la collaborazione con la magistratura. Si scoprirà in seguito che Seppia faceva uso si stupefacenti ed è sieropositivo. la vicenda tiene banco sui media per un mese, poi tutto finisce nel dimenticatoio.

      16 maggio 2011: pubblicata la Lettera Circolare della Congregazione per la dottrina della fede per aiutare le Conferenze Episcopali nel preparare Linee guida per il trattamento dei casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici.
      Qui lo speciale.

      6 giugno 2011: conclusione della prima fase della visita apostolica in Irlanda. Comunicato.

      30 giugno 2011: Benedetto XVI accetta le dimissioni del vescovo di Santa Rosa, Daniel Walsh, accusato di avere coperto un prete pedofilo.

      Luglio 2011: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il sacerdote australiano John Denham.

      13 luglio 2011: Luis Garza lascia la carica di vicario generale dei Legionari di Cristo. E’ la svolta che si attende da un anno (confronta articoli di Bevilacqua e Magister).

      13 luglio 2011: in Irlanda viene pubblicato il “Cloyne Report” (Rapporto Cloyne), il terzo studio sulla pedofilia nella Chiesa irlandese. Il Rapporto si occupa degli abusi commessi nella diocesi di Cloyne.
      Gravemente implicato il vescovo emerito della diocesi medesima, John Magee, segretario personale di Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Il vescovo fu costretto alle dimissioni nel 2010.

      14 luglio 2011: il ministro degli esteri irlandesi convoca il nunzio apostolico per sollecitare una risposta della Santa Sede a proposito del Rapporto Cloyne che in realtà cita il Vaticano solo per una lettera del 1997 della Congregazione per il clero la quale, peraltro, non impediva in nessuno modo ai vescovi di evitare di denunciare i preti pedofili.

      19 luglio 2011: Benedetto XVI accetta le dimissioni dell’arcivescovo di Philadelphia, card. Justin F. Rigali.

      19 luglio 2011: il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi, fa pubblicare sul sito della Radio vaticana un commento alla vicenda della diocesi di Cloyne precisando che si tratta di riflessioni personali e ribadendo che solo nel 2001 avvenne “la unificazione delle competenze sotto la Congregazione per la Dottrina della Fede”.

      20 luglio 2011: in un durissimo intervento davanti al Parlamento irlandese, il premier Enda Kenny attacca il Vaticano accusandolo di non aver agito per fermare i casi di abusi sessuali sui minori commessi dai preti cattolici. Nel suo discorso il primo ministro non accenna minimamente alla svolta impressa da Benedetto XVI nella lotta agli abusi.

      20 luglio 2011: Mons. Martin, vescovo di Dublino, in una intervista radiofonica, afferma di capire la rabbia del popolo irlandese, espressa da Kenny, ma rammenta a gran voce che il vescovo di Cloyne ha disatteso le norme della Lettera “De delictis gravioribus” imposte dal cardinale Ratzinger a tutta la Chiesa Cattolica.

      25 luglio 2011: la Santa Sede richiama per consultazioni il nunzio apostolico in Irlanda.

      1° agosto 2011: la National Catholic Safeguarding Commission istituita dalla Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles rende noto che le denunce di abusi sono triplicate grazie alla visita di Benedetto XVI nel Regno Unito (2010)

      3 agosto 2011: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il sacerdote maltese Charles Pulis condannato solo per pedofilia da un tribunale penale. Il decreto del Santo Padre risale a due settimane prima ma l’Ordine dei missionari di San Paolo non ha dato la notizia finche’ un quotidiano locale non ha anticipato il decreto.

      7 agosto 2011: in una dichiarazione al “Sunday Times of Malta” Mons. Scicluna dichiara di aver sollecitato la Chiesa di Malta e i suoi organi investigativi ad accelerare il loro lavoro.

      10 agosto 2011: la curia di Malta annuncia di avere intenzione di nuove procedure per la lotta agli abusi del clero.

      12 agosto 2011: l’arcivescovo di Malta, Mons. Paul Cremona, incontra otto giovani, vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti.

      17 agosto 2011: sul sito di Radio Vaticana viene pubblicata una nota in cui la Santa Sede respinge le accuse che sono al centro di un’azione legale presso il Tribunale statunitense di prima istanza nello Stato dell’Oregon. Viene reso noto un documento finora riservato che spiega la verità dei fatti unitamente ad una dichiarazione dell’avvocato Lena.

      3 settembre 2011: dopo un’attesa di quasi due mesi la Santa Sede pubblica la risposta al Governo Irlandese, a riguardo del Cloyne Report.
      Si tratta di un documento in inglese, della lunghezza di oltre venti pagine, strutturato con chiarezza, in modo da affrontare tutte le questioni sollevate, e dare ad esse risposte argomentate e documentate (Radio Vaticana).
      Il testo integrale viene diffuso solo in lingua inglese. Nelle altre lingue una stringata sintesi (qui per quella italiana).
      Qui la traduzione in italiano della risposta della Santa Sede. Ringraziamo la redazione de “Il Regno”.

      8 settembre 2011: il Governo irlandese rilascia una Dichiarazione a proposito della risposta della Santa Sede al Rapporto Cloyne: si ribadiscono le critiche alla lettera del 1997 della Congregazione per il clero, ma si ringrazia il Vaticano per la risposta e si plaude alla collaborazione. Non una solo parola di scusa per la citazione, fuori contesto, di una frase dell’allora cardinale Ratzinger.

      9 settembre 2011: il Papa riduce allo stato laicale Thomas H. Teczar (Texas) condannato per pedofilia.

      13 settembre 2011: due associazioni di preti pedofili (clicca qui per saperne di più) denunciano alla Corte penale internazionale dell’Aja Benedetto XVI ed i cardinali Bertone, Levada e Sodano per crimini contro l’umanità, perché avrebbero tollerato e reso possibile la copertura sistematica e diffusa di stupri e crimini sessuali contro i bambini in tutto il mondo.
      Nessuna reazione da parte della Santa Sede nè il 9 settembre nè nei giorni successivi.

      14 settembre 2011: i maggiori editorialisti e commentatori dei quotidiani, insieme a molti giuristi esperti di diritto penale ed internazionale, condannano la decisione di denunciare Benedetto XVI: da un lato mancano le basi giuridiche per un’operazione del genere, dall’altro non si tiene conto della verita’: Joseph Ratzinger è il Papa che più di ogni altro nella storia ha combattuto la pedofilia nella Chiesa. Colpire lui non solo è assurdo ma lesivo dei diritti delle vittime.
      Mentre le grandi firme si levano a difesa di Benedetto XVI, spiccano l’ostinato silenzio della Santa Sede e l’atteggiamento di alcuni vaticanisti che non fanno nemmeno lo sforzo di ricordare il bene fatto da Benedetto XVI. Qui lo speciale sull’intera vicenda.

      20 settembre 2011: in una intervista a TMNews il gesuita tedesco Klaus Mertes, ex rettore del ginnasio Canisius di Berlino, elogia il ruolo di Benedetto XVI e dell’arcivescovo di Vienna nella lotta agli abusi sessuali commessi da sacerdoti e ricorda che la condanna di Maciel e di altri è avvenuta dopo l’elezione di Ratzinger al Pontificato. Mertes denuncia anche l’esistenza di un fronte di negazione presente nella Curia romana.

      22 SETTEMBRE 2011: sull’aereo diretto a Berlino, il Papa afferma: “Distinguiamo forse anzitutto la motivazione specifica di quelli che si sentono scandalizzati da questi crimini che sono stati rivelati in questi ultimi tempi. Io posso capire che, alla luce di tali informazioni, soprattutto se si tratta di persone vicine, uno dice: “Questa non è più la mia Chiesa. La Chiesa era per me forza di umanizzazione e di moralizzazione. Se rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso più vivere con questa Chiesa””

      23 SETTEMBRE 2011: BENEDETTO XVI INCONTRA UN GRUPPO DI VITTIME DI PRETI PEDOFILI TEDESCHI.
      Qui lo speciale.

      25 settembre 2011: nel discorso ai cattolici impegnati nella Chiesa e nella società nel Konzerthaus di Friburgo, il Papa afferma: “Questo scandalo, che non può essere abolito se non si vuole abolire il cristianesimo, purtroppo, è stato messo in ombra proprio recentemente dagli altri scandali dolorosi degli annunciatori della fede. Si crea una situazione pericolosa, quando questi scandali prendono il posto dello skandalon primario della Croce e così lo rendono inaccessibile, quando cioè nascondono la vera esigenza cristiana dietro l’inadeguatezza dei suoi messaggeri”.

      30 settembre 2011: costretto alle dimissioni il fondatore dell’agenzia Zenit, Jesus Colina. Qui il comunicato. Colina fa affermazioni importantissime come la seguente: “Le vicende di padre Marcial Maciel e il modo nel quale la congregazione ci ha informato, occultando fatti rilevanti, ha fatto che in occasioni non abbiamo adempito pienamente al nostro dovere di informare secondo la visione del Papa e la Santa Sede”. I mass media non solo non esprimono solidarietà ad un collega giornalista ma ignorano completamente la vicenda. Fanno eccezione alcune agenzie ed Andrea Bevilacqua per “Italia Oggi”.

      10 ottobre 2011: lasciano i i sei caporedattori delle diverse edizioni in lingua di Zenit per dissenso con i Legionari di Cristo. Essi, fra l’altro affermano: “Dopo anni di feconda collaborazione con i Legionari di Cristo, deploriamo la decisione della Congregazione di sottolineare la dipendenza istituzionale dell’agenzia in questa nuova fase. Il progetto iniziale non voleva rappresentare una congregazione in particolare, ma tutta la Chiesa”.
      I mass media ignorano completamente anche questa notizia ad eccezione di TMNews e di Salvatore Izzo.

      19 ottobre 2011: il Delegato Pontificio, card. De Paolis, traccia le prime conclusioni sul cammino dei membri consacrati del Regnum Christi dopo la visita apostolica.

      20 ottobre 2011: Benedetto XVI riceve in udienza i vescovi australiani e dichiara: “È vero che il vostro impegno pastorale è stato reso più gravoso dai peccati e dagli errori del passato di altri, tra i quali purtroppo anche alcuni sacerdoti e religiosi; ma ora avete il compito di continuare a riparare agli errori del passato con onestà e apertura, al fine di costruire, con umiltà e decisione, un futuro migliore per tutte le persone coinvolte”.

      21 ottobre 2011: ricevendo in udienza il nuovo Ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, il Papa ha così affermato: “Pur riconoscendo con umiltà che i suoi membri non sempre sono all’altezza degli alti criteri morali che essa propone, la Chiesa non può far altro che continuare a esortare tutti, inclusi i suoi membri, a cercare di fare qualsiasi cosa sia in accordo con la giustizia e la giusta ragione e a opporsi a qualunque cosa sia a esse contraria”.

      25 ottobre 2011: il Papa ordina un’inchiesta sugli abusi sessuali commessi nella Ealing Abbey e nella vicina scuola indipendente St Benedict a Londra.

      3 novembre 2011: intervento di mons. Scicluna sul ruolo della Chiesa nella tutela dei minori durante il Seminario internazionale promosso presso il Senato della Repubblica a Roma da Telefono Azzurro insieme all’International Centre for Missing & Exploited Children (ICMEC), ed in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’americana Mayo Clinic.

      13 novembre 2011: Durissime critiche al card. De Paolis per come sta gestendo la vicenda dei Legionari di Cristo.

      15 novembre 2011: viene diffuso un comunicato della Comunità delle Beatitudini (Francia) in cui si prende atto con “lucidità, umiltà e pentimento” dei “gravi delitti” che un gruppo “ristretto” di suoi membri, tra cui il fondatore, ha commesso in materia di abusi sessuali al suo interno. Il comunicato è firmato dal Commissario pontificio nominato in maniera straordinaria dalla Santa Sede nel 2010, il padre domenicano Henry Donneaud, e dal Consiglio generale della Comunità. Qui lo speciale.

      21 novembre 2011: Benedetto XVI nomina Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore Mons. Santos Abril y Castelló. Sostituisce il card. Bernard Law, arcivescovo emerito di Boston, contestato in Patria per la gestione dello scandalo dei preti pedofili. Nel Bollettino Ufficiale della Santa Sede non compare la rinuncia di Law, come nota Phil Lawler.

      21 novembre 2011: Lettera del card. De Paolis con cui il delegato pontificio per i Legionari di Cristo dà indicazioni concrete sul cammino che i consacrati del “Regnum Christi” devono percorrere dopo il “commissariamento”. Qui il commento di Giacomo Galeazzi.

      26 novembre 2011: Benedetto XVI nomina Nunzio Apostolico in Irlanda Mons. Charles John Brown, Officiale della CDF e collaboratore dell’allora cardinale Ratzinger per molti anni.
      Qui lo speciale sulla storica nomina.

      26 novembre 2011: ricevendo in udienza i vescovi degli Stati Uniti, Benedetto XVI, fra l’altro, afferma: “Ho voluto riconoscere personalmente la sofferenza inflitta alle vittime e gli sforzi onesti compiuti per garantire l’incolumità dei nostri bambini e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando vengono mosse. Auspico che gli sforzi coscienziosi della Chiesa per affrontare questa realtà aiuteranno tutta la comunità a riconoscere le cause, la vera portata e le conseguenze devastanti dell’abuso sessuale e a rispondere con efficacia a questa piaga che affligge tutti i livelli della società. Per lo stesso motivo, proprio come la Chiesa si attiene giustamente a parametri precisi a questo proposito, tutte le altre istituzioni, senza eccezioni, dovrebbero attenersi agli stessi criteri”.

      29 novembre 2011: La Corte d’appello di Bruxelles dichiara non valide le perquisizioni effettuate nel giugno 2010 nella sede dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sugli abusi sessuali da parte di membri del clero.

      8 dicembre 2011: durante il tradizionale Atto di Venerazione alla Madonna Immacolata, in Piazza di Spagna, Benedetto XVI ha, fra l’altro, affermato: “L’unica insidia di cui la Chiesa può e deve aver timore è il peccato dei suoi membri. Mentre infatti Maria è Immacolata, libera da ogni macchia di peccato, la Chiesa è santa, ma al tempo stesso segnata dai nostri peccati”.

      16 dicembre 2011: In Olanda viene pubblicato il Rapporto della commissione Deetman sugli abusi sessuali nel clero. L’ex ministro Deetman è stato incaricato nel 2010 dalla Conferenza episcopale e dai responsabili degli ordini religiosi dei Paesi Bassi con il compito di verificare le accuse.

      2 gennaio 2012: a dieci anni dall’esplosione dello scandalo dei preti pedofili, l’arcivescovo di Boston, card. O’Malley, rilascia un’intervista in cui parla dei progressi fatti in questo decennio.

      3 gennaio 2012: il giudice Ann Mesle (USA) inguaia il presidente dello Snap che si era rifiutato di consegnare documentazione e corrispondenza su un sacerdote del Missouri accusato di abusi.

      16-17 gennaio 2012: perquisizioni nelle diocesi di Malines-Bruxelles, di Anversa, Hasselt e Bruges.

      13-20 gennaio 2012: sul numero 3 dell’Espresso viene pubblicato un importante dossier di Sandro Magister con la ricostruzione del “caso” Maciel.

      24 gennaio 2012: Documenti della Corte del Missouri dimostrerebbero che lo SNAP cospira con alcuni avvocati e media per diffamare il clero prima del processo (clicca qui).

      2 febbraio 2012: in una intervista alla Radio Vaticana mons. Scicluna, fra l’altro, afferma: “La leadership molto forte del Santo Padre Benedetto XVI è di grande ispirazione per tutti perché si faccia bene e si faccia prima di tutto quello che possiamo per prevenire e, dove c’è la ferita, per curarla con attenzione e con amore”.

      6 febbraio 2012-9 febbraio 2012: SI SVOLGE A ROMA IL SIMPOSIO PER I VESCOVI CATTOLICI E I SUPERIORI DEGLI ORDINI RELIGIOSI SUGLI ABUSI SESSUALI SUI MINORI “VERSO LA GUARIGIONE ED IL RINNOVAMENTO”

      I TESTI DEGLI INTERVENTI DEI RELATORI AL SIMPOSIO “VERSO LA GUARIGIONE ED IL RINNOVAMENTO”

      6 febbraio 2012: in un Messaggio al Simposio scritto dal card. Bertone a nome del Papa si legge: “la cura delle vittime deve essere una preoccupazione prioritaria della comunità cristiana, e vada di pari passo con un profondo rinnovamento della Chiesa ad ogni livello”.

      6 febbraio 2012: nella prolusione del card. Levada al Simposio vi si legge, fra l’altro: “in questi ultimi anni in varie parti del mondo, il Papa ha dovuto subire attacchi da parte dei media, quando invece avrebbe dovuto ricevere la gratitudine di tutti noi, nella Chiesa e fuori…Il Papa “ha dato l’esempio personale dell’importanza di ascoltare le vittime in molte sue visite pastorali, in Gran Bretagna, Malta, Germania, Australia e Stati Uniti”.

      7 febbraio 2012: al Simposio drammatica testimonianza di una vittima di abusi in Irlanda, Marie Collins. In conferenza stampa la signora afferma: “Il Papa è “dietro” a questo simposio. È stato il primo a dare l’esempio mettendosi lui stesso in ascolto delle vittime…”

      9 febbraio 2012: dopo il Simposio nasce il centro e-learning per la prevenzione delle violenze sessuali sui minori finanziato anche dal Papa.

      10 febbraio 2012: l’avvocato Jeff Anderson deposita presso la Corte distrettuale del Wisconsin una notifica di archiviazione relativa all’azione legale denominata “John Doe 16 v. Holy See”. Si tratta del famigerato “caso” Murphy che nel 2010 diventò una sorta di simbolo nella battaglia del New York Times contro Benedetto XVI e la Santa Sede.
      Qui il commento di Andrea Tornielli e qui la traduzione della dichiarazione dell’avvocato della Santa Sede, Jeffrey S. Lena.

      14 febbraio 2012: Benedetto XVI riduce allo stato laicale tre preti colombiani accusati di pedofilia. Altri due sotto processo in CDF.

      15 febbraio 2012: Legionari di Cristo, si dimette Malen Oriol, la leader della branca femminile. Lasciano anche una trentina di altre donne. Qui la notizia.

      15 febbraio 2012: muore Lelio Cantini, ridotto allo stato laicale nel 2008 da Papa Benedetto XVI. Qui i particolari della vicenda.

      16 febbraio 2012: Lettera del Cardinale Velasio De Paolis ai membri consacrati del Regnum Christi.

      17 febbraio 2012: il delegato pontificio per i Legionari di Cristo, cardinale Velasio de Paolis, nomina vicario generale della Congregazione il 37enne tedesco padre Sylvester Heereman.
      Il 50enne brasiliano padre Deomar De Guedes viene cooptato nel governo centrale dei Legionari come secondo consigliere generale. Qui i particolari.

      3 marzo 2012: il direttore dello SNAP Clohessy rifiuta di rispondere a molte domande della Corte del Missouri e ammette che lo SNAP ha emesso comunicati stampa con informazioni false (clicca qui).

      6 marzo 2012: il direttore dello SNAP Clohessy ammette di avere pubblicato informazioni false e di avere utilizzato personale non qualificato per sostenere le vittime. Clicca qui. In italiano solo qui e qui.

      8 marzo 2012: intervento dell’arcivescovo Silvano M. Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l’ufficio delle Nazioni Unite e Istituzioni Specializzate a Ginevra, durante la 19ª sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell’uomo

      9 marzo 2012: il rappresentante vaticano presso le agenzie dell’Onu di Ginevra, monsignor Silvano Tomasi, ha così affermato: “La Chiesa Cattolica si e’ veramente impegnata a prendere delle misure molto strette e molto esigenti” per contrastare il fenomeno della pedofilia”.

      9 marzo 2012: ricevendo alcuni vescovi degli Stati Uniti in visita “ad limina”, Benedetto XVI ha, fra l’altro, affermato: “È mia speranza che la Chiesa negli Stati Uniti, per quanto frenata dagli eventi dell’ultimo decennio, perseveri nella sua missione storica di educare i giovani e, in tal modo, di contribuire al consolidamento di quella sana vita familiare che è la garanzia più sicura della solidarietà intergenerazionale e della salute della società nel suo insieme”.

      10 marzo 2012: Italia Oggi è l’unico quotidiano italiano a riportare, in un articolo di Bevilacqua, la notizia della deposizione di David Clohessy, leader dello Snap, relativa alla pubblicazione di notizie false. Assordante ed imbarazzante il silenzio di tutti gli altri media, laici e cattolici.

      15 marzo 2012: in una intervista all’Osservatore Romano, l’arcivescovo di Dublino, Mons. Diarmuid Martin, ha fra l’altro affermato: “La nostra comunità è ferita, addolorata per le sofferenze che ancora oggi sopportano i minori vittime degli abusi subiti, per quelle dei loro familiari. Ma è anche una Chiesa che ha decisamente preso la strada del rinnovamento più profondo, sulle linee tracciate da Benedetto XVI nella sua lettera ai vescovi del Paese”.

      15 marzo 2012: in un articolo pubblicato su “Civiltà Cattolica”, il gesuita Hans Zollner, fra l’altro, afferma: “Esortando la Chiesa Cattolica a confrontarsi con quella che egli stesso ha definito la piaga aperta degli abusi, Benedetto XVI sostiene e incoraggia ogni sforzo per rispondere con carita’ evangelica alla sfida di offrire ai bambini e agli adulti indifesi un ambiente che conduca alla loro crescita umana e spirituale”.

      20 marzo 2012: pubblicato il documento conclusivo della Visita Apostolica ordinata da Benedetto XVI nella Lettera ai Cattolici Irlandesi. Qui lo speciale del blog e qui la sintesi dei risultati della Visita Apostolica alla chiesa d’Irlanda.

      5 maggio 2012: in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia, Don Fortunato Di Noto così dichiara a Radio Vaticana: “Credo che scopriremo sempre di più la grandezza di Benedetto XVI per aver, con paternità, con fermezza e lucidità, affrontato veramente il problema. Un problema che non è legato solo allo scandalo con il quale alcuni sacerdoti hanno macchiato il volto bello della Chiesa e quindi il volto stesso di Cristo e così i bambini stessi coinvolti in questo turpe abuso. Credo che l’intenzione non sia solo quella, ma sia anche nel dire che la Chiesa, nata dalla Croce di Cristo – nata in un certo senso da un Bambino “crocifisso” – ancora ribadisce la forza pedagogica, la forza risanatrice di un possibile cammino di redenzione e di liberazione. La forza del nostro Pontefice è la forza che nasce veramente dalla verità: è una verità che ci sta rendendo liberi, è la verità che afferma che il sacerdozio è un dono straordinario, grande, che non possiamo assolutamente strumentalizzare per alcun fine, se non soltanto per ribadire la bellezza di una fede che può generare nuovi uomini, nuove donne. Soprattutto attraverso i bambini, la Chiesa si sta totalmente rinnovando”.

      11 maggio 2012: L’agenzia Ap riferisce che la Congregazione per la dottrina della fede sta indagando sugli abusi commessi da sette sacerdoti appartenenti ai Legionari di Cristo.

      11 maggio 2012: Padre Lombardi conferma la notizia dell’indagine sui Legionari di Cristo precisando che “sono stati direttamente i superiori ecclesiastici competenti” a segnalare alla Congregazione per la dottrina della fede i casi sottoposti ad indagine.

      15 maggio 2012: Comunicato relativo alle accuse di delitti gravi commessi da Legionari di Cristo.

      15 maggio 2012: Il card. De Paolis nomina i nuovi responsabili del Regnum Christi.

      17 maggio 2012: Benedetto XVI riduce allo stato laicale il vescovo Raymond Lahey per possesso di materiale pedopornografico.

      22 maggio 2012: pubblicate le “Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici” della Cei. Qui il testo integrale, qui lo speciale del blog.

      13 giugno 2012: il card. Marc Ouellet, legato pontificio per la celebrazione del 50° Congresso eucaristico internazionale di Dublino incontra un gruppo rappresentativo di vittime di abusi sui minori nella Chiesa. Il cardinale celebra anche una Messa nella basilica di St.Patrick e durante l’omelia afferma : “Papa Benedetto XVI mi ha chiesto, come suo legato pontificio, di venire a Lough Derg e chiedere perdono a Dio per i tempi in cui membri della Chiesa hanno abusato sessualmente di bambini, non solo in Irlanda, ma ovunque nella Chiesa. Vengo qui – ha aggiunto – con il preciso intento di cercare il perdono di Dio e delle vittime, per il grave peccato di abuso sessuale sui bambini compiuto dai chierici. Abbiamo imparato nel corso degli ultimi decenni quanto dolore e quanta disperazione hanno causato gli abusi alle migliaia di vittime. Abbiamo imparato anche che la risposta a questi crimini data da alcune autorità della Chiesa è stata spesso inadeguata e inefficiente per fermare i crimini, nonostante le chiare indicazioni contenute nel Codice di diritto canonico” (clicca qui).

      17 giugno 2012: nel videomessaggio registrato in occasione della chiusura del 50° Congresso Eucaristico Internazionale che si è svolto a Dublino (Irlanda), il Santo Padre, fra l’altro, afferma: “Ringraziamento e gioia per una così grande storia di fede e di amore sono stati di recente scossi in maniera orribile dalla rivelazione di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure. Al posto di mostrare ad essi la strada verso Cristo, verso Dio, al posto di dar testimonianza della sua bontà, hanno compiuto abusi su di loro e minato la credibilità del messaggio della Chiesa. Come possiamo spiegare il fatto che persone le quali hanno ricevuto regolarmente il corpo del Signore e confessato i propri peccati nel sacramento della Penitenza abbiano offeso in tale maniera? Rimane un mistero. Eppure evidentemente il loro cristianesimo non veniva più nutrito dall’incontro gioioso con Gesù Cristo: era divenuto semplicemente un’abitudine”.

      2 luglio 2012: Benedetto XVI nomina Mons. Gerhard Ludwig Müller nuovo Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Succede al card. William Joseph Levada che va in pensione.

      6 luglio 2012: in una intervista al mensile Jesus, Mons. Scicluna afferma, a proposito del Simposio tenutosi nel febbraio 2012: “Non è che in queste poche settimane abbiamo visto una rivoluzione di mentalità, ci vorrà tempo e pazienza, ma sotto la guida umile e coraggiosa del Santo Padre il seme giusto è stato messo nel solco della Chiesa”.

      7 luglio 2012: Disponibili in libreria gli Atti del Simposio sugli abusi sessuali su minori (febbraio 2012).

      7 luglio 2012: in una intervista a Radio Vaticana padre Hans Zollner, fra l’altro, afferma: “Il segnale più forte sono stati gli incontri del Santo Padre con le vittime; le parole che ha usato nella Lettera ai cattolici in Irlanda: tutto rappresenta un grande ed impressionante sforzo di tornare nel passato e di vedere tutte queste colpe, tutti questi peccati, tutti questi crimini che sono stati commessi da parte di ministri della Chiesa, ma anche di quei superiori che hanno nascosto, che hanno cercato – anche – di negare il fatto. Il Papa stesso è testimone per eccellenza del fatto che così non è possibile andare avanti: dobbiamo fare giustizia alle vittime del passato e dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per prevenire abusi”.

      11 luglio 2012: Resoconto del card. De Paolis sul processo di rinnovamento della Legione di Cristo della vita consacrata nel movimento Regnum Christi. Clicca qui per leggere il testo della lettera.

      11 luglio 2012: L’Osservatore Romano pubblica la prefazione del volume “Verso la Guarigione e il Rinnovamento. Simposio 2012 della Pontificia Università Gregoriana sugli abusi sessuali su minori”.

      17 luglio 2012: il sito del settimanale Jesus pubblica il testo integrale dell’intervista di Vittoria Prisciandaro a Mons. Charles Scicluna, Promotore di giustizia per la Congregazione per la dottrina della fede.

      20 agosto 2012: Michael Mosman, giudice della Corte distrettuale federale di Portland (Oregon), stabilisce che la Santa Sede «non può essere considerata come il datore di lavoro» dei sacerdoti e dunque responsabile in sede civile per gli abusi sessuali commessi dai chierici. Clicca qui per i accedere allo speciale del blog.

      5 settembre 2012: a Twickenham, nel Regno Unito, presso il St. Mary’s University College, si tiene un incontro sul tema “Redeeming Power: Overcoming Abuse in Church and Society”. Mons. Scicluna ha così risposto ad una domanda sulla disponibilità del Vaticano a guardare a fondo i problemi che hanno creato le situazioni in cui si sono potuti verificare gli abusi sessuali: “Secondo me, questa volontà è chiara, quando si segue veramente il Magistero del Santo Padre. Sappiamo che la sua parola è una parola limpida, chiara, e che è teologicamente fondata, ma anche di grande ispirazione per tutti. Direi anche che il Vaticano è fatto di persone ed evidentemente siamo tutti su un cammino di conversione, ma se vogliamo dire dove va la “Barca di Pietro”, bisogna guardare chi la guida. E Benedetto XVI è un ottimo timoniere a questo riguardo e ha una leadership indiscussa e apprezzata da tutti”.

      10-11 settembre 2012: preso atto dell’ennesimo silenzio vaticano sugli attacchi sferrati da più parti a Papa Benedetto XVI, il blog ripropone i post relativi alle tre lettere scritte dall’allora cardinale Ratzinger nel 1988 e rese note nel dicembre del 2010. Clicca qui per la segnalazione.

      19 settembre 2012: Indagine della Santa Sede su un sacerdote scozzese accusato di pedofilia ma rimesso in libertà dalla magistratura perchè il reato è prescritto.

      9 ottobre 2012: il Papa “accetta le dimisioni” del vescovo di Iquique (Cile), Marco Antonio Ordenes Fernandez, accusato di aver abusato sessualmente di minori.

      11 ottobre 2012: il direttore generale dei Legionari di Cristo, nonché responsabile del movimento laicale Regnum Christi, padre Alvaro Corcuera, ottiene un “tempo di riposo per motivi di salute” dal cardinale Velasio De Paolis. Clicca qui per i particolari.

      11 ottobre 2012: al termine della fiaccolata organizzata nel giorno dell’apertura dell’Anno della Fede, Benedetto XVI, fra l’altro, afferma: “In questi cinquant’anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste e si traduce, sempre di nuovo, in peccati personali, che possono anche divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania. Abbiamo visto che nella rete di Pietro si trovano anche pesci cattivi. Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario, con tempeste che minacciano la nave e qualche volta abbiamo pensato: «il Signore dorme e ci ha dimenticato»”.

      Ottobre 2012: Pubblicato il testo “Con il Papa contro la omoeresia”. Traduzione dell’articolo di Don Dariusz Oko, dottore di ricerca del Dipartimento di Filosofia.

      27 ottobre 2012: il Vaticano condanna con durezza gli abusi sessuali compiuti da Jimmy Savile (BBC). Decaduta l’onoreficenza concessa nel 1990 da Papa Wojtyla.

      24 novembre 2012: il Papa nomina mons. William Crean vescovo di Cloyne (Irlanda).

      13 dicembre 2012: abusi all’Istituto Provolo di Verona, la Curia condanna due sacerdoti. Applicata la “riforma Ratzinger”. Clicca qui.

      22 dicembre 2012: il Papa nomina don Robert W. Oliver (Boston) nuovo promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede. Clicca qui.

      10 gennaio 2013: il Papa nomina padre Brendan Leahy vescovo della diocesi di Limerick (Irlanda).

      18 gennaio 2013: il Papa affianca al card. Brady (Primate d’Irlanda) un Vescovo Coadiutore, Mons. Eamon Martin. Clicca qui.

      30 gennaio 2013: il Papa ha voluto manifestare personalmente il suo incoraggiamento e apprezzamento per le nuove iniziative di lotta agli abusi sessuali compiuti da ecclesiastici e prevenzione della pedofilia scaturite dal Simposio internazionale del 2012 alla Gregoriana. Consegnati al Santo Padre gli atti del medesimo Simposio. Clicca qui.

      1° febbraio 2013: l’arcivescovo di Los Angeles, José Gómez, annuncia di aver sollevato il suo predecessore, cardinale Roger Mahony, da tutti i suoi impegni pubblici nella Chiesa per la cattiva gestione dei presunti abusi sessuali su bambini. Clicca qui.

      1° febbraio 2013: l’arcidiocesi di Los Angeles rende pubblici i dossier personali di 126 sacerdoti accusati di molestie e abusi sessuali sui minori. I documenti coprono un arco di 75 anni. Clicca qui.

      3 febbraio 2013: un libro del giornalista olandese Ekke Overbeek denuncia: “In Polonia potrebbero esserci migliaia di vittime di preti pedofili”. Clicca qui.

      5 febbraio 2013: presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento”. Clicca qui.

      5 febbraio 2013: a margine della presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento”, il nuovo Promotore di Giustizia della CDF, padre Robert W. Oliver, incontrando i giornalisti ha così affermato: “A Roma intendo muovermi in continuita’ con gli sforzi dei superiori della CDF e del mio predecessore, monsignor Scicluna, portando certamente però anche la mia esperienza maturata negli Stati Uniti. Ma una voce si distingue tra tutte nella Chiesa: è quella di Papa Benedetto che ci dice come dobbiamo affrontare il dramma degli abusi”.
      Ha inoltre aggiunto: “Anche nei Paesi dove questo aspetto non è regolato da leggi specifiche, resta per la Chiesa un obbligo morale di collaborazione con le autorità civili”. Clicca qui.

      6 febbraio 2013: Radio Vaticana pubblica il testo integrale dell’intervento del Promotore di Giustizia della CDF, padre Robert W. Oliver, in occasione della presentazione del volume che raccoglie gli atti del Simposio “Verso la guarigione e il rinnovamento”.

      11 febbraio 2013: Benedetto XVI annuncia la sua intenzione di rinunciare al Ministero Petrino.

      11 febbraio 2013 – 28 febbraio 2013: una miriade di articoli riconosce la strenua lotta di Benedetto XVI nel combattere la pedofilia nella Chiesa. Fra i tantissimi attestati di stima ricordiamo le interviste di Mons. Scicluna al Secolo XIX ed a Repubblica. In quest’ultima l’ex promotore di giustizia della CDF, fra l’altro, afferma: “Nel 2004 Maciel festeggiò nella basilica di San Paolo Fuori le Mura i sessant’ anni di sacerdozio. Andò tutta la curia romana, vescovi e cardinali compresi. L’ unico che rimase a casa fu Ratzinger, allora prefetto della Dottrina della fede. Sapeva bene, infatti, chi aveva davanti tanto che un mese dopo diede ufficialmente l’ abbrivio all’ investigazione vaticana nei suoi confronti. Fu una sofferenza enorme per lui perché era ben consapevole di quanta considerazione Maciel godesse nella curia romana. Eppure agì andando contro corrente per amore della verità…”.

      28 FEBBRAIO, ORE 20: SI CONCLUDE IL LUMINOSO PONTIFICATO DI PAPA BENEDETTO XVI

      5 aprile 2013: ricevendo in udienza il Prefetto della CDF, Mons. Gerhard Ludwig Müller, il nuovo Papa Francesco ha riconosciuto la strenua lotta di Benedetto XVI contro la pedofilia nella Chiesa.
      Si legge nel comunicato: “il Santo Padre ha raccomandato in particolar modo che la Congregazione, continuando nella linea voluta da Benedetto XVI, agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali…”. Qui tutti gli articoli.

      Vedi anche:

      IL PAPA E GLI ABUSI NELLA CHIESA. L’INTERVENTO DECISIVO DI BENEDETTO XVI. UNA CRONOLOGIA (Armin Schwibach)

      Dossier: der Papst und der Missbrauch in der Kirche

      • Fa’ attenzione, Stellina: è chiaro che quanto ho scritto sulle responsabilità di Ratzinger &C sull’obbligo al clero di non denunciare alla magistratura ITALIANA tu lo hai letto superficialmente, senza andare a vedere dentro i link, in particolare proprio quello delle “Linee guida sulla pedofilia” della CEI del 2012: lo si capisce dal fatto che quando poi le stesse “Linee guida” le citi tu, ne evidenzi altri passi ma non commenti quello che ti ho raccomandato di leggere: “Nell’ordinamento italiano il Vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti oggetto delle presenti Linee guida.” (pag. 7): ma ti pare un comportamento contro la pedofilia? A me pare un comportamento che dice implicitamente al clero di NON denunciare!
        Sono palesi dunque DUE cose:
        1) Tu non vuoi vedere quello che non ti fa comodo vedere.
        2) Qualcun altro – non tu – deve aver compilato l’elenco di “cose” che Ratzinger avrebbe fatto per combattere la pedofilia del clero: qualcuno di molto infido e manipolatore della verità (come in genere sono i preti), visto che delle “Linee guida” ha voluto vedere solo quello che gli fa comodo vedere, e ha fatto finta che non ci fosse la frase oscena che ho citato.

        Il resto dell’elenco, sono solo “PAROLE, PAROLE, PAROLE” (ricordi la canzone?) e atti poco più che simbolici (colpirne uno e nasconderne cento, si potrebbe dire). Quindi il comportamento REALE di Ratzinger verso la pedofilia è di nuovo un NASCONDERLA, peraltro in conformità a quello che lui stesso aveva scritto nel 2001 nella “De Delictis Gravioribus”. Tali “parole” e “atti” sono dunque MERA PUBBLICITA’: PUBBILICTA’ FALSA E INGANNEVOLE, visto che (ancora, e ancora, e ancora!!!) NASCONDE LA VERA, DRAMMATICA E CRIMINALE REALTA’!!!!!

        Ne vuoi la prova? Eccola: hai mai sentito o letto di qualche vescovo o prete che abbia denunciato alla magistratura ITALIANA (o di altri stati) qualche prete o vescovo o frate pedofilo? Mai, vero? E allora dimmi: CHI avrà denunciato tutta questa serie di chierici pedofili, di cui moltissimi anche nel 2013 da poco iniziato, e moltissimi altri negli anni precedenti?

        APRI GLI OCCHI, STELLINA!!!!! SVEGLIATI!!!!! I preti non ti diranno MAI la verità!!!!!!

      • LA LISTA PER STELLINA

        23/4/2013: Catholic hierarchy ‘failed to stop’ child sex abuse by priests in Clogher (Guardian)

        23/4/2013: Ordenaron la detención del cura Grassi por corrupción de menores (El Dia)

        21/4/2013: Pedofilia: Arrestato Prete Pedofilo a Milano. Abusava di ragazzina (Milano Today)

        20/4/2013: Sicilia, Pedofilia e prostituzione a Sciacca: chiesto rinvio a giudizio per l’ex sacerdote Davide Mordino (Canicattì Web)

        15/4/2013: «Abusi su minorenni». Arrestato un sacerdote (Il Giornale di Vicenza)

        13/4/2013: Catholic church in UK faces child sex abuse quiz (Daily Mirror)

        11/4/2013: Secretly-married priest jailed for sex assault on 17-year-old girl (Independent)

        9/4/2013: Austria: Ex-priest charged in 15 child abuse cases (Seattle Times)

        8/4/2013: Bewährungsstrafe für Geistlichen: Priester hortete Tausende Kinderpornobilder (Spiegel)

        6/4/2013: Catholic priests unmasked: ‘God doesn’t like boys who cry’ (Guardian)

        6/4/2013: Deceased priest who served in Taos County named in abuse suit (Taos News)

        5/4/2013: Joliet Diocese did not detail priest’s past, hospital says (Chicago Tribune)

        2/4/2013: Oregon priest sentenced to more than 6 years for sex abuse of 12-year-old boy (Washington Post)

        2/4/2013: Lawsuit alleges sex abuse by priest in Questa (New Mexican)

        2/4/2013: Oregon priest Rev. Angel Armando Perez sentenced to 6 years in jail for sexually abusing 12-year-old boy he invited for a sleepover (Daily News)

        31/3/2013: Make the Catholic church pay for its shameful silence (Observer)

        27/3/2013: Church used ‘blackmail, secrecy'(The Age)

        27/3/2013: Sacerdote pedófilo de Tehuacán, de nuevo en la mira en Los Angeles (Cambio)

        22/3/2013: Pedofilia, condanna confermata per don Seppia (Il Secolo XIX)

        22/3/2013: Altavilla: “Ha abusato di quattro minori” catechista in manette per la seconda volta (Repubblica)

        22/3/2013: Former Christian Brother found guilty of sexually abusing boy at Letterfrack (RTE News)

        22/3/2013: Priest dismissed over complaints of child sexual abuse (The Journal)

        22/3/2013: Colmar: Six mois avec sursis pour un curé pédophile (20 Minutes)

        19/3/2013: Accuse al papa: «Molle coi preti pedofili» (Lettera 43)

        16/3/2013: Pedofilia: card. Napier, non e’ un crimine ma una malattia psicologica (Asca)

        15/3/2013: Archdiocese wants upcoming sex abuse trials moved far from L.A. (Los Angeles Times)

        12/3/2013: Preti pedofili, accordo da 10 mln di dollari con le vittime della diocesi di Mahony (Repubblica)

        12/3/2013: Dutch Catholic girls abused at home, in church (Associated Press)

        11/3/2013: Preti pedofili, cardinale anonimo a Piazzapulita: “Colpa dei ragazzini” (Blitz Quotidiano)

        9/3/2013: Brasile, prete italiano condannato per pedofilia (Corriere della Sera)

        8/3/2013: Slovenia, il parroco abusò di 16 bambini: Chiesa condannata (Leggo)

        8/3/2013: Il prete pedofilo pakistano latitante nella diocesi di Calcagno (Il Centro)

        7/3/2013: «Accuse di pedofilia, processo al sacerdote» (Il Secolo XIX)

        7/3/2013: Vittime pedofilia, 12 i cardinali ‘non papabili'(ANSA)

        6/3/2013: Don Gallo a Radio24: “Da giovane prete ricevetti le avances di un vescovo”(Corriere della Sera)

        6/3/2013: “Coprì un pedofilo”. Petizione contro mons. Calcagno (Corriere della Sera)

        6/3/2013: Pedofilia: Strasburgo, causa contro Irlanda per abusi scuole (Swissinfo)

        4/3/2013: Vaticano, “nel 2003 Ratzinger fu informato di un caso pedofilia ma non lo denunciò” (Il Fatto Quotidiano)

        2/3/2013: Abusi sessuali su bambini adescati all’oratorio: in cella pedofilo a Torre del Greco (Metropolis)

        1/3/2013: Former Brother jailed for sex abuse (Irish Times)

        27/2/2013: Pedophile Priest Conducted Mass at Local Church (Los Feliz Ledger)

        27/2/2013: Pedofilia, prete accusato in Brasile (TgCom24)

        25/2/2013: Molestie, si dimette il cardinale O’Brien Non parteciperà al conclave (Repubblica)

        24/2/2013: Cardinale scozzese accusato di «comportamenti inappropriati» (Corriere della Sera)

        18/2/2013: Abusi sessuali, prete condannato a due anni (Ansa)

        18/2/2013: “Mahony resti fuori”, Famiglia Cristiana risolleva il caso Mahony (Rainews24)

        15/2/2013: Vatican impeded Mahony attempts to remove priests, files show (Los Angeles Times)

        14/2/2013: Sacerdote rischia il processo per violenza sessuale ai danni di due ex allievi (Corriere della Romagna)

        13/2/2013: L.A. Archdiocese adds priests’ names to abuse list (Los Angeles Times)

        13/2/2013: Il NYT attacca: “A Sodano 15mila dollari dal prete pedofilo” (Repubblica)

        12/2/2013: Pedofilia, prescrizione per l’ ex parroco don Davide Solano (Il Giornale Nuovo)

        7/2/2013: Mgr Aubry a confié en 2004 une paroisse à un “ami” pédophile condamné en métropole à 5 ans de prison (Zinfos974)

        7/2/2013: Catholic Priest Rev Tony McSweeney Arrested In Elm Guest House Child Abuse Investigation (Huffington Post)

        6/2/2013: The Priest That Preyed (New York Times)

        5/2/2013: Violenza sessuale, il don patteggia due anni: ‘Estraneo ai fatti’ (Cremona oggi)

        5/2/2013: Lavanderie delle schiave, l’Irlanda chiede scusa (Lettera 43)

        3/2/2013: Priest who admitted groping boy appointed to high-profile position in Newark Archdiocese (NJ.com)

        1/2/2013: Preti pedofili Usa, il cardinale Roger Mahony sollevato da tutti gli incarichi. E si dimette il vescovo di Santa Barbara (Huffington Post)

        31/1/2013: Priest Immune from Prosecution (Mountain News)

        31/1/2013: Penitenze e frustate nella setta nata in Abruzzo. Spuntano i testimoni contro il prete indagato (il Centro)

        30/1/2013: Ex-Teacher and a Priest Are Convicted in Abuse Case (New York Times)

        30/1/2013: Former headmaster guilty of abusing pupil (Independent)

        24/1/2013: Former priest hit with further child sex charges (The Australian News)

        23/1/2013: Condamné à 5 ans, l’ancien curé de Bras-Panon retourne en prison (Le Journal)

        23/1/2013: Un prêtre de 82 ans coupable d’une seconde agression sexuelle (Le Droit)

        21/1/2013: L.A. church leaders sought to hide sex abuse cases from authorities (Los Angeles Times)

        18/1/2013: Un prêtre mis en examen pour agressions sexuelles d’adolescents (Le Monde)

        18/1/2013: “La Chiesa pianificava gli abusi sessuali” (Giornalettismo)

        18/1/2013: Alleged abusers still paid by Catholic church (The Australian)

        16/1/2013: Prete accusato di pedofilia. Lui: “Estorsione” (Il Resto del Carlino)

        16/1/2013: Australia, il governo indagherà sui preti pedofili (Vatican Insider)

        9/1/2013: I vescovi bloccano le indagini sui preti pedofili (Internazionale)

        8/1/2013: Giudice impone alla Chiesa di rivelare i nomi dei sacerdoti accusati di abusi (Vatican Insider)

        29/12/2012: Párroco de Antioquia habría abusado sexualmente de tres menores de edad (Caracol)

        13/12/2012: Sciacca, prete accusato di pedofilia perde il sacerdozio (Sicilia informazioni)

        13/12/2012: Gallup Diocese named in new sex-abuse lawsuit (The Arizona Republic)

        11/12/2012: Spretato don Inzoli (Vatican Insider)

        8/12/2012: Catholic priest Father Tim Hopkins quizzed over eleven-year-old girl sex abuse allegations (Manchester Evening Standard)

        7/12/2012: P. Cristián Precht en Chile es culpable de conductas abusivas(Aciprensa)

        3/12/2012: Appello al Papa dalle vittime di don Conti: “Santità, ci aiuti”(Vatican Insider)

        3/12/2012: Pedofilia, denunciato insegnante dell’Opus Dei (Globalist)

        1/12/2012: Missouri Bishop’s Conviction Leaves Clergy Divided (New York Times)

        30/11/2012: Ex parroco condannato per abusi su bimba (Ansa)

        28/11/2012: Pantelleria. Frate arrestato, accusa di pedofilia: “Abusi su ragazzo di 12 anni” (Blitz Quotidiano)

        28/11/2012: Il parroco antimafia che era un pedofilo (Giornalettismo)

        26/11/2012: Accused Aussie paedo priest flees to Sri Lanka (Times)

        24/11/2012: Au Canada, un scandale de pédophilie rattrape une communauté catholique (Le Monde)

        23/11/2012: Abusos en el seminario: siguen las periciales a las víctimas y buscan indicios en Tucumán (La Noticia Digital)

        20/11/2012: Il pedofilo scarcerato che vuole tornare a fare il prete (Giornalettismo)

        15/11/2012: Molestie sessuali su cinque ragazzine tre anni e mezzo a sacerdote di Como (Repubblica)

        13/11/2012: Varese, suora agli arresti per abusi sessuali e violenze su ragazzina (Corriere della Sera)

        10/11/2012: Police inquiry ‘a decoy’ in Church abuse investigation (Abc News)

        10/11/2012: Jorge Edwards revela que un sacerdote abusó sexualmente de él cuando era niño (Periodista Digital)

        09/11/2012: Cardinal admits priests abused children (Upi)

        08/11/2012: Il prete indagato per violenza sessuale (Giornalettismo)

        01/11/2012: Preti pedofili, vedova fa causa alla Chiesa per il suicidio del marito nel 1992 (Blitz Quotidiano)

        01/11/2012: GB Diocese ordered pay $500,000 after being found guilty in a civil lawsuit (Post Crescent)

        27/10/2012: GB:Primate cattolico a Vaticano, tolga onorificenza a Savile (Repubblica)

        26/10/2012: Hope for victims in church abuse inquiry (The Australian)

        22/10/2012: Seregno, tre ragazzini violentati per anni lo stupratore smascherato in parrocchia (Repubblica)

        19/10/2012: Catholic clergy the worst abusers, inquiry told (The Age)

        18/10/2012: Prete pedofilo condannato a sei anni di reclusione (Affari Italiani)

        12/10/2012: Australian government report cites DMN findings on Catholic Church moving pedophile priests (Dallas News)

        11/10/2012: Catholic Church delayed reporting child sex abuse allegations to authorities – HSE (Independent)

        11/10/2012: Violenza sessuale su minori. Rinviato a giudizio don Luigi Corriere della Sera)

        11/10/2012: Files of L.A. priests accused of sexual abuse to be released (Los Angeles Times)

        10/10/2012: Mondovì: chiesti 6 anni e 30mila euro di multa per il prete pedofilo (ZipNews)

        7/10/2012: Perché il Papa ha rimosso il vescovo anti preti pedofili? (Linkiesta)

        5/10/2012: Un bacio a una bambina: chiesti 2 anni per un prete (L’Unione Sarda)

        4/10/2012: Cile, un vescovo sotto inchiesta per abusi di minori (Vatican Insider)

        3/10/2012: Man sues church, alleging abuse by priest in 1970s (SFGate)

        3/10/2012: Former Saskatoon priest to be released from prison (LeaderPost)

        28/9/2012: Don Mario Francioni condannato ad un anno di reclusione. Pena sospesa (RadioErre)

        27/9/2012: Philippine priest probed over ‘child abuse’ (The Malay Mail)

        27/9/2012: Molestò bimba di 7 anni – Prete di Arese condannato (Il Giorno)

        21/9/2012: La Chiesa australiana sotto accusa: 620 casi di pedofilia. “40 si sono uccisi” (Leggo)

        18/9/2012: Nine people accuse Philadelphia church of sexual abuse (Reuters)

        18/9/2012: Il bambino stuprato che è diventato un prete pedofilo (Giornalettismo)

        18/9/2012: Arriva il film sulla (doppia) vita di padre Maciel (Vatican Insider)

        16/9/2012: Giustizia lumaca, pedofilo libero (La Prealpina)

        14/9/2012: Conmoción en Monteros por el caso de un sacerdote acusado de pedofilia (El Siglo)

        10/9/2012: Un prete pedofilo si costituisce (Corriere del Ticino)

        12/9/2012: Coprì un prete pedofilo, vescovo resta al suo posto (Quotidiano Nazionale)

        10/9/2012: Le vittime del silenzio: quei bambini dimenticati dalla Chiesa (Repubblica)

        8/9/2012: Church’s suicide victims (The Age)

        7/9/2012: Gironde : Un prêtre mis en examen pour viol sur mineure (Elle)

        7/9/2012: 3 Priests Accused of Sexually Abusing Same Boy (Nbc)

        6/9/2012: New Garda inquiry sought into church practices on child safety (Irish Times)

        6/9/2012: Aging priest sentenced to house arrest for sex assault on student (Ottawa Citizen)

        6/9/2012: Kansas City Bishop Convicted of Shielding Pedophile Priest (New York Times)

        5/9/2012: Bishop of Clonfert sorry for moving two abusive priests (Irish Times)

        31/8/2012: Pedofilia,arrestato insegnante religione (Ansa)

        31/8/2012: Secondo padre Benedict sono i bambini a sedurre i preti (Cado in piedi)

        27/8/2012: “Coprì i pedofili”: Israele contro il nunzio apostolico (Vatican Insider)

        21/8/2012: Pedofilia, l’Oregon archivia accuse al Vaticano. La sentenza nel processo contro il reverendo Ronan: «I preti non sono impiegati della Santa Sede» (Corriere della Sera)

        15/8/2012: Father Angel Armando Perez, Catholic Priest, Allegedly Caught In Underwear Chasing Boy (Huffington Post)

        14/8/2012: Affaire Vangheluwe: “Le Pape doit prendre une initiative” (La Libre)

        10/8/2012: Pedofilia: Polonia, ritrovato carbonizzato sacerdote accusato di abusi (Asca)

        7/8/2012: Sex abuse complainants increase (Stuff)

        6/8/2012: Pedofilia, scoppia il caso-Cile (Vatican Insider)

        5/8/2012: Boy Scout files reveal repeat child abuse (Yahoo News)

        4/8/2012: Vatican’s Decision Not To Remove Connecticut Priest May Play Role In Abuse Trial (Hartford Courant)

        1/8/2012: Priest at Boston church arraigned on child porn charges (WCVB)

        27/7/2012: Pedophile priest victim found dead in car (9 News)

        26/7/2012: Irish priest probed in Chile over child sex abuse (The Star)

        24/7/2012: Usa, coprì casi pedofilia: monsignore Filadelfia condannato a 3-6 anni (Yahoo)

        23/7/2012: Palermo, adescava minori: in manette sacerdote (Wall Street Italia)

        21/7/2012: Pedofilo nel campo degli sfollati. Arrestato l’aiutante del prete morto nel crollo della chiesa (Libero)

        19/7/2012: Un prêtre pédophile belge suscite la colère au Nicaragua (7Sur7)

        18/7/2012: Pedofilia: Francia, sacerdote 68enne ammette abusi contro bambini (Asca)

        18/7/2012: “Abusava dei bambini” – In manette il catechista (La Stampa)

        13/7/2012: Pedofilia, arrestato prete a Fano è il portavoce del vescovo locale (Repubblica)

        9/7/2012: Priest Accused of Child Molestation Calls it His 9/11 Moment (AlisoViejo Patch)

        6/7/2012: Condannato l’amico seminarista di don Seppia (Il Giornale)

        5/7/2012: $6.4 million going to Seattle Catholic-school sex-abuse victim (Il Giornale)

        5/7/2012: Man who attacked priest in revenge is not guilty of felonies (Los Angeles Times)

        4/7/2012: Nuevos casos de pedofilia (El Mostrador)

        3/7/2012: Priests failed to pass on sexual assault admission to police (ABC News)

        2/7/2012: Vaticano, le vittime della pedofilia contro la nomina di mons. Muller (Il Gazzettino)

        1/7/2012: Verona, marcia per non dimenticare gli abusi dei preti pedofili. “Vescovo si dimetta” (Il Fatto Quotidiano)

        27/6/2012: Condanna per prete pedofilo (RSI)

        26/6/2012: I sordi del «Provolo» tornano a marciare contro la pedofilia in ambiente ecclesiastico (l’Arena)

        23/6/2012: Cardinal’s Aide Is Found Guilty in Abuse Case (New York Times)

        20/6/2012: Le curé stockait 200 photos pédophiles (L’Union)

        15/6/2012: Church assisting paedophile priests (The Age)

        13/6/2012: Pedophile Priest Denied Permanent Residency (Nbc26)

        8/6/2012: Abuse victim believes Irish pedophile priest Fr Brendan Smyth murdered an American child (Irish Central)

        7/6/2012: Minacce a 14enne: «Mostrati nuda in webcam». Arrestato un 22enne (Corriere della Sera)

        4/6/2012: Abusó cura pederasta de al menos 45 niños indígenas de Oaxaca (Vanguardia)

        4/6/2012: Emanuela Orlandi, Mirella Gregori e la pista dei preti pedofili a Boston (Corriere della Sera)

        1/6/2012: Prete pedofilo violenta 17 bambini: “Anche io vittima” (Net1 News)

        31/5/2012: Volontario Caritas in cella per pedofilia (Il Tempo)

        31/5/2012: La buonuscita ai preti accusati di pedofilia. Con la firma del cardinale (Blitz Quotidiano)

        27/5/2012: Prete lodigiano abusò di 14enne. Confermati 10 anni di reclusione (Il Giorno)

        25/5/2012: Wirral priest Peter Hooper admits 10 child sex offences (BBC News)

        24/5/2012: Il prete che finisce in carcere per violenza sessuale (Giornalettismo)

        22/5/2012: Linee guida della Cei sulla pedofilia: cooperare, ma no obbligo di denuncia (UPI)

        17/5/2012: Priest accused of enabling pedophiles (UPI)

        17/5/2012: Church appeals decision in Waterlooville woman’s case (The News)

        17/5/2012: Prete accusato di molestie sessuali (Giornale di Vicenza)

        11/5/2012: Legionari di Cristo nella bufera altri 7 preti accusati di abusi sessuali (Messaggero)

        11/5/2012: La Asl paga il prete ex pedofilo (Senza Colonne)

        10/5/2012: Bernard Law Hid Pedophiles, Behind Push To Punish Nuns (The Sun)

        8/5/2012: Pedophile priest violates probation, returns to jail (The Sun)

        8/5/2012: Pedofilia, archiviato il caso Lafranconi: ma l’ex vescovo non avrebbe impedito gli abusi (Il vostro giornale)

        8/5/2012: Un prêtre pédophile fera face à de nouvelles accusations (98,5 fm)

        7/5/2012: Sacerdote habría violado a más escolares del colegio en Santa Clara (Perù 21)

        6/5/2012: Catholic church knew pervert priest had “unwholesome relationship” 25 years before he was jailed for sexually abusing boys (Sunday Mercury)

        5/5/2012: Philadelphia archbishop removes priests in scandal (SF Gate)

        4/5/2012: Lo arrestan por pedofilia (El Diario de El Paso)

        4/5/2012: ‘It’s been 33 years in the making’: ex-priest charged over sexual abuse (Smh)

        3/5/2012: Pedofilia, nove anni a don Seppia (Repubblica)

        2/5/2012: “Quel prete era un predatore di bambini” (Giornalettismo)

        2/5/2012: Sean Brady, Top Irish Catholic, Faces New Abuse Cover-Up Claims (Huffington Post)

        30/4/2012: Olanda, negli anni ’50 “un vescovo ordinò: castrate quei ragazzi abusati” (Adista)

        28/4/2012: Abusa di una bimba dopo la funzione religiosa, arrestato (Il Corriere Adriatico)

        27/4/2012: Île de la Réunion : Le prêtre pédophile est séropositif (France Soir)

        26/4/2012: Selargius: pedofilia in oratorio, arrestato catechista (Notizie.it)

        25/4/2012: ‘Sick’ pedophile priest allowed to stay on job (Philly.com)

        23/4/2012: Il prete pedofilo da quattro milioni di dollari (Giornalettismo)

        21/4/2012: Presunti Abusi, indagato sacerdote (Perugia Today)

        21/4/2012: Chiesa e pedofilia: nuove accuse per don Martin (Genova Oggi Notizie)

        19/4/2012: BC Board Member Resigns Amid Allegations Of Failed Priest Abuse Oversight (90.9wbur)

        18/4/2012: Witness: Priest said W.Va. bishop once abused teen (Associated Press)

        16/4/2012: Australia, suicidi dopo abusi da preti (Corriere della Sera)

        14/4/2012: Archbishop Shredded List Reporting 35 Active Pedophile Priests (JD JOurnal)

        14/4/2012: Former Hamilton priest facing jail sentence on sex crimes (TheSpec)

        11/4/2012: Croazia, arrestato per pedofilia un prete cattolico a Zagabria (Blitz Quotidiano)

        11/4/2012: Le cardinal Danneels était au courant de cas d’abus sexuels (RTL Info)

        10/4/2012: John Manly Defeats Another Pedophile Priest in a California Courtroom (OC Weekly)

        7/4/2012: El obispo de Alcalá financia la vivienda de un cura pederasta (Publico)

        6/4/2012: Pedophile priest dies in prison (AZ Central)

        5/4/2012: Jackson County trial against bishop, Catholic diocese to proceed (Kansas City Star)

        4/4/2012: Caso di pedofilia nella chiesa fiorentina (Repubblica)

        31/3/2012: Marano, si dimette prete pedofilo – lettera di Sepe ai sacerdoti (Repubblica)

        31/3/2012: Bologna, processo a don Marco Dessì Condanna per gli abusi si riduce a 6 anni (Unione sarda)

        30/3/2012: “Allunga le mani”, sacerdote denunciato da due adolescenti (Corriere del Giorno)

        30/3/2012: Le Iene Show: servizio shock sul prete che molesta i fedeli (Gossip e tv)

        29/3/2012: Molestato dal prete? Citata in giudizio la Chiesa (Il Paese Nuovo)

        29/3/2012: La Iglesia expulsará al sacerdote de Vilafamés en cuanto haya sentencia (El Periodico Mediterraneo)

        28/3/2012: Bistum bekommt Problem mit pädophilen Priestern nicht in den Griff (Volksfreund)

        25/3/2012: New book accuses Vatican of hiding cases of sexual abuse of minors (CNN Belief)

        23/3/2012: Retired priest pleads guilty to molesting boy at Costa Mesa church (L.A. Now)

        23/3/2012: Los abusos sexuales cometidos por sacerdotes mexicanos (Animal Politico)

        22/3/2012: Ex prete condannato per violenza sessuale (Il Tirreno)

        22/3/2012: Catholic Priest Busted for Child Pornography Found on His Nintendo DS (Game Politics)

        21/3/2012: Il Monsignore e il ragazzino (Il Corriere della Sera)

        21/3/2012: Vatileaks, il caso Maciel e le imbarazzanti carte “messicane” (Il Messaggero)

        21/3/2012: Don Marco, la posizione si aggrava. Filmati hard sul cellulare (Il Giorno)

        21/3/2012: Vatican accused over failure to explain its role in cover-up (Irish Indipendent)

        20/3/2012: Pedofilia, la relazione sull’Irlanda: “Vescovi inadeguati, omessi controlli” (Repubblica)

        19/3/2012: Il vecchio parroco accusato di pedofilia (Il Piccolo)

        19/3/2012: Nouveau scandale de prêtres pédophiles en Allemagne (Le Figaro)

        17/3/2012: Olanda, nuovo scandalo pedofili nella Chiesa. “Le vittime dei religiosi venivano castrate” (Il Fatto Quotidiano)

        16/3/2012: Violenza sessuale: atti con minorenne, fermato sacerdote (ANSA)

        15/3/2012: Victims object to pedophile priest’s burial in full vestments (JSOnline)

        13/3/2012: Pedophile priests victims group says Catholic church targeting it (The Sacramento Bee)

        10/3/2012: Ex-priest on the run (Chicago Tribune)

        10/3/2012: Pedophile Priest Gets 22 Years (International Business Times)

        8/3/2012: Frate accusato di abusi su minori: nuovo caso don Seppia? (Genova Oggi Notizie)

        8/3/2012: Arrestato prete a Como, avrebbe abusato di una minorenne (Affari Italiani)

        7/3/2012: Seattle Archdiocese wants case alleging sex abuse moved to N.Y. (The Seattle News)

        7/3/2012: Bologna, condannato in appello a 4 anni il prete pedofilo (Il Fatto Quotidiano)

        6/3/2012: Golgota, gli abusi che infangano la chiesa (La Stampa)

        5/3/2012: La Mesa’s Pedophile Priest: How John Keith Went to Grave Denying Abuse (Mount Helix Patch)

        3/3/2012: Colombia, Prete pedofilo condannato a 33 anni di carcere per violenza sessuale (Blitz Quotidiano)

        1/3/2012: Pedofilia nella chiesa. Aggrediti due giornalisti (Live Sicilia)

        1/3/2012: La suora che stuprava i bambini (Giornalettismo)

        29/2/2012: Child welfare report calls for church abuse inquiry(Thw World Today)

        29/2/2012: Rimini: Prete sudamericano in carcere per pedofilia (Libertas)

        28/2/2012: «Don Abbiati resti in cella è socialmente pericoloso» (La Provincia Pavese)

        24/2/2012: Pedofilia: molestie a ragazzina, arrestato vice parroco di Imperia (Agi)

        23/2/2012: “Scandalo pedofilia” nella Chiesa catanese (Catania Oggi)

        22/2/2012: Ex prete molestatore, parla il successore: “Ho subìto minacce” (Il Resto del Carlino)

        21/2/2012: Jury selection begins in church sex abuse trial (Philly.com)

        20/2/2012: Sacerdote agli arresti domiciliari in monastero? Sì a mail e lettere (La Stampa)

        17/2/2012: Fugitive priest faces sanctions (The Herald)

        16/2/2012: Pa. Priest Faces Trial On Child Abuse Cover-Up Charges (Kera News)

        16/2/2012: Del. priest abuse victims release church documents (Hometown Annapolis)

        16/2/2012: Firenze, morto ex prete pedofilo Don Cantini (Adnkronos)

        15/2/2012: Don Italo Casiraghi condannato per pedofilia fa ancora il prete e vive a Pietra Ligure (SV) (YouTube)

        15/2/2012: Hundreds of suspected pedophile priests plague California (RT)

        14/2/2012: Pédophilie: le père de la victime dénonce les “brebis galeuses” de la communauté cognaçaise (Charente Libre)

        14/2/2012: Pedofilia: pm chiede per don Seppia, 11 anni e 8 mesi (AGI)

        13/2/2012: Diocese Fights Suit Over Alleged 1950s Sex Abuse (Courthouse News Service)

        13/2/2012: Fernando Lugo. El cura con licencia para violar (Diario Siglo XXI)

        11/2/2012: Priests Accused of Molesting Children Hiding in Plain Sight (NBC South California)

        10/2/2012: Jury finds Hartford Archdiocese negligent in pedophile priest case, victim awarded $1 million (The Republic)

        10/2/2012: Québec: prison pour un prêtre pédophile (Le Figaro)

        10/2/2012: Il vescovo Lafranconi indagato dalla Procura (Il Secolo XIX)

        9/2/2012: Pedofilia / Costa a Chiesa 2,2 mld dollari,100mila vittime solo Usa (TM News)

        7/2/2012: Al convegno sulla pedofilia il cardinale non risponde (Il Fatto Quotidiano)

        7/2/2012: “Io, violentata da un prete in ospedale” (Giornalettismo)

        6/2/2012: Pedofilia: Caramella Buona esclusa da simposio a Università Gregoriana (Asca)

        6/2/2012: Dopo il patteggiamento di don Nello Giraudo, la rete L’abuso chiede il processo canonico per quattro vescovi savonesi (Liguria Notizie)

        5/2/2012: Priest abuse lawsuit erodes religious freedom, Vermont diocese claims (Burlington Free Press)

        4/2/2012: Perugia, il vescovo Bassetti: «Presto mi pronuncerò sul sacerdote accusato di abusi sessuali» (Umbria24)

        4/2/2012: Former Priest Wants to be Sent to Specialized Treatment Facility (Wbay)

        3/2/2012: Prete aggredì un ragazzo, ora ritornerà in chiesa (Corriere canadese)

        2/2/2012: Top priest banished for child sex abuse (UPI)

        2/2/2012: “Don Lu”, nuova lettera ai parrocchiani: “Contro di me pregiudizi legati al mio essere sacerdote” (Il vostro giornale)

        31/1/2012: Notorious pedophile priest jailed for three years for child pornography (Irish Central)

        23/1/2012: Pedofilia: offrì soldi a minori per sesso, ex parroco condannato (Agi)

        22/1/2012: Prete pedofilo in Appello. Iniziato il secondo grado per il sacerdote condannato a Ferrara a 6 anni (Estense)

        20/1/2012: Dix-huit mois de prison avec sursis pour un curé pédophile de Flawinne (Namur) (La dernière heure)

        20/1/2012: Nuove testimonianze sul prete di S.Croce. Un minore contro il don: «Mi ha massaggiato» (Il Giornale di Vicenza)

        18/1/2012: Paedophile Priest Ordered to Pay Compensation (STA)

        17/1/2012: Insegnante di religione arrestato per pedofilia (Notizie fresche)

        16/1/2012: Belgio: preti pedofili, nuove perquisizioni della polizia (Adnkronos)

        13/1/2012: Abusi su una bambina: sotto processo in tribunale l’ex parroco di Segariu (La Nuova Sardegna)

        13/1/2012: Vallo della Lucania. Processo Suor Soledad: condannata la suora ad 8 anni di reclusione (Giornale del Cilento)

        13/1/2012: Germania: Prete pedofilo a sbarra: Bimbi mi sembravano d’accordo (TM News)

        13/1/2012: Abusi su 16enne, indagato parroco (Il Quotidiano italiano)

        12/1/2002: Prete pedofilo? La bimba conferma le accuse (TR News)

        11/1/2012: Did Mother Teresa Protect a Pedophile Priest? (SF Weekly)

        11/1/2012: Pedofilia: prima udienza per l’ex seminarista Alfano, Don Seppia a febbraio (Genova24)

        10/1/2012: Sarà ascoltata in un luogo protetto la bimba di 5 anni molestata da prete (Repubblica)

        8/1/2012: Clergy abuse lawsuit takes a chilling turn (The Kansas City Star)

        4/1/2012: Condamné à 15 mois de prison, l’ex-évêque Lahey est aussitôt libéré (Cyberpresse)

        3/1/2012: Monk jailed for abusing two boys at Somerset school (BBC News)

      • Federico prima di giudicare bisogna sapere in modo preciso i fatti come sono andati. Tu mi fai la lista degli abusi subiti, come se io non ne fossi a conoscenza. Essere sacerdote non e’ garanzia di essere esente dal male e quindi da comportamenti inqualificabili. E’ luogo comune pensare che essere sacerdoti significhi quasi “essere santi”, ma non e’ cosi, sono persone che come tutti che scelgono ogni giorno tra il bene e il male. Giudicare finche’ non c’e un processo non e’ semplice, infatti finche’ non c’e un giudizio anche con prove, potrebbe esserci la calunnia. Pensiamo a quanti vanno in prigione perché calunniati. Io penso che il Papa R. dai discorsi pubblici e dalla documentazione che ho posato, abbia fatto tantissimo contro la pedofilia. Sono del parere che non sia stato sempre così’ facile per il Papa prendere decisioni su ambiti cosi’ delicati senza prove concrete di condanna, ma solo con semplici accuse che possono non sempre essere veritiere.

      • Stellina, il “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” ti si applica alla perfezione. Sei una invasata che ha rinunciato a pensare criticamente.
        Non ho più intenzione di perdere un minuto di tempo per scriverti in futuro, dunque puoi anche non rispondermi.
        Cuociti nel tuo brodo.

    • Non hai mai sentito parlare di relativismo ateo?

  176. Stellina, chi ha mai detto che la ragione dubita di tutto? Con la ragione si definiscono con certezza alcune cose ed altre no. La ragione rifiuta l’idea di un Dio buono, giusto e onnipotente perchè se esistesse un Dio così nel mondo non ci sarebbe i male. Immaginare poi un Dio come quello della Bibbia che si dilunga per capitoli e capitoli a descrivere come vuole gli siano fatti i sacrifici, anche umani, per poter odorare il soave profumo di carne bruciata, mi disgusta. Farci creder poi che questo Dio malvagio e crudele, diventa così buono da sacrificare il suo unico figlio per amore dell’uomo, come vorrebbe farci credere la religione cristiana, è un insulto alla intelligenza e alla ragione dell’uomo.

    • Se esiste un Dio buono non ti tratta come un burattino ma ti lascia libero anche di non vivere secondo le sue leggi.

      • Io non so cosa farebbe un Dio buono se dovesse esistere, so cosa non dovrebbe fare: pretendere la morte in croce di suo figlio per perdonare un peccatuccio da quattro soldi commesso da Adamo ed Eva. Ammesso che siano esistiti Adamo ed Eva ( el’evoluzione?) mi dici perchè Dio non li ha lasciati vivere nel paradiso terrestre anche violando le sue leggi?

  177. I actually had to share this specific blog, “Chi sono Il
    blog di Dante Svarca” together with my close
    friends on twitter. I reallyonly wanted to disperse your outstanding writing!
    With thanks, Porter

  178. Stellina io sono favorevole a far sì che ognuno decida del suo fine vita. Ci sono molti suicidi dovuti a malattia, a depressione, ma ce ne sono dovuti a decisionbe presa nel pieno della vita e della felicità. Io fatto il mio testaemnto biologico da tempo, in ottima salute, solo perchè non voglio finire la mia vita come un vegetale o, peggio, in una sofferenza continua, senza speranza di miglioramento o, tantomeno, di guarigione,

    • Sono d’accordo che non è facile accettare una malattia, capisco anche una possibile depressione, che va oppurtunamente curata, ma il suicidio è una risposta sbagliata comunque…C’e un detto che afferma finche’ c’e vita c’e speranza… e la speranza non e’ solo quella di riavere la salute fisica …..Sono contraria all’eutanasia ma certamente non sono d’accordo per un accanimento terapeutico in caso di coma vegetativo.

      • Se sei contro l’accanimento terapeutico in caso di coma vegetativo siamo già vicini. Per il suicidio, che brutta parola, meglio dire “la dolce morte”, io ti domando: malattia o non malattia, se la vita che mi è dato vivere ad un certo punto la considero indegna di un essere umano, umiliante, piena di sofferenza e sennza speranza, perchè non dovrei anticipare la dipartita? Se preferisci: “Lasciatemi andare alla casa del Padre”.

      • Ripeto la speranza e’ l’ultima a morire…. Oggi la medicina ha fatto passi da gigante, e ci sono farmaci che oltre a guarire mali incurabili possono escludere completamente il dolore.

      • I problemi si affrontano, non può’ essere il suicidio la risposta alla sofferenza…Tu ai tuo figli se hanno dei problemi, consigli il suicidio?

  179. Stellina sono allergico alle prediche. Cosa diresti se te la facessi io la predica? Ascoltami, non c’è nessun Dio, non sciupare la tua vita, credimi e sarai felice. Non mi ascolteresti, e io faccio altrettanto. Devi poortarmi delle prove non atti fede.

    • Ma non sono prediche le mie, sono semplici risposte alle tue constatazioni. Se hai fatto un blog libero vuol dire che vuoi il confronto, se non lo vuoi puoi benissimo farlo chiuso con chi la pensa esclusivamente come te, faresti felice molti in questo blog!

    • Io ti ho fatto una domanda, nessuna predica.Tu non mi hai risposto… E’ facile parlare di certi temi in modo astratto,le situazioni ti devono toccare personalmente, allora forse e’ piu’ difficile affermare certe visioni della vita, distorte.

    • Facciamo chiarezza!Io ti ho fatto una domanda,nessuna,predica!.E diciamoci la verita’….. e’ facile discutere di un argomento in modo astratto, bisogna vedere quando una situazione ci tocca da vicino allora, forse certe visioni considerate eccelenti diventano distorte….

      • Non ho capito a cosa ti riferisci.

      • Ti avevo domandato se consiglieresti il suicidio ai tuoi figli.

      • Se mio figlio si dovesse trovare in una situazione disperata, tumore in fase terminale, o in coma vegetativo, certo che glielo consiglierei. Anzi, gliel’ho già consigliato dandogli copia del mio testamento biologico.

      • Tu da come hai scritto in precedenza, saresti d’accordo con un suicidio legalizzato, non solo per malattie in fase terminali, ma anche per problemi minori, non necessariamente legati ad una patologia medica grave.(?) In Olanda infatti succede che l’eutanasia non e’ legata alla malattia in fase terminale e anche un ragazzino minorenne puo’ decidere di dare un fine alla propria vita.

  180. Stellina, da me mai nessuna critica per il pezzo di carta. Io cerco di ragionare, con tutti. Tanti auguri per le imminenti festività. Sii felice!

  181. Io voglio il confronto, figuriamoci! Ma se tu mi dici di aver fede non si tratta di confronto. Se vuoi convincermi devi portarmi delle prove.

  182. A me sembra di avere risposto con argomentazioni valide con tanto di documentazione …Evidentemente non le ritieni tu prove veritiere ed esaustive…Come si può accettare delle verità sull’esistenza di Dio, se si parte da una base di non accettazione dell’idea di un essere superiore?Certamente ci vuole un minimo di volontà nostra volta all’essere aperti ad una nuova concezione della verità, altrimenti troveremo sempre giustificazioni e motivazioni che soddisfano la nostra mentalità e i nostri pregiudizi.

  183. Io sono arriavto a convincermi che non esiste alcuna divinità dopo aver aver affrontato un lungo percorso di meditazioni e di sofferenza. Per me è inconcepibile l’esistenza di un essere superiore, di un Dio, specialmente di un Dio come ce lo descrive la religione cattolica. In questi giorni si commemora la morte di Gesù (Figlio di Dio e Dio egli stesso) in croce. Perchè è morto in maniera così orribile? Perchè due sempliciotti, Adamo ed Eva, hanno disobbedito a Dio. Ma ti rendi conto? Dio poteva perdonarli subito, erano incensurati, spiegargli meglio come stavano le cose e dargli una seconda possibilità. Poteva distruggerli subito, erano solo due (l’ha fatto secoli dopo col diluvio uccidendo milioni di persone). Cosa c’entriamo noi con la colpa dei nostri antenati? E per finire, noi che co la mela non c’entriamo nulla, per essere perdonati da Dio cosa abbiamo dovuto fare? Uccidere suo filgio in croce (che poi è anche lui stesso). Un Dio che pretende la morte in croce di suo filgio tu lo chiami amore? Amore per il sangue!

    • Domanda: “Perché Dio permette che accadano disgrazie alle persone buone?”

      Risposta: Perché accadono disgrazie alle persone buone? Questa è una delle domande più difficili di tutta la teologia. Dio è eterno, infinito, onnisciente, onnipresente, onnipotente, ecc. Perché mai noi, che siamo esseri umani (non eterni, infiniti, onniscienti, onnipresenti od onnipotenti), dovremmo aspettarci di essere in grado di comprendere appieno le vie di Dio? Il libro di Giobbe tratta questo problema. Dio aveva permesso a Satana di fare a Giobbe tutto quello che egli volesse, tranne di ucciderlo. Quale fu la reazione di Giobbe? “Ecco, uccidami egli pure; sì spererò in lui” (Giobbe 13:15, Diodati); “il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore” (Giobbe 1:21). Giobbe non capiva perché Dio avesse permesso tutte quelle cose, ma sapeva che Dio era buono e, pertanto, continuò a confidare in Lui. In fin dei conti, questa dovrebbe essere anche la nostra reazione. Dio è buono, giusto, amorevole e misericordioso. Spesso ci succedono cose che non riusciamo semplicemente a capire. Tuttavia, anziché dubitare della bontà di Dio, la nostra reazione dovrebbe essere di confidare in Lui: “Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Proverbi 3:5-6).

      Forse una domanda migliore è questa: “Perché succedono cose buone a persone cattive?”. Dio è santo (Isaia 6:3; Apocalisse 4:8). Gli esseri umani sono peccatori (Romani 3:23; 6:23). Vuoi sapere in che modo Dio considera l’umanità? “Com’è scritto: ‘Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno’. ‘La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode’. ‘Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti’. ‘La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza’. ‘I loro piedi sono veloci a spargere il sangue’. ‘Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace’. ‘Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi’” (Romani 3:10-18). Ogni essere umano di questo pianeta merita di essere gettato all’inferno in questo stesso istante. Ogni secondo di vita che abbiamo è solo per la grazia di Dio. Anche la peggiore disgrazia che potremmo sperimentare su questo pianeta è misericordiosa, in confronto a ciò che meritiamo: la dannazione eterna nello stagno di fuoco.

      “Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi” (Romani 5:8). Nonostante la nostra natura malvagia, perfida e peccatrice, Dio ci ha amati. Ci ha amati tanto da morire per scontare il castigo dei nostri peccati (Romani 6:23). Tutto quello che dobbiamo fare è credere in Gesù Cristo (Giovanni 3:16; Romani 10:9) per essere perdonati e ottenere la promessa di una dimora in cielo (Romani 8:1). Che cosa meritiamo? L’inferno. Che cosa riceviamo? La vita eterna in cielo, se solo crediamo. Qualcuno ha detto che questo mondo è l’unico inferno che mai sperimenteranno credenti e che è l’unico paradiso che mai sperimenteranno i non credenti. La prossima volta che ci porremo la domanda: “Perché Dio permette che accadano disgrazie alle persone buone?”, forse dovremmo chiederci: “Perché Dio permette che accadano cose buone a persone cattive?”

      Per saperne di più: http://www.gotquestions.org/Italiano/brutte-cose-buone-persone.html#ixzz2Ts4Dm98O

      • Se noi non riusciamo a comprendere appieno Dio non riusciamo neanche a sapere se è buono o cattivo. Ci sono i marziani o gli alieni? Non lo so e non so cosa potrebbero volere da noi. Quando si mostreranno vedremo cosa vogliono. Con Dio, per me, è la stessa cosa. E l’unica conclusione è: non mi interesso di ciò che non riesco a capire e men che meno posso fidarmi di uno che non conosco. Tutti i popoli che si sono fidati di civiltà a loro superiori sono stati sterminati. E anche il tuo Dio ha già sterminato una volta tutta l’umanità, bambini innocenti compresi. D’altronde, se è come tu dici:

        ‘Non c’è nessun giusto, neppure uno. Non c’è nessuno che capisca, non c’è nessuno che cerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corrotti. Non c’è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno’. ‘La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode’. ‘Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti’. ‘La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza’. ‘I loro piedi sono veloci a spargere il sangue’. ‘Rovina e calamità sono sul loro cammino e non conoscono la via della pace’. ‘Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi’” (

        cosa ti puoi aspettare da Dio se non lo sterminio e la sofferenza. Io, invece, penso che l’uomo sia buono, perlomeno la maggior parte degli uomini, che il peccato non è non amare Dio ma non amare gli uomini, che i bambini sono senza peccato. La tua visione dell’umanità peccatrice mi ripugna, perché la prepari a sopportare tutte le iniquità perpetrate in nome di Dio, ma praticate da uomini furbi che di Dio si fanno scudo per fare i loro interessi, per acquisire potere sull’umanità che deve rimanere soggetta a loro. Sei ancora in tempo. Ravvediti.

  184. Ti ho già risposto ampiamente su questi temi, ti ricordi il libero arbitro?

    • Tu non conosci Dio, al contrario pero’ ci sono tantissime persone che dopo averlo incontrato hanno dedicato la loro vita a lui e agli altri.Quindi la tua considerazione, non ha supporto dalla realta’ dei fatti.Come puo’ infatti, una suora di clausura o un frate dedicare la loro vita a qualcuno che non conoscono e di cui non hanno stima?

      • Ci sono tantissime persone che dopo aver creduto di incontrare Dio gli dedicano la loro vita. Ce ne sono per ogni religione e per tutti le divinità adorate, anche le più strane. Allora delle due l’una: o tutte le divinità sono vere o nessuna è vera per il solo fatto che qualcuno creda in lei. Ci sono pesone che credono alla esistenza dei folletti, della fata dei dentini, di Babbo Natale? Non per questo quelle figure sono vere. Affinchè una divinità sia vera ci vogliono prove!

      • Dio è sempre lo stesso anche se il nome cambia, la verità certamente è una, e non tutti la trovano, ma la coscienza è per tutti uguale e guida al bene tutti gli uomini.
        Considerare Dio, come Babbo Natale o i folletti mi sembra veramente ridicolo.
        Le prove dell’esistenza di Dio ci sono,tutti potenzialmente potrebbero credere, ma come afferma Zichichi non e’ un teorema matematico. Ad alcuni manca la volontà di andare più a fondo e i motivi possono essere molteplici.

      • Non era mia intenzione paragonare Dio a Babbo Natale, volevo solo evidenziare che la fede in qualcosa non può essere considerata una prova della esistenza di quel qualcosa. Poichè tu affermi:

        Le prove dell’esistenza di Dio ci sono

        io ti chiedo di darmi qualcuna di queste prove. Me ne basta solo una, ma vera, che resista alla analisi della ragione. Il fatto che tutti potrebbero credere nella divinità, ovviamente, non è una prova, poiché con la stessa credibilità io ti posso dire che “tutti, potenzialmente, potrebbero diventare atei e credere solo nell’uomo, nella sua intelligenza e nel suo senso morale”.

      • Di fatto hai paragonato Dio a babbo natale ai folletti e alle fate.
        Stiamo girando come al solito sempre sui soliti discorsi .Io ho già portato su questo blog delle prove, ma il tuo ateismo è talmente radicato che secondo me, neanche l’apparizione di Dio in persona ti schioderebbe dalle tue posizioni. Solo tu con la tua volonta’ puoi iniziare un percorso di resettamento delle tue convinzioni e di apertura alla verità. Vale la pena mettersi in discussione e cercare Dio, senza pregiudizi e chiusure, perche’ è veramente triste vivere senza di Lui. E’ Dio infatti, l’unica vera fonte di gioia di amore e speranza. Il piu’ grande miracolo ha detto la mamma di Gesu’ a Medjiugorie in uno dei tanti messaggi non e’ la guarigione fisica o il sole che gira, ma la conversione del cuore.
        Anche l’ultimo messaggio di Maria e’ rivolto ai lontani.

        Messaggio del 2 Maggio 2013

        martedì 2 aprile 2013 10.00.00

        “Cari figli, vi invito nuovamente ad amare e non a giudicare. Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore. Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido. Non correte verso la perdizione. La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinché possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinché siate i miei apostoli della fede e dell’amore; affinché la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinché siate una cosa sola col Padre Celeste e con mio Figlio. Figli miei, questa è l’unica verità, la verità che porta alla vostra conversione e poi alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro. Vi ringrazio!”
        http://www.radiomaria.it/messaggio-del-2-maggio-2013.aspx

      • Di fatto ho detto che non ci sono prove della esistenza nè di Dio né di Babbo Natale. Quelle che tu mi hai portato non sono prove nel senso tecnico e obbiettivo, sono sensazioni personali. Sensazioni simili a quelle che alcuni provano a Medjiugorie. Ma ti pare una cosa seria credere che la Madonna, per mandare dei messaggi, si debba affidare a interpreti discutibili, a vaghe forme sulle nuvole. Se la Madonna esistesse veramente apparirebbe di persona, in carne ed ossa, e direbbe in maniera chiara, magari consentendone anche la registrazione, per eitare equivoci, ciò che deve dire.

      • Per quanto riguarda babbo Natale, tutti i bambini ad un certo punto della loro vita, vengono a sapere dai genitori che Babbo natale è un personaggio di fantasia. L’uomo fin dall’antichità ha sempre avuto un rapporto con Dio, e anche ai nostri giorni dove il marxismo l’illuminismo hanno creato l’ateismo, ci sono sempre più persone non credenti che dopo un esperienza personale individuale diventano credenti.
        Gesù non si è presentato come un personaggio potente e forte ma ha scelto la via dell’umilta’ e anche Maria è sempre apparsa ai bambini, i quali dimostravano subito una cultura teologica al pari di un laureato in teologia.
        Di seguito riporto lo studio scientifico ufficiale sui veggenti di Medjiugorie.
        http://www.medjugorje.ws/it/apparitions/docs-scientific-research-medjugorje-visionaries/
        Studio Scientifico sui Veggenti a Medjugorje

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        Data: 20 settembre 2006

        Contenuto dell’articolo 1.Commissone teologica e scientifica italiano-francese “sulla base degli eventi straordinari che si verificano a Medjugorje”
        2.Un gruppo di esperti francesi guidati dal Sig. Henri Joyeux
        3.Ricerca psicofisiologica e psicodiagnostica sui soggetti che dal 1981 sono noti come i veggenti del gruppo di Medjugorje

        Commissone teologica e scientifica italiano-francese “sulla base degli eventi straordinari che si verificano a Medjugorje”

        Examinations of visionariesExaminations of visionaries ^

        Le apparizioni di Medjugorje sono state esaminate con la più grande competenza e perizia dalla commissone teologica e scientifica italiano-francese “sulla base degli eventi straordinari che si verificano a Medjugorje”. I diciassette famosi scienziati, dottori, psichiatri e teologi, il 14 gennaio 1986 a Paina vicina a Milano, nella loro ricerca sono arrivati a una conclusione di 12 punti.
        1.Sulla base di test psicologici, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile con certezza escludere frode e inganno.
        2.Sulla base di esami medici, test e osservazioni cliniche etc, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere allucinazione patologica.
        3.Sulla base dei risultati di ricerche precedenti, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere una interpretazione puramente umana di queste manifestazioni.
        4.Sulla base d’informazioni e documentazione documentabile, per tutti ed ognuno dei veggenti è possibile escludere che queste manifestazione siano di ordine preternaturale, i.e. sotto influenza demoniaca.
        5.Sulla base d’informazioni e osservazioni documentabili, esiste una corrispondenza tra queste manifestazioni e quelle normalmente descritte nella teologia mistica.
        6.Sulla base d’informazioni e osservazioni documentabili, è possibile parlare di progressi spirituali e di progressi nel campo teologico e delle virtù morali dei veggenti, dall’inizio delle apparizione fino ad oggi.
        7.Sulla base d’informazioni e osservazioni documentabili, è possibile escludere insegnamenti e comportamenti dei veggenti che siano in chiara contraddizione con la fede e con la morale Cristiana.
        8.Sulla base d’informazioni e osservazioni documentabili, è possibile parlare di buoni frutti spirituali nelle persone che sono attirate dall’attività supernaturale di queste manifestazioni e nelle persone favorevoli ad esse.
        9.Dopo più di quattro anni, le tendenze e i differenti movimenti che sono nati attraverso Medjugorje, come conseguenza di queste manifestazioni, influenzano il popolo di Dio nella Chiesa in completa armonia con la dottrina e la morale Cattolica.
        10.Dopo più di quattro anni è possibile parlare di frutti spirituali permanenti ed oggettivi dei movimenti generati attraverso Medjugorje.
        11.E’ possibile affermare che tutte le buone e spirituali iniziative della Chiesa, che sono in completa armonia con l’autentico magisterium della Chiesa, trovano appoggio negli eventi in Medjugorje.
        12.Consequentemente si può concludere che dopo un più profondo esame dei protagonisti, dei fatti e dei loro effetti, non solo a livello locale ma anche rispetto ai pronti accordi della Chiesa in generale, è bene per la Chiesa riconoscere l’origine supernaturale e quindi, lo scopo degli eventi in Medjugorje.

        Fin ad ora è la ricerca sui fenomeni di Medjugorje più coscienziosa e completa e, per questa esatta ragione, è la più positiva a livello scientifico-teologico.

        Un gruppo di esperti francesi guidati dal Sig. Henri Joyeux

        prof. Henri Joyeuxprof. Henri Joyeux

        Un altro serio lavoro di esame dei veggenti è stato fatto da un gruppo di esperti francesi guidati dal Sig. Henri Joyeux. Utilizzando l’equipaggiamento e i macchinari più moderni, ha esaminato le reazioni interne dei veggenti prima, durante e dopo le apparizioni e la sincronizzazione delle loro reazioni oculari, uditive, cardiache e cerebrali. I risultati di questa commissione sono stati molto significativi. Hanno mostrato che l’oggetto d’osservazione è esterno ai veggenti e che è da escludere ogni manipolazione esterna e ogni mutuo accordo tra i veggenti. I risultati degli encefalogrammi individuali e delle altre reazioni sono raccolti e elaborati in un libro speciale (H. Joyeux – R. Laurentin, Etudes médicales et scientifiques sur les apparitions de Medjugorje, Paris 1986).

        I risultati di questa commissione appena menzionata, hanno confermato le conclusioni della commissione internazionale e, da parte loro, provano che le apparizioni sono un fenomeno che sorpassa la scienza moderna e che tutto è diretto verso altri livelli di esistenza.

        Ricerca psicofisiologica e psicodiagnostica sui soggetti che dal 1981 sono noti come i veggenti del gruppo di Medjugorje

        ISTITUTO PER LA SCIENZA DI CONFINE (IGW) – INNSBRUCK
        CENTRO PER LO STUDIO E LA VALUTAZIONE DELLO STATO PSICOFISICO DELLA COSCIENZA – MILANO
        SCUOLA EUROPEA PER L’IPNOSI PSICOTERAPEUTICA AMISI -MILANO
        CENTRO DI PARAPSICOLOGIA – BOLOGNA

        Su richiesta dell’ufficio parrocchiale di Medjugorje è stata condotta una ricerca psicofisiologica e psicodiagnostica sui soggetti che dal 1981 sono noti come i veggenti del gruppo di Medjugorje.

        La ricerca è stata condotta in quattro fasi:
        La prima analisi è stata eseguita il 22 e 23 aprile 1998 nella casa per gli incontri cristiani di Capiago Intimiano (Como), gestita dai padri devoniani. In questa occasione sono stati esaminati: Ivan Dragicevic, Marija Pavlovic e Vicka Ivankovic.
        La seconda analisi è stata condotta il 23 e 24 luglio 1998 a Medjugorje. Sono stati esaminati Mirjana Soldo-Dragicevic, Vicka Ivankovic e Ivanka Elez-Ivankovic.
        La terza analisi, esclusivamente psicodiagnostica, è stata condotta dalla psicologa canadese Lori Bradvica, in collaborazione con fra Ivan Landeka, su Jakov Colo.
        La quarta valutazione psicofisiologica è stata eseguita l’11 dicembre 1998 nella stessa casa per gli incontri cristiani a Capiago Intimiano (Como) con Marija Pavlovic.

        L’incompletezza delle ricerche psico-fisiologche è stata causata dalla parziale collaborazione di alcuni soggetti, i quali non si sono sottoposti a quanto richiesto dal gruppo di lavoro per motivi familiari o sociali oppure per riservatezza personale, sebbene fra Slavko Barbaric e fra Ivan Landeka li abbiano stimolati, senza esercitare alcuna influenza, ai programmi dei gruppi di lavoro. Il gruppo di lavoro è stato denominato “Medjugorje 3” perchè oltre alle singole ricerche mediche e psicologiche, prima di questo studio hanno lavorato due gruppi di lavoro: un primo gruppo di medici francesi nel 1984 ed un secondo gruppo di medici italiani nel 1985. Inoltre nel 1986 tre psichiatri europei hanno condotto ricerche esclusivamente psichiatrico-diagnostiche.

        Al gruppo di lavoro Medjugorje 3 hanno preso parte:
        Andreas Resch, teologo-psicologo dell’Istituto per la scienza di confine di Innsbruck, in qualità di coordinatore generale;
        dott. Giorgio Gagliardi, medico, psico-fisiologo del Centro di ricerca sugli stati di coscienza di Milano, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano e del centro di parapsicologia di Bologna;
        dott. Marco Margnelli, medico psicologo e neurofisiologo del centro di ricerca sugli stati di coscienza, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano e del centro di parapsicologia di Bologna;
        dott. Mario Cigada, medico, psicoterapeuta ed oculista, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano;
        dott. Luigi Rovagnati, neurochirurgo, assistente di neurochirurgia, Università di Milano, membro del consiglio della Scuola Europea Amisi di Milano;
        dott. Marianna Bolko, medico psichiatra e psicoanalista, docente presso la scuola di specializzazione in psicoterapia dell’Università di Bologna;
        dott. Virginio Nava, psichiatra, primario di psichiatria dell’ospedale di Como;
        dott. Rosanna Costantini, psicologo, docente presso la facoltà Auxillium di Roma;
        dott. Fabio Alberghina, medico internista;
        dott. Giovanni Li Rosi, medico ginecologo presso l’ospedale di Varese e specialista in psicoterapia ipnotica all’Amisi di Milano;
        dott. Gaetano Perriconi, medico internista dell’ospedale FBF di Erba, Como;
        prof. Massimo Pagani, medico internista, professore di medicina interna presso l’Università di Milano;
        dott.ssa Gabriella Raffaelli, segreteria scientifica;
        Fiorella Gagliardi, segretaria, assistente della comunità.

        Grazie ai test di seguto elencati sono state analizzate la situazione psico-fisica e psicologica:
        anamnesi personale
        anamnesi medica
        MMPI, EPI, MHQ, prova dell’albero, test della personalità, matrice di Ravenov, test di Rorschachov, test della mano, test della verità e della bugia secondo Valsecchi;
        visita neurologica
        poligrafia computerizzata (attività elettrica della pelle, pletismografia, attività capillare periferica e frequenza cardiaca, pneumografia diaframmatica ed ossea) durante le apparizioni, nel momento del ricordo, nelle apparizioni con l’ipnosi e durante la visualizzazione;
        registrazione dinamica della pressione arteriosa (Holter)
        ecg e respirogramma (Holter)
        riflesso pupillare (fotomotorio)
        riprese video
        fotografie.

        Scientific Research on Visionaries

        Durante tutte le prove eseguite i veggenti hanno sempre deciso in piena libertà, prontamente e collaborando.

        Da tali ricerche psicologico-diagnostiche emerge quanto segue:

        In un arco di tempo di 17 anni, dall’inizio delle loro esperienze di apparizione, i soggetti non hanno mostrato sintomi patologici come ad esempio estasi, disturbi dissociativi o di perdita del contatto con la realtà.

        Tutti i soggetti esaminati, tuttavia, hanno mostrato sintomi che sono legati a reazioni di stress giustificato derivante da un grande stimolo emotivo esogeno ed endogeno, conseguenza della vita quotidiana.

        In base alle loro testimonianze personali è emerso che l’iniziale e successivo cambiamento dello stato di coscienza è determinato da circostanze insolite che essi solo conoscono e che definiscono come visioni/apparizioni della Madonna.

        L’esame psichiatrico e psicologico sulle persone, che aveva come obiettivo quello di definire le caratteristiche personali più significative, non può essere reso noto poichè appartiene alla sfera privata.

        La valutazione psico-fisiologica è stata condotta in quattro diversi stati di coscienza:
        veglia
        stato di coscienza alterato (ipnosi con provocazione di estasi)
        visualizzazione di immagini mentali
        stato di coscienza alterato (definito come estasi delle apparizioni).

        L’obiettivo era quello di valutare se la condizione di estasi durante le apparizioni, registrata già nel 1985 dal gruppo di lavoro di medici italiani, fosse ancora presente o se fossero intervenuti dei cambiamenti. Inoltre si sono volute analizzare le possibili coincidenze/divergenze con altri stati di coscienza come ad esempio la visualizzazione indotta o l’ipnosi.

        Le ricerche condotte hanno dimostrato che i fenomeni di estasi possono essere associati a quelli del 1985, con un’intensità minore.

        L’esame ipnotico dello stato di estasi non ha causato una fenomenologia di esperienze spontanee e pertanto si può concludere che la condizione estatica nelle apparizioni non sia una condizione di sonno ipnotico.

        Capiago Intimiano, 12-12-1998

        Sottoscritto da

        Andreas Resch, Dott. Giorgio Gagliardi, Dott. Marco Margnelli,

        Dott.ssa Marianna Bolko e Dott.ssa Gabriela Raffaelli.

      • Su Dio avviene la stessa cosa che avviene su Babbo Natale. Quando le persone diventano adulte non ci credono più. Ma da dove hai tratto l’informazione che sempre più persone diventano credenti? Oggi, nel mondo, i non credenti in alcuna religione sono un terzo dell’umanità, di gran lunga in numero superiore ai cattolici. Per quanto riguarda Medjugorje sei libera di crederci, io non lo posso fare, la mia ragione me lo impedisce. Ci crederò solo quando sarà la divinità stessa ad apparire a tutti in maniera chiara e indiscutibile, in modo verificabile e accertabile. Fino a che la divinità appare sulle nuvole e nella muffa dei muri io non ci credo. Riguardo ai veggenti ti posso dire che le illusioni sono tante, le mistificazioni pure, e le fantomatiche commissioni che avvalorano i fatti strani per motivi di cassetta ce ne sono tante. Dire che a Medjugorje appare la Madonna per me equivale a dire che a Medjugorje appare Babbo Natale.

      • Per alcuni che come te rifiutano Dio, si avviene la stessa cosa, come per Babbo Natale.
        L’ateismo dopo il marxismo sta dilagando, questo pero’ non vuol dire che non avvengono in continuazione conversioni a Dio. Non sono a conoscenza invece di conversioni a Babbo Natale.
        Per quanto riguarda Medjiugorie,dallo studio scientifico ufficiale riportato sopra, si esclude l’inganno la frode e allucinazioni.

  185. What a good blog you’ve here. Make sure you revise this more often. This kind of subjects will be my personal attention. Many thanks.

  186. Io sono per lasciare libero ogni individuo di regolare la propria vita come vuole. Individuo maggiorenne, naturalmente.

    • Io credo che la libertà sia il dono più bello che Dio ci ha donato, questo non vuol dire che bisogna ritenere giusto e quindi legalizzare il suicidio.A prescindere dalla religione, infatti, togliersi la vita, non viene ritenuto dalla stessa medicina, un comportamento sano.

  187. Sei una CREDULONA esaltata, hai rinunciato alla ragionevolezza. Mi dispiace per te. Non ho più intenzione di sprecare un minuto a scriverti in futuro, quindi puoi anche non rispondermi più.
    Cuociti nel tuo brodo.

    • Non ti preoccupare, non mi suiciderò se non mi scrivi più. Faccio difficoltà a capire perché te la prendi tanto, visto che gli ultimi argomenti trattati sulla pedofilia,oltretutto non vengono alla luce le nostre opinioni ma è la carta che canta.Capisco perché rinunci al dialogo non hai più argomentazioni. Ciao Federico

      • Di argomentazioni ne ho tantissime, invece, ma il problema vero è che parlare con te è tempo sprecato, perchè non sei in grado di capirle, e nemmeno vuoi capirle.
        Peraltro, non sei in grado di capire nemmeno quello che scrivi tu stessa, visto che, per esempio, a Dante Svarca hai citato De Mattei senza sapere che tipo di persona è De Mattei, e visto che a me hai menzionato le “Linee guida sulla pedofilia” della CEI come prova “a discolpa della chiesa” mentre io ti avevo già prima invitato a LEGGERLE (e ti avevo dato il link preciso) come prova “a carico” della chiesa e ti avevo anche citato il passo incriminato che dice “non c’è obbligo di denuncia” (CARTA CANTA!) e che tu evidentemente non hai letto perchè non ti importa niente di CAPIRE.
        Ti ripeto: cuociti nel tuo brodo. Peccato che ti perdi cosa c’è fuori dalla pentola in cui stai cuocendo.

      • Io sono serena quanto esprimo il mio pensiero. Tu invece ti arrabbi, senza ragione. Anche io ho posato tutto quello che ha fatto Papa R. contro la pedofilia. Anche io allora dovrei pensare che non capisci o non vuoi capire??? . Ho letto tutto quello che hai posato, ma continuo ad non avere dubbi sul comportamento del Papa R e ti ho spiegato il perché. Come ho gia’ scritto in precedenza ritengo che non sia sempre cosi’ facile prendere decisioni su temi cosi’ delicati finche’ non c’e un giudizio della magistratura. E se ci fosse stato qualche errore da parte di qualche Prelato come ho letto su qualche caso, sono sbagli individuali dettati dai limiti umani, e non attribuibili a tutta la Chiesa e tantomeno al Papa.

      • Pedofilia, Papa Francesco: continuità
        con la tolleranza zero di Ratzinger

        Le indicazioni di Bergoglio durante l’incontro con il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede

        PER APPROFONDIRE tagpapa francesco, dottrina fede, papa ratzinger, tolleranza zero, papa bergoglio, pedofilia, chiesa

        CITTÀ DEL VATICANO – Il nuovo Papa esige una «azione decisa» contro gli abusi del clero, «continuando nella linea voluta da Benedetto XVI». Papa Bergoglio lo ha indicato a monsignor Gerhard Mueller, chiedendo che la Congregazione per la dottrina della fede si mostri fermissima in particolare su questi punti: «misure di protezione dei minori», «aiuto alle vittime», «procedimenti» contro i «colpevoli», «impegno delle conferenze episcopali» per formulare e attuare le «direttive» in un «campo tanto importante» per la «testimonianza e la credibilità» della Chiesa.

        La conferma da parte di papa Francesco della linea di tolleranza zero verso la pedofilia incarnata da papa Ratzinger viene dopo un incontro tra il Pontefice e monsignor Mueller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (CDF). Nell’udienza sono stati affrontati «vari argomenti», ma sulla lotta alla pedofilia il Vaticano fornisce dettagli significativi su quanto papa Bergoglio ha in mente e informa che nelle preghiere del Papa per i sofferenti, «le vittime di abusi sono presenti in modo particolare». I punti indicati dal nuovo papa alla CDF incarnano e rilanciano le priorità su cui Benedetto XVI ha mobilitato la Chiesa da almeno dieci anni a questa parte, prima come prefetto della CDF e poi da papa.

        Al primo posto c’è la protezione dei bambini e la vicinanza alle vittime – che Benedetto XVI ha praticato in particolare incontrando numerosi gruppi di vittime, nei suoi viaggi apostolici in Usa, Australia, Germania, Gran Bretagna, Malta e Portogallo. In pari tempo si chiede alla Chiesa di punire i colpevoli e alle Chiese dei singoli paesi di attuare le Linee guida contro la pedofilia, pensate da papa Ratzinger per creare una nuova cultura di protezione dei bimbi che diventi cultura di tutta la Chiesa, affinchè tali crimini non si verifichino più. L’udienza di oggi a Mueller ratifica quello che nessuno dubitava, e cioè che il nuovo Papa si farà carico del problema degli abusi del clero con la stessa tenacia del predecessore. Oltre che su Mueller, in Congregazione papa Francesco può contare sul braccio operativo contro gli abusi, il promotore di giustizia, che da alcuni mesi è padre Robert Oliver, canonista della diocesi di Boston, una delle più colpite negli anni Novanta-Duemila quando lo scandalo esplose negli Stati Uniti.

        Oliver è succeduto come promotore a monsignor Charles Scicluna, per dieci anni a fianco di Ratzinger nella lotta alla pedofilia, e molto deciso nello spingere le Conferenze episcopali a stilare e attuare Linee guida contro gli abusi. Per Papa Ratzinger la pedofilia dei preti è stata una spina nel fianco, che ha saputo affrontare con grande coraggio e capacità di riforma, grazie anche al fatto che da prefetto della CDF si doveva a lui, nel 2001, la prima azione di concentrazione dei dossier in Congregazione, per stimolare i vescovi locali e per evitare a questi la tentazione di insabbiare le accuse. Da Papa, Benedetto XVI si è trovato di fronte l’esplodere degli scandali nella vecchia Europa, particolarmente in Irlanda, ma con una certa estensione anche in Germania e Belgio, e da questa crisi epocale ha tratto occasione per elaborare leggi contro gli abusi e impegnare la Chiesa di tutto il mondo a una azione a 360 gradi per prevenire e curare.

        Papa Francesco, si capisce dall’incontro di oggi con Mueller, ha intenzione di proseguire sulla stessa strada. Dalla tolleranza zero contro gli abusi non si torna indietro.

        http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_ratzinger_lotta_pedofilia_chiesa_vaticano/notizie/263148.shtml

      • Mi dispiace contraddirti, ma so benissimo chi è Roberto Mattei perché ho letto il suo ultimo libro ” Evoluzionismo il tramonto di un ipotesi”, e di conseguenza ho letto la sua biografia.
        Come puoi affermare sentenze senza nessuna cognizione? mi conosci?

  188. Stellina ancora col peccato originale? Ma come puoi ancora credere in questa favola. Primo: Adamo ed Eva non sono mai esistiti ma l’uomo è venuto per evoluzione dal regno animale di cui facciamo parte, circa 150 mila anni fa. Secondo: Non c’è sensatezza nè giustizia nel pensare che un bambino nasca col peccato a causa di un suo antenato vissuto chissà quando. Terzo: non è ragionevole pensare che un Dio buono e giusto che poteva perdonare Adamo per la sua sciocchezza e dargli una seconda possibilità abbia preteso dalla umanità un peccato ancora più grande (uccidergli il figlio) per perdonarlo del primo peccatuccio. Le cose incredibili è meglio non crederle.

  189. Tu parli di sensatezza, ma non sai rispondere alle domande fondamentali che si fa ogni uomo: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
    L’evoluzione dell’uomo dal regno animale ti ripeto’ e’ la teoria di Darwin ma rimane una semplice teoria messa in discussione da piu’ scienziati.

    Scienziati contro Darwin
    http://aconservativemind.blogspot.it/2009/11/scienziati-contro-darwin.html

    di Fausto Carioti

    Fosse una ipotesi scientifica come le altre, l’evoluzionismo sarebbe finito già da tempo, se non nell’obitorio della scienza, quantomeno nel reparto dei malati gravi, viste le tante discordanze che le conseguenze di questa teoria hanno con l’osservazione empirica. Ma l’evoluzionismo non è più una teoria qualunque, da sottoporre a rischio di falsificazione, come richiesto dall’epistemologo Karl Popper per distinguere ciò che è scienza da ciò che non lo è. Esso è un dogma al quale si può aderire solo mediante atto di fede. Una metafisica, insomma. Proprio come quel “creazionismo” che degli evoluzionisti è il grande nemico. Con la differenza che chi difende l’ipotesi della creazione di solito lo fa con la Bibbia in mano, e non pretende di parlare in nome della scienza.

    La stessa comunità scientifica è tutt’altro che concorde con le ipotesi sviluppate da Charles Darwin nell’”Origine delle specie”. La novità è che molti di questi scienziati adesso iniziano a rendere pubbliche le loro critiche. Un libro importante uscirà nei prossimi giorni per le Edizioni Cantagalli. Si intitola (e il titolo già dice tutto) “Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi”, ed è stato curato da Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Il volume, che Libero ha potuto leggere in anteprima, raccoglie gli interventi tenuti in un convegno a porte chiuse che si è svolto a Roma lo scorso febbraio nella sede del Cnr. Un’occasione che ha visto a confronto biologi, paleontologi, fisici, genetisti, chimici, biologi e filosofi della scienza di livello internazionale.

    La tesi illustrata 150 anni da Darwin e portata avanti dai suoi epigoni è riassumibile in tre assiomi. Primo: «Tutti gli esseri organici che hanno vissuto su questa terra sono derivati da una singola forma primordiale, nella quale la vita è stata per la prima volta infusa» (come scritto dallo stesso Darwin nell’”Origine delle specie”). Secondo: la selezione naturale è stata «il più importante, anche se non esclusivo, strumento di modificazione» attraverso il quale le forme di vita più complesse si sono evolute da quelle più semplici. Terzo, non esiste alcun “progetto”: le mutazioni sono casuali e alcune rendono certi individui più adatti alla sopravvivenza; trasmettendole ai loro eredi, rendono possibile l’evoluzione.

    Un corpus teorico che, secondo i documenti che il Cnr sta per rendere pubblici, fa acqua da tutte le parti. Il fisico tedesco Thomas Seiler mette il darwinismo alla prova della seconda legge della termodinamica, secondo la quale l’entropia, che può essere definita come il caos in natura, non può mai diminuire. E «l’ipotetico emergere della vita da processi materiali indiretti, come suggerito dalla teoria evoluzionistica, non è conforme» a questa legge. Ma anche «la successione di piccole variazioni genetiche che portano alla costruzione di un organo completamente nuovo tramite selezione naturale», prevista dal darwinismo, «è una processo da escludere di entropia decrescente». Non a caso, nota Seiler, malgrado siano stati descritti più di 1,3 milioni di tipi di animali, «nessun organismo mostra segni di essere in evoluzione verso una complessità maggiore. Come previsto, l’entropia biologica non sta diminuendo». Insomma, la fisica stessa si ribella all’ipotesi darwiniana.

    L’evoluzionismo presuppone inoltre lunghissimi tempi geologici, nei quali – come affermano i suoi sostenitori, «l’impossibile diviene possibile, il possibile probabile e il probabile virtualmente certo». La sequenza degli strati dei fossili marini, ad esempio, secondo i darwinisti confermerebbe processi durati milioni di anni. Ma il paleontologo francese Guy Berthault sostiene che, calcolato con nuovi metodi più attendibili, il periodo di sedimentazione dei fossili si rivela assai più breve di quanto creduto sinora e il tempo degli sconvolgimenti geologici si accorcia drasticamente. Tanto da essere «insufficiente per l’evoluzione delle specie, come risulta concepita dai sostenitori dell’ipotesi evoluzionista».

    Dominique Tassot, che in Francia dirige il Centre d’Etudes et de prospectives sur la Science, invita a non confondere tra «micro-evoluzione» e «macro-evoluzione». Nel primo caso rientrano le mutazioni adattative accertate, che riguardano caratteri secondari come il colore, lo spessore della pelliccia di un animale, l’altezza, la forma del becco e così via. Ma «è paradossale», sostiene, «estendere il significato della parola “adattamento” per indicare l’evoluzione di nuovi organi del corpo», come «il passaggio dalle squame alle piume o dalle pinne alle zampe», esempi di macro-evoluzione: fenomeno «che manca di qualsiasi verifica empirica o di base teorica».

    Il genetista polacco Maciej Giertych sottolinea che «siamo a conoscenza di molte mutazioni che sono deleterie» e anche «di mutazioni biologicamente neutrali», ma le cosiddette «mutazioni positive», che consentirebbero l’evoluzione delle specie, «sono più un postulato che una osservazione». L’esempio che più di frequente viene fatto, l’adattamento di certe erbacce al diserbante atrazina, «in nessun modo aiuta a sostenere la teoria dell’evoluzione», perché si tratta di un adattamento «positivo soltanto nel senso che protegge funzioni esistenti», ma «non fornisce nuova informazione, per nuove funzioni o organi». A conti fatti, secondo Giertych, «l’evoluzione dovrebbe essere presentata nelle scuole come un’ipotesi scientifica in attesa di conferma, come una teoria che ha sia sostenitori che oppositori. Per di più, sia gli argomenti a favore della teoria che quelli contrari dovrebbero essere presentati in modo imparziale».

    La verità, banale e meravigliosa allo stesso tempo, è che, come scrive de Mattei, «dal punto di vista della scienza sperimentale, entrambe le ipotesi sulle origini, sia l’evoluzionista che la creazionista, sono inverificabili. Su questi temi ultimi non è la scienza, ma la filosofia, a doversi pronunciare».

    © Libero. Pubblicato il 3 novembre 2009.
    Etichette: Epistemologia e Scienza

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    • Stellina, ma ti rendi conto di quanto hai scritto? Per contestare la validità della teoria (non ipotesi) sulla evoluzione, universalmente accolta dagli scienzati anche se con variazioni, mi porti uno scritto di un ignoto che cita un libro non ancora edito scritto da Roberto Mattei il quale, come esempio della sua validità scientifica, a pubblicamente affermato che i terremoti e gli tzunami sono il castigo di Dio per i peccati dell’umanità. Cerca di essere seria. Per qaunto riguarda le domande fondamentali della vita credevo che ti potesse bastare quanto ti ho scritto, in ogni ti ripeto quello che penso. Siamo una razza di animali evolutisi, venuti dalla natura come ogni specie di esseri viventi che popolano il cosmo infinito da sempre e sempre lo popoleranno. Quando moriremo faremo la fine che fa ogni altro essere vivente e gli atomi che ci compongono andranno a far parte di altri organismi e di noi rimarrà il ricordo di quello che di buono abbiamo fatto finchè eravamo in vita. A me basta. A molti come te non basta e si inventano esseri immaginari che daranno una seconda vita, ma non si dove né come. Nessuna prova viene fornita dell’esistenza del personaggio immaginario nè della vita futura o della reincarnazione. Se ti fa piacere credici pure, ma rifletti sulla evoluzione, non è una ipotesi ma è una ipotesi scientifica confermata dalla ricerca scientifica, cioè una teoria scientifica come la gravitazione universale o simili. L’ostilità dei cattolici contro l’evoluzione si comprende bene: se non esistono Adamo ed Eva salta tutta la costruzione del cristianesimo, non c’è più il peccato originale né la necessità del Redentore. Un abbaccio.

  190. Io mi rendo conto benissimo di quello che scrivo. Tu semmai non ti sei ben informato su questo argomento. Non mi venire a dire che neanche l’universita’ Americana non è credibile….

    http://www.uccronline.it/2010/11/19/new-york-university-la-teoria-di-darwin-non-e-piu-sostenuta-dalla-geologia/

    New York University: «la teoria di Darwin non è più sostenuta dalla geologia»
    Calendar 19 novembre, 2010
    Come tutti sanno l’implicazione filosofica della teoria del darwinismo è l’argomento principale con cui gli atei moderni giustificano la loro posizione esistenziale. Eppure non occorre certo essere dei creazionisti per riconoscere quanto la teoria di Darwin sia, anno dopo anno, sempre più barcollante e sempre meno utilizzata dal panorama scientifico per spiegare il processo evolutivo, nonostante l’accanimento di personaggi come Richard Dawkins.

    Una delle cannonate più importanti che il dogma scientifico ha ricevuto quest’anno è stato sferrato dal duo evoluzionista Palmarini-Piattelli/Fodor (entrambi atei e quindi non tacciabili di creazionismo), autori del libro: Gli errori di Darwin.

    Ma in questi giorni è arrivata una cannonata più violenta: «la teoria dell’evoluzione graduale formulata da Charles Darwin non è più compatibile con la storia geologica». Questa intollerante dichiarazione non è partita da un fanatico promotore del movimento creazionista americano, ma dall’illustre geologo Michael Rampino dell’Università di New York, nel suo saggio pubblicato dalla rivista Historical Biology (qui un estratto) l’8 novembre 2010 e ripreso dalle maggiori riviste e siti internet di divulgazione scientifica.

    Il sito internet della New York University, informa che Rampino sostiene una teoria più precisa dell’evoluzione graduale, che postula il fatto che siano stati lunghi periodi di stabilità evolutiva a causare le estinzioni di massa, così come proposto dallo scozzese Patrick Matthew prima di Darwin. Lo scienziato ha dichiarato: «Matthew ha scoperto e divulgato l’idea della selezione naturale, applicata all’origine delle specie, e l’ha collocata nel contesto di un risultato geologico caratterizzato da estinzioni di massa catastrofiche, seguite da adattamenti relativamente rapidi». Continua Rampino: «Alla luce della recente accettazione dell’importanza verso le catastrofiche estinzioni di massa nella storia della vita, forse è il momento di riconsiderare il punto di vista evolutivo di Patrick Matthew, tanto più in linea con le idee presenti riguardanti l’evoluzione biologica rispetto a quelle di Darwin».

    Nel suo “Naval Timber and Arboriculture” del 1831, Matthew descrisse la teoria della selezione naturale in una modalità che venne ripresa da Darwin successivamente (nonostante sia Darwin che Wallace ammisero questo, gli storici attribuirono a loro la genesi della teoria). Ma mentre Matthews spiegò questo processo concentrandosi sugli eventi catastrofici e le estinzioni di massa come fattori primari nel processo evolutivo, Darwin nel suo “L’origine delle specie” (scritto circa 30 anni dopo) rifiutò esplicitamente il ruolo del cambiamento catastrofico nella selezione naturale e delineò una teoria evolutiva basata sulla continua lotta per la sopravvivenza tra gli individui all’interno delle popolazioni di specie (quindi cambiamenti graduali nelle caratteristiche degli organismi sopravvissuti). Tuttavia, come nota Rampino, «la storia geologica è segnata da lunghi periodi di stabilità punteggiati da grandi cambiamenti ecologici verificatisi sporadicamente e rapidamente». Per questo sempre più scienziati evoluzionisti sono concordi nel mettere in dubbio la teoria di Darwin basata sul «processo molto graduale di competizione tra gli organismi e dell’adattamento ad un ambiente relativamente stabile»

    Sperando che questi risultati non incoraggino ulteriormente i creazionisti, non si può non constatare come l’unico argomento dell’ateismo scientifico abbia ormai preso la strada della non credibilità. Ricordiamo che Matthew era convinto di una Benevolenza in natura, di una casualità intelligente, che lui stesso definiì come “Provvidenza”. La sua visione religiosa è riassumibile nella cosiddetta “Teologia naturale”: vedi Wikipedia e Ucmp.com

    La notizia, data la sua grande rilevanza, è stata pubblicata anche da questi canali di divulgazione scientifica, con il titolo “La teoria dell’evoluzione graduale di Darwin non è supportata dalla storia della geologia”: Archaeology Daily News, Science Centric, Science Daily, LabSpace, Science News,

    • Stellina, neanche stavolta hai letto quanto mi hai mandato. Il Gelogo Michael Rampino non nega affatto la teoria dell’evoluzione ma la lega a estinzioini di massa dovute a lunghi periodi di stabilità evolutiva. Insomma, sempre di evoluzione si tratta. Questo è il bello della scienza: la ricerca è continua e le scoperte pure. Non ci sono dogmi eterni falsi dall’inizio alla fine.

      • Secondo me stai dando a questo articolo una interpretazione tutta tua( ti riporto le citazioni salienti) E comunque avevo ragione, infatti tu affermavi nello scritto precedente che la teoria di Darwin era accreditata da tutti gli scienziati, invece e’ tutto il contrario.

        Tuttavia, come nota Rampino, «la storia geologica è segnata da lunghi periodi di stabilità punteggiati da grandi cambiamenti ecologici verificatisi sporadicamente e rapidamente». Per questo sempre più scienziati evoluzionisti sono concordi nel mettere in dubbio la teoria di Darwin basata sul «processo molto graduale di competizione tra gli organismi e dell’adattamento ad un ambiente relativamente stabile»

        Sperando che questi risultati non incoraggino ulteriormente i creazionisti, non si può non constatare come l’unico argomento dell’ateismo scientifico abbia ormai preso la strada della non credibilità. Ricordiamo che Matthew era convinto di una Benevolenza in natura, di una casualità intelligente, che lui stesso definiì come “Provvidenza”. La sua visione religiosa è riassumibile nella cosiddetta “Teologia naturale”: vedi Wikipedia e Ucmp.com

        La notizia, data la sua grande rilevanza, è stata pubblicata anche da questi canali di divulgazione scientifica, con il titolo “La teoria dell’evoluzione graduale di Darwin non è supportata dalla storia della geologia”: Archaeology Daily News, Science Centric, Science Daily, LabSpace, Science News,

  191. http://www.nyu.edu/about/news-publications/news/2010/11/09/darwins-theory-of-gradual-evolution-not-supported-by-geological-history-nyu-scientist-concludes-.html

    Darwin’s Theory of Gradual Evolution Not Supported by Geological History, NYU Scientist Concludes

    November 9, 2010
    131

    Charles Darwin’s theory of gradual evolution is not supported by geological history, New York University Geologist Michael Rampino concludes in an essay in the journal Historical Biology. In fact, Rampino notes that a more accurate theory of gradual evolution, positing that long periods of evolutionary stability are disrupted by catastrophic mass extinctions of life, was put forth by Scottish horticulturalist Patrick Matthew prior to Darwin’s published work on the topic.

    “Matthew discovered and clearly stated the idea of natural selection, applied it to the origin of species, and placed it in the context of a geologic record marked by catastrophic mass extinctions followed by relatively rapid adaptations,” says Rampino, whose research on catastrophic events includes studies on volcano eruptions and asteroid impacts. “In light of the recent acceptance of the importance of catastrophic mass extinctions in the history of life, it may be time to reconsider the evolutionary views of Patrick Matthew as much more in line with present ideas regarding biological evolution than the Darwin view.”

    Matthew (1790-1874), Rampino notes, published a statement of the law of natural selection in a little-read Appendix to his 1831 book Naval Timber and Arboriculture. Even though both Darwin and his colleague Alfred Russel Wallace acknowledged that Matthew was the first to put forth the theory of natural selection, historians have attributed the unveiling of the theory to Darwin and Wallace. Darwin’s notebooks show that he arrived at the idea in 1838, and he composed an essay on natural selection as early as 1842—years after Matthew’s work appeared. Darwin and Wallace’s theory was formally presented in 1858 at a science society meeting in London. Darwin’s Origin of Species appeared a year later.

    In the Appendix of Naval Timber and Arboriculture, Matthew described the theory of natural selection in a way that Darwin later echoed: “There is a natural law universal in nature, tending to render every reproductive being the best possibly suited to its condition…As the field of existence is limited and pre-occupied, it is only the hardier, more robust, better suited to circumstance individuals, who are able to struggle forward to maturity…”

    However, in explaining the forces that influenced this process, Matthew saw catastrophic events as a prime factor, maintaining that mass extinctions were crucial to the process of evolution: “…all living things must have reduced existence so much, that an unoccupied field would be formed for new diverging ramifications of life… these remnants, in the course of time moulding and accommodating … to the change in circumstances.”

    When Darwin published his Origin of Species nearly three decades later, he explicitly rejected the role of catastrophic change in natural selection: “The old notion of all the inhabitants of the Earth having been swept away by catastrophes at successive periods is very generally given up,” he wrote. Instead, Darwin outlined a theory of evolution based on the ongoing struggle for survival among individuals within populations of existing species. This process of natural selection, he argued, should lead to gradual changes in the characteristics of surviving organisms.

    However, as Rampino notes, geological history is now commonly understood to be marked by long periods of stability punctuated by major ecological changes that occur both episodically and rapidly, casting doubt on Darwin’s theory that “most evolutionary change was accomplished very gradually by competition between organisms and by becoming better adapted to a relatively stable environment.”

    “Matthew’s contribution was largely ignored at the time, and, with few exceptions, generally merits only a footnote in modern discussions of the discovery of natural selection,” Rampino concludes. “Others have said that Matthew’s thesis was published in too obscure a place to be noticed by the scientific community, or that the idea was so far ahead of its time that it could not be connected to generally accepted knowledge. As a result, his discovery

  192. Stellina, continua pure a credere nella divinità che preferisci, ognuno deve essere libero di credere nel Dio che più gli piace. Ma devi sapere che si tratta solo di fede, un atto di fede nei confronti di una delle tante divinità della cui esistenza non c’è una sola prova. Continua a credere come vere le apparizioni della Madonna ma, se ti capita l’opportunità, fai dire alla Madonna che sarebbe meglio apparisse in un modo più credibile e i messaggi che deve dare al mondo li dia lei stessa, per evitare equivoci. E se ha tempo, anzichè messaggi inconcludenti, avverta la gente delle calamità naturali così da salvare tante vite umane.

  193. Ci sono le calamità naturali, perché la natura si ribella. Se l’uomo si converte e di conseguenza rispetta la natura, ( quello che chiede la Madonna nei messaggi a Medjiugorie) non ci sarebbero queste catastrofi naturali.

  194. Se credi davvero in quello che hai detto mi preoccupo per te. Hai mai sentito parlare della deriva dei continenti, delle placche tettoniche, della Terra che ancora si muove sul magma sottostante?

  195. Antartide, la natura si ribella: qualcuno si preoccupa?

    Lettera pubblicata venerdì 28 marzo 2008 sul quotidiano “La Cronaca” di Cremona a pagina 8.

    Antartide, la natura si ribella: qualcuno si preoccupa?

    Sono davvero impressionanti le immagini trasmesse dalla televisione lo scorso 26 marzo 2008 del distacco dall’ “Asse di Wilkins”, in Antartide, di un gigantesco iceberg. Un enorme blocco di ghiaccio di 400 chilometriquadrati, lungo 41 km e largo 2,5 km, grande due volte l’Isola d’Elba, se ne va dalla banchisa polare a spasso per l’oceano, verso la punta meridionale dell’America del Sud, dopo aver iniziato a staccarsi il 28 febbraio scorso. …

    Non solo. Il resto del ghiacciaio antartico che ha subito un distacco, grande come mezza Sardegna, rimane collegato al continente da una sottile lastra di ghiaccio: secondo gli scienziati potrebbe spezzarsi da un momento all’altro.
    Quanto avvenuto in questi giorni dal 28 febbraio all’8 marzo 2008 è un evento non previsto in tempi così rapidi: gli studi degli stessi scienziati del 1993 ne prevedevano il collasso fra trenta anni se non si fosse fermato il riscaldamento globale. Invece la ribellione della natura è stata più veloce: “Siamo di fronte ad un fenomeno veloce più di due volte di quanto previsto!”, è stato il loro (amaro) commento.
    Il glaciologo David Vaughan del British Antartic Survey non ha dubbi: “E’ l’effetto del riscaldamento globale, che sta mettendo a rischio tutti i ghiacciai del pianeta, compresi quelli polari”. Una valutazione confermata anche dal metereologo Luca Mercalli, intervistato dal TG1 nella serata del 26 marzo 2008. Già, Luca Mercalli che è intervenuto a Cremona il 13 gennaio 2008 per parlare degli effetti causati dai cambiamenti del clima e che aveva passato un periodo di ricerca proprio in quelle zone.
    Secondo i rilevamenti degli scienziati negli ultimi 50 anni la temperatura nell’Alaska e nell’Antartide è aumentata di 2,5 gradi, con una media di mezzo grado ogni dieci anni, a fronte di un aumento medio di 0,7 gradi per l’intero pianeta in un secolo.
    Il distacco dell’iceberg dall’”Asse di Wilkins” è considerato un evento rarissimo. Negli ultimi anni si contano solo due precedenti distacchi dalla banchisa comparabili: il 15 ottobre 1998 con il distacco di un iceberg lungo 58 km largo 19 km, e nel 1987 con il distacco di un iceberg lungo 60 km.
    A preoccupare gli scienziati è il fatto che quest’ultimo distacco è avvenuto molto più a sud, cioè più vicino al Polo Sud, rispetto agli altri distacchi.
    Come è noto i ghiacciai costituiscono riserve d’acqua dolce indispensabili alla vita dell’uomo. Il distacco dalla banchisa artica dell’iceberg rappresenta una risorsa d’acqua dolce che va persa per sempre e il continuo scioglimento dei ghiacci dell’Antartide aumenta il rischio di un impatto dovuto all’innalzamento del livello di diversi metri degli oceani.
    Dunque il verificarsi dei fenomeni supera in velocità le previsioni degli scienziati sul medio periodo: il pianeta è già al punto di essere fuori controllo?
    Questi fenomeni naturali seppure lontani, sono vicini, troppo vicini a noi: ci richiamano l’urgente necessità di cambiare modelli e stili di vita.
    Ma nessuno sembra accorgersene. A partire da coloro che ci governano.
    Prendiamo ad esempio la campagna elettorale in corso. Nessuno dei due partiti maggiori del centrodestra e del centrosinistra ha seri programmi per un “cambio” efficace del modello di sviluppo in grado di dare prospettive serie per le future generazioni: prevedono di tutto, dagli inceneritori (pardon “termovalorizzatori”), ai rigassificatori, alla Tav, alle autostrade per arrivare fino a riproporre il nucleare…Alcuni altri partiti, gli azionisti di minoranza della politica, non fanno molto di più per marcare una seria alternativa: in alcuni casi fingono addirittura di appoggiare i cittadini e i comitati, poi, tutto ad un tratto firmano programmi (nel caso di Cremona tutti quelli dell’Ulivo, ma nel fragoroso silenzio dell’opposizione!) con infrastrutture devastanti per l’ambiente, l’agricoltura, la salute dei loro cittadini e, come a Cremona, addirittura firmano ricorsi al TAR a fianco degli stessi industriali dell’acciaio e contro gli stessi cittadini! Dov’è l’alternativa per i cittadini?
    Intanto la Lombardia si candida a incrementare l’effetto serra con la cementificazione del territorio con nuovi centri commerciali, l’Expo 2015, con nuove devastanti linee ferroviarie per l’alta velocità, con otto nuove autostrade (delle quali ben quattro nel territorio cremonese!) e un milione di nuove auto inquinanti in più in circolazione ogni giorno, industrie inquinanti ed energivore come le acciaierie e le zincherie a caldo che emettono calore (da un minimo di 35°, a 350°, fino a 1500° ogni giorno) e polveri pericolose per l’ecosistema e per l’uomo, con una politica energetica che prevede elevate immissioni di CO2, di particolato ultrafine (PM2,5 e PM1 oltre al PM10) in atmosfera con nuove centrali turbogas ed altre centrali che “sfruttano”, per bruciarli, i prodotti della terra!
    Tutta questa politica costa già 2 miliardi di Euro all’anno da oggi fino al 2012 ai cittadini italiani per aver superato i limiti per l’inquinamento previsti dall’Unione Europea.
    Dopo che gli amministratori (e i partiti di riferimento) hanno permesso per cinquant’anni l’inquinamento dell’aria e di 800.000 metriquadrati di terreno della raffineria, delle falde, del fiume e dei terreni delle canottieri lungo il Po, c’è qualcuno anche a Cremona che si preoccupa dello scioglimento dei lontani ghiacci dell’Antartide e del Polo Nord, ovvero di contribuire con una saggia politica ambientalista a tutelare la salute dei cittadini e ad abbassare la temperatura del pianeta, partendo da piccole importanti azioni anche qui, a Cremona? Saremmo lieti di conoscerlo, per sapere concretamente cosa vuol fare, possibilmente prima delle elezioni del 13 e del 14 aprile 2008!

    Soresina, 27 marzo 2008

    http://www.retelilliput.org/cremona/notizie.php?subaction=showfull&id=1206993533&archive=&start_from=&ucat=1&

    • Ciao Stellina, ti mando una risoluzione del Consiglio d’Europa sul creazionismo. Ovviamente io la condivido.
      Se Fede e Scienza vogliono coesistere è necessario che ognuna rimanga nel suo campo. Quando la Fede impone il “creazionismo” essa invade il campo riservato alla Scienza e rifiuta le sue scoperte.
      E il rifiuto della Scienza è senza dubbio la più seria minaccia dei diritti umani e civili.
      Aspetto i tuoi commenti.

      La risoluzione del Consiglio d’Europa sul creazionismo
      I PERICOLI DEL CREAZIONISMO NELL’ISTRUZIONE
      RISOLUZIONE 1580/2007
      Adottata nella seduta n° 35 del 4 ottobre 2007.
      Vedi Documento 11375 del 12 giugno 2006 – Relazione del Comitato sulla Cultura, Scienza ed Istruzione.
      1 Lo scopo di questa risoluzione non è quella di combattere una fede: il diritto alla libertà di credo non lo permetterebbe. L’obiettivo è di mettere in guardia contro alcuni tentativi di far passare una Fede come una Scienza. E’ necessario mantenere separate la Fede e la Scienza. Ciò non è una questione di antagonismo. Scienza e Fede possono coesistere. Non c’è motivo di contrapporre fede e Scienza, ma è necessario prevenire che il Credo si opponga alla Scienza.
      2 Per molte persone la Creazione, come parte del proprio Credo religioso, dà un significato alla propria vita. Tuttavia, l’Assemblea Parlamentare è preoccupata per i cattivi effetti della diffusione delle idee creazioniste nei sistemi educativi, e delle conseguenze per le nostre democrazie. Se non stiamo attenti, il Creazionismo può diventare una minaccia dei diritti umani, che sono il principale pensiero del Consiglio d’Europa.
      3 Il Creazionismo, nato come negazione della evoluzione della specie mediante la selezione naturale, è stato per parecchio tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi, le idee creazioniste cercano di prendere piede in Europa, e la loro diffusione riguarda alcuni stati membri del Consiglio d’Europa.
      4 Oggi, il primario obiettivo dei creazionisti, quasi tutti cristiani o musulmani, è l’istruzione. I creazionisti stanno tentando di fare in modo che le loro idee siano inserite nei programmi scientifici delle scuole. Il Creazionismo, tuttavia, non può ingannevolmente reclamare di diventare una disciplina scientifica.
      5 I creazionisti sostengono il sicuro carattere scientifico di alcuni punti delle loro teorie, ed affermano che la teoria dell’Evoluzione è solo una interpretazione fra le altre. Essi accusano gli evoluzionisti di non fornire sufficienti prove per stabilire che la teoria dell’evoluzione sia scientificamente valida. Al contrario, essi difendono le loro tesi come scientifiche. Al proposito, non forniscono nessuna testimonianza, né analisi oggettive.
      6 Noi siamo consapevoli delle sfide che si sviluppano fra le teorie e le conoscenze circa la natura, l’evoluzione, le nostre origini ed il nostro scopo nell’Universo
      7 C’è un rischio reale di seria confusione, nell’introdurre nelle menti dei nostri bambini ciò che ha a che fare con credenze, convinzioni ed ideali, insieme ad argomenti che riguardano la conoscenza scientifica. Il principio che “tutte le cose sono uguali” può sembrare allettante e tollerante, ma nei fatti esso è pericoloso.
      8 Il Creazionismo ha parecchi aspetti contraddittori. L’idea del “Disegno Intelligente”, che è l’ultima raffinata versione del Creazionismo, non può negare un certo grado di evoluzione. Il “Disegno Intelligente”, prospettato in forme sempre più sottili, tenta di mostrarsi in un quadro scientifico, ed il pericolo è proprio in questa bugia.
      9 L’Assemblea ha costantemente dichiarato che la Scienza è di fondamentale importanza. La Scienza ha reso possibili considerevoli miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro, ed è un notevole fattore di sviluppo economico, tecnologico e sociale. La teoria dell’Evoluzione non ha nulla a che vedere con le rivelazioni divine, ma è costruita sui fatti.
      10 Il Creazionismo pretenderebbe di essere basato sul rigore scientifico. Al momento, i metodi impiegati dai creazionisti sono di tre tipi: affermazioni puramente dogmatiche; uso distorto di citazioni scientifiche, a volte illustrate con magnifiche fotografie; ed infine appoggiandosi a più o meno noti scienziati, molti dei quali non sono specialisti in queste materie. Con questi mezzi i creazionisti tentano di convincere gli inesperti, e seminano dubbi e confusioni nelle loro menti.
      11 L’evoluzione non è semplicemente il tema dell’evoluzione della popolazione umana. Negare questo può avere serie conseguenze nello sviluppo delle nostre società. I progressi nella ricerca medica, con l’obiettivo di combattere le malattie infettive come l’AIDS, sono impossibili, se viene negato il principio dell’evoluzione. Non si può essere pienamente informati dei complicati rischi legati al notevole declino della biodiversità e nei cambiamenti climatici, se i meccanismi dell’evoluzione non sono conosciuti.
      12 Il nostro mondo moderno è basato su una lunga storia, nella quale lo sviluppo delle scienze e della tecnologia ha avuto una parte importante. Naturalmente, le regole scientifiche non sono ancora ben conosciute, e questo probabilmente alimenta lo sviluppo dei fondamentalismi e degli estremismi. Il rifiuto della Scienza è senza dubbio la più seria minaccia dei diritti umani e civili.
      13 I movimenti che si oppongono alla teoria dell’evoluzione e nei confronti dei suoi sostenitori, hanno spesso origine da forme di estremismi religiosi che sono strettamente legati con movimenti politici di estrema destra. I movimenti creazionisti possiedono un forte potere politico. Alla base delle dispute – e questo è stato denunciato in parecchie occasioni – c’è che molti sostenitori del Creazionismo intendono sostituire la Democrazia con la Teocrazia.
      14 Tutti i più autorevoli esponenti delle principali religioni monoteistiche hanno adottato un atteggiamento piuttosto moderato. Per esempio, Papa Benedetto XVI, come il suo predecessore Papa Giovanni Paolo II, apprezza il ruolo della Scienza nell’evoluzione dell’umanità, e riconosce che la teoria dell’evoluzione è “più che un’ipotesi”.
      15 L’insegnamento di tutti i fenomeni inerenti l’Evoluzione come fondamentale teoria scientifica è quindi decisivo per le nostre società e per le nostre democrazie. Per questa ragione essa deve occupare una posizione centrale nei programmi scolastici, specialmente in quelli scientifici, dato che, come qualsiasi altra teoria, essa deve assoggettarsi ad accurati esami scientifici. L’Evoluzione è presente dappertutto, dall’eccesso di prescrizioni degli antibiotici, che causano l’emergenza della resistenza dei batteri, all’abuso dei pesticidi, che causa la mutazione degli insetti, per cui dopo qualche tempo i pesticidi non hanno effetto.
      16 Il Consiglio d’Europa è consapevole dell’importanza dell’insegnamento delle tradizioni e delle religioni. In nome della libertà di espressione e del credo individuale, le idee creazioniste e le altre opinioni teologiche possono essere valide come complementi dell’educazione culturale e religiosa, ma non possono pretendere rispettabilità scientifica.
      17 La Scienza offre un’insostituibile preparazione al rigore intellettuale. Essa non cerca di spiegare “perché le cose sono”, ma di capire come queste funzionano.
      18 Le ricerche sullo sviluppo dell’influenza del Creazionismo dimostrano che le contese fra Creazionismo ed Evoluzione vanno parecchio oltre il dibattito intellettuale. Se noi non stiamo attenti, i valori che sono alla base del Consiglio d’Europa saranno minacciati dal fondamentalismo creazionista. Fa parte del ruolo del Consiglio reagire, prima che sia troppo tardi.
      19 Pertanto, l’Assemblea Parlamentare raccomanda agli stati membri, ed in particolare alle loro Autorità preposte all’istruzione:
      1.1 di difendere e promuovere la conoscenza scientifica;
      1.2 di rafforzare l’insegnamento dei fondamenti della Scienza, la loro storia, la filosofia dei metodi che affiancano l’insegnamento degli obiettivi della conoscenza scientifica;
      1.3 di rendere la Scienza più comprensibile, più attraente e legata alla realtà del mondo contemporaneo;
      1.4 di opporsi fermamente all’insegnamento del Creazionismo come una disciplina scientifica sullo stesso piano della teoria dell’evoluzione, ed in generale di contrastare ogni introduzione di idee creazioniste in qualsiasi disciplina, al di fiori dell’insegnamento della religione;
      1.5 di promuovere l’insegnamento dell’evoluzione come una fondamentale teoria nei programmi scolastici.
      20 L’Assemblea approva la Dichiarazione che le 27 Accademie delle Scienze dei paesi membri del Consiglio d’Europa hanno sottoscritto nel giugno 2006, in merito all’insegnamento dell’evoluzione, e sollecitano le Accademie delle Scienze che ancora non lo hanno fatto, ad attuare ciò che è riportato nella risoluzione.

  196. Scienziati concordi:

    la Terra è a rischio di estinzione

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    Quella ricca e complessa trama di rapporti che costituisce la vita sulla Terra e che gli scienziati hanno denominato “biodiversità” è al giorno d’oggi sempre più in pericolo.

    La biodiversità include tutti quegli esseri viventi da cui dipendono le nostre vite e le nostre economie, sono le foreste, gli oceani, le barriere coralline, i pesci, le alghe, gli insetti: essi costituiscono il mondo in cui viviamo e senza i quali non potremmo vivere.

    Nonostante vi siano oltre due milioni di specie di piante ed animali conosciuti, gli esperti ritengono che un numero addirittura 50 volte superiore non sarebbe ancora stato scoperto. Eppure molti scienziati sono concordi sul fatto che l’attività dell’uomo stia causando un rapido deterioramento della biodiversità.

    L’espansione degli insediamenti umani, l’agricoltura, l’inquinamento, la deforestazione, stanno distruggendo interi ecosistemi, alterando il magico equilibrio che governa la natura, causando l’inevitabile estinzione di molte specie. È dunque unanime l’opinione degli scienziati: stiamo entrando in un periodo di estinzione di massa, come non si verificava dall’era dei dinosauri, una crisi globale che potrebbe avere effetti disastrosi sulle nostre future riserve alimentari, la ricerca di nuovi medicinali, sull’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo.

    Le stime sono discordi, ma l’estinzione, secondo gli studiosi, potrebbe avvenire tra 100 e 1000 volte prima del suo processo naturale.

    Durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo tenutosi a Rio de Janeiro quindici anni fa, i leader mondiali firmarono un trattato che si proponeva di fronteggiare la crisi. Il trattato si è infatti dimostrato più un atto politico che un vero e proprio progetto operativo, ponendosi obiettivi molto vasti e poco realistici, lasciando ampi poteri ai vari governi nazionali sulle modalità per raggiungerli.

    Molti paesi in via di sviluppo, soprattutto nelle aree tropicali dove vivono la maggior parte delle specie animali e vegetali, hanno impedito che il trattato potesse in qualche modo limitare la loro libertà di sfruttamento delle risorse naturali.

    http://blog.libero.it/Lanatura/view.php?id=Lanatura&pag=3&gg=0&mm=0

  197. Perchè le catastrofi naturali stanno diventando sempre più minacciose?

    Chiunque deve aver notato che il clima sta cambiando e lo sta facendo in modo sconvolgente. I cambiamenti climatici sono ormai una realtà assodata, non solo lo confermano scienziati di tutto il mondo, ma lo vediamo con i nostri stessi occhi.

    Dagli anni ’70 il clima è letteralmente impazzito, ma quali sono le cause? Perchè fenomeni naturali come uragani, tornado, alluvioni e inondazioni stanno causando più vittime rispetto al passato e sono più distruttivi?

    Le catastrofi naturali sono inevitabili e sono avvenute da sempre nella storia del nostro pianeta, ma le attività dell’uomo e l’intervento umano su determinati ecosistemi hanno portato a un’intensificazione dei disastri, cioè a un aumento della loro frequenza, intensità, durata ed estensione. La spiegazione logica a tutto ciò c’è: l’inquinamento atmosferico ed idrico, la deforestazione, l’edilizia, lo sfruttamento eccessivo di risorse naturali e molte altre attività umane scatenano delle reazioni a catena che sfociano in vere e proprie catastrofi, le quali, pur essendo naturali, e quindi non causate in modo diretto dall’uomo, sono incentivate e rese più estreme dall’essere umano, al punto da essere attribuite all’umanità stessa.

    Nel corso degli anni, con l’evoluzione della specie umana sulla Terra, abbiamo cambiato radicalmente il nostro pianeta, ‘antropizzando’ la maggior parte degli ecosistemi, modificando la composizione chimica dell’atmosfera e degli oceani, mutando il corso dei fiumi, trasformando il suolo e costruendo edifici in qualsiasi punto del mondo. Le trasformazioni del pianeta dovute all’intervento umano sono incredibili: complessivamente è stata modificata quasi tutta la superficie del pianeta e alcune specie vegetali che esistevano un tempo raramente si ritrovano oggi.

    Negli ultimi anni abbiamo notato che le giornate piovose si verificano in minor numero, ma con maggiore intensità. Dunque, mentre fino a qualche decennio fa le piogge si distribuivano uniformemente nel corso dell’anno e precipitavano con una quantità ridotta d’acqua, tanto da non creare problemi alle città, poichè il terreno riusciva ad assorbirla, oggi le piogge si concentrano in poche giornate e provocano allagamenti inimmaginabili, spesso causando delle vittime, come nel caso dell’allagamento delle Cinque Terre avvenuto nel 2011 e come avviene ogni anno in molte città italiane come Napoli e Roma. Si è notato che questi allagamenti e precipitazioni violente sono solite avvenire soprattutto al Nord.

    Ciò che ci rattrista sono le vittime che ogni anno si verificano per questi eventi e i danni che ricevono settori come l’agricoltura.

    Le continue modifiche del pianeta da parte dell’uomo hanno portato a fattori come il surriscaldamento globale, mutazioni del clima, spostamenti delle fasce climatiche, alterazioni degli ecosistemi e del ciclo idrologico e mutamenti delle correnti oceaniche. In poche parole, abbiamo ormai alterato tutti gli elementi naturali.

    Ogni fenomeno naturale è strettamente correlato all’altro; tutto, sul nostro pianeta, è relazionato. Il fatto che questi fenomeni siano collegati tra loro fa sì che si creino reazioni a catena, come in un circolo vizioso. Un esempio di reazione a catena è il fatto che l’aumento della temperatura globale del pianeta, causato dall’eccessiva quantità di emissioni di gas a effetto serra nell’atmosfera, provochi lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente aumento del livello del mare, che a sua volta porta a un aumento di inondazioni. In passato, quando la Terra non era ancora contaminata ai livelli odierni, avvenivano catastrofi naturali di lieve entità, molto meno intensi e distruttivi. Oggi accade addirittura che eventi climatici mai verificati prima in una determinata zona vi si presentano per la prima volta. Si stanno riscontrando temperature di gran lunga superiori alla media e si stanno spostano le zone climatiche.

    http://lanaturasiribellalluomo.blogspot.it/2012/01/perche-le-catastrofi-naturali-stanno.html

    Pubblicato da stefania2388 a 01:19

  198. Cosa c’entrano le calamità naturali (terremoti) con l’inquinamento forsenato dell’uomo e la devastazione dell’ambiente che potrebbero portare alla distruzione del nostro pianeta?

    • Le calamità naturali sono un avvertimento di Dio all’uomo?

      Le devastazioni che avvengono in quasi tutto il mondo (terremoti, inondazioni…) possono essere avvertimenti di Dio per i nostri comportamenti fuori dalla legge del Creatore? Sono casuali? O possono essere il… «risultato» di quello che la Madonna, nelle sue apparizioni, ci mostra con le sue lacrime per non essere, noi, coerenti al nostro credo?

      Gino Galastri

      Risponde padre Athos Turchi, docente di filosofia teoretica

      Se il lettore mi permette faccio una premessa. Come credente ritengo che Dio possa fare qualsiasi cosa, e ritengo che la Madonna, come madre di Dio, possa in qualsiasi modo essere partecipe di quanto Dio compie per il bene dell’umanità. Tuttavia non avendo alcuna esperienza personale di questi miracoli, apparizioni, annunci, ecc. né da parte di Dio né della Madonna, ritengo di non averne competenza, per cui se la domanda richiede una interpretazione mistica, o anche di teologia del soprannaturale, non sono la persona adatta. Se invece ci si accontenta di una riflessione più razionale e umana, possiamo provarci.

      Le devastazioni: terremoti, inondazioni, siccità e quant’altro, avvengono in ragione di fenomeni e cause naturali, alle quali gli uomini possono più o meno influire per il bene o per il male. Evidentemente non sono casuali in senso assoluto, perché altrimenti per esempio potrebbe piovere anche se non vi fosse una nuvola nella volta del cielo. Invece piove sempre quando ci sono nubi. Perciò nei fenomeni naturali c’è sempre una certa «logica» e causalità, anche se a volte a noi è sconosciuta.

      Che Dio faccia accadere queste cose per avvertire, o punire, o correggere l’uomo mi sembra esagerato. Un Dio che dalle parole di Cristo dice di amare e voler salvare l’umanità usasse questi metodi, a me sembra fuori luogo: è come se una mamma per correggere il figlio lo lapidasse.

      Allora come mettere insieme le cose? Seguo l’esempio della madre: la mamma ha cura del figlio, e quando questi per sconsideratezza si procura un danno, la mamma lo soccorre subito, e spesso gli dice (mentre lo soccorre) «ti sta bene! Così impari». Ecco a me sembra che l’uomo debba impare a riflettere, a migliorarsi, a ritornare a Dio proprio dalle cose che gli accadono. La vita umana deve essere un percorso di maturazione, e non tanto una lotta tra Dio e l’uomo. Dio come dice Gesù segue l’uomo in questo percorso, lo aiuta con la grazia della fede e della speranza, gli fascia le ferite del non senso della vita: che altro si vuole. Ma dice sempre Gesù, Egli rispetta fino in fondo le scelte umane, le conseguenze che esse portano (buone o cattive che siano), e lascia che il «suo» mondo faccia la sua naturale evoluzione: si ricordi la parabola del figliol prodigo.

      Se poi Dio, per motivi suoi personali, vuole interferire nelle cose del mondo e umane in maniera miracolistica o portentosa, lo può fare. Ma se fosse una cosa abituale, è del tutto inutile che abbia mandato il Figlio a fare quel che ha fatto. E tra l’altro i Vangeli ci dicono che spesso si sentiva una voce che diceva: questi è colui nel quale mi sono compiaciuto. Gli esegeti dicono che si traduce: lì c’è tutto quello che volevo fare, è il massimo di quanto potessi fare per l’umanità. Dunque a Gesù dobbiamo fermarci.

      Perciò io lascerei le cose come stanno senza fantasticarci più di tanto. Se poi Dio e la Madonna per qualche motivo intervengono nella storia umana: ce lo dica la chiesa.

      Agli uomini invece è data l’intelligenza e la capacità di riflettere su quanto accade, di saper valutare il mondo e le cose in rapporto al senso della vita umana e divina sia per crescere nel bene, sia perché possano considerare quanto importante è la presenza divina nel percorso storico. In altri termini: se le cose del mondo sono viste dal basso, o umanamente, allora non si capiscono, e perciò abbiamo il bisogno di sentire, vedere, toccare il Sacro. Se invece le cose si guardano dal punto di vista di Dio, secondo me tornano bene, anche se non sempre ci possano piacere. Poi possiamo con più sincerità e intelligenza invocare Dio: «Passi questo calice… Tuttavia sia fatta la tua, e non la mia volontà» (Lc, 22,42).

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      Le calamità naturali sono un avvertimento di Dio all’uomo?

      Le devastazioni che avvengono in quasi tutto il mondo (terremoti, inondazioni…) possono essere avvertimenti di Dio per i nostri comportamenti fuori dalla legge del Creatore? Sono casuali? O possono essere il… «risultato» di quello che la Madonna, nelle sue apparizioni, ci mostra con le sue lacrime per non essere, noi, coerenti al nostro credo?

      Gino Galastri

      Risponde padre Athos Turchi, docente di filosofia teoretica

      Se il lettore mi permette faccio una premessa. Come credente ritengo che Dio possa fare qualsiasi cosa, e ritengo che la Madonna, come madre di Dio, possa in qualsiasi modo essere partecipe di quanto Dio compie per il bene dell’umanità. Tuttavia non avendo alcuna esperienza personale di questi miracoli, apparizioni, annunci, ecc. né da parte di Dio né della Madonna, ritengo di non averne competenza, per cui se la domanda richiede una interpretazione mistica, o anche di teologia del soprannaturale, non sono la persona adatta. Se invece ci si accontenta di una riflessione più razionale e umana, possiamo provarci.

      Le devastazioni: terremoti, inondazioni, siccità e quant’altro, avvengono in ragione di fenomeni e cause naturali, alle quali gli uomini possono più o meno influire per il bene o per il male. Evidentemente non sono casuali in senso assoluto, perché altrimenti per esempio potrebbe piovere anche se non vi fosse una nuvola nella volta del cielo. Invece piove sempre quando ci sono nubi. Perciò nei fenomeni naturali c’è sempre una certa «logica» e causalità, anche se a volte a noi è sconosciuta.

      Che Dio faccia accadere queste cose per avvertire, o punire, o correggere l’uomo mi sembra esagerato. Un Dio che dalle parole di Cristo dice di amare e voler salvare l’umanità usasse questi metodi, a me sembra fuori luogo: è come se una mamma per correggere il figlio lo lapidasse.

      Allora come mettere insieme le cose? Seguo l’esempio della madre: la mamma ha cura del figlio, e quando questi per sconsideratezza si procura un danno, la mamma lo soccorre subito, e spesso gli dice (mentre lo soccorre) «ti sta bene! Così impari». Ecco a me sembra che l’uomo debba impare a riflettere, a migliorarsi, a ritornare a Dio proprio dalle cose che gli accadono. La vita umana deve essere un percorso di maturazione, e non tanto una lotta tra Dio e l’uomo. Dio come dice Gesù segue l’uomo in questo percorso, lo aiuta con la grazia della fede e della speranza, gli fascia le ferite del non senso della vita: che altro si vuole. Ma dice sempre Gesù, Egli rispetta fino in fondo le scelte umane, le conseguenze che esse portano (buone o cattive che siano), e lascia che il «suo» mondo faccia la sua naturale evoluzione: si ricordi la parabola del figliol prodigo.

      Se poi Dio, per motivi suoi personali, vuole interferire nelle cose del mondo e umane in maniera miracolistica o portentosa, lo può fare. Ma se fosse una cosa abituale, è del tutto inutile che abbia mandato il Figlio a fare quel che ha fatto. E tra l’altro i Vangeli ci dicono che spesso si sentiva una voce che diceva: questi è colui nel quale mi sono compiaciuto. Gli esegeti dicono che si traduce: lì c’è tutto quello che volevo fare, è il massimo di quanto potessi fare per l’umanità. Dunque a Gesù dobbiamo fermarci.

      Perciò io lascerei le cose come stanno senza fantasticarci più di tanto. Se poi Dio e la Madonna per qualche motivo intervengono nella storia umana: ce lo dica la chiesa.

      Agli uomini invece è data l’intelligenza e la capacità di riflettere su quanto accade, di saper valutare il mondo e le cose in rapporto al senso della vita umana e divina sia per crescere nel bene, sia perché possano considerare quanto importante è la presenza divina nel percorso storico. In altri termini: se le cose del mondo sono viste dal basso, o umanamente, allora non si capiscono, e perciò abbiamo il bisogno di sentire, vedere, toccare il Sacro. Se invece le cose si guardano dal punto di vista di Dio, secondo me tornano bene, anche se non sempre ci possano piacere. Poi possiamo con più sincerità e intelligenza invocare Dio: «Passi questo calice… Tuttavia sia fatta la tua, e non la mia volontà» (Lc, 22,42).

      Le calamità naturali sono un avvertimento di Dio all’uomo?

      Le devastazioni che avvengono in quasi tutto il mondo (terremoti, inondazioni…) possono essere avvertimenti di Dio per i nostri comportamenti fuori dalla legge del Creatore? Sono casuali? O possono essere il… «risultato» di quello che la Madonna, nelle sue apparizioni, ci mostra con le sue lacrime per non essere, noi, coerenti al nostro credo?

      Gino Galastri

      Risponde padre Athos Turchi, docente di filosofia teoretica

      Se il lettore mi permette faccio una premessa. Come credente ritengo che Dio possa fare qualsiasi cosa, e ritengo che la Madonna, come madre di Dio, possa in qualsiasi modo essere partecipe di quanto Dio compie per il bene dell’umanità. Tuttavia non avendo alcuna esperienza personale di questi miracoli, apparizioni, annunci, ecc. né da parte di Dio né della Madonna, ritengo di non averne competenza, per cui se la domanda richiede una interpretazione mistica, o anche di teologia del soprannaturale, non sono la persona adatta. Se invece ci si accontenta di una riflessione più razionale e umana, possiamo provarci.

      Le devastazioni: terremoti, inondazioni, siccità e quant’altro, avvengono in ragione di fenomeni e cause naturali, alle quali gli uomini possono più o meno influire per il bene o per il male. Evidentemente non sono casuali in senso assoluto, perché altrimenti per esempio potrebbe piovere anche se non vi fosse una nuvola nella volta del cielo. Invece piove sempre quando ci sono nubi. Perciò nei fenomeni naturali c’è sempre una certa «logica» e causalità, anche se a volte a noi è sconosciuta.

      Che Dio faccia accadere queste cose per avvertire, o punire, o correggere l’uomo mi sembra esagerato. Un Dio che dalle parole di Cristo dice di amare e voler salvare l’umanità usasse questi metodi, a me sembra fuori luogo: è come se una mamma per correggere il figlio lo lapidasse.

      Allora come mettere insieme le cose? Seguo l’esempio della madre: la mamma ha cura del figlio, e quando questi per sconsideratezza si procura un danno, la mamma lo soccorre subito, e spesso gli dice (mentre lo soccorre) «ti sta bene! Così impari». Ecco a me sembra che l’uomo debba impare a riflettere, a migliorarsi, a ritornare a Dio proprio dalle cose che gli accadono. La vita umana deve essere un percorso di maturazione, e non tanto una lotta tra Dio e l’uomo. Dio come dice Gesù segue l’uomo in questo percorso, lo aiuta con la grazia della fede e della speranza, gli fascia le ferite del non senso della vita: che altro si vuole. Ma dice sempre Gesù, Egli rispetta fino in fondo le scelte umane, le conseguenze che esse portano (buone o cattive che siano), e lascia che il «suo» mondo faccia la sua naturale evoluzione: si ricordi la parabola del figliol prodigo.

      Se poi Dio, per motivi suoi personali, vuole interferire nelle cose del mondo e umane in maniera miracolistica o portentosa, lo può fare. Ma se fosse una cosa abituale, è del tutto inutile che abbia mandato il Figlio a fare quel che ha fatto. E tra l’altro i Vangeli ci dicono che spesso si sentiva una voce che diceva: questi è colui nel quale mi sono compiaciuto. Gli esegeti dicono che si traduce: lì c’è tutto quello che volevo fare, è il massimo di quanto potessi fare per l’umanità. Dunque a Gesù dobbiamo fermarci.

      Perciò io lascerei le cose come stanno senza fantasticarci più di tanto. Se poi Dio e la Madonna per qualche motivo intervengono nella storia umana: ce lo dica la chiesa.

      Agli uomini invece è data l’intelligenza e la capacità di riflettere su quanto accade, di saper valutare il mondo e le cose in rapporto al senso della vita umana e divina sia per crescere nel bene, sia perché possano considerare quanto importante è la presenza divina nel percorso storico. In altri termini: se le cose del mondo sono viste dal basso, o umanamente, allora non si capiscono, e perciò abbiamo il bisogno di sentire, vedere, toccare il Sacro. Se invece le cose si guardano dal punto di vista di Dio, secondo me tornano bene, anche se non sempre ci possano piacere. Poi possiamo con più sincerità e intelligenza invocare Dio: «Passi questo calice… Tuttavia sia fatta la tua, e non la mia volontà» (Lc, 22,42).

      Le calamità naturali sono un avvertimento di Dio all’uomo?

      Le devastazioni che avvengono in quasi tutto il mondo (terremoti, inondazioni…) possono essere avvertimenti di Dio per i nostri comportamenti fuori dalla legge del Creatore? Sono casuali? O possono essere il… «risultato» di quello che la Madonna, nelle sue apparizioni, ci mostra con le sue lacrime per non essere, noi, coerenti al nostro credo?

      Gino Galastri

      Risponde padre Athos Turchi, docente di filosofia teoretica

      Se il lettore mi permette faccio una premessa. Come credente ritengo che Dio possa fare qualsiasi cosa, e ritengo che la Madonna, come madre di Dio, possa in qualsiasi modo essere partecipe di quanto Dio compie per il bene dell’umanità. Tuttavia non avendo alcuna esperienza personale di questi miracoli, apparizioni, annunci, ecc. né da parte di Dio né della Madonna, ritengo di non averne competenza, per cui se la domanda richiede una interpretazione mistica, o anche di teologia del soprannaturale, non sono la persona adatta. Se invece ci si accontenta di una riflessione più razionale e umana, possiamo provarci.

      Le devastazioni: terremoti, inondazioni, siccità e quant’altro, avvengono in ragione di fenomeni e cause naturali, alle quali gli uomini possono più o meno influire per il bene o per il male. Evidentemente non sono casuali in senso assoluto, perché altrimenti per esempio potrebbe piovere anche se non vi fosse una nuvola nella volta del cielo. Invece piove sempre quando ci sono nubi. Perciò nei fenomeni naturali c’è sempre una certa «logica» e causalità, anche se a volte a noi è sconosciuta.

      Che Dio faccia accadere queste cose per avvertire, o punire, o correggere l’uomo mi sembra esagerato. Un Dio che dalle parole di Cristo dice di amare e voler salvare l’umanità usasse questi metodi, a me sembra fuori luogo: è come se una mamma per correggere il figlio lo lapidasse.

      Allora come mettere insieme le cose? Seguo l’esempio della madre: la mamma ha cura del figlio, e quando questi per sconsideratezza si procura un danno, la mamma lo soccorre subito, e spesso gli dice (mentre lo soccorre) «ti sta bene! Così impari». Ecco a me sembra che l’uomo debba impare a riflettere, a migliorarsi, a ritornare a Dio proprio dalle cose che gli accadono. La vita umana deve essere un percorso di maturazione, e non tanto una lotta tra Dio e l’uomo. Dio come dice Gesù segue l’uomo in questo percorso, lo aiuta con la grazia della fede e della speranza, gli fascia le ferite del non senso della vita: che altro si vuole. Ma dice sempre Gesù, Egli rispetta fino in fondo le scelte umane, le conseguenze che esse portano (buone o cattive che siano), e lascia che il «suo» mondo faccia la sua naturale evoluzione: si ricordi la parabola del figliol prodigo.

      Se poi Dio, per motivi suoi personali, vuole interferire nelle cose del mondo e umane in maniera miracolistica o portentosa, lo può fare. Ma se fosse una cosa abituale, è del tutto inutile che abbia mandato il Figlio a fare quel che ha fatto. E tra l’altro i Vangeli ci dicono che spesso si sentiva una voce che diceva: questi è colui nel quale mi sono compiaciuto. Gli esegeti dicono che si traduce: lì c’è tutto quello che volevo fare, è il massimo di quanto potessi fare per l’umanità. Dunque a Gesù dobbiamo fermarci.

      Perciò io lascerei le cose come stanno senza fantasticarci più di tanto. Se poi Dio e la Madonna per qualche motivo intervengono nella storia umana: ce lo dica la chiesa.

      Agli uomini invece è data l’intelligenza e la capacità di riflettere su quanto accade, di saper valutare il mondo e le cose in rapporto al senso della vita umana e divina sia per crescere nel bene, sia perché possano considerare quanto importante è la presenza divina nel percorso storico. In altri termini: se le cose del mondo sono viste dal basso, o umanamente, allora non si capiscono, e perciò abbiamo il bisogno di sentire, vedere, toccare il Sacro. Se invece le cose si guardano dal punto di vista di Dio, secondo me tornano bene, anche se non sempre ci possano piacere. Poi possiamo con più sincerità e intelligenza invocare Dio: «Passi questo calice… Tuttavia sia fatta la tua, e non la mia volontà» (Lc, 22,42).

      http://www.soulsaver.it/argomenti/terremoti/

      Quando si vuole comprendere Dio o i suoi atti, vi è una sola fonte di informazioni a cui rivolgersi: la sua rivelazione nelle Sacre Scritture. È inutile porgere una domanda simile a un ateo o un incredulo. Per loro le forze della natura sono cieche, la distruzione è senza una causa al di là delle spiegazioni scientifiche. Per loro, in fondo, la vita è solo un gioco della fortuna, che comincia e finisce per caso.

      La Bibbia insegna, al contrario, che dietro a tutto c´è veramente un Dio e che questo Dio è perfettamente buono. Anche la terra è stata creata perfetta. Se tutto fosse andato avanti come era stato creato e progettato, l´uomo non avrebbe mai conosciuto né spine né catastrofi, né pianto né morte!

      Infatti, la disubbidienza, o, piuttosto, la ribellione, a Dio e al suo piano perfetto, ha introdotto nel mondo il disordine, lo squinlibrio e le terribili conseguenze morali che tutti osserviamo. I filosofi e i teologi possono fare dei complicati dibattiti sull´origine del male, ma altri disastri che chiamiamo “naturali“, ed anche il cancro ed ogni altra malattia, e perfino la stessa morte fisica, esistono no perché Dio voglia colpire questa o quell´altra persona, ma perché siamo tutti ugualmente coinvolti in un mondo condannato a soffrire a motivo del peccato.

      Dio ha stabilito delle leggi della natura ed ha decretato che la ribellione dell´uomo avrebbe portato risultati gravi e tristi, sia a livello personale che planetario. In questo senso, possiamo dire che anche i terremoti avvengono secondo un piano di Dio, senza dire, però, che Egli li scatena come punizioni contro delle persone o delle nazioni particolari.

      Anzi, è molto importante sapere che Dio promette a qualsiasi persona, che lo desideri, la possibilità di essere liberata. Qui ed ora, per mezzo della fede in Cristo Gesù, può scampare dalla pena ultima e più terribile del peccato, cioè la separazione eterna da Dio. Ma di questo si parlera più avanti.

      Dio ha promesso anche che, a causa dell´opera di salvezza compiuta da Cristo, il mondo stesso sarà liberato, nel futuro, dai mali naturali e che esisteranno nuovi cieli e una nuova terra, in cui regnerà la giustizia.

  199. Che la biodiversità sulla Terra sia a rischio e sia a rischio anche l’umanità ne sono convinto. Ma questo è solo colpa dell’uomo, Dio non c’entra. Anzi, se ci fosse un Dio buono e provvidente dovrebbe apparire di nuovo, in un roveto ardente e da una nuvola, e avvertire con forza l’manità del pericolo che corre. Invece non si fa vedere e l’allarme viene dato dagli uomini, non dalle divinità.

  200. Natura e Ambiente

    Terremoti: è anche colpa dell’uomo
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    Creato Giovedì, 17 Gennaio 2013 17:17 Scritto da Francesca Mancuso

    Piu’ informazioni su: terremoti prevedere i terremoti

    energia geotermica terremoti

    Lo sfruttamento geotermico del sottosuolo può causare delle scosse di terremoto. A questa domanda ha risposto uno studio condotto da Nils Maercklin, Nitin Sharma, Vincenzo Convertito e Aldo Zollo dell’Università di Napoli.

    La ricerca, pubblicata su Bulletin of the Seismological Society of America, è partita dall’analisi di problemi relativi a un campo geotermico noto come “The Geysers”, situato nella parte settentrionale della California e sfruttato sin dagli anni ’60. Spiegano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che all’interno di questo campo i fluidi del serbatoio principale raggiungevano una temperatura di 235°C e rimanevano intrappolati sotto uno strato impermeabile di roccia che si trovava da uno a tre chilometri di profondità.

    Successivamente, altri studi confermarono che non appena cominciò l’attività di estrazione del fluido geotermico per produrre elettricità, si registrò contemporaneamente un aumento della cosiddetta sismicità indotta, che aumentava di pari passo con l’intensificarsi dello sfruttamento: “Nel periodo di Aprile 2007 – Ottobre 2010, sono stati registrati ben sette terremoti, in questa area, di magnitudo uguale e superiore a quattro” spiega l’Ingv in un comunicato.

    Ma in che misura lo sfruttamento geotermico incide sull’aumento dell’attività sismica? Il nuovo studio, realizzato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dall’Università di Napoli, è riuscito a calcolare gli effetti della sismicità indotta dallo sfruttamento geotermico, permettendo così di valutare il variare della pericolosità nel tempo “in funzione delle attività industriali, quali iniezioni o emungimento di fluidi”.

    La tecnica proposta nello studio si basa sull’analisi nel tempo e nello spazio dei parametri utilizzati per la valutazione della pericolosità sismica. Secondo la ricerca infatti, la variazione di uno o più parametri può portare “ad una variazione sia della probabilità di avere eventi potenzialmente più dannosi che della pericolosità sismica, richiedendo quindi agli operatori una ri-calibrazione delle operazioni di campo”.

    In questo modo, sarà possibile studiare la sismicità indotta non solo nel caso dello sfruttamento delle aree geotermiche ma anche nell’estrazione di idrocarburi.

  201. L’uomo è perfettamente consapevole del pericolo che corre. Dio ci ha dato una coscienza orientata al bene, sta a noi non soffocarla con i nostri egoismi.

  202. Sono d’accordo con te che l’uomo è consapevole del pericolo che corre. In quanto alla coscienza io penso che l’uomo l’abbia conquistata con decine di migliaia di anni di evoluzione.

    • Scusa non mi portano i conti…. Tu sei d’accordo che l’uomo è consapevole dei pericoli che corre, ma allora perché Dio secondo te dovrebbe avvertire l’uomo se è già consapevole ma continua dritto per la sua strada?

      • L’uomo è consapevole dei pericoli che corre a causa dell’inquinamento che produce. Ma le catastrofi naturali (terremoti, eruzioni vulcaniche, tzunami….) non dipendono dall’inquinamneto dell’uomo, ci sono sempre state, anche quando l’uomo non c’era. Perciò dipendono dal Creatore, ammesso che ci sia. E allora, perchè non provvede ad eliminarle?

      • Se leggi i miei scritti antecedenti hai la risposta.

      • Quando si parla di catastrofi naturali, il primo pensiero va allo tsunami che ha profondamente colpito il sud est asiatico alla fine dell’anno scorso. Ma per catastrofe naturale non è giusto indicare solo lo tsunami. I terremoti, gli uragani, ma anche la siccità, sono solo alcuni tra i più ricorrenti esempi di catastrofi naturali che ogni anno colpiscono varie parti della terra. Ma non è solo la natura a provocare questi disastri, spesso la colpa è anche dell’uomo. È doveroso ricordare, per esempio che nei Paesi meno sviluppati, i fattori umani non fanno che aggravare le “catastrofi naturali”: per questo, ad esempio, le siccità vanno spesso di pari passo con le guerre civili. Ma anche in presenza di fenomeni di siccità ambientali, la causa reale dei danni subiti dalle vittime nelle zone colpite dall’emergenza può essere l’esistenza di problemi strutturali e la miseria. In simili crisi è l’insieme delle strutture socio-economiche e politiche di un paese che deve essere riorganizzato. La mancanza di pioggia spesso non è che l’ultimo elemento di una serie di gravi carenze che fa precipitare il tutto.

        La cosa che ci deve fare riflettere è che ogni anno aumentano i disastri naturali.

        Secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, il 2004 è stato l’anno delle catastrofi. La stagione atlantica degli uragani del 2004 ne ha contati quindici, quando la media storica è di circa dieci. E in alcune zone “tranquille” si sono verificate per la prima volta uragani, come per esempio in Brasile nel marzo dell’anno scorso: Sebbene le condizioni climatiche nell’Atlantico meridionale non favoriscano l’insorgenza di questi eventi, questo uragano è stato il primo documentato in quella regione.

        L’evidenza sta lì a dimostrare che la frequenza e l’intensità dei disastri naturali sono andate crescendo negli ultimi anni. E, come ho già detto, l’uomo è sicuramente responsabile dell’entità degli effetti delle calamità naturali.

        La ricerca scientifica ci dice che il cambiamento del clima e la sua accresciuta variabilità comportano impatti ambientali: aumento del livello dei mari; alterazioni nella disponibilità e qualità dell’aria, acqua e del suolo; aumento degli eventi climatici estremi. La distruzione delle foreste di mangrovie, l’inquinamento che ha indebolito le barriere coralline, l’erosione delle spiagge favorita dal dissesto idrogeologico, in generale la maggiore vulnerabilità delle coste hanno amplificato le conseguenze dello tsunami che ha colpito il 26 dicembre dello scorso anno le regioni che si affacciano sull’Oceano indiano e che è stato da alcuni definito come il peggiore disastro naturale che il mondo abbia conosciuto nel corso della sua storia.

        La scienza, per quanto riguarda gli uragani, può fare qualcosa: infatti dal 1966, cioè da quando i satelliti geostazionari hanno iniziato sistematiche rilevazioni, è possibile studiare e prevedere la traiettoria degli uragani e avvisare i cittadini che si trovano in pericolo, evacuando i luoghi sui quali passerà il tifone. Gli studiosi non sono ancora in grado di prevedere il momento e il luogo in cui si formerà un tornado ma recenti ricerche hanno dimostrato che le probabilità sono maggiori quando l’ aria calda si apre un varco all’ interno di una massa sovrastante fredda. La collisione tra le due masse causa la formazione di forti correnti ascensionali che originano turbolente nubi temporalesche dette cumulonembi.

        Per quanto riguarda i terremoti è possibile monitorare la terra ed i suoi movimenti. In seguito al disastro che ha colpito il sudest asiatico il 26 dicembre, provocando la morte di oltre 250mila persone, si parla di prevenzione delle catastrofi naturali. E’ nato infatti GEO, un sistema di monitoraggio e di allerta che permetterà di ridurre al massimo le vittime di eventi estremi come il maremoto del sud est asiatico. GEO, il Gruppo Intergovernativo sulle Osservazioni della Terra, è stato costituito due anni fa a seguito del Summit mondiale di Washington del 2003. In questi ultimi mesi GEO ha elaborato un piano decennale per la prevenzione di tali disastri. L’obiettivo di questo gruppo è infatti la creazione di un “Sistema dei sistemi” per la costruzione di una rete informativa che operi regolarmente e continuamente, capace di monitorare costantemente l’ambiente terrestre ad ogni scala. Una rete di boe ancorate negli oceani che trasmettono in tempo reale ogni minima variazione di posizione ad alcuni satelliti che, collegati con una centrale operativa, forniscono informazioni vitali per lo studio dei movimenti delle placche terrestri e delle relative conseguenze.

        Forse oggi ci troviamo a dover correggere errori che abbiamo commesso nel cammino del progresso scientifico. Mi riferisco per esempio ai test atomici sotterranei dell’India nello stesso oceano o addirittura quelli francesi al largo della Polinesia. E all’effetto serra che indebolisce la fascia dell’ozono e che crea squilibri nell’atmosfera, originando tempeste e tornadi. Ma il fatto positivo è che adesso ci si sta rendendo conto che il prezzo che stiamo pagando è molto alto e cerchiamo di correre ai ripari. Un terremoto non si può evitare, ma studiando i movimenti della crosta terrestre si può intervenire per limitare i danni alla popolazione.

        La scienza non può vincere la natura, ma almeno può, anzi deve servire per evitare che una tragedia come quella dello scorso dicembre si verifichi di nuovo. Allora si che si potrà parlare di vero progresso scientifico a favore dell’umanità.

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      • Ottimo articolo, dove si vede che Dio non interviene a favore dell’umanità, ma solo l’uomo è artefice del suo sviluppo e del suo futuro.

      • Ho posato questo articolo, perché afferma (al contrario di quello che pensi tu), che i disastri naturali sono per la maggior parte frutto del progresso scientifico….Dio lascia l’uomo libero di sbagliare come e’ giusto che un padre faccia con i figli,e aspetta con pazienza che i suoi figli si pentano..( parabola figliol prodigo)

  203. Il mistero della coscienza: non è nel cervello e non arriva dall’evoluzione
    Calendar 13 maggio, 2012
    «La maggior parte degli atei sembrano essere certi che la coscienza dipende interamente (e sia riducibile al) dal funzionamento del cervello. Nell’ultimo capitolo del mio libro, sostengo brevemente che questa certezza è ingiustificata. La verità è che gli scienziati non sanno ancora quale sia il rapporto tra coscienza e materia» (The End of Faith, Norton & Company 2004). Questa frase appartiene sorprendentemente al filosofo Sam Harris, conosciuto per essere uno dei leader internazionali dell’ateismo scientifico (si, farà anche sorridere, ma c’è ancora gente che ci crede).

    Curiosi personaggi che fino a ieri proclamavano l’infallibilità scientifica come dogma universale, mentre oggi -dopo due secoli di ubriacatura illuminista- reintroducono la parola “mistero” al culmine delle grandi questioni umane. Certo ancora ci sono in giro soggetti superstiziosi, devoti alla “dea scienza”, come Paolo Flores D’Arcais, come Danilo Mainardi che parla apertamente di «culto della ragione» alla stregua dei rivoluzionari francesi, come Piergiorgio Odifreddi che parla della scienza in chiave mistica (da “Il Vangelo secondo la Scienza”): «concentrazione, meditazione, illuminazione. Essa può adeguatamente fornire le basi per una religione completamente decostruita, punto di arrivo finale del percorso di dissoluzione del teismo nell’ateismo». Anche nel mondo anglosassone c’è ancora qualche esemplare di positivismo, la maggioranza di essi diligentemente al seguito del gran sacerdote Richard Dawkins. Ad esempio il chimico Peter Atkins, secondo cui «in futuro, la scienza sarà in grado di stabilire che cosa si intende per coscienza […] in altre parole tutto quel genere di cose che classifichiamo come ‘spiritualità umana’. Credo anche che la scienza, quasi inevitabilmente, riuscirà a costruire macchine in grado di simulare la coscienza in modo così completo da non consentirci di distinguere la loro coscienza dalla sua o dalla mia» (da “La scienza e i miracoli”, Tea 2006). Non è una citazione del 1800, ma di pochi anni fa.

    Mettendo da parte questo genere di odifreddure, interessante andare a leggere la recente opinione, ad esempio, di Robert Lanza, responsabile scientifico presso l’Advanced Cell Technology e docente presso la Wake Forest University School of Medicine, il quale scrive: «nonostante i superconduttori che contengono una quantità sufficiente di filo di niobium-titanium per fare il giro della terra sedici volte, non abbiamo una maggiore comprensione del perché esistiamo rispetto ai primi pensatori della civiltà […] Quanto più scrutiamo lo spazio, tanto più ci rendiamo conto che il segreto della vita e dell’esistenza non può essere trovato controllando le galassie a spirale o visionando lontane supernovae . Si trova più in profondità. Si tratta di noi stessi […]. Siamo molto di più di quanto ci è stato insegnato nelle ore di biologia a scuola. Non siamo solo una collezione di atomi […] c’è di più per noi che la somma delle nostre funzioni biochimiche. La scienza non è riuscita a riconoscere le proprietà della vita che lo rendono fondamentale per la nostra esistenza». Ed infine: «La risposta alla vita e all’universo non può essere trovata guardando attraverso un telescopio o esaminando i fringuelli delle Galapagos. Si trova molto più in profondità. E’ per questo che esiste la nostra coscienza».

    La “coscienza” è il filo conduttore di questo articolo, partendo da Harris e passando per Atkins. Tre mesi fa anche il filosofo Colin McGinn, docente presso l’Università di Miami, ha affrontato la tematica: «Più guardiamo il cervello, tanto meno sembra un dispositivo per la creazione della coscienza. Forse i filosofi non saranno mai in grado di risolvere il mistero». Ecco dunque, come si diceva, che la parola “mistero” torna a fare capolino. Parlando della filosofia della mente, ha delineato le 5 posizioni correnti sulla coscienza: eliminativista, cioè non esiste la coscienza, è solo una nostra illusione, essa si riduce solo a stati cerebrali, posizione sostenuta da Atkins (e da molti ateologi), come abbiamo visto, ma definita da McGinn «assurda, una forma di pazzia». C’è poi la concezione dualista: la realtà si divide in due sfere giganti: il cervello fisico da un lato, e la mente cosciente dall’altro, ma risulta essere una posizione contraddittoria e inefficace a spiegare i molti dubbi che emergono. La posizione idealista, anch’essa assurda, afferma che non esiste nulla se non la mente, la materia è pura illusione tutto è un’allucinazione del cervello. La concezione panpsichista tenta invece di risolvere il “mistero” della coscienza affermando che essa è diffusa in tutto il mondo pre-materiale, era già presente nel Big Bang ma -spiega il filosofo- non offre alcuna prova a suo sostegno. Infine, rimane la posizione detta “mysterian”, a cui McGinn appartiene, ovvero la concezione per cui la risposta è al di là dell’apparato concettuale delle risorse umane. Più le neuroscienze studiano il cervello, afferma, e più si capisce che esso non può aver prodotto la coscienza. «Ultimamente», conclude, «mi sono accorto che il mistero è abbastanza diffuso, anche nella più difficile delle scienze».

    Concludendo, se -come afferma il dott. Lanza-, la coscienza non è un prodotto dell’evoluzione, se -come afferma il filosofo McGinn- la coscienza non è un prodotto del cervello e non è un’illusione, allora da dove essa arriva? Se non si vuole entrare in campo teologico, l’unica risposta valida è introdurre la parola “mistero”. Lo ha spiegato in modo poetico il premio Nobel per la fisica, Richard Feynman: «La stessa emozione, la stessa meraviglia e lo stesso mistero, nascono continuamente ogni volta che guardiamo a un problema in modo sufficientemente profondo. A una maggiore conoscenza si accompagna un più insondabile e meraviglioso mistero, che spinge a penetrare ancora di più in profondità» (“The Value of Science”, Basic Book 1958)
    http://www.uccronline.it/2012/05/13/il-mistero-della-coscienza-non-e-nel-cervello-e-non-arriva-dallevoluzione/

  204. Sono solo ipotesi.

  205. Se non si vuole entrare in campo teologico, l’unica risposta valida è introdurre la parola “mistero”. Lo ha spiegato in modo poetico il premio Nobel per la fisica, Richard Feynman: «La stessa emozione, la stessa meraviglia e lo stesso mistero, nascono continuamente ogni volta che guardiamo a un problema in modo sufficientemente profondo. A una maggiore conoscenza si accompagna un più insondabile e meraviglioso mistero, che spinge a penetrare ancora di più in profondità» (“The Value of Science”, Basic Book 1958)

  206. L’indagine di Papa Francesco sul più grande miracolo della storia recente

    👤by Daniele Di Luciano 1 Comment 🕔15.giu 2013

    Il Card. Bergoglio, oggi Papa Francesco, ha condotto una ricerca per provare uno dei più grandi miracoli della storia recente.

    18 agosto 1996, Buenos Aires, sono le 7 di sera quando padre Alejandro Pezet sta terminando di distribuire l’eucarestia e una donna si avvicina per dirgli che aveva trovato un’ostia nel retro della chiesa. Il sacerdote si reca sul posto e vede un’ostia profanata, non potendo consumarla la ripone in un calice con un po’ d’acqua e la mette nel tabernacolo. Il 26 agosto, all’apertura del tabernacolo, vede che l’ostia appare come una sostanza sanguinolenta. Il Vescovo Bergoglio, allora ausiliare della città, ordina di chiamare un fotografo professionista per dare testimonianza di questa straordinaria manifestazione. Le foto furono scattate il 6 settembre e mostrano un frammento di carne insanguinata, cresciuto notevolmente in dimensioni. Per qualche anno viene mantenuto grande riserbo sul fatto e l’ostia rimane nel tabernacolo fino al 1999.

    Bergoglio, nel frattempo divenuto arcivescovo di Buenos Aires, di fronte al fatto che l’ostia non subiva alcuna decomposizione, decise di procedere ad un’analisi scientifica. Siamo così al 5 ottobre 1999 quando, alla presenza dei delegati del Vescovo, il dott. Castanon preleva un campione della sostanza sanguinante. Gli studi hanno dimostrato che si tratta di muscolo cardiaco di una persona di 30 anni con sangue di tipo AB, guarda caso lo stesso riscontrato nel miracolo eucaristico di Lanciano, sulla Sindone e nel sudario di Oviedo.

    L’indagine viene eseguita anche da un noto cardiologo e medico legale, lo statunitense Frederic Zugibe, il quale, tenuto volutamente all’oscuro sulla provenienza del materiale, concluse che “è un frammento di muscolo cardiaco della parete del ventricolo sinistro in prossimità delle valvole.” Ma le indagini hanno rivelato molto di più, infatti, risulta che il muscolo al momento del prelievo era infiammato e ricco di globuli bianchi. “La mia tesi – testimoniò il dott. Zugibe – è che il cuore al momento del prelievo era vivo, visto che i globuli bianchi muoiono al di fuori di un organismo vivente”. A quel punto uno degli incaricati che assisteva alle indagini – il giornalista australiano Mike Willesee – chiese al dott. Zugibe quanto potevano resistere i globuli bianchi se fossero derivati da un tessuto umano tenuto in acqua. La risposta fu secca: “Una manciata di minuti”. L’ostia di Buenos Aires era conservata in acqua distillata da anni, dopo essere stata inizialmente conservata per un mese in acqua normale. Il dott. Zugibe concluse, ovviamente, che la scienza non poteva affatto spiegare un simile fenomeno, ma la sua sorpresa fu ancora maggiore quando gli dissero che il campione analizzato proveniva da un’ostia consacrata.

    Fatti prodigiosi che riguardano l’eucarestia sono narrati in molte parti del mondo, anche la Romagna può vantare due grandi miracoli: a Bagno di Romagna, dove ancora si conserva il sacro lino intriso di sangue, e Rimini, dove S. Antonio fece adorare l’ostia consacrata niente meno che a una mula.

    Quello di Rimini, per i fatti narrati, sembra essere il miracolo più “romagnolo”. L’eretico Bonovillo sfida il Santo sulla pubblica piazza: “Terrò rinchiusa per tre giorni una delle mie bestie e le farò sentire i tormenti della fame. Dopo tre giorni la porterò fuori in pubblico e mostrerò ad essa il cibo preparato. Tu starai di fronte con quello che ritieni sia il Corpo di Cristo. Se la bestia, trascurando il foraggio, si affretta ad adorare il suo Dio, io condividerò la fede della tua Chiesa”» I romagnoli si sa, son gente con pochi fronzoli e anche un po’ spettacolare, così la sfida fu lanciata. Inutile dire che la bestia fece la dovuta riverenza al Creatore, piegando le zampe anteriori davanti all’Ostia.

    Si può concludere con una considerazione terra, terra: noi, davanti a chi pieghiamo le ginocchia? Don Oreste Benzi, un riminese che se ne intendeva, diceva che “per stare in piedi bisogna stare in ginocchio”. Davanti al Re dei Re. (La Voce di Romagna, 12/06/2013)

    Fonte
    – See more at: http://www.losai.eu/lindagine-di-papa-francesco-sul-piu-grande-miracolo-della-storia-recente/#sthash.JVcXFlHa.dpuf

  207. SOS cattolico!


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